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Autore: KawaTengu_Ronin    16/06/2017    0 recensioni
La storia seguente è un prologo per una serie che scriverò in seguito, ma può anche essere letta da sola, l'ho scritta per illustrare le Anguane nel mondo di MLP
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le pegaso Cuordidrago'
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Le cronache delle pegaso Cuor di Drago

Stella l'Anguana

Tra le bianche e bellissime montagne delle Alpi ithayliane, uno dei paesaggi più belli dell'Europona, si aggira una figura particolare che trasporta un sacco. La figura in questione è una giovane unicorno, non si sa chi sia, sappiamo solo che la puledra in questione va in giro indossando un lungo mantello nero con cappuccio. Sembrerebbe che la puledra vada in giro per i monti nascondendo la sua presenza tra la neve e gli alberi, e ogni qualvolta incontra un pony qualsiasi lei si nasconde.

La puledra sale verso una montagna molto alta, ecco che però si spaventa per un rumore, che un pony l'abbia seguita?.

 La puledra si nasconde vicino a una roccia e cerca di vedere che cosa fosse quel rumore, lei pensa nella sua testa che se qualche pony la trova allora è nei guai. Ma per fortuna non ha niente da temere, perchè il rumore che aveva sentito non era altro che un povero cucciolo di stambecco che era caduto in una fessura tra delle rocce. Non si tratta di un pony quindi, ma la puledra non può stare lì a guardare il povero animale che soffre. Così con l'aiuto di un piccone che prende dal suo sacco allarga la fessura; e con la magia solleva il povero cucciolo.

La unicorno osserva il piccolo stambecco e lo prende per una zampa

-Ti sei fatto male?- chiede lei, poi controllando, scopre che ha una zampa ferita,

 -Vieni con me, ti porto a casa mia, ti guarirò e poi più tardi cercherò la tua famiglia-, con queste parole la unicorno consola il cucciolo.

Con l'aiuto della magia la puledra trasporta il piccolo stambecco, in questo modo può portarlo con sè senza fargli male e senza che la ingombri, dato che il sacco che lei porta è già piuttosto pesante. Dopo un piccolo cammino tra rocce e neve la unicorno trova davanti a sè un strana creatura che rassomiglia ad un Windigo, ma non si tratta di un Windigo. Le sembianze della creatura sono quelle di uno stallone fatto d'aria, ma totalmente differente da un Windigo, la unicorno appoggia il sacco e il cucciolo sulla neve, e poi si piazza davanti al mostro.

Il mostro comincia a caricare la puledra, ma lei riesce a schivare l'attacco, poi il mostro ringhia e si solleva in aria,  e con un paio di colpi di vento cerca di colpire la unicorno. La puledra riesce a schivare i primi due venti, ma il terzo colpo la prende in pieno facendola cadere nella neve. La unicorno non si alza, così il mostro di vento scende dall'alto e va a vedere da vicino la puledra caduta. Il mostro si avvicina annusando piano il cadavere della puledra, e proprio mentre sta per dargli un colpo di zoccolo, la puledra si rialza immediatamente e con un raggio magico del suo corno trapassa la testa del mostro, e con la testa bruciata il corpo del mostro comincia a dissolversi nell'aria. La unicorno si ripulisce dalla neve,con la magia riprende il cucciolo e il suo sacco e riprende il suo cammino.

Arrivata ad una parete rocciosa, la puledra appoggia il suo corno in una cavità della roccia, ed ecco che si apre una porta che conduce all'interno della montagna, la  puledra entra dentro col cucciolo e il sacco e dopo chiude la porta di pietra dietro di sè.

All'interno di quella che sembra una tana, troviamo una piccola alcova scavata nella pietra, con un piccolo falò e della legna per tenerlo acceso, in un angolo della stanza c'è un piccolo letto fatto di paglia, ed anche un tavolo fatto di pietra. La unicorno appoggia lo stambecco sulla paglia  e poi mette il sacco sul tavolo di pietra. La puledra si posiziona sul tavolo di pietra e prende degli strumenti,  dei pestelli e una grossa tazza di pietra per macinare.

