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Autore: Meggy the Witch    12/06/2017    0 recensioni
Il protagonista di questa storia è uno scrittore. Ha inventato e creato una bellissima saga che ha riscosso un enorme successo tra i lettori. Ormai è giunto a dover stendere l’ultimo libro. Ma per aumentarne le vendite, decide di cambiare la trama che originariamente aveva pensato, convinto che i lettori possano così apprezzare di più il libro. Ma i personaggi della sua storia saranno d’accordo?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Scrittore si presentava sempre con quel solito cilindro nero e quell’abito elegante che pareva facesse fatica a contenere quell’enorme pancione. Basso, lunghi baffi neri e un volto decisamente simpatico. Abitava in un grande ufficio al centro di quella grande città che lui stesso aveva scritto e creato. La città dove si ambientavano tutte le avventure dei suoi protagonisti. Gli abitanti sapevano benissimo di essere i personaggi di un libro e sapevano benissimo che lo Scrittore li aveva inventati; aveva scritto le loro storie, ad ognuno aveva assegnato un ruolo e dei compiti ben precisi. Tutti portavano grande rispetto nei confronti dello Scrittore, persino la terribile Arvan, l’antagonista della storia, che, pur sapendo che nel finale sarebbe stata sconfitta, ammirava tantissimo lo Scrittore. Le aveva comunque dato un potere enorme e una vita nel complesso piacevole.

Clara era la giovane protagonista, Doria e Fulvia i suoi migliori amici e John il suo futuro marito. Lo Scrittore aveva già comunicato ad entrambe che si sarebbero sposati nell’ultimo libro di quella saga; John era così felice! Aveva sempre avuto un debole per Clara.

Erano già stati pubblicati i primi i libri e stavano avendo un discreto successo. Da un momento all’altro lo Scrittore avrebbe iniziato la stesura del nuovo e ultimo episodio.

Clara, Fulvia e Doria stavano passeggiando tranquillamente per la loro città, godendosi quella bella giornata soleggiata. Era una di quelle poche giornate della loro vita che non sarebbe stata inserita nei libri. Qualunque cosa dicessero o facessero non sarebbe mai giunta ai lettori.

-Vi va di andare nella pasticceria di Madama Frufru?- propose Fulvia.

-Sì, dai! Anche perché il mese prossimo sarà bruciata da Arvan.- rispose Clara.

-Davvero?!- si sorprese Doria.

Lo Scrittore aveva anticipato diverse vicende della saga ai suoi personaggi, ma non a tutti aveva detto le stesse cose, così a volte capitava che alcuni rivelassero cose improvvise ad altri. Lo Scrittore sperava davvero che ciò non influisse sul suo libro!

I tre amici passarono davanti ad una elegante villetta. Nel giardino c’era una ragazzina magra e molto carina, intenta a studiare. Era Aurora, un personaggio con un ruolo molto particolare: nell’imminente libro sarebbe stata costretta ad unirsi ai cattivi della storia comandati da Arvan. L’avrebbero obbligata a compiere una missione pericolosissima per poi costringerla a combattere al loro fianco. Ma lei ad un certo punto si sarebbe ribellata e avrebbe liberato Clara e i suoi amici quando sarebbero stati catturati, permettendogli così di raggiunge la Grande Fortezza e di recuperare l’arma che avrebbe distrutto Arvan.

Era un ruolo molto importate, ma non ancora steso. Per il momento tra lei, Clara, Fulvia e Doria era stato scritto che c’era una leggera rivalità. I lettori li vedano ancora come avversari adolescenti.

La salutarono senza troppo entusiasmo. Appena Aurora vide Doria, arrossì.

Lui non si trattenne e le corse incontro abbracciandola.

-Doria, non possiamo!- gli disse Aurora.

-Ma questo giorno non sarà visto dai lettori!- giustificò il ragazzo.

Aurora e Doria erano innamoratissimi fin da quando erano piccoli, ma per una lunga serie di motivi non si erano mai detti niente e avevano finto di odiarsi. Finché lo Scrittore non aveva rivelato ad Aurora la verità. La ragazza era corsa a dirlo a Doria appena ne aveva avuto l’occasione. Da quel momento era stato davvero difficile per loro far finta di odiarsi, insultarsi e resistere alla tentazione di abbracciarsi. Però il loro amore doveva rimanere segreto: doveva essere una sorpresa per i lettori. Una bellissima ed inaspettata sorpresa. Finalmente quel tormento era finito. In quel nuovo libro l’apparente cattiva ed aggressiva Aurora sarebbe stata addolcita dal buono e timido Doria.

Il ragazzo cercò di baciarla.

-No!- lo fermò Aurora. –Quando ce lo dirà lo Scrittore!- lo rimproverò dolcemente.

