Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: lilylunapotter02    16/06/2017    0 recensioni
Una proposta che nessuno si sarebbe fatto scappare. Neanche Harry se non fosse arrivata dalla persona da cui meno se la aspettava. Ma forse alcune volte bisogna lasciare da parte quello che è successo e pensare solo a se stessi, cogliere tutte le opportunità che la vita ti offre al volo. E se questa opportunità ti fosse stata offerta da Louis Tomlinson, colui che volendo potrebbe distruggere con poche parole la tua reputazione, cosa faresti?
Più semplicemente una storia dove Louis offre ad Harry la possibilità di entrare nella squadra di calcio della scuola ma questo non vuole per il semplice fatto che alle feste non vuole rinunciare e il più grande arriverà a riccattarlo pur di averlo nella formazione vincente.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Harry camminava veloce nel corridoio. Era in ritardo per la lezione successiva, per l'ennesima volta. Si figurava già la prof che gli urlava contro come succedeva al solito, in fondo. Tutta colpa di Tomlinson, di Tomlinson e del prof di ginnastica. Era tutta colpa loro infondo se aveva dovuto aspettare che tutti si facessero la doccia e uscissero dallo spogliatoio prima di potersela fare lui. Anche se non aveva ancora i lividi, Harry era sicuro che in breve tempo si sarebbero formati sulla pancia e non poteva assolutamente correre il rischio che delle persone li vedessero. Quella non era di sicuro l'idea che la scuola aveva di lui, lui era il ragazzo che picchia non che è picchiato. No, nessuno avrebbe dovuto saperlo. Si chiese come, metre lo picchiava, Louis avesse fatto a restare così calmo, impassibile. Lui non ce l'aveva mai fatta, tutte le volte che tirava un pugno a qualcuno sentiva il bisogno fisico di urlargli contro, di arrabbiarsi. Lui no, i suoi occhi ghiaccio erano rimasti fissi su di lui senza mutare, senza che neppure una scintilla di rabbia li facesse brillare. Harry lo sapeva, lo sapeva bene. Mentre riceveva i colpi del ragazzo più grande cercando di non gemere per il dolore aveva sempre guardato quegli occhi. Non sapeva cosa avessero di particolare, ma erano diversi da tutti gli altri occhi azzurri che aveva mai visto in vita sua. Cercando di dimenticare quelle orribili ore, si diresse verso il suo armadietto per posare la sacca di ginnastica e prendere i libri di letteratura inglese. Cercando di respirare molto profondamente per attutire le fitte allo stomaco, si diresse in classe. Senza bussare spalancò la porta e ghignò in direzione della professoressa che lo fulminò con lo sguardo imponendogli di andarsi a sedere immediatamente e non disturbare la lezione più di quello che non avesse già fatto. Probabilmente per una delle prime volte in vita sua Harry obbedì a quello che gli veniva detto da un insegnate. Al termine della lezione, Harry come suo solito fu il primo a lasciare l'aula. Era già tanto che non avesse disturbato, non potevamo pretendere anche che lui al suono della campana restasse in classe. Si diresse scocciato verso la classe di matematica incurante di una bruna che gli camminava di fianco con fare provocante. Figurati se con quei lividi sul petto poteva scopare. Fottuto Tomlinson! La ignorò completamente, non era dell'umore giusto neppure per un limone. 《Sbaglio o Harry Styles ha appena rifiutato una figa pazzesca?》 Il riccio rise scuotendo la testa. Non aveva bisogno di girarsi per sapere che di fianco a lui stava camminando Zayn, il suo migliore amico più o meno da sempre. Anche se Harry era una classe indietro rispetto all'amico, questo non gli aveva impedito in tutti quegli anni di essere inseparabili. 《Eddai su con la vita Haz! Avevo intenzione di chiederti se volevi partecipare a una festa venerdì sera. Sei dei nostri?》 Harry si morse il labbro, sapeva bene come andava a finire alle feste che gli proponeva Zayn e non era nelle condizioni giuste. 《No mi dispiace amico, non ne ho voglia.》 Il moro lo guardò perplesso prima di alzare le spalle e allontanarsi da Harry con un ne riparliamo poi. Nuovamente solo il riccio si guardò intorno. Tutti i ragazzi della scuola erano già entrati nelle loro classi, e sì, lui era nuovamente in ritardo. Con gioia Harry si ritrovò a uscire dalla classe dell'ultima lezione di quella mattina. Finalmente aveva finito le lezioni della prima parte della giornata. Con un piccolo sorriso sul volto poggiò i libri nell'armadietto prima di avviarsi in mensa. Mentre accettava un piatto contenente il suo pranzo di quel giorno sentì il telefono vibrargli in tasca. Lo sbloccò e sullo schermo gli apparse un messaggio di Zayn. Non ci sono a pranzo, ho da fare. Ci vediamo dopo. Z. Scuotendo la testa Harry si diresse al solito tavolo. Zayn non sarebbe mai cambiato, era poco ma sicuro. Mentre mangiava un pezzo di carne e guardava instagram non si accorse di una figura che si era seduta di fianco a lui. Concentrato sul suo pranzo cercava di ignorare le fitte di dolore che gli causavano i lividi, che ormai era sicuro si fossero formati, sull'addome. A un certo punto però sembrò averne abbastanza visto che abbandonò la forchetta nel piatto ancora mezzo pieno. Era strano, Harry mangiava sempre tutto, qualunque cosa fosse. Una biondina che era sicuro si sedesse spesso lì sembrò accorgersene infatti gli chiese se andasse tutto bene. Il ragazzo scrollò le spalle e cercò di vedere se per caso Zayn fosse arrivato. Ma del moro non c'era traccia. Con un sospiro sbloccò nuovamente il telefono. Aveva bisogno di qualcuno che gli parlasse, che lo distraesse da quella giornata di mera, ma ovviamente quando Harry aveva davvero bisogno Zayn non c'era mai. 