La puledra prende delle erbe, muschi, licheni e fiori alpini e li mette nella tazza di pietra. Ecco che in quel momento riusciamo a vedere la vera identità della unicorno che non è una unicorno, il suo manto è giallo, e la sua criniera è bianca, ma i suoi occhi sono diversi dagli altri pony, gli occhi sono quelli di un rettile, e una volta tolta il mantello scopriamo che la parte superiore del corpo è quella di una pony, ma la seconda metà del corpo della puledra è quello di una lucertola, con squame, zampe e coda comprese, la puledra in questione è in realtà un'Anguana. Quest'ultima controlla la zampa del povero stambecco, e controlla se ci sono altre ferite. Con una voce innocente lei si rivolge al cucciolo,

 -Povero piccolo, ti fa davvero male?-,

 il cucciolo risponde con un belato, allora la puledra lo consola parlandogli,

 -Non devi avere paura di me, io sono un'Anguana, sono una strega che vive tra le montagne  delle Alpi, mi chiamo Stella-,

lo stambecco osservò gli occhi della puledra e non fu spaventato, ma rincuorato, -Non ti voglio fare del male, voglio solo curare la tua zampa-.

Stella si mise al tavolo per mescolare gli ingredienti nella tazza di pietra, mentre con gli zoccoli mescolava, con la magia fece un incantesimo sulla zampa dello stambecco.

Dopo un paio di minuti prese la tazza e versò il contenuto sulla zampa ferita del cucciolo, poi prese delle foglie e con una benda gli fasciò la zampa. Lo stambecco si sentì meglio, ma ancora non poteva appoggiare la zampa, allora Stella gli disse di riposarsi finchè non si sarebbe sentito meglio.

-Non appena starai meglio cercheremo la tua famiglia-, disse Stella commossa - A dire la verità, mi fa comodo che ci sia qualcuno con me, io sono un'Anguana giovane, mi trovo qui perchè dovevo andare a vivere lontano dalle mie sorelle-.

Difatti Stella faceva e fa ancora parte di una piccola tribù di Anguane che vivevano tra le montagne delle Alpi della Valle D'Ahorsta. Le Anguane non sono pony, assomigliano a unicorni e fanno magie, ma di solito hanno la metà del corpo di rettile, di capra o di pesce, vivono vicino alle sorgenti dei boschi e delle montagne, a volte possono essere benigne, a volte maligne, Stella infatti è una Anguana buona, e a volte nella vita di una Anguana viene spesso il desiderio di voler vedere l'Europona, tuttavia devono rifocillarsi spesso con l'acqua, altrimenti rischiano di deperire; nella tana di Stella c'è infatti una piccola sorgente sotterranea, dalla quale lei può ricavare l'energia necessaria.

 Stella, come molte altre Anguane, tiene molto a cuore la salvaguardia della fauna e della flora delle montagne e dei boschi, e perciò lei e le sue coetanee escono spesso dalle loro tane nelle montagne per prendersi cura delle creature ferite, ma tuttavia nell'Europona moderna non c'è più spazio per creature come le Anguane, le fate, i folletti e affini, e c'è sempre il pericolo che possano venire attaccati per la loro diversità o per la loro mala fama, ed è proprio per questo che rimangono nascosti dai pony del mondo moderno.  Ma per sopravvivere,  alle Anguane non  basta solo l'acqua, difatti Stella così come le sue antenate, andavano spesso nei paesi di montagna per commerciare con i pony, grazie alla magia riuscivano a nascondere i loro zoccoli diversi o le loro zampe e coda da lucertola, la maggior parte delle volte difatti le Anguane si vestivano da mendicanti per mischiarsi alla folla, si portavano sempre dietro delle medicine  fatte da loro e li scambiavano con del denaro o delle provviste. Spesso capitava che delle Anguane andassero anche oltre le Alpi, si dice che abbiano anche visitato molte regioni dell'Europona, e che conoscano tutto sulle montagne del continente europoneo.