Veramente nemmeno lo Scrittore era sicuro sul loro primo bacio; non sapeva se metterlo dopo la liberazione o durante la festa dopo la battaglia finale.

Tristemente Doria si separò dall’abbraccio e, senza spostare lo sguardo da Aurora, raggiunse le sue amiche.

 

Era normale che lo Scrittore convocasse i suoi personaggi nel suo ufficio prima di iniziare a scrivere il libro successivo. Doveva aggiornarli su piccole modifiche, metterli al corrente della situazione generale e presentare i nuovi personaggi.

Sistemò il leggio sul piccolo palco. Ripassò il suo discorso in attesa delle sue creature. Era davvero orgoglioso della sua storia; ai lettori piaceva tantissimo ed era sicuro che avrebbe trovato un finale epico per concludere in bellezza.

-Stupendo, davvero stupendo.- ripeteva mentre osservava quanto aveva guadagnato fino a quel momento.

-Con queste piccole modifiche poi… oh, sì, sì… i fan si aspettano… e io devo soddisfarli!-

La prima ad entrare fu Clara.

-Oh! La mia dolce eroina!- la salutò.

Clara arrossì.

-Nel prossimo libro posso essere un po’ meno…sfigata?- richiese.

L’ufficio dello Scrittore era l’unico posto dove i personaggi potevano fare quello che volevano senza che rimanesse impresso nel testo, per cui Clara appena entrava rinunciava immediatamente a quel linguaggio tanto carino ed educato che era costretta a mantenere.

-Oh, vedrai, vedrai. In questo libro, lo sai già, troverai il modo per sconfiggere Arvan! Più fortuna di questa…- le rispose, senza dirle però che sarebbe morta la sua protettrice ovvero l’anziana e saggia bibliotecaria.

Ben presto la sala si riempì.

Arrivò Fulvia con Lang, un loro compagno di scuola, seguiti da Aurora e Doria, che appena entrati si abbracciarono romanticamente. Entrò l’anziana bibliotecaria saggia e il vecchio professore di chimica, gli eleganti genitori di Aurora e quelli trasandati di Fulvia.

Lucinda, la madre di Aurora lanciò un’occhiataccia a Doria appena lo vide con il naso affondato nei capelli della figlia. Non era per niente d’accordo su quella coppia.

La gigante buona giunse con l’affascinante Louis, il ragazzo più bello della scuola. Infine entrarono Arvan e i suoi seguaci. La terrificante donna salutò amichevolmente Lucinda; erano grandissime amiche. O almeno così credeva Lucinda. Non sapeva infatti che presto quella grande amica l’avrebbe ingannata, includendo la figlia nel suo progetto di conquista mondiale. E ignorava pure che Kat, suo marito, sarebbe morto eroicamente per proteggerla da Arvan. Sapeva solo che ad un certo punto, avrebbe tirato fuori tutto il coraggio che solo una madre può avere, per affrontare da sola i seguaci di Arvan e salvare la figlia.

-Oh, perfetto, perfetto. Ora che ci siamo tutti possiamo iniziare!- annunciò lo Scrittore entusiasta.

-Innanzitutto diamo il benvenuto a Valerino, il nuovo professore di fisica che ci accompagnerà per tutto il libro!-

Un grande applauso accolse un timido ometto che sedeva imbarazzato in prima fila vicino alla saggia bibliotecaria.

-Oh, che bello, che bello! Vi vedo tutti impazienti di sapere… eh, sì, sì, ora vi spiego.-

Si schiarì la voce e ripeté il discorso che a lungo aveva preparato.

-Oh, dunque, dunque… il libro come già dovreste sapere si apre con una misteriosa Aurora che inizierà stranamente a saltare molte lezioni a scuola. Il che farà insospettire un minimo Clara…-

“Ma solo io riuscirò a capire il suo problema, l’aiuterò, le starò vicino, inizieremo a frequentarci e ci innamoreremo.” pensò Doria, stringendo felice la sua amata.

-… ma la nostra protagonista avrà altro a cui pensare! Infatti terminerà il suo addestramento con la saggia bibliotecaria e insieme inizieranno una lunga ricerca per scoprire i punti deboli di Arvan! E ci riusciranno! Con l’aiuto del nostro nuovo Valerino, ci riusciranno!-

L’anziana bibliotecaria fece un gran sorriso compiaciuto. Sapeva cosa la attendeva in quel libro, ma era convinta che fosse la scelta migliore; morire per permettere alla sua protetta di sconfiggere il male.

-Valerino, devi proprio aiutarle?- ironizzò Arvan.

Una lieve risata attraversò la stanza, facendo arrossire ancor di più il povero professore.

-Ed infine ci sarà una battaglia finale, dove, aimè, Arvan morirà!- concluse con enfasi.