《Mi aspettavo una password più complicata da uno come te Styles.》 A riscuotere Harry dai suoi pensieri fu una voce stranamente acuta per un ragazzo, una voce che il riccio avrebbe riconosciuto ovunque. Un brivido partito dalla schiena si propagò in tutto il suo corpo e quasi a farlo apposta i lividi gli provocarono un'altra fitta. Con un sorrisetto Harry si girò trovando quegli occhi azzurri puntati su di lui. 《Mi dispiace deluderti ma non sono molto fantasioso.》 Lo disse come se non gli importasse nulla di quello che stava dicendo e Louis sembrò coglierlo con una nota di fastidio, infatti cambiò immediatamente discorso. 《Ho bisogno di parlarti.》 Harry si sarebbe potuto aspettare tutto, tutto a parte quello. Inarcò infatti un sopracciglio in direzione del più grande. 《Ti ascolto.》 《Non qui.》 Il riccio alzò le spalle e si alzò. 《Ti dispiace? Mi sembra di capire che tu non hai intenzione di mangiarla.》 Louis sorrideva mostrando la mela verde che aveva afferrato dal vassoio dell'altro. 《Fai pure.》 Erano seduti sulle scale antincendio da cinque minuti buoni e nessuno dei due aveva ancora aperto bocca. Uno perché non avrebbe saputo cosa dire e l'altro perché era intento a mangiare la mela. Quando pensò che non ci fosse più polpa, Louis gettò il torsolo nel prato. Guardando l'altro negli occhi tirò fuori dalla tasca della felpa un pacchetto di sigarette. Harry distolse lo guardo da quei pozzi azzurri per posarlo sulle dita sottili del liscio. Agili, come se avessero ripetuto quel movimento un'infinità di volte, aprivano il pacchetto per tirare fuori una sigaretta che poi portavano alla bocca per accenderla. 《Quindi? Cosa volevi dirmi?》 Harry non sapeva cosa aspettarsi, cosa poteva dover dire Louis Tomlinson a lui. Certo, non era la prima volta che si parlavano, ma le precedenti eravamo state in circostanze diverse che comprendevano festini e tanto alcool nelle vene. Louis espirò, facendo uscire il fumo dalla bocca. 《Ti ho visto giocare a calcio oggi.》 Harry ghignò al ricordo di quella mattina che in fondo non era iniziata poi tanto male. 《E quello era un fallo.》 《Lo so.》 Anche Louis incrinò le labbra in un sorrisetto. 《Oltre a saper picchiare gli arbitri che hanno ragione giochi anche bene sai Styles.》 Il riccio non se l'aspettava, non si aspettava dei complimenti da parte del capitano della squadra di calcio della scuola riguardo a come giocava. Evitò saggiamente di soffermarsi sulla battuta iniziale che sapeva tanto di coltello girato nella piaga. 《Certo non sei sempre preciso e commenti qualche fallo, ma hai grinta.》 Harry sorrise, sincero, e due fossette comparvero sul suo volto. 《Beh..grazie.》 《Ti voglio proporre una cosa. Voi entrare nella squadra? Lo so che seriverebbero i provini, ma diciamo che tu gli hai fatti questa mattina. Poi io sono il capitano, decido io chi voglio dentro.》 Harry era perplesso, perplesso e stupito. Un conto era ricevere dei complimenti, un altro che gli venisse chiesto di entrare nella squadra. Fece per aprire bocca ma fu immediatamente bloccato dal più grande. 《Non ho finito. Ci sono alcune cose che devi sapere prima di accettare. Uno: non si saltano gli allenamenti per nessun motivo. Due: non esiste sono stanco, si continua fino alla fine Tre: la squadra è una delle migliori della città, per non dire la migliore, questo comporta che per rimanere i migliori gli allenamenti siano tutti i giorni dal lunedì al sabato. Quattro: è uno sport a livello agonistico, questo vuol dire no alcool, no fumo, no droga. Se vuoi scoparti mezza scuola fallo, ma non da fatto e non lamentarti poi il giorno dopo se sei stanco. Cinque: il sabato mattina c'è allenamento alle nove. Quindi?》 Harry sembrava una statua, non si muoveva e Louis lo osservava aspettando una sua risposta. 《Tu fumi.》 Il ragazzo rise, gettando la testa all'indietro. 《Io sono il capitano, io posso fare quello che mi pare Styles.》 《No.》 Louis tornò serio in un attimo e prese il mento di Harry costringendolo a guardarlo negli occhi. 《Come sarebbe a dire no?》 《Che non entro nella squadra. Non rinuncerò alle feste al venerdì sera solo per vedere sull'annunario il logo della squadra di calcio sotto il mio nome. Perché a differenza tua io alle feste non fumo e basta.》 Louis, anche se non lo diede a vedere, era deluso. Deluso dalla risposta che gli era stata data, deluso dal fatto che non avrebbe avuto Harry in squadra, deluso per voler tirare un pugno al più piccolo in quell'esatto per il modo in cui si era rivolto a lui, e a Louis non accadeva mai di voler picchiare qualcuno. Stizzito spense la sigaretta prima di buttare pure quella nel prato. Senza sorridere appoggiò una mano sul fianco di Harry, esattamente su uno dei lividi che lui stesso gli aveva fatto, e spinse. Ghignando per il gemito di dolore che il riccio aveva cercato di nascondere si piegò al suo orecchio. 《Alcune volte Styles dovresti saperle cogliere le opportunità che ti vengono offerte.》
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: lilylunapotter02