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Autore: Freez shad    15/06/2017    7 recensioni
Nel combattimento non sono sempre la forza, la velocità, l'agilità o....le dimensioni del corpo quelle che contano.
Ma quello che c'è dentro la testa e questa sarà una lezione che Knuckles imparerà sulla sua pelle.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dr. Eggman, Knuckles the Echidna, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una placida notte stava ora scorrendo su Angel Island.
La pallida luna, come una lucente perla celeste, brillava nel suo intenso chiarore, rendendo inutile il tentativo delle altre stelle di guadagnarsi un posto in quel palcoscenico naturale e di ricevere quell'attenzione di cui sempre avevano beneficiato.
Il mare su cui essa si rifletteva, al disotto della fluttuante isola angelica, veniva pigramente smosso dalla leggera e fresca brezza estiva, proveniente da ovest, che con la sua nenia naturale ben si sposava col maestoso silenzio che caratterizzava quelle terre di Mobius.
Come al solito Knukles se ne stava completamente immobile, rigido nella sua posizione, alla base della scalinata sulla cui sommità era deposto il gigantesco Master Emerald; come voleva la tradizione, cosa a lui molto cara e che fedelmente seguiva dal giorno in cui ne era venuto a conoscenza, l'echidna era completamente assorto nell'assolvere il suo ruolo di guardiano.
Ma se da una parte quella pietra gli stava garantendo uno scopo nella vita, dall'altra la sua presenza lo aveva obbligato ad affrontare numerose disavventure, oltre che nemici più o meno conosciuti, per salvaguardarlo.
Ciononostante, alcuna parola di pentimento o frustrazione erano mai fuoriuscite dalla sua bocca. Similmente a qualsiasi lamentela, neppure minimamente apparsa persino nella mente......comunque notoriamente poco attiva.
Almeno fino a quella notte,
<< Devi essere proprio dura di comprent...conpret.......insomma, non capisci nulla! Ti ho già ripetuto mille volte di lasciarmi stare e andartene, da quando sei arrivata non sono più riuscito a dormire in pace! >> bofonchiò seccato il rosso guardiano, gesticolando con la mano per comunicare fisicamente all'interessata di allontanarsi << Non costringermi a farti del male, perché ne sarei capace, credimi! >> ma le sue parole, per quanto minacciose e perentorie, non sortirono l'effetto sperato in quanto, con la stessa sfrontatezza che l'aveva accompagnata nelle serate precedenti, la seccante molestatrice tornò ad infastidirlo.
<< Mi stai facendo arrabbiare! >> sbuffò severo l'echidna, venendo per l'ennesima volta ignorato, prima di venire attaccato alla guancia destra << Ora basta, te la sei cercata! Preparati! >>.




Mettendosi in posizione da combattimento, Knukles si gettò sull'avversaria a pugni stretti, non risparmiando alcuno dei propri formidabili colpi che, come proiettili, fenderono l'aria ad ogni estensione del braccio.
Ma nonostante la caparbietà e la forza trasmessa ad ogni suo movimento, la sua sfidante schivò ognuno dei portentosi attacchi a lui diretti con una leggiadria che solo le sue ali potevano garantirle, riuscendo persino a portarsi al lato del rosso nel tentativo di colpirlo sul fianco destro.
Quest'ultimo, consapevole della quasi totale invisibilità notturna di cui godeva l'avversaria, oltre alla sua agilità, riuscì comunque facilmente ad udirne il famigliare suono che emetteva ad ogni suo colpo d'ali cosicché, aprendo la palma della mano per ricoprire più superficie possibile, tentò di sorprenderla con un gesto repentino e rapido; questa però se ne accorse e prontamente, con un movimento d'ali, si allontanò facendo in modo che il colpo si scontrasse con tutta la sua potenza sul costato del guardiano.
Il suono causato dall'impatto fu talmente secco e altisonante da echeggiare per tutta l'isola, fino a raggiungere la spiaggia del vicino continente, seguito da un ululato di dolore su cui la contendente infierì posandoglisi sul capo.
Innervosito per quell'atteggiamento insolente l'echidna provò nuovamente a colpirla, fallendo nel suo proposito e centrando la sua testa dalla quale, fieramente, si erse un grosso bernoccolo; furibondo per quel affronto, anche se auto-inflitto, Knuckles si diresse di gran carriera in direzione del vicino costone di roccia dal quale, con l'uso delle sole mani, incominciò a staccare numerosi e pesanti massi di varie dimensioni,
<< Non credere che te la faccia passare liscia, brutta rompiscatole! Non è ancora nata la persona che possa prendermi in giro.....almeno credo! >>.






In quel momento, da tutt'altra parte, le orecchie di un riccio blu e uno scienziato a forma d'uovo iniziarono a fischiare, nel bel mezzo di un scontro, interrompendoli,
<< Che ti succede Eggman, hai la bua all'orecchio? >> lo canzonò ironico il riccio, notando come questo si stesse massaggiando il punto interessato, irritandolo,
<< Chiudi il becco, lurido verme puntuto, mi sta solo fischiando! E comunque, da quel che vedo, tu non sembri affatto messo meglio >> fu la pronta risposta nel vedere come lo stesso suo gesto fosse eseguito dalla propria nemesi,
<< Può anche darsi però, diversamente da te, nel mio caso ci deve essere qualche fan innamorata che parla di me.......ma sono cose che tu non puoi capire >>,
<< Come osi! Alla tua età, quando giravo per le strade della città, non c'era ragazza che non si girasse a guardare il mio magnifico aspetto >> esclamò fiero il dottore,
<< Per poi voltarsi dall'altra parte e vomitare! >> concluse infine Sonic, scattando con la sua proverbiale velocità, riprendendo lo scontro.