L’antagonista non ne fu sorpresa: era ovvio che in una storia a lieto fine il cattivo sarebbe morto.

-Poi ci sono moltissimi dettagli che non tutti possono sapere. Ve li mostrerò singolarmente nel mio ufficio ora. Vi avverto che ho deciso di fare delle piccole modifiche rispetto a quello che vi avevo detto le volte precedenti… ma sapete, il libro deve vendere, deve piacere… i lettori si aspettano cose… e io devo soddisfarli!- aggiunse con quel suo solito enorme sorriso.

Indicò la porta dell’ufficio di fianco.

-Clara! Tu sei la prima!-

La protagonista entrò accompagnata dallo Scrittore.

Fulvia sapeva bene che sarebbe stata la prossima.

Guardò con aria sognante Aurora e Doria discutere sul perché non avrebbero dovuto baciarsi prima della decisione dello scrittore.

-Sono bellissimi! Sì, sono decisamente la coppia più bella di questo libro!- commentò.

-Dici? Più bella anche di noi due?- le chiese Lang.

-Certo.- rispose sicura Fulvia. –Noi siamo una coppia felicissima ma normalissima!-

Lang non ne era troppo convinto.

-Oh, Fulvia, Lang! Tocca a voi!- esclamò la voce dello Scrittore.

I due personaggi entrarono nell’ufficio. Clara era già uscita da un’altra porta che dava direttamente all’esterno. Una volta varcata quella soglia doveva tornare ad essere il solito personaggio che le era stato imposto.

-E se lo Scrittore decidesse di farci baciare in un momento brutto? E se non ci piace il posto? Cosa ne penseresti se il nostro primo bacio fosse nel tuo scantinato sotto gli occhi di Arvan?-

Doria cercava di convincere la sua Aurora.

-Insomma… non mi va che decida tutto lo Scrittore senza chiedermi un parere!-

-Io mi fido dello Scrittore.- lo tranquillizzò Aurora. –Mi ha promesso fin da subito, fin dal primo libro, che io alla fine sarei diventata un personaggio buono. Mi ha promesso che avrei avuto una bellissima storia d’amore con te. Io mi fido.-

Doria riuscì solo a risponderle con un grande sorriso. Si lasciò coccolare dal dolce abbraccio di Aurora.

-E la proposta di matrimonio? Anche quella la deciderà lui?-

Aurora alzò gli occhi al cielo.

-Stai tranquillo…-

-No! Quella voglio fartela io di mia spontanea volontà!- dichiarò Doria.

Si inginocchiò improvvisamente e le prese una mano.

-Aurora vuoi sposarmi?-

Chiunque sarebbe scoppiato a ridere. Però Doria era serio; era uno dei pochi momenti in cui poteva decidere cosa fare senza i controlli e gli obblighi dello Scrittore, e voleva sfruttarlo al meglio.

Aurora rispose con un timido “Sì”, arrossendo come mai le era successo.

Si abbracciarono fortissimo e felicissimi. Doria avvicinò le labbra a quelle della sua amata.

-Oh, Doria! Tocca a te!- interruppe lo Scrittore.

Si staccò dolcemente dalla sua metà. Non importava; avrebbero vissuto il loro primo bacio come avrebbe voluto lo scrittore. Avrebbero atteso un po’. Sarebbe stata una piacevole attesa.

Lucinda si voltò verso la figlia.

-Ne sei sicura?-

Non aveva mai apprezzato il fatto che guardasse con aria tanto romantica quel ragazzo: era amico della protagonista, motivo valido per evitarlo ed odiarlo.

Aurora annuì allegramente. Lucinda non obiettò; in realtà apprezzava vedere la figlia così felice.

Arvan era semplicemente disgustata. Era tutto troppo… romantico! No, no. Non aveva nessuna voglia di ritrovarsi nello scantinato di Lucinda mentre quei due si baciavano sotto i suoi occhi.

-Oh, Aurora! Tocca a te! E anche i tuoi genitori, vero, sì, vero, anche loro…-

Entrarono nell’ufficio dello Scrittore.

Doria si reggeva in punta dei piedi sullo stipite della porta di uscita.

-Aurora!- gridò.

Lei lo salutò prima che lo Scrittore lo spinse fuori chiudendo la porta.

-Accomodatevi pure! Sì, lo so non è molto ordinato… no, non lo è.-

Kat si sedette quasi disgustato su quelle poltrone così poco eleganti.

Lo Scrittore sbirciò i fogli sotto la scrivania per ricordarsi in che ordine avrebbe dovuto dirgli le varie cose.

-Allora… ci saranno delle piccole modifiche, sapete, il libro deve vendere, deve piacere ai lettori. Ho fatto fare diverse indagini di mercato… diverse interviste, raccolto opinioni… e ho deciso di cambiare qualcosa.- spiegò senza smettere un attimo di sorridere.