Grazie alle antenate che viaggiavano, e ai loro lontani parenti fate e folletti, le Anguane apprendevano su molte cose come la storia, la cultura e la lingua di qualsiasi regione dell'Europona, le Anguane infatti, hanno sempre trovato apprezzamento per la cultura, e nei loro nascondigli riuscivano con la magia anche a scrivere libri, che vendevano ai pony.

Stella prese delle foglie d'albero e se le mangiò, poi diede dell'ottima erbetta allo stambecco, infine si mise seduta su di un ciocco di legno, accese delle candele che stavano in uno scaffale ricavato dalla pietra, e poi prese un libro bianco e lo appoggiò su di un tavolo che lei usava come scrittoio. Mangiò una pigna, bevette dell'acqua da un piccolo bicchiere di legno e poi con la magia prese una piuma, la intinse nell'inchiostro e si mise a scrivere.

C'è un'altra cosa sa sapere su questa puledra, Stella ha in realtà centocinquanta anni, ma per le altre Anguane più grandi di lei è ancora una teenager. Lei è andata a vivere da sola perchè le serve una specie di rito di passaggio all'età adulta, di norma questo passaggio si effettua con la creazione di medicine speciali, o con degli incantesimi particolari, ma la maggior parte delle giovani Anguane preferisce scrivere i testi di leggende antichi. Di norma le Anguane passavano le leggende dell'Europona raccontandolo alle loro figlie o apprendiste, dato che le Anguane nascevano da un rito magico effettuato all' acqua, non c'era quasi pericolo di una loro possibile estinzione, eccetto il fatto di essere uccisi da bestie o pony.

Comunque sia Stella decise di riscrivere un testo antico tramandato da ogni Anguana, il testo da lei scelto era stato già scelto da sua madre e da sua nonna, si trattava del libro più prezioso per la loro razza, Le Cronache delle Pegaso Cuor Di Drago.

Stella ripensava a quello che aveva fatto quella mattina e osservava lo stambecco che nel frattempo si era addormentato nel letto di paglia,

 -Oggi purtroppo ho avuto la sfortuna di incontrare un Mephit dell'aria, per fortuna sono abbastanza brava con la magia, altrimenti queste montagne avrebbero avuto una guardiana in meno-,

 il mostro che lei aveva sconfitto prima era infatti un Mephit, una creature mistica elementale, di norma ne esistono di diversi elementi, e sono creature selvatiche e pericolose, molto più dei Mutanti, i Mephit dell'aria sono dei cavalli fatti di vento e vivono tra le alte cime d'Europona, l'unico modo per sconfiggerli è colpire il loro cuore e la ghiandola magica che hanno al posto del cervello, Stella infatti era stata anche lei addestrata dalle altre Anguane a sconfiggere i vari Mephit, quindi non aveva molta paura quando prima incontrò il mostro in questione; ma sapeva che se si colpisce al Mephit solo al cervello lasciandogli il cuore intatto, quello si sarebbe riformato, perciò Stella avrebbe avuto solo poco tempo prima che il mostro si sarebbe rigenerato, però sapeva anche che se fatti di vento i Mephit dell'aria non passano tra le fessure della roccia, quindi non temeva di essere assalita se stava nel suo covo, e per fortuna aveva acqua e cibo in abbondanza, inoltre poteva percepire col suo udito magico se c'erano pericoli al di fuori della sua tana.

Dopo già qualche rigo, Stella era completamente concentrata nella scrittura, e nella sua mente lei stessa ripeteva quello che scriveva.

