Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: mononokehime    14/06/2017    1 recensioni
Elizabeth Thompson abita a Dover, a poche miglia dalle scogliere. La sua vita scorre tranquilla e senza pensieri, fino a che non viene coinvolta in un matrimonio di convenienza con uno degli scapoli più ricchi d'Inghilterra e si ritrova a vivere in una sfarzosa tenuta dello Staffordshire.
Nonostante i mille lussi che la circondano, si sente prigioniera di una vita che non è sua e desidera solo scappare... fino a quando non incontra un affascinante ragazzo dal passato avvolto nel mistero, che complicherà ancora di più la situazione.
***
DAL TESTO:
Infilai le mani nelle tasche della felpa, mentre camminavo lentamente godendomi quel raro momento di tranquillità lontano dall'opprimente sfarzo di Rangemore Hall. Proprio mentre stavo per tornare indietro notai una figura di spalle seduta su un muretto ai limiti del parco.
[...]
Rimanemmo a guardarci in silenzio per alcuni secondi, quando lui accennò un piccolo sorriso.
«Tu devi essere la famosa principessina di Tomlinson»
Storsi leggermente la bocca, contrariata.
«Non è esattamente il modo in cui mi definirei, ma suppongo che ormai tutta Rangemore Hall mi conosca come tale»
Il ragazzo ridacchiò divertito.
«In effetti non posso darti torto. Qui si parlava di te ancora prima che arrivassi»
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giocherellavo distrattamente con il dragoncello tritato nel mio piatto, distribuendolo con la forchetta quanto più uniformemente possibile sulla salsa che ricopriva la tagliata di pregiatissimo manzo.
Filet de boeuf au poivre et sauce béarnaise.
Evidentemente nella upper class non si poteva comprendere il contenuto di un qualunque piatto senza aver frequentato un corso avanzato di francese. Difatti io andavo ad intuito.
Sentivo un paio di occhi azzurri che mi fissavano intensamente, ma decisi che il dragoncello non era ancora sistemato alla perfezione.
«Elizabeth?»
Ma non può chiamarmi Liz o Lizzie come fanno tutti?
Amavo il mio nome – ero una fan di Jane Austen – però non ero abituata a sentirlo pronunciare per intero. Era troppo... formale.
«Elizabeth, per l'amor del cielo, non tormentare quella carne. Hai idea di quanto valga un etto di quel manzo?»
Alzai finalmente gli occhi, guardandolo torva.
«No, Louis, non ne ho la minima idea visto che fino a poco tempo fa l'unica carne che potevo permettermi di mangiare erano le alette di pollo fritte» ribattei piccata.
Louis si lasciò andare ad un risolino, coprendosi la bocca con la mano.
«Non offenderti, cara, ma allora dovresti approfittarne adesso che puoi» rispose, alludendo al piatto che stavo tanto irrispettosamente denigrando.
Trattenni a stento un rumoroso sbuffo e mangiai qualche boccone di carne, tanto per non protrarre ulteriormente il discorso.
Era deliziosa, naturalmente, ma avevo lo stomaco chiuso. Avrei preferito mille volte una pizza scadente sul divano di casa mia, a Dover.
Mi pulii la bocca con il tovagliolo e mi alzai dal tavolo.
«Scusami Louis, non ho fame. Andrò in camera mia a riposare un po'»
Mi osservò per qualche secondo, cercando forse di captare la vera ragione del mio comportamento distaccato.
«D'accordo» sospirò infine, «buonanotte, Elizabeth»
«Buonanotte, Louis»
Uscita dalla lussuosa sala da pranzo mi avviai verso la mia stanza, e quando vi arrivai mi gettai a peso morto sull'immenso letto a baldacchino.
Tutto questo mi sta soffocando.
Decisi di regalarmi un bel bagno caldo per distendere il groviglio di nervi che mi attanagliava lo stomaco.
Notai con un vago senso di inquietudine che qualche domestica mi aveva già riempito la vasca di calda acqua schiumosa.
Ma come ci riescono?
Mi spogliai, legai i capelli biondi in un disordinato chignon alto e mi immersi con un sospiro.
Non sapevo quanto sarei riuscita a resistere, ma dovevo farlo per mamma e papà. Louis non era un ragazzo malvagio, dopotutto; talvolta era un po' fastidioso, ma forse ero troppo dura con lui. Probabilmente gli riversavo addosso il mio disappunto per essere stata catapultata in un contesto che non desideravo, e quindi attribuivo una connotazione negativa anche a lui.
Sì, doveva essere così.
Cercai di riportare alla mente la sua figura, smilza e scattante, i suoi vispi occhi azzurri ed il suo portamento elegante. Il suo modo compito di mangiare, la sua stretta di mano ferma ma non eccessiva, la serietà con cui discuteva di alta finanza con i colleghi di suo padre.
Tutte le note positive che avevo faticosamente cercato di raccogliere coesistettero per alcuni secondi prima di collassare su loro stesse e frantumarsi in mille pezzi quando mi sovvennero le sue battute disgustose, il modo in cui una sua mano era casualmente scesa sul mio sedere appena ci eravamo conosciuti, il suo insopportabile modo di ricordarmi la sua ricchezza in ogni occasione.