Nel frattempo Knuckles aveva quasi del tutto esaurito le rocce, oltre che al costone da cui si riforniva, che aveva fino a quel momento lanciato con forza e precisione contro la volante avversaria che comunque, destreggiandosi in piroette e cablate sopraffine, riuscì ad evitare.
A quel punto, approfittando della stanchezza del rosso e della sua convinzione di averla colpita o allontanata, quest'ultima gli si portò alle spalle, incurante del pericolo, che infine pizzicò con quanta forza avesse a disposizione.
Il guardiano, colto alla sprovvista, tentò nuovamente di colpirla con uno schiaffo, ma questa rapidamente si allontanò e iniziò, con fare nettamente derisorio e provocatore, a volteggiargli più volte davanti al muso,
<< Ok, non sarei voluto arrivare a questo...... >> fece serio, ma stranamente tranquillo << …., ma ricorda che sei stata tu a costringermi >> concluse, iniziando convulsamente a danzare e a colpirsi con furia e rapidità su ogni parte del corpo, prima di aggiungere con tono soddisfatto e canzonatorio << Adesso voglio proprio vedere come farai ad avvicinarti! >>.








Il mattino seguente, ancora euforico per il lieto esito della lotta contro Eggman di cui era fermamente intenzionato a vantarsi, Sonic decise di raggiungere, grazie all'utilizzo del proprio biplano, la famosa isola sospesa per far visita al solitario e rosso amico; ciò nonostante sapesse quanto queste gli risultassero tanto poco gradite e mal sopportate, come evidenziavano i suoi frettolosi o persino assenti benvenuti, che a volte erano persino sfociate in vere e proprie liti considerate dal riccio sonico, che difficilmente perdeva occasione simili per stuzzicarlo con la sua sfacciata ironia rendendosi partecipe e protagonista, un vero e proprio divertimento.
Ma questa volta le sue battute avrebbero dovuto attendere e lasciare il posto ad espressioni di puro stupore che il blu non potette trattenere alla vista dell'echidna.
Ferito e completamente ricoperto di lividi, il guardiano era steso a terra a pochi metri dall'altare dello smeraldo,
<< Knuckles, cosa ti è successo? >> gli domandò Sonic, tentando di farlo riprendere scuotendolo delicatamente, raggiunto il suo capezzale << Riesci a sentirmi? >>,
<< Shognic!? >> farfugliò, a causa dell'abbondante gonfiore sulla faccia e a qualche dente mancante, sorpreso per la sua presenza, << Ghe diabolo ci fai qfi? >>,
<< Sei vivo, che sollievo! >> sospirò rassicurato, prima di aggiungere con la sua solita ironia << E noto più gentile del solito! >>,
<< Fai boco lo sbilitoso, anghe ze non zembla, pozzo zemple vompevti le gambe! Du non zai contvo ghi ho dobuto combatteve quezta notte >>.
Sonic sapeva bene quanto resistente e potente potesse risultare il guardiano. Nel loro comune passato vi si potevano contare più d'uno scontro dove l'echidna aveva rivelato tutta la sua maestria nel combattimento, riuscendo persino a metterlo in difficoltà nonostante fosse ben più lento nei movimenti; già solo questo fungeva da argomento convincente per prendere seriamente in considerazione le parole del rosso che, seppur con fatica e aiutato dal blu, riuscì ad assumere una più virile posizione seduta,
<< Certo che doveva essere davvero forte per averti conciato in quel modo >>,
<< Niende affaddo, quezdo me lo zono pvoculado da zolo, ma ho vindo lo ztezzo! >>,
<< Cosa? Che razza di tecnica è quella? >> fece sbigottito il riccio,
<< L'uniga ghe ho tvovado e ghe mi ha pevmezzo di farla volave e digiunave insieme! >>,
<< “Volare e digiunare”? Ma contro chi hai combattuto? >> domandò infine Sonic, nervoso per la poca chiarezza dell'amico, ricevendo una risposta che lo lasciò letteralmente a bocca aperta,
<< Una zanzava! >> fu la semplice risposta << E vedvai ghe, dopo la fadiga ghe le ho faddo fave zdanodde, non tovnevà più! >>.









N.d.A.
È una sciocchezza, lo so, ma in fondo ognuno di noi ha dovuto almeno una volta affrontare questa terribile.....avversaria.
Avevo anche detto che la prossima volta mi sarei fatto vivo con una storia ben più complessa ma, in mancanza di tempo per l'inizio della stagione e altre due long in corso.......non credo serva dire altro. Sicuramente la farò, ma fra un po'.
Spero comunque che la possiate trovare divertente.
Ringrazio chiunque lascerà una recensione e/o mi segnalerà eventuali errori possono essermi sfuggiti nonostante l'ennesimo controllo.
Arrisentirci.
   
 
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