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Autore: KiarettaScrittrice92    11/06/2017    1 recensioni
Questa sarà una raccolta di storie che probabilmente tutti i fan dei due gemelli Kagamine (Rin & Len) conoscono già.
Ho deciso di farmi ispirare dai testi delle loro canzoni e tradurre il tutto in dei brevi racconti.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Cantarella

 

I nostri occhi s’incontrano e sembra quasi sia la prima volta che lo fanno. Conosco bene quello sguardo, quegli occhi color del cielo così simili a quelli che vedo ogni volta che mi guardo allo specchio. Eppure questa volta è diverso. C’è una nota diversa nel tuo sguardo e, sono certo, ci sia la stessa nota anche nel mio. 

Dentro di noi il modo di vedere ogni cosa è cambiato. Il nostro intero mondo è cambiato. Inizio a comprendere davvero che non potrei vederti di nuovo come allora nemmeno se volessi. 

Stiamo solo facendo finta che non stia succedendo niente. Facciamo finta di non sapere che tra noi è nato qualcosa di diverso. Qualcosa che ormai non è più così nascosto. Una scintilla, che potrebbe notare chiunque si soffermasse ad osservare gli sguardi che ci scambiamo, i gesti che ci rivolgiamo inconsciamente l’un l’altro.

Sento il mio cuore bruciare di un’emozione che ormai non riesco più a trattenere, ma che farò di tutto per non mostrarla a nessuno e mantenerla nascosta dentro di me. Nonostante sia quasi impossibile. Nonostante la sento crescere in te allo stesso modo, accanto ad ogni mio singolo respiro che percepisci e che vedo ti fa tremare.

Non possiamo continuare in questo modo, il fatto di non poterti avere come voglio mi uccide e mi sento quasi mancare il fiato.Vedo l’effetto che ormai ho avuto su di te, forse ancora più forte di quello che tu hai avuto su di me. Ti ho fatto cadere nella buca di un’amore da cui non si può tornare indietro e non ho lasciato nessuna traccia.

Decido quasi d’istinto. Come se una forza invisibile mi spingesse a fare ciò che sto per fare, ma ti giuro è più forte di me, ho un bisogno disperato di sentirmi libero di fare ciò che voglio e se questo comporta renderti vulnerabile a me e non darti altra possibilità, non posso fare altrimenti. So, che comunque, tu mi seguiresti fino in capo al mondo, anche all’inferno, se solo te lo chiedessi. 

Forse però se ti avessi detto fin da subito la mia idea, se sapessi cosa ho in mano, quel veleno che ti ucciderà, che ci ucciderà entrambi. Il fatto è che tu, per me, sei l’unico veleno a cui non posso resistere.

Voglio spezzare le catene che ci legano, che ci impediscono di stare insieme. Quelle catene fatte con il nostro legame di sangue che ci ricordano ogni giorno che siamo fratelli, che non possiamo toccarci, che saremmo sommersi non solo dai pregiudizi, ma anche dal folle senso di colpa. Dobbiamo scappare da tutto questo, dobbiamo andare dove non c’è nessuno, in un posto tutto nostro e questa è l’unica soluzione che conosco.

L’orologio rintocca più forte, quando incrocio di nuovo il tuo sguardo e sembra darmi la stessa scarica che mi diede quando mi resi conto per la prima volta che non eri più semplicemente la mia dolce sorellina.

Te lo prometto, sorella mia, ci rifugeremo nel nostro giardino segreto, ci nasconderemo lì per sempre e vivremo assieme, assuefatti dal profumo del nostro amore proibito. È strano, mi sento come se avessi già fatto quel terribile e allo stesso tempo meraviglioso passo.

In poche parole ti chiedo di fidarti di me e ti mostro la boccetta tra le mie mani, nella speranza che tu comprenda, che accetti questa mia follia, che provi gli stessi sentimenti irrazionali che provo io che sicuramente ci faranno cadere senza più nessuna possibilità di risalire in superficie.

Tu mi sorridi, afferri il colletto della mia camicia e decisa come non mai dici solo tre parole, tre parole che però mi fanno vibrare l’anima, tre parole che fanno crollare gli ultimi baluardi di razionalità che cercavo ancora di tenere dentro di me.

«Vieni a catturarmi!»
Forse è vero. Forse non potremmo vivere per sempre in quel giardino segreto, ma io voglio provarci.

Te lo prometto, amore mio, ci rifugeremo in quel giardino segreto, ci nasconderemo lì per sempre e vivremo assieme, assuefatti dal profumo del nostro amore proibito.

Apro la boccetta e verso il suo contenuto nella mia bocca, senza ingoiarne neanche una goccia, dopodiché mi avvicino a te, lentamente, e faccio quel gesto. Il gesto del vero amore. Quel gesto che sognavo di fare da sempre.

Al tuo fianco, incollato alle tue labbra, con la promessa di un’altra vita insieme, anche la morte è dolce.



Angolo dell'autrice: 
Penso che chiunque abbia iniziato o inizierà a leggere questa serie di fan fiction e conosce almeno un poco Rin e Len Kagamine, sà che quasi sicuramente non ci sarà quasi mai un lieto fine per questi due poveretti e con questa seconda shot direi che cominciamo.
È stato faticoso scrivere questa storia lo ammetto, perché purtroppo ho trovato solo una traduzione italiana della versione dei gemelli (la versione di Kaito e Miku si trova più facilmente) e ho dovuto vedere anche un paio di video con i sottotitoli in inglese per essere sicura di quello che stessi scrivendo.
Comunque sono sicura di avervi fatto piangere abbastanza... E chiedo venia per questo, come sapete non sono io che decido come vanno a finire queste mini storie.
Consiglio come al solito a chiunque l'abbia letta di rifarlo con la canzone in sottofondo.

 

  
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