I personaggi non erano troppo preoccupati. Faceva tutte le volte quel discorso e non era mai cambiato niente di rilevante. Il massimo del cambiamento era stato nel libro precedente quando Lucinda era stata improvvisamente abbracciata da Arvan che era inaspettatamente diventata la sua migliore amica fin dall’infanzia.

-Dunque, voi ora siete considerati come personaggi cattivi. Siete amici di Arvan, rivali di Clara, avete certe ostilità nei confronti della saggia bibliotecaria…-

-Sì, però in questo libro mi innamorerò di Doria e proprio perché lo amo, libererò lui e le sue amiche quando verranno catturati.- lo interruppe Aurora.

-Con il nostro aiuto.- aggiunse Kat –Allora Arvan cercherà di uccidere Lucinda in quanto traditrice. Ma io interverrò!- continuò, trascurando il fatto che sarebbe morto proprio in quell’occasione.

-Ed io salverò Aurora che rimarrà nelle grinfie di Arvan. Ci rifugeremo nella Grande Fortezza e lotteremo al fianco di Clara durante la battaglia finale.- concluse soddisfatta Lucinda.

L’ampio sorriso dello scrittore rimase perfettamente immutato.

-Veramente… non più.- disse.

L’entusiasmo della famiglia si spense all'istante.

-Come non più?-

-Ve l’ho detto. Sono solo piccole modifiche per incrementare la vendita, per far piacere di più il libro…- spiegò gesticolando nervosamente.

-Vedete… voi ormai siete considerati come una famiglia cattiva e piacete ai lettori così come siete. Per cui nella battaglia finale combatterete al fianco di Arvan, non di Clara.-

-E non diventeremo buoni?- chiese Kat incredulo.

-Eh, no.-

-Ma… tutte le nostre azioni eroiche? Io dovevo morire salvando mia moglie!-

-Cosa?!- si spaventò Luncinda.

Lo Scrittore, senza abbandonare il sorriso, allargò le braccia.

-Ti risparmio la vita, Kat.-

-E io e Doria?- chiese preoccupata Aurora.

-Non ci sarà nessuna storia d’amore tra te e Doria.-

Fu come se le avessero sparato dritto al cuore. Ma… avevano aspettato così tanto l’inizio di quel libro…

Lucinda non poteva crederci.

-Ma se non sono innamorati, per quale motivo dovrebbe liberarlo dopo la cattura?- chiese furibonda.

-Oh, ho già trovato un’alternativa.- sbrigò l’eterno sorriso senza aggiungere dettagli a riguardo.

-Doria avrà una relazione con Fulvia. Sono una coppia più scontata, meno inaspettata, più piacevole per i lettori.-

Aurora scoppiò in lacrime.

Quella sarebbe dovuta essere la fine delle loro finte litigate e degli abbracci nascosti... avrebbero dovuto finalmente avere la possibilità di amarsi senza ostacoli…

-Ma tu avevi detto che i loro litigi, la rivalità e tutto… li avevi inseriti proprio perché si piacevano! E inoltre Fulvia è la migliore amica di Doria!- insistette Kat.

-Oh, quelli rimarranno semplici battibecchi tra persone che poco si sopportano. Ed è meglio così, fidatevi! I buoni stanno con i buoni e i cattivi stanno con i cattivi. I lettori non vogliono storie… ibride!-

I tre personaggi rimasero senza parole davanti alla lucida scrivania dello Scrittore.

Aurora non riusciva smettere di piangere. Solo qualche minuto prima il suo Doria le aveva chiesto di sposarla… il suo Doria…

Lo Scrittore indicò la porta d’uscita, invitandoli ad andarsene.

-Mi raccomando! Al tramonto inizierà la nuova avventura! Fatevi trovare pronti!- li salutò, senza mai smettere di sorridere.

Non perdeva mai il sorriso. Mai. Aurora glielo avrebbe strappato volentieri dalla faccia.

Fuori Fulvia prendeva a calci nervosamente un sasso, anche lei per niente contenta del cambio di idea dello scrittore.

Doria non c’era. Si era diretto immediatamente verso la Foresta Blu, dove avrebbe dovuto farsi trovare per l’inizio dell’avventura.

Lucinda, Kat ed Aurora tornarono tristi e silenziosi alla loro villetta.

-Combatteremo da eroi anche al fianco di Arvan.- disse sicura Lucinda, cercando di nascondere una grande delusione.

Aurora la sentì dire qualcos’altro, ma i singhiozzi, il dolore e le lacrime la isolarono da tutto.

Poi arrivò il tramonto, e tutti i sentimenti dovettero tacere.

Lo Scrittore aveva ripreso a scrivere.

   
 
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