“Buonasera, signore e signori! Qui Dazai Osamu, il vostro fantastico conduttore!”
“Fermo, fermo! Conduttore? Non siamo mica in televisione.”
“Ah no, Chuuya?”
“No!”
“E allora cosa stiamo a fare qui, mio caro collega conduttore?”
“Non dire conduttore.”
“Ah! Hai detto conduttore.”
“Non ho detto conduttore!”
“Ah!”
“... Maledizione.”
“Sei buffo, Chuuya.”
“Piantala.”
“Però non hai risposto alla mia domanda: cosa stiamo facendo qui?”
“E abbi pazienza, accidenti! Questa, mio fastidioso collega, è la centesima storia della sezione di Bungou Stray Dogs!”
“E allora?”
“E allora, dici? È un gran traguardo!”
“E perché?”
“Perché è la prova che piacciamo alla gente.”
“Quale gente?”
“Cavolo, Dazai, ma devo proprio spiegarti ogni singola cosa?! I nostri fans!”
“Ah, ora ho capito. Ogni tanto mi dimentico di essere famoso, abbi pazienza.”
“Me ne sono accorto.”
“Quindi, aspetta un attimo...”
“Dimmi.”
“Questa è la centesima storia?”
“Ti ho detto di sì.”
“E cosa dobbiamo fare noi?”
“Dobbiamo intrattenere i nostri lettori, ovviamente.”
“In che modo?”
“Dazai, stai facendo troppe domande! Non vorrai mica che la gente pensi che la centesima storia sia banale e noiosa!”
“Perché dici così? Le domande rendono una storia banale e noiosa?”
“Finora non hai fatto altro che chiedere, chiedere e ancora chiedere. Il tutto in completa mancanza di una trama o di descrizioni! Non può funzionare se continuiamo così!”
“Quindi, devo smettere di fare domande?”
“Dazai!”
“D’accordo, d’accordo. Scusa. Rilassati, Chuuya, niente e nessuno rovinerà mai questa storia, non essere teso!”
“Spero per te che mi farai fare bella figura.”
“Fidati di me! Ora che ho capito cosa devo fare, possiamo iniziare. Ne abbiamo viste di belle storie in questi mesi, vero Chuuya?”
“Io direi che ne abbiamo viste di bellissime, sì. Personalmente, sono molto contento che la gente ci dedichi così tante attenzioni.”
“Anche io sono contento.”
“Che mi dici degli altri? Sono soddisfatti?”
“Beh, alcuni un po’ meno di altri.”
“Penso di aver capito di chi tu stia parlando, Dazai...”
“Lovecraft.”
“Esatto, proprio lui. L’altro giorno sono andato ad intervistarlo per sapere cosa ne pensasse delle storie, e lui ha passato tutto il tempo a lamentarsi sul fatto che nessuno scrive racconti su di lui.”
“Eh, caro Chuuya, con questi personaggi secondari bisogna farci l’abitudine.”
“Ma anche gli altri mica scherzano! Kunikida è arrabbiato perché ritiene che nelle storie non si presti abbastanza attenzione alla sua intelligenza.”
“Intelligenza? Ma per favore! Se fosse intelligente capirebbe che la gente vuole leggere storie piacevoli, non di certo su lui che spiega le tabelline!”
“Devo darti ragione, Dazai.”
“Fossero tutti come Akutagawa o Ranpo! Non gli importa nulla se non si scrivono storie su di loro.”
“Ma Akutagawa è comunque protagonista di molti racconti angst.”
“Ah, l’angst! Che geniale, nobile invenzione!”
“Molte storie ruotano tutte attorno all’angst. Sono davvero belle. Sei d’accordo?”
“D’accordissimo! In molte storie angst ci siamo noi due, Chuuya.”
“Già. Io e te, però, siamo anche protagonisti di storie più leggere.”
“È vero, e adoro anche quelle. In particolar modo, penso sia fantastico come l’immaginazione dei nostri fans possa andare oltre ai fatti dell’opera originale a cui apparteniamo.”
“Poe non la pensa così. Per lui le storie sono solo una perdita di tempo.”
“È solo invidioso.”
“E come biasimarlo? Nei racconti di questa sezione lui non compare quasi mai. Del resto, siamo noi due i più famosi, vero Dazai?”
“Modestamente, sì.”
“... Aspetta. Non penso dovremmo parlare male degli altri personaggi.”
“È un talk show, perché non possiamo?”
“Non siamo in televisione e questo non è un talk show. Qualcuno potrebbe arrabbiarsi se diciamo cattiverie sugli altri...”
“Andiamo, Chuuya! Non abbiamo detto cattiverie, ma solo la pura e semplice verità!”
“A me sembravano cattiveria e presunzione gratuite,  invece...”
“D’accordo, allora... Lettori! Fate un favore ai nostri amici i-personaggi-secondari e scrivete storie anche su di loro!”
“No, no, così sembra una pubblicità, non un centesimo racconto!”
“Che ti importa, tanto questa storia è rovinata.”
“Cosa?! Dazai, avevi detto che non avresti permesso a niente e a nessuno di rovinarla!”
“C’è una cosa che non sai, Chuuya: l’esistenza di questa storia è, di per sé, una rovina.”
“Che cosa intendi dire?”
“Da’ un’occhiata a tutto ciò che abbiamo detto finora. Ha un senso, secondo te?”
“Dazai...”
“Secondo te, Chuuya, è una storia che merita di essere letta?”
“Che senso ha dirlo ora?”
“Rispondi, su.”
“Questo dovranno dircelo i nostri lettori, credo.”
“Vedo che hai afferrato. Ricorda, Chuuya: è solo grazie a loro se le storie hanno senso.”
“Ma come siamo finiti a parlare di questo?”
“Avevo bisogno di un modo per concludere la puntata in modo filosofico.”
“Non siamo in televisione, quante volte devo dirtelo?”
“Lasciami sognare un po’, Chuuya, alla fine è a questo che servono le storie.”
“... Hai finito o no con le frasi filosofiche?”
“Penso proprio di sì. Grazie e buonanotte a tutti!”



Angolo Autrice:
Beh, sì. So bene che questa storia, quasi totalmente prima di una trama e di qualità potrebbe risultare banale e/o inutile, ma... mi piace fare esperimenti e scrivere cose senza senso! :D
Detto ciò, spero non vi abbia fatto totalmente schifo.
Con amore,
Sgrolboffia