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Autore: Kano_chan    16/06/2017    2 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Insomnia, capitale regia del regno di Lucis. Un anno dopo.

Selenis imburrava svogliatamente una fetta di pane tostato, seduta con una gamba ripiegata sotto al sedere e l’altra a dondolare dallo sgabello accostato alla penisola della cucina. Era mattina presto; fuori il cielo era limpido e l’afa estiva non aveva ancora invaso le strade.
La televisione, accesa sul telegiornale mattutino, sciorinava informazioni sulla situazione al fronte e su altre notizie di minore importanza. La ragazza sapeva bene che venivano trasmesse solo la metà delle reali informazioni su ciò che stava accadendo fuori dalla barriera. Era stata una scelta necessaria, volta ad impedire il dilagare del panico. Le cose peggioravano ogni giorno un pò di più e il fatto che ormai la principessa non vedesse Nyx da due anni la diceva lunga...

Da quando era stato assegnato alla zona ovest del regno di Lucis, non era mai tornato a casa.
Mentre distrattamente osservava le immagini di uno spot commerciale in tv, il suono stridulo del citofono fece sobbalzare la giovane dallo sgabello.

-    Chi diavolo è a qvuestova? – borbottò, alzandosi con un triangolo di pane stretto tra i denti – Avvivo! – cercò di gridare quando il campanello suonò di nuovo.
-    Buon compleanno! –

Fuori dalla porta, Gladio riempiva tutto lo spazio dell’uscio con un gran sorriso stampato in faccia.

-    Grazie! – esclamò Selenis ingollando il boccone.
-    Te ne eri scordata vero? – replicò il ragazzo con disappunto.
-    Diciamo che non ho mai ritenuto fondamentale tenerlo a mente – rispose imbarazzata la principessa facendo entrare in casa il giovane.
-    Sei incredibile... – commentò Gladio dirigendosi in cucina e sedendosi al posto di Selenis.
-    Ehi! Quella è la mia colazione! – protestò la ragazza vedendolo spalmarsi una generosa quantità di confettura sulla fetta di pane.
-    Tieni –
-    Come sei umano.. – disse ironica afferrando il biscotto che le porgeva – Piuttosto, come mai sei qui a quest’ora? Non dovresti essere a palazzo? – domandò iniziando a riordinare la tavola.
-    Oggi ho preso un giorno libero – replicò il giovane versandosi un po’ di succo d’arancia.
-    Tu che ti prendi un giorno libero?! – esclamò Selenis fingendosi scioccata e portandogli via da sotto il naso il piatto sporco.
-    Ehi, ferma un attimo –

Gladio, ruotando sullo sgabello, afferrò la ragazza per i fianchi costringendola a fermarsi.

-    Allora? – inarcò un sopracciglio la principessa in attesa di spiegazioni.
-    Allora ho preso un giorno libero per farti una sorpresa – disse lui – Vai a vestirti che andiamo in gita – aggiunse sorridendole.
-    In gita? – chiese lei confusa – E dove? –
-    Sorpresa! – replicò Gladio mettendosi a ridere quando Selenis mise il broncio.
-    Uffa! – borbottò lei cercando di liberarsi dalla presa del giovane.
-    Niente bacio al tuo ragazzo stamattina? – domandò il militare.
-    Se non te lo meriti no! – replicò Selenis chinandosi però verso di lui.

Il loro status di “fidanzati” andava avanti dal giorno dell’attacco a Luka. In realtà non era cambiato quasi nulla: erano amici prima e lo erano rimasti dopo. Il fatto quindi di passare ancora più tempo assieme, era assolutamente normale.
Anche i loro amici avevano accolto la notizia tranquillamente, anzi, quasi con un implicito "finalmente!"; solo Prompto era letteralmente caduto dal pero quando avevano iniziato ad uscire come coppia, ma dopo tutto stiamo parlando di Prompto.

-    Sei illegale – mormorò dopo qualche minuto Selenis, abbandonando le labbra di Gladio e ritirando la mano che aveva lasciato correre lungo i suoi addominali.

Ultimamente pareva che l’abbigliamento preferito dal giovane consistesse in un paio di pantaloni di pelle, in una giacca del medesimo materiale e… basta.

