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Autore: Pineapple__    15/06/2017    0 recensioni
Solo piccola raccolta in cui vengono racchiusi i momenti intimi (o quasi) di due uomini feriti, sopraffatti da un comune destino. Un cammino, per riscoprire l'altro in sé stesso, usufruendo di parole che molto spesso rimangono inespresse. Per riscoprire la bellezza della banalità di un sussurro, una parola, un carezza.
[ChuuAku]
[fluff, most of the time]
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Chuuya Nakahara, Ryuunosuke Akutagawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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#4 Focus


Le onde, dipinte delle mutevoli sfumature di blu, lambivano con materna dolcezza banchina del porto, in un ipnotico movimento di scaglie. Le luci della città si riflettevano su di esse, donando loro un mistico tono giallastro che tremolava, si spezzava e si ricomponeva a ritmo con la risacca, ignare di star creando uno spettacolo di cotale fascino. Un'afa precoce aveva impregnato l'aria di Yokohama, quella sera. Lo si poteva capire dal lungo cappotto color legno selvaggiamente abbandonato sul cofano della macchina, dalle affusolate e femminee mani libere dall'egemonia dei gravosi guanti di pelle, dalle maniche della camicia arrotolate fino al gomiti, scoprendo i fini ma robusti avambracci, sui quali spiccavano sottili linee venose, dall'assenza dell'inseparabile cappello e da quello spettinato chignon che raccoglieva alla bell'e meglio i setosi capelli aranciati. Il soggetto fece tintinnare nuovamente il vetro della bottiglia di birra contro il cemento del muretto sul quale erano seduti da forse qualche ora, rompendo lo scomodo silenzio che si era venuto a creare. Un sorrisaccio, qualcosa di stupido a cui brindare ed entrambi tracannarono altri lunghi sorsi di un nettare fresco e amaro.

Akutagawa non aveva mai bevuto birra, non aveva mai partecipato a uno di questi strani rituali, che Chuuya aveva etichettato come "un'uscita tra amici", durante quelle ore non aveva mai osato aprire bocca, quasi incantato dalle concitate doti orali di Chuuya, ma, oltremodo, non aveva mai avuto il coraggio di soffermarsi così a lungo sulla figura del superiore. Quegli occhi argentei, che sembravano essere capaci di scrutare i più nascosti e luridi anfratti dell'animo umano, quella sera erano pieni di quel bagliore infantile, quella scintilla di curiosità ben celata dalla sovente maschera di insofferenza. Concentrato sulla figura di Nakahara-san, il quale aveva ricominciato a gettare merda sul conto dell'ex collega, Ryuunosuke era in grado di saggiare ogni sua forma, convenendo con sé stesso della sua spaventosa bellezza; partiva dagli occhi, il suo studio, stentando a mantenere la rotta in quel miscuglio di cielo e oceano che erano le iridi del superiore. Scendeva, in seguito, analizzando il profilo degli zigomi e della mandibola e saggiando i lineamenti talmente morbidi da parvere fanciulleschi. Una vivace pennellata paonazza aveva colorato le guance del superiore, completando un quadro che sarebbe stato perfetto, se essa non fosse stata a significare l'incombere di una sua nuova ubriacatura. 

Non fece nemmeno in tempo a formulare un lamentoso pensiero su quanto sarebbe stato stancante avere a che fare con un nuovo e fiammante stato d'ebrezza che percepì degli umidi ma morbidi polpastrelli posarsi sotto il suo mento e applicare una leggera forza verso l'esterno, facendo in modo che il demone di nero vestito ne seguisse i movimenti senza nemmeno ragionare su cosa sarebbe successo nell'immediato futuro. Fu un bacio relativamente breve, delicato, dall'unione di sapori che si intrecciavano e si mescolavano tra di loro in un sapiente e intricato cocktail; Akutagawa poté avvertire l'amaro sapore della birra ingerita in precedenza, il fastidioso aroma pungente della nicotina e il lontano gusto di salsedine posata su quelle labbra morbide. Solo quando si rese conto di stare rispondendo alla provocazione del superiore, il bacio si interuppe di colpo, così com'era iniziato. Ryuunosuke si rabbuiò repentinamente, gettando un'occhiata velenosa all'uomo seduto accanto a lui, il quale si era invece aperto in uno dei suoi soventi sorrisi affilati, a metà strada tra il canzonatorio e l'orgoglioso, come se quel bacio fosse stato una delle più grandi conquiste.

"È inutile che mi guardi così, Akutagawa-kun, mi stavi implorando di baciarti" lo schernì ancora una volta, riprendendo a sorseggiare con noncuranza l'ennesima pinta.

La bocca del sottoposto non riuscì a emettere suoni che non fossero sbuffi o irritati schiocchi, forse per cercare di sopraffare l'accelerato battito cardiaco il cui suono, a giudicare dalla sua insopportabile espressione compiaciuta, era sicuramente arrivato anche alle orecchie di Chuuya.







angolino dell'ananas
SÌ SONO VIVA WOW. Scusate l'inattività, sono stata occupata da uno strumento di tortura chiamato università. 
Sorvolando questi spiacevoli discorsi, in questa flash ho voluto mettere per iscritto quello che, per me, potrebbe essere stato il primo bacio tra questi due bellissimi mafiosi. Spero di aver reso l'idea di un Akutagawa in contemplazione estetica di Chuuya - OH ANDIAMO CHI NON CI È MAI ANDATO GUARDANDO CHUUYA - e del suo essere perennemente tsundere, peggiorato dal comportamento stuzzicante del suo amatissimo superiore.
Spero vivamente vi sia piaciuta, ci si rivede presto. Almeno spero.

 
bacissimi
Pineapple__
  
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