Quella che si legge in questo libro è una storia che parla di semplici puledre che hanno fatto molto per la specie dei pony, purtroppo sono state spesso considerate delle streghe, oppure le loro storie erano insignificanti per i pony più ignoranti, ma non è così. Il libro delle Pegaso Cuor Di Drago narra la storia delle più famose pegaso che erano amiche dei draghi, il loro destino era già stato scritto nelle stelle, erano delle semplici pegaso ma hanno fatto molto per i pony ed è giusto che le loro storie vengano conosciute. Le pegaso Cuor Di Drago si dividono in due gruppi:  le pegasocuordidrago e le sorelle dei draghi, tutte e due sono amanti degli animali e riescono a comprendere il loro linguaggio, tuttavia le prime possono comandare i draghi e fargli eseguire ogni ordine che vogliano. Si ha poca documentazione sulle pegaso Cuor Di Drago e le sorelle dei draghi, si narra che ogni 150 anni nascano due sorelle dei draghi  e una Cuor Di Drago, ma non è un dato esatto. Tuttavia noi Anguane abbiamo raccolto diverse documentazioni sulla vita delle più importanti pegaso cuordidrago della storia dei pony. Molti pony, bovini e grifoni ignoranti hanno osato approfittarsi dei loro poteri, a volte invece venivano uccise e paragonate a delle streghe, o ancora peggio alle volte una Cuor Di Drago viveva una vita senza neanche sapere del suo dono, spesso le sorelle e le Cuor Di Drago si nascondevano in luoghi lontani dalla civiltà per riuscire a sopravvivere. Molte Cuor Di Drago o sorelle dei draghi hanno aiutato molti famosi pony nella loro vita, a volte erano delle muse, semplici assistenti, mogli, amanti, amiche, ma hanno spesso influenzato la vita di molti pony famosi e storici come Leonardo Da Whiinci, Giuseppony Garibaldi, Lorenzo il Magnifico, Cristrotforo Colombo, Enricolt il Navigatore, Ferdineighndo Magellano, Haylessandro Magno, Giulio Cesare, Francis Drake e Vasco de Gama solo per citarne alcuni. La documentazione delle sorelle dei draghi purtroppo non è mai stata chiara e le storie su di loro sono poche, al contrario le storie delle pegaso Cuor Di Drago sebbene non siano numerose come quelle delle sorelle sono più dettagliate, poichè sono state scritte da loro stesse o da Anguane che loro conoscevano. Ci vorrebbero diversi libri per raccogliere le storie e le informazioni delle sorelle e le Cuor Di Drago, in questo libro però sono raccolte le storie delle Cuor Di Drago più importanti della storia dei pony, delle pegaso che hanno dato molto sia per loro stesse sia per i pony e soprattutto per i draghi. La  presenza delle  Cuor Di Drago è data dalla costellazione della Pegaso Cuordidrago, chiamata così poichè rappresenta una pegaso con le ali di drago, e composta da otto stelle; se la costellazione è ben visibile, allora vuol dire che la pegaso prescelta non è ancora nata, al contrario se la costellazione non c'è, in quell'epoca è presente una pegaso cuordidrago. Ci sono molti aspetti interessanti sulle pegaso Cuor Di Drago e le sorelle dei draghi e riconoscerle è sia facile che difficile,

1)Sono sempre pegaso puledre, e passano molto tempo assieme ai draghi, da una volta al giorno fino ad una intera vita,

2)I draghi di qualsiasi  razza, elemento e dimensione obbediscono ciecamente a qualsiasi loro ordine, ma solo alle Cuor Di Drago

3)Hanno uno spiccato interesse per qualsiasi cultura, scienza, lingua, musica  e arte, a volte sono loro stesse delle scopritrici, inventrici e musiciste.

4) Proteggono i draghi come se fossero loro fratelli e sorelle, a volte considerano i draghi come loro genitori.

5) Nonostante il loro aspetto gentile e grazioso sono ottime guerriere e sono adatte a diverse discipline di combattimento con qualsiasi arma

6) Riescono a percepire la verità in qualsiasi creatura, che  sia pony, drago, grifone o mutante

7) Riescono a sentire il dolore di un animale semplicemente toccandolo o guardandolo negli occhi

8) I loro sensi principali quali vista, udito e olfatto sono amplificati e sono al livello di quelli di un drago se non superiori, sono in grado anche di  vedere al buio nelle foreste, di vedere da lontano, sentire rumori lontani  e percepire odori distinti anche in mezzo ad altre fragranze

9)Adorano il contatto con la natura, anche se preferiscono vivere sotto un tetto stabile