-    Potremmo posticipare di un po’ l’uscita – propose con tono roco e carico di promesse Gladio.
-    Ah no! – esclamò Selenis tirandosi indietro – Voglio sapere dove vuoi portarmi! Anzi, vado a vestirmi mentre tu finisci di sistemare la cucina – aggiunse dirigendosi verso la sua camera.
-    Selenis, usciremo dalla barriera –

La ragazza si bloccò sulla porta, voltandosi verso l'Amicitia.

-    Ma…- esordì lei senza trovare le parole.
-    Il Re non ne sa nulla – spiegò il ragazzo facendo aumentare lo stupore di Selenis – Non è lontano in realtà.. ma se per te è un problema non esitare a dirmelo – aggiunse molto seriamente.

Inevitabilmente la memoria di Selenis tornò all’ultima volta che aveva lasciato Insomnia. Il sibilo della Lamia strisciò nei suoi pensieri e incredibilmente, scoprì che quella proposta non la spaventava quando credeva.
Non sapeva dire se fosse merito del ragazzo grande e grosso di cui era innamorata e del senso di sicurezza che le trasmetteva, o se fosse dipeso dal fatto che lei in tutti quegli anni era cambiata, che non era più la bambina indifesa di undici anni prima. Fatto stava che sorrise a Gladio.

-    Non è assolutamente un problema – asserì.

**

-    Sei certo che vuoi farmi una sorpresa e non uccidermi in qualche anfratto dimenticato dagli Dei? –  Selenis accarezzò le piume di Boko guardandosi intorno.

La prima sorpresa che Gladio le aveva fatto, era stato il loro mezzo di trasporto. Ad aspettarli alla frontiera non c’era un’auto come la ragazza si aspettava, bensì due splendidi esemplari di Chocobo. La giovane sapeva che Gladio aveva optato per quella scelta sia perchè sapeva che le avrebbe fatto piacere cavalcare, sia perchè con i Chocobo si poteva passare per strade più riparate rispetto a quelle normalmente usate.

Si erano quindi diretti verso le vicine montagne, seguendo il percorso che portava all'ormai ex villaggio di Midgar, ormai pressoché deserto dopo le incursioni da parte dell’Impero. Invece però di proseguire verso la cittadina, Gladio aveva preso un sentiero montuoso che si inerpicava su per la cresta.
Ben presto l’aria si era fatta più fresca e permeata dall’aroma intenso di pini e sottobosco.


-    Come sei tragica, forza! Siamo quasi arrivati! – rise lui spronando la sua cavalcatura – Guarda là – aggiunse dopo aver superato una stretta curva.

Davanti a loro si stagliò quella che aveva tutta l’aria di essere una chiesa diroccata, o un santuario di qualche genere. Il portone divelto giaceva sui cardini arrugginiti, mentre la parte frontale ormai crollata, si era fusa con la vegetazione circostante.
Selenis iniziava seriamente a valutare la prospettiva che Gladio volesse davvero ucciderla. Il ragazzo invece, senza mostrare alcuna esitazione, smontò dalla sua cavalcatura e con le redini in mano entrò nell’edificio.

La principessa lanciò prima uno sguardo dubbioso a Boko, che però pareva la tranquillità fatta a Chocobo, e poi si convinse a proseguire.
L’interno della chiesa non era messo meglio dell’esterno. L’alto soffitto aveva in parte ceduto, lasciando intravedere sprazzi di cielo azzurro. Il pavimento in liste di legno, era divelto in più punti e scavato in altri, finendo per formare qua e là basse pozze di acqua piovana. Le panche rimaste apparivano in buono stato, ma probabilmente dovevano essere marce fino al midollo. Selenis era talmente intenta a guardarsi attorno, che andò quasi a sbattere contro Gladio che si era fermato per porgerle una mano. La principessa lo guardò aggrottando le sopracciglia confusa.

-    Dammi le briglie di Boko – le disse – la tua sorpresa è oltre quella breccia – aggiunse indicandole con la testa la direzione.

La ragazza si sporse oltre la sua spalla, notando alla fine della navata una porzione di muro crollato che dava, a giudicare dalla luce, direttamente fuori.