Andiamo, chi voglio prendere in giro? Louis Tomlinson è solo un borioso rampollo da strapazzo, non mi piacerà mai e poi mai!
Gemetti per la frustrazione e decisi di uscire dalla vasca. Forse una notte di sonno mi avrebbe aiutato a chiarirmi le idee.
Dopo essermi asciugata mi infilai una vecchia t-shirt oversize e un paio di comodi shorts – non degnai nemmeno di uno sguardo la cortissima vestaglia da notte in seta rosa antico che Louis mi aveva regalato – e mi misi a letto.
Mi girai e rigirai per circa due ore, ma nonostante la comodità del mio enorme baldacchino non riuscivo ad addormentarmi.
Tanto vale alzarmi e fare due passi nel parco.
Con un sospiro rassegnato mi alzai, mi misi un paio di jeans lunghi, presi con me una felpa e uscii nella fresca notte di inizio maggio. Il cielo era scoperto, si vedevano le stelle ed una spessa falce di luna calante. Il silenzio era piacevolmente interrotto dal leggero scroscio dell'acqua che proveniva dalla fontana di pietra al centro del parco.
Infilai le mani nelle tasche della felpa, mentre camminavo lentamente godendomi quel raro momento di tranquillità lontano dall'opprimente sfarzo di Rangemore Hall. Proprio mentre stavo per tornare indietro notai una figura di spalle seduta su un muretto ai limiti del parco.
Incuriosita, mi avvicinai più silenziosamente che potevo. Quando fui a pochi metri sentii il cane di Louis abbaiare in lontananza, al che la persona seduta sul muretto si girò di scatto e mi vide.
Era un ragazzo dai lunghi capelli castani, che gli ricadevano in onde sulle spalle. Gli occhi, che mi guardavano sorpresi, erano chiari; potevo dirlo con certezza anche se era notte fonda.
Nonostante il freddo indossava solo una t-shirt bianca, che lasciava intravedere i numerosi tatuaggi sul braccio sinistro.
Rimanemmo a guardarci in silenzio per alcuni secondi, quando lui accennò un piccolo sorriso.
«Tu devi essere la famosa principessina di Tomlinson»
Storsi leggermente la bocca, contrariata.
«Non è esattamente il modo in cui mi definirei, ma suppongo che ormai tutta Rangemore Hall mi conosca come tale»
Il ragazzo ridacchiò divertito.
«In effetti non posso darti torto. Qui si parlava di te ancora prima che arrivassi»
Sospirai con rassegnazione.
Qualcosa mi dice che sarà sempre peggio.
«Beh, allora sarai deluso di sapere che sono solo una qualunque ragazza di Dover che si è ritrovata dalle scogliere al palazzo delle fiabe senza ancora aver ben capito come sia successo»
Lui sorrise e saltò giù dal muretto, tendendomi la mano.
«Allora piacere di conoscerti, ragazza delle scogliere. Io sono Harry, e sono solo un qualunque ragazzo tuttofare che è sempre vissuto alla dépendance di Rangemore Hall»
Sorrisi di rimando e gli strinsi la mano.
«Elizabeth. Ma suppongo che lo sapessi già» scherzai, e lui rise.
«Mi hai scoperto» replicò con tono melodrammatico.
Avevamo iniziato a camminare lungo il vialetto da cui ero venuta, dirigendoci verso la villa.
«Che facevi seduto su quel muretto?» domandai d'impulso, rompendo il breve silenzio che si era creato.
«Guardavo il cielo» rispose con semplicità. «Amo sedermi lì nel cuore della notte ed osservare la luna e le stelle. È un momento tutto per me; non c'è nessuno che mi cerca, che mi affibbia lavori o che mi urla nelle orecchie. Mi fa ritrovare una parte di me stesso di cui mi dimentico perfino l'esistenza, durante il giorno»
«Le scogliere erano lo stesso per me, a Dover» dissi io, quasi in un sussurro. «Quando avevo bisogno di stare da sola prendevo la bici e pedalavo fino alla costa, e mi avvicinavo quanto più potevo allo strapiombo. Era come se tutti i miei problemi scivolassero giù dalla scogliera e venissero inghiottiti dal mare»
Harry mi guardò con un sorriso.
«Direi che ci capiamo, allora»
Annuii sorridendo a mia volta. Era un ragazzo alla mano, mi ci ero trovata subito a mio agio.
Era piuttosto alto, gli arrivavo a stento alla spalla. I lunghi capelli scuri dondolavano morbidamente seguendo il ritmo dei suoi passi. Camminammo in silenzio fino all'ingresso della villa, dove ci fermammo.
Stavo per ringraziarlo della compagnia, ma Harry mi precedette.
«Non c'è bisogno di ringraziarmi, l'avevo capito subito che stavi scappando da qualcosa che ti tormentava. Spero solo di averti migliorato la serata. Buonanotte, ragazza delle scogliere» sorrise ammiccando, prima di girarsi e andarsene con le mani nelle tasche.
Rimasi a bocca aperta per qualche secondo prima di scoppiare a ridere. Tornai a letto con il cuore più leggero, e riuscii finalmente ad addormentarmi serena.
Buonanotte a te, ragazzo che guarda il cielo.




Spazio autrice
Eccomi di nuovo! Come vedete la storia sta già iniziando a prendere forma, così come i personaggi.
Il nostro ragazzo misterioso è nientemeno che Harry Styles! La nostra Lizzie avrà il suo daffare a scoprirne di più su di lui.
Vi lascio alle vostre congetture, a mercoledì prossimo! :D

Un abbraccio,
mononokehime

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mononokehime