10)La voce delle Cuor Di Drago placa gli animi tristi, sia dei draghi, che dei pony, si dice che il canto di una pegaso Cuor Di Drago riesca ad addormentare i puledrini anche se non appartenenti a loro

11)Si dice che siano immuni ad alcune malattie, magie e maledizioni  e che riescano a percepire incantesimi oscuri, riescono anche a riconoscere le varie creature camuffate come i Mutanti, le streghe, le sirene e le volpi d'oriente

12)Sebbene abbiano le ali, adorano esplorare luoghi senza usarle, come le foreste e le montagne, si dice che abbiano una prediligenza proprio verso l'habitat montano e le foreste

13)Vivono a lungo e rimangono giovani più a lungo delle altre puledre

14)Sono in grado di capire la lingua dei draghi, delle fate e degli elfi indipendentemente se l'hanno mai imparata

15)Nascono solo nel territorio dell'Europona, anche se alcune sorelle si sono spostate verso oriente 

16)Si dice anche che siano immuni ad alcuni veleni, che abbiano denti resistenti come quelli dei draghi, alcune  riescono anche a mangiare cibi che solo i draghi mangiano, come le gemme, le patate di pietra e le bacche di fuoco.

17)Non è ufficiale, ma sembra che alcune di loro possano sputare fuoco, terra o acqua, a seconda dei draghi con i quali sono vissute

18)Hanno ali robuste e muscoli resistenti e sono in grado di creare forti correnti d'aria semplicemente con le loro ali, sono anche in grado di volare nelle tormente più forti e impetuose senza indietreggiare

19)Hanno più di una provenienza, a volte hanno anche radici da più di due paesi

20)Possiedono istinti sia dei pony che dei draghi, alcune percepiscono il pericolo nell'aria, riuscendo ad evitarlo, si dice che alcune abbiano abilità che nè draghi nè pony possano avere.

Dopo aver scritto quelle righe, Stella prese con la magia una tazza di pietra con dell'acqua di sorgente all'interno e se la bevette, poi ritornò a scrivere e fece un sorriso.

-Questa nota direi che è inutile, ma mi piace scriverla perchè dopotutto è vera-,

Stella aggiunse una nota che riguardava le pegaso Cuor Di Drago, ed era una nota un pò meno seria rispetto a quelle scritte prima.

 21) Si racconta anche che le Cuor Di Drago siano molto golose di formaggio, si dice che ne vadano matte e che ne mangino a volontà, senza paura di ingrassare, e questo è un fatto divertente dato che è un fattore strano che non riconduce a nessuna abitudine dei draghi.

Stella rileggette l'introduzione del libro e sorrise, pensò di riposarsi un pò per poter poi aiutare il cucciolo di stambecco a ritrovare la sua famiglia. L'indomani mattina infatti, Stella vide che lo stambecco stava meglio, e così dopo aver chiuso bene la caverna s'incamminarono per cercare degli stambecchi, naturalmente Stella controllava ogni sentiero nel caso ci fosse stato qualche Mephit in giro.

Per fortuna il loro cammino fu tranquillo, e arrivati vicino ad un boschetto Stella trovò finalmente una famiglia di stambecchi. Per fortuna le Anguane conoscono il linguaggio degli animali alpini, quindi per Stella non ci fu problema nel parlare con la famiglia del cucciolo, anzi, lo stambecco più grande ringraziò Stella annuendo con la testa, e così fece Stella. Dopo, anche se con malinconia, Stella salutò il cucciolo con la famiglia, e poi ritornò nella sua tana.

Per quasi due settimane Stella uscì dalla caverna solo per raccogliere pigne, bacche e qualche altra provvista, perchè voleva completare al più presto il primo capitolo del libro. E dopo un altro giorno Stella riuscì nel suo intento,

-E' solo la prima parte del libro, c'è ancora molto da fare- pensò lei -Ma voglio comunque farlo vedere alla madre anziana-.

 Stella partì col suo sacco e con il libro, era intenzionata a salire sulla montagna più alta, dove risiedeva la sua tribù.