-    Se muoio sappi che qualcuno verrà a cercarmi – replicò lei, lasciandogli il Chocobo e dirigendosi verso il passaggio.
-    Taci e cammina – rise Gladio guardandola proseguire con circospezione.

Selenis ancora non del tutto convinta, si accostò all’apertura schermandosi gli occhi con una mano per la troppa luce. Quando riuscì a rimettere a fuoco l’ambiente rimase paralizzata.
Davanti a lei si estendeva un’ampia prateria di un bel verde caldo, punteggiata da chiazze di fiori dai colori accesi. All’incirca a metà del pascolo, un laghetto faceva bella mostra di sé, mentre la brezza leggera ne increspava lievemente la superficie sulla quale si riflettevano i picchi innevati delle montagne che circondavano la vallata. Nel complesso, era semplicemente qualcosa da togliere il fiato.

-    Allora? –

Gladio, che nel frattempo l’aveva raggiunta, sostava in piedi dietro di lei. Quando Selenis si girò, il ragazzo vide con soddisfazione che aveva gli occhi lucidi e spalancati dalla meraviglia.

-    È… stupendo! – asserì la principessa trovando a fatica le parole – Sembra quasi di essere…-
-    In un altro mondo? – concluse per lei Gladio con un sorriso.
-    Sì, esatto, proprio come in un altro mo..-

Selenis si bloccò mentre le tornava alla mente una richiesta fatta di getto diverso tempo prima, durante la notte di una calda estate.

-    Te ne sei ricordato... – mormorò la giovane incredula.

-    Non l’ho mai dimenticato, c’è differenza – replicò Gladio.

Selenis a quel punto, separò lo spazio che c’era tra loro buttando le braccia al collo del ragazzo.

-    Grazie! – esclamò al colmo della felicità.
-    Prego – rise Gladio stringendola – abbiamo tutta la giornata per goderci questo posto – aggiunse.

Quando la principessa si staccò da lui, gli rivolse un gran sorriso e poi partì di gran carriera verso lo specchio d'acqua. Gladio la osservò correre fino al laghetto con le scarpe già in mano e sollevare una miriade di spruzzi una volta raggiunta l'acqua. La vide voltarsi verso di lui per salutarlo e fargli cenno di raggiungerla. 
Sembrava una bambina; forse quella bambina che non era mai riuscita ad essere fino in fondo.
Il ragazzo si avvicinò portando con sé i Chocobo, che liberò delle briglie in modo che potessero scorrazzare a loro piacimento nei dintorni.

-    Com’è l’acqua? – domandò il giovane all’indirizzo di Selenis che stava passeggiando con i piedi a mollo.
-    Gelata e bellissima – rise lei, calciando la superficie in direzione di Gladio che venne investito in pieno.
-    Ehi! – protestò il ragazzo dirigendosi con ampie falcate verso la principessa che ridendo corse via.

Una sera di quattro anni prima aveva scongiurato quello che allora era il suo insegnante di scherma, di portarla in un posto dove potesse dimenticarsi chi fosse e dove la minaccia di Nifelheim non esistesse... ed era esattamente quello che lui aveva fatto.
In quel preciso momento non era più Selenis Lucis Caelum, orfana di entrambi i genitori, ma una qualsiasi ragazza che si godeva una gita con il suo fidanzato.
Poteva sembrare una cosa smielata, ma non c’era momento in cui non si stupisse della fortuna di avere al suo fianco sia Gladio che i suoi amici.
Erano la sua famiglia, niente di più, niente di meno. Erano coloro che l’avevano sottratta agli orrori che le erano capitati.


-    Questo è il miglior regalo di compleanno che potevi farmi –

Selenis rotolò a pancia in sotto sull’erba morbida. Aveva ancora i capelli umidi per il mezzo bagno che si erano fatti a forza di schizzarsi, ma i caldi raggi estivi stavano facendo il loro dovere. Gladio, sdraiato di schiena con le mani dietro alla testa, si godeva il venticello sul viso.

-    Sono contento di sentirtelo dire – rispose – anche se per la prossima gita farò meglio ad avvisarti almeno un giorno prima; il nostro pranzo era un po’ scarsino – commentò.
-    Infatti non ero preparata per una scampagnata! – replicò Selenis.

Gladio non aveva tutti i torti; erano riusciti a mettere insieme giusto un paio di tramezzini a testa con quello che la principessa aveva in casa, e se avvertiva ancora un certo languorino lei, figurarsi quell’ammasso di muscoli che le stava a fianco!

-    Come hai trovato questo posto? – gli chiese Selenis strappando a pezzettini un filo d’erba mentre guardava i due Chocobo vagare per la prateria.
-    Durante una missione di ricognizione ci sono capitato per caso – rispose il ragazzo tornando indietro con la memoria – Ho subito pensato che ti sarebbe potuto piacere, ma ho impiegato un pò di tempo per organizzare tutto – aggiunse osservando le nuvole che correvano sopra di loro.
-    Aspettare ne è valsa la pena – commentò la principessa – Chi si immaginava che saremmo stati qui oggi, assieme… - aggiunse poi, appoggiando il mento sul palmo della mano – Ti ricordi quando ci siamo visti per la prima volta? – domandò voltandosi verso il ragazzo disteso.
-    Certo – asserì Gladio - Ero assieme a mio padre quando sei sbucata dal corridoio – ricordò lui – I segni di quello che ti era successo erano ancora ben visibili – aggiunse adombrandosi.
-    Dovevo sembrare patetica e debole – sospirò Selenis.
-    Il contrario semmai – ribattè il giovane puntando gli occhi ambrati sul viso della ragazza – La prima impressione che ho avuto quel giorno si è confermata esatta con il passare del tempo – proseguì mentre Selenis lo ascoltava attenta – Ho visto una ragazzina forte e determinata ad andare avanti, questo ho visto – concluse.

Selenis sentì le lacrime pungerle gli angoli degli occhi e affondò il viso contro l’erba soffice.

-    Dai, vieni qui – disse Gladio dolcemente.

La ragazza accettò di buon grado il suo invito, rannicchiandosi contro il fianco del giovane che la strinse a sé.

Il resto del pomeriggio passò in tutta tranquillità. Parlarono del più e del meno e dormicchiarono, e quando il sole iniziò a declinare verso ovest, fu tempo di tornare.

-   Boko, qui! – Selenis emise un lungo fischio modulato e immediatamente il Chocobo si avvicinò, lasciandosi imbrigliare docilmente.
-    Ci torneremo – Gladio si rivolse alla ragazza che, ferma immobile in sella, guardava con espressione assorta il paesaggio.
-    Eh? – domandò lei voltandosi verso di lui.
-    Ti stavi chiedendo se avresti mai rivisto questo posto, no? – disse, e Selenis abbassò lo sguardo: ci aveva preso in pieno – Ci torneremo e verranno anche quegli altri tre – aggiunse l'Amicitia con un ghigno.
-    Prompto impazzirebbe per fotografarlo! – rise la giovane – Gladio, grazie per oggi – disse un attimo dopo commossa.
-    Prego, ma la giornata non è ancora finita – replicò il ragazzo enigmatico.

La principessa lo guardò, piegando appena la testa di lato in una muta domanda.

**

-    Sorpresaaaaa!!! –
-    Ma cos...? –

Selenis rimase sulla soglia a guardare stupita il terzetto che l'aspettava nel suo salotto. Prompto l’aveva colta di sorpresa scattandole una foto a tradimento nell’esatto momento in cui faceva il suo ingresso.

-    Auguri Selis! –

Noctis si avvicinò stringendola in un breve abbraccio, imitato da Ignis e infine da Prompto, che invece la stritolò letteralmente con tutto il suo entusiasmo.

-    Che bella sorpresa! - esclamò lei felice di vederli – Ma perché siete vestiti così? – domandò osservandoli.

Tutti e tre i ragazzi indossavano degli yukata* in stoffa leggera, ognuno di un colore diverso e con un differente motivo.

-    Sono vestiti così perché andiamo a divertirci al festival estivo – rispose Gladio, sopraggiungendo in quel momento e mettendo in mano alla ragazza un kimono.
-    Mi ero scordata che fosse stasera! – esclamò Selenis – Per Ramuh, non sto più nella pelle! Datemi un attimo per sistemarmi! – aggiunse in tono concitato, sparendo in camera sua seguita dalle risate dei quattro ragazzi.

Ne emerse mezz'ora dopo, con un bel kimono estivo color verde petrolio e ricamato a motivi floreali.

