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Autore: Marss    11/06/2017    2 recensioni
“Quale ragazza non ha mai avuto un diario segreto? Un insieme di fogli bianchi da riempire, pagine e pagine che aspettavano solo di essere scritte. Un diario segreto a cui poter raccontare tutto, anche quello che non hai il coraggio di ammettere nemmeno a te stessa. Il diario segreto diventa, per una ragazza, il miglior confidente, il migliore amico, l'unico in grado di ascoltarla senza pregiudizi. Ho sempre amato i diari, fin da piccola mi piaceva scrivere quello che mi era successo, piccoli pensieri o semplicemente l'emozione che provavo in quel momento. Nel mio diario c'è descritta la mia vita, dai momenti più belli a quelli più tristi. Quindi, questo è il mio diario. Spero vi emozioni come ha emozionato me scriverlo.”
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12 Agosto 2008
 

Ciao Batuffola!
                        Io e mio fratello siamo tornati da pochissimo dal viaggio in Francia con i nostri zii. Che dire, è stata un’esperienza fantastica! Avevo sempre desiderato vedere Parigi, è una città che mi affascinava moltissimo e devo dire che non ne sono rimasta per niente delusa! Per non parlare poi della Normandia e della Valle della Loira! Ma lascia che ti racconti tutto dall’inizio...

Il 28 Luglio siamo partiti dalla stazione di Milano Centrale con un TGV, treno ad alta velocità francese. Avevamo un vagone notte, con dei letti a castello visto che il viaggio era piuttosto lungo. La cabina era piuttosto piccola per tutti e quattro e lo Zio Flavio ha dormito nell’ultimo letto in alto. Riusciva a malapena a sollevarsi, infatti quando ci siamo svegliati, al mattino presto, abbiamo sentito un rumore seguito da qualche imprecazione… era lui che, alzandosi di scatto, aveva picchiato la testa contro il soffitto!
Dopo 7 ore siamo finalmente arrivati alla stazione di Parigi e lì ci siamo diretti, con non poche difficoltà, al Bed & Breakfast dove abbiamo alloggiato per due notti. Ebbene sì, purtroppo solo tre giorni nella splendida Parigi, ma ce li siamo fatti bastare!
Ho trovato la metropolitana parigina molto intricata e più complessa di quella milanese, le cartine erano interamente scritte in francese e purtroppo nessuno di noi parla la lingua. Con un po’ di inglese, io e zia Paola ci siamo arrangiate per chiedere informazioni e cominciare a girare per la città! Simo e zio Flavio ci seguivano come cagnolini, nessuno dei due spiaccica una sola parola di inglese, quindi non sono stati di molto aiuto.
La prima cosa che abbiamo visto è stata la Basilica del Sacro Cuore, situata sulla collina di Montmartre. La salita era piuttosto faticosa, ma una volta giunti in cima abbiamo potuto ammirare una splendida vista sulla città. La Basilica è stupenda, in stile neo-bizantino e spicca per il suo bianco candido, che le conferisce un aspetto assolutamente unico. Sono rimasta davvero affascinata dalla maestosità della costruzione, sia esternamente che all’interno!
Ci siamo poi diretti nella Piazza dei Pittori, denominata così per la presenza di numerosi artisti di strada che offrono le loro doti ai turisti. Abbiamo acquistato degli splendidi quadretti dipinti a mano e io e mio fratello ci siamo anche fatti ritrarre!
La tappa successiva del nostro rapido tour era la Tour Eiffel. Non credo ci siano molti aggettivi per descriverla, se non “enorme”! È davvero imponente, proprio come me l’aspettavo. Spicca in tutta la sua bellezza in mezzo a dei bellissimi giardini ed è possibile ammirarla da una terrazza poco distante.
Ci siamo immediatamente precipitati sotto la torre, per poterla vedere da vicino. Ad osservarla dal basso è ancora più maestosa e hai la sensazione di essere piccolo e insignificante. Io volevo salire, è infatti possibile accedere ai tre piani che la compongono tramite ascensore o scale, ma la fila era davvero molto lunga e mio fratello soffre di vertigini, quindi abbiamo preferito evitare.
Ci siamo diretti invece alla basilica che contiene la tomba di Napoleone. Non nutrivo un particolare interesse per la cosa, mentre mio fratello sembrava entusiasta, convinto di trovare il suo scheletro in bella vista. Ovviamente, si è dovuto ricredere immediatamente: l’unica cosa che è riuscito a vedere è stata la tomba di legno semplice, sigillata e senza alcuna opportunità di sbirciare il suo contenuto.
La basilica, in compenso, è splendida, con una cupola dorata e un magnifico giardino attorno.
La tappa successiva era l’Arco di Trionfo. L’ho trovato molto bello, ma anche molto simile all’Arco della Pace di Milano, credo che siano dello stesso stile architettonico, ma non ne sono convinta.
Stremati dal lungo viaggio e dalla giornata, ci siamo concessi una buona cena e una lunga dormita.