Fu fortunata poichè non c'erano nè bestie selvagge nè intemperie che la rallentassero, e quando fu arrivata vicino alla cima usò la magia per aprire una grossa porta nella roccia.

Quando entrò in quella che sembrava una grossa caverna fu colta da un sentimento di nostalgia

-Sono a casa- disse ad alta voce, e in quel momento due piccole Anguane le vennero incontro e l'abbracciarono. Erano due puledrine, una era di colore blu e metà pesce l'altra era tutta verde e metà lucertola, si chiamavano rispettivamente Gaia e Serena, Stella le abbracciò commossa

 -Ciao piccoline, siete state bene in mia assenza?- ambedue rispose contente all'unisono

 -Sei tornata, Stella, sei tornata-, le due puledrine in questione erano le allieve di Stella, e lei le considerava come delle sorelle, poichè maggior parte delle Anguane è di carattere serio, Stella era contenta di avere come allieve due puledrine sempre felici. Dopo aver salutato le due puledrine, Stella scese per una scalinata di pietra, e si guardò intorno, era una caverna addobbata come una casa, esattamente come nella sua tana anche lì c'erano mobili di pietra, ma anche di legno, e c'erano diverse Anguane che si facevano il bagno nella sorgente, mentre altre stavano preparando intrugli con il pestello o delle pentole su di un falò. Arrivata alla fine della scalinata, Stella vide una Anguana marrone per metà capra, con la criniera lunga e bianchissima, e nello zoccolo destro aveva un bastone di legno. Stella si avvicinò ad essa per parlarle.

-Salve madre anziana, ho appena finito il capitolo della prima Cuor Di Drago-, Stella attirò l'attenzione della grossa puledra, era infatti la più anziana delle Anguane di quelle montagne, la madre guardò Stella, e le diede il libro. La madre guardò alcune pagine, mentre Stella si cominciava a preoccupare.

 La madre si rivolse a Stella -Quindi hai solo completato la prima parte del libro?-,

Stella allora le rispose -Sì, madre, ma il fatto è che ho intenzione di continuare il resto dopo, prima vorrei rimanere un pò qui con le mie sorelle e le mie allieve-, la madre fissò delusa Stella

 -Avresti dovuto finire tutto adesso, non completare solo una parte-, Stella si preoccupò di nuovo

-Ma....madre io non....-

-Non avevi voglia di finire? Sei forse un'Anguana pigra?-,

 -No madre, non volevo mancarle di rispetto, è che volevo solo rivedere le mie allieve e.....-,

la madre battette il bastone sulla roccia e poi disse a Stella di farsi trovare tra cinque minuti vicino alla sua stanza. Stella era ormai spaventata, lei non voleva affatto infrangere nessuna regola, voleva solo rivedere le sue due allieve .

Oramai Erano passati più di cinque minuti e la madre anziana non si faceva vedere; però Stella ricevette la visita delle sue due allieve che vedendola così chiesero il perchè della sua tristezza. Stella non voleva certo parlare dei suoi problemi alle due Anguane puledrine, ma le piccole insistettero così tanto che lei alla fine disse quello che la madre le aveva riferito. Le due piccole Anguane si rattristarono

-Ma adesso la madre ti caccerà?- chiesero loro, ma Stella le rispose

-Ma no Gaia, e no Serena, forse non sarà poi così grave, dopotutto sono una delle sue migliori allieve-.

Le due piccole abbracciarono Stella, lei era felice, perchè era da appena due anni che le erano state affidate come allieve, ma esattamente come detto prima lei era come se le considerava sue sorelle. Subito dopo la madre anziana chiamò Stella, la giovane Anguana lasciò le sue allieve e seguì la madre. Sia la Giovane che la vecchia Anguana camminarono per la caverna, i loro passi erano accompagnati dall suono delle gocce d'acqua che scendevano dalle rocce. La madre aprì finalmente bocca per parlare con Stella, La giovane Anguana si aspettava una ramanzina, ma invece la madre le parlò con calma