-    Woah! Selis ma sei una meraviglia! – esclamò Prompto allargando le braccia.
-    Non esagerare – replicò la ragazza leggermente imbarazzata sotto tutti quegli sguardi.
-    Ti manca ancora una cosa – soggiunse Noctis affiancandola – questo è da parte di tutti noi – disse porgendo alla giovane una scatolina di legno opaco.
-    State esagerando anche con i regali – li rimproverò bonariamente Selenis aprendo il pacchetto.

Al suo interno c’era un ornamento per i capelli. Era impreziosito da una serie di lunghe piume bianche e da tra cristalli azzurri lavorati a goccia.
Selenis lo sollevò dalla sua custodia, mentre le pietre cozzando tra loro producevano un leggero tintinnio.

-    È stupendo – mormorò incantata – grazie! – aggiunse raggiante, alzando lo sguardo verso i suoi amici.
-    Le pietre non sono solo belle – spiegò Noctis – ma anche utili –
-    Possono immagazzinare un certo quantitativo di energia magica - raccontò Ignis sistemandosi gli occhiali sul naso – Non molta, ma potrebbe tornare utile in caso di necessità –
-    Siamo i re dei regali! – affermò Prompto orgoglioso.
-    Ma se tu non sapevi che pesci pigliare! – lo rimbeccò Gladio mettendosi a ridere.
-    Direi che adesso ci vuole una foto! – lo interruppe il ragazzo biondo per chiudere la questione.
-    Ottima idea! – esclamò Selenis.

Prompto tirò fuori la sua onnipresente macchina fotografica, la impostò e la posizionò sul mobiletto del salotto. I cinque ragazzi si misero in posa davanti all’obbiettivo, stringendosi per entrarci tutti.
Selenis in mezzo a Gladio e Noctis, Ignis di fianco a quest’ultimo e Prompto accovacciato davanti a loro. Mentre la luce rossa della macchina lampeggiava in attesa del flash, la principessa ripensò a tutto quello che i suoi amici avevano fatto per lei e il viso le si aprì in un sorriso spontaneo, che la fotografia impresse per sempre.

**

Le strade di Insomnia, già normalmente ricche di vita a qualsiasi ora del giorno, brulicavano di persone schiamazzanti. C’erano famiglie con bambini al seguito, coppie fresche, coppie un po’ più datate e gruppi di amici che si erano ritrovati per passare la serata assieme. In sostanza sembrava che l’intera città si fosse riversata per le strade.
Il vero fulcro della festa era nel cuore della metropoli, dove venivano allestiti gli spettacoli e le bancarelle che vendevano ogni cosa possibile, dal cibo, all’artigianato. Alcune di esse venivano addirittura da fuori città apposta per il festival, anche se negli ultimi anni si erano ridotte drasticamente a causa delle incursioni Imperiali. Il culmine della serata poi, era lo spettacolo di fuochi d’artificio, che venivano sparati lungo il fiume che attraversava la città.
Mentre passeggiava assieme ai suoi amici, Selenis alzò lo sguardo verso il cielo notturno. Là, visibile solo per un leggero sfarfallio, c’era la barriera. L’unica cosa che permetteva loro, quella sera, di potersi godere la festa senza il terrore di venire invasi. Se non fosse stato per gli sforzi di Re Regis, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile..
Aveva ancora gli occhi puntati sulla barriera, quando all’improvviso la scena davanti ai suoi occhi mutò. Il cielo si coprì di nubi temporalesche, rosse di fuoco, e all’orizzonte, in mezzo al fumo nero degli incendi, si delineò un’enorme flotta da battaglia di Nifelheim.
Quella spaventosa visione durò un battito di ciglia, e un secondo dopo il cielo tornò tranquillo e trapunto di stelle.

-    Ohi Selis! –

La ragazza si riscosse, voltandosi a guardare Noctis che l’aveva affiancata mentre camminavano.

-    Tutto bene? Sei pallida – disse corrugando la fronte.
-    Certo, certo sto bene – replicò lei – pensavo a tuo padre – mentì.
-    Credo sia impegnato in qualche riunione di guerra anche questa sera – replicò il ragazzo guardando involontariamente verso il palazzo reale.
-    Sei andato a trovarlo ultimamente? – s’informò la giovane.
-    Sì – rispose Noctis – ma è stato un incontro breve – aggiunse.
-    Non sta bene, vero? –

L’espressione che assunse il principe fu abbastanza chiara da rispondere per lui.

-    Noct, lo zio è una persona forte, è un tratto di famiglia – disse la ragazza prendendolo sotto braccio – andrà tutto bene – affermò.
-    Lo spero – replicò il giovane mesto – Com’è andato il pomeriggio? – domandò dopo un attimo.
-    È stato bellissimo! – esclamò Selenis sentendosi scaldare dal ricordo della giornata.
-    Immagino che lo sia stato – sogghignò il principe.
-    Noct! – disse scandalizzata la principessa – Da quando sei così malizioso? –

Il ragazzo proruppe in una sonora risata che disturbò Prompto intento come al solito a fotografare praticamente qualsiasi cosa gli piacesse. La cugina sorrise, facendo spallucce in direzione di Ignis e Gladio che li guardavano con espressione interrogativa.

-    Wow! Mi dimentico sempre quanta roba ci sia! –

Prompto si fermò all’inizio della fila di bancarelle che si snodavano in diversi percorsi.
La prima parte era dedicata al cibo, e l’odorino di pietanze che si propagava nell’aria fece brontolare più di uno stomaco.

-    Io voglio le frittelle! – esclamò il ragazzo biondo.
-    Takoyaki** – disse Noctis adocchiando il banchetto.
-   Pizza! – asserì Selenis alzando la mano.
-    Hamburger – concluse Gladio.

Tutti e quattro guardarono Ignis come se fosse l’adulto di turno che aveva portato in giro i propri figli.

-    Da quando devo farvi da papà? – replicò quello scuotendo la testa.
-   Iggy ho fameeee – mugugnò Prompto.
-    Sarà una lunga serata temo – sospirò Ignis che però non vedeva l’ora di passare alla bancarella delle spezie.

Mangiarono fino a scoppiare, passando di bancarella in bancarella e assaggiando tutto quello che gli veniva offerto. Prompto e Noctis si sfidarono al classico Kingyosukui***, senza che però nessuno dei due riuscisse a tirare su nemmeno un pesce. Gladio e Ignis intrapresero una lunga discussione sul modo migliore di grigliare i gamberi di fiume, e Selenis li trascinò in giro per i banchetti che vendevano gioielli e profumi artigianali.
Videro uno spettacolo di maschere danzanti nella piazza principale e uno di acqua e musica alla fontana magna.

In ogni angolo c’era gente che rideva e che si divertiva come loro, contribuendo a creare un’atmosfera da fiaba quasi surreale. La principessa si dimenticò per la seconda volta di tutte le preoccupazioni che la affliggevano e del futuro incerto che si prospettava loro. Si godette la compagnia dei suoi più cari amici e del ragazzo che amava, scordandosi perfino della visione avuta qualche ora prima... finchè essa non si ripresentò.
Stavano dirigendosi tutti assieme verso uno dei tanti ponti che solcavano il fiume che attraversava la città, in modo da poter godere meglio dei fuochi artificiali che ci sarebbero stati di lì a poco. Selenis camminava per ultima, guardando le schiene dei quattro ragazzi e pensando che quel compleanno era il più bello di sempre, finchè il mondo non ondeggiò davanti a lei.
La luce delle lanterne sparse per le vie venne sostituita da quella degli incendi velata dal fumo. Le risate si mutarono in grida. L’asfalto della strada si frantumò, riempiendosi di crateri e di persone sanguinanti stese a terra. Davanti a lei, una ragazza dai capelli chiari, barcollava con indosso un vestito da sera a brandelli. Aveva lo sguardo perso, come se non capisse cosa fosse successo. Ad un certo punto, Selenis la vide alzare gli occhi al cielo e ne seguì la traiettoria. Sopra di loro, miriadi di aereonavi di Nifelheim solcavano il cielo, vomitando soldati meccanici e illuminando il paesaggio distrutto.

-    Attenta! –
    
Selenis venne strattonata con forza, la visione venne interrotta bruscamente mentre le risate tornarono a riempire l'aria.
La ragazza battè un paio di volte