Il giorno seguente, ci siamo diretti di prima mattina al Museo del Louvre. Ero davvero molto emozionata di entrarci, non vedevo l’ora di vedere la Gioconda di Leonardo e le altre splendide opere contenute al suo interno. Mi piace molto l’arte e amo i musei, soprattutto quelli che contengono dipinti e statue. In genere, invece, preferisco evitare quelli con antichi reperti storici come armi, utensili, o resti egizi.
Sono rimasta affascinata dalla grandezza del museo e dalla maestosità della piramide di vetro che spicca nella piazza.
Ci siamo precipitati a vedere la Gioconda, immaginando l’enorme fila che avremmo dovuto affrontare. Quando sono finalmente riuscita a vederla, devo dire la verità, sono rimasta molto delusa. Mi aspettavo un quadro di grandi dimensioni, o quantomeno di dimensioni normali, e invece no, una minuscola tela protetta da un’enorme teca di vetro. Era impossibile avvicinarsi, c’erano due agenti della sicurezza a sorvegliarla, pronti a urlare contro chiunque tentasse di muovere un solo passo in direzione dell’opera.
Ho scattato qualche foto, ma ho trovato molto più interessante il resto del museo. Abbiamo infatti visto la “Venere di Milo”, un’enorme statua che rappresenta Afrodite, a cui attualmente mancano entrambe le braccia.
Dopo tutta la mattinata passata al Louvre, ci siamo diretti su un battello che ci ha condotto lungo la Senna e che ci ha poi lasciati davanti alla Cattedrale di Notre Dame.
Anche in questo caso, non ho potuto far altro che restare a bocca aperta, in silenzio, ad osservarla. La facciata e le fiancate sono stupende, con le statue e i caratteristici Gargoyles, con i dettagli molto curati. L’interno poi lascia davvero senza fiato, c’è un’atmosfera magica, con le vetrate colorate che filtrano la luce del sole.
Dopo una veloce merenda e un po’ di shopping, per la gioia degli uomini del gruppo, siamo tornati stremati al B&B. Purtroppo quella era la seconda e ultima notte a Parigi.

Il giorno seguente infatti siamo partiti con un’auto a noleggio per la Normandia, ma durante la strada ci siamo fermati alla reggia di Versailles. Ci siamo concessi una rapida visita, perché la reggia è immensa e per visitarla tutta ci vorrebbero dei giorni interi! Lascia ovviamente senza parole, gli interni sono per la maggior parte rivestiti di oro e c’è un’enorme sala da ballo piena di specchi e grandi lampadari di cristallo.
La tappa successiva è stata la Normandia, dove abbiamo soggiornato per qualche giorno. Devo dire che, di tutti i posti che abbiamo visto, è forse quello che mi ha entusiasmata di meno. Complice il pessimo tempo, le cittadine che abbiamo visitato mi sono sembrate tristi e saldamente ancorate al passato. L’economia sembra infatti basarsi esclusivamente su qualsiasi cosa riguardante la Seconda Guerra Mondiale e il famoso sbarco in Normandia da parte degli americani. È pieno di musei e monumenti che ricordano questo fatidico momento.
Nota positiva è stata la visita a Mont Saint-Michel, un’isoletta collegata da una piccola banchina, famosa per l’alta marea che inonda il terreno circostante. L’abbiamo raggiunta a piedi, sfruttando la bassa marea, e sono rimasta affascinata dalla bellezza del suo borgo medievale. Lo spettacolo dell’arrivo della marea, in serata, non ha eguali.

L’ultima tappa del viaggio è stata la Valle della Loira, famosa per i suoi splendidi castelli. Ne abbiamo girati molti e uno in particolare mi ha colpito per la sua bellezza: un castello quasi fiabesco, con giardini che mi hanno ricordato quelli della regina de “Alice nel paese delle meraviglie” e un’intera fiancata costruita sul fiume, con delle magnifiche arcate e un lungo corridoio interamente rivestito di specchi.

Con questi splendidi castelli delle fiabe, che mi hanno fatto tornare la voglia di guardare i cartoni delle principesse della Disney, si è concluso il nostro viaggio.
Ero molto triste, mi piace viaggiare e scoprire posti nuovi, quindi il rientro a casa mi lascia sempre un po’ di amarezza.
Scusa Batuffola se oggi mi sono dilungata un po’ a scriverti, ma volevo raccontarti tutto nei minimi dettagli, specialmente di Parigi, che mi ha completamente conquistato!
Spero di tornarci, un giorno, magari con il mio futuro fidanzato, visto che è considerata la città dell’amore. Già mi vedo, abbracciata al mio bel cavaliere, mentre navighiamo sulla Senna al tramonto…
Ok, forse mi sto facendo prendere un po’ troppo dalla fantasia!
Ora ti saluto, sono molto stanca
Un bacione
                        Tina
  
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