-Stella, ascolta, tu sei la più giovane e la più promettente delle mie allieve, e questo dovresti averlo capito da moltissimo tempo-,

Stella arrossì e rispose  -Sì, lo so, è solo che io non mi sento pronta per diventare come lei madre-, la madre la consolò

 -Lo che non sei pronta, esattamente come ero io alla tua età, però non voglio obbligarti, nè urlarti-, a quelle parole Stella era confusa e curiosa

-Cosa intende madre? Pensavo di averla delusa- , la madre le sorrise e le parlò da vicino

- Quello che intendo è che le Anguane di oggi non sono attratte dalla lingua e dalla cultura, mentre tu invece eccelli in queste materie, così come eccelli nella medicina-,

 -Ma con la magia....-,

-è vero, con la magia non sei brava, per questo voglio che tu resti qui-.

Stella fu sorpresa ancora di più, infatti fece un'altra domanda alla madre

-Perchè dovrei rimanere qui?-, La madre le chiarì tutto

- Perchè hai bisogno di allenarti di più con la magia, per questo non voglio che tu vada nella vecchia tana, con tutte le bestie e i mostri che ci sono in giro-, Stella raccontò alla madre dello spiacevole incontro con un Mephit dell'aria, la madre infatti aveva ragione a preoccuparsi. Poi la madre accompagnò Stella in una stanza, era una stanza particolare, sembrava una classe scolastica, dove c'erano diverse piccole Anguane sedute su delle pietre, e tra le varie piccole Anguane c'erano anche le due allieve di Stella.

Stella domandò alla madre perchè l'avesse condotta lì, -Voglio che da oggi in poi sia tu la docente di storia e letteratura delle Anguane, cara Stella-, Stella si stupì

-Come? Io?-,

-Ascolta, Stella, io ho sempre saputo che tu un giorno avresti passato la tua passione per i libri alle   generazioni future, e ora penso che il momento sia giunto-. Ma Stella aveva ancora un'altra domanda, lei infatti doveva ancora finire di scrivere il  libro, e poi la madre la interruppe di nuovo per sfamare la sua curiosità

 -E' vero, ma il fatto è che dopo di me tu sei l'unica che  ha voluto redigere il libro più prezioso che noi abbiamo, quello che ora ti chiedo è solo di imparare meglio le magie-,

-E...vorrebbe anche che io insegni alle altre puledrine?-,

-Sì, Stella, anzi, se vorrai potrai finire il libro che stai riscrivendo, e quello che io ti chiedo è di raccontarlo a queste stesse piccoline-. Stella non ci credeva, davvero la madre voleva che lei leggesse il libro delle Pegaso Cuor Di Drago a quelle puledrine?. La madre le parlò per sciogliere definitivamente ogni dubbio

- E' molto importante il libro delle Cuor Di Drago, oserei dire che è il testo più prezioso che abbiamo noi Anguane,e ognuna di noi che l'ha scritto o riscritto si è sentita parte di un patrimonio speciale, così come anche tu-, a Stella le scese una lacrima da un occhio, ma poi rispose alla madre

- Allora lo farò, continuerò il libro, e racconterò la leggenda delle Cuor Di Drago a queste puledrine, perchè è quello che voglio fare-.

La madre fu felicissima di ascoltare quelle parole, così abbracciò Stella e le augurò buona fortuna. Stella fu risollevata dalle parole della madre. Tutte le piccole Anguane erano curiose di sentire la giovane Stella come loro nuova maestra. Così Stella si sedette su di una pietra e prese il suo libro, tutte le puledrine si misero in cerchio  per ascoltare il suo racconto,  Stella allora con voce dolce si rivolse a loro

 -Allora piccoline, quella che sto per raccontarvi è la storia delle pegaso Cuor Di Drago, una razza di puledre sagge e coraggiose, che si sono battute per i loro ideali, i loro sentimenti, che proteggevano sia i pony che i draghi, questo è una racconto magico, care mie-.

 

 

FINE 

 

 

My little pony By Lauren Faust & Hasbro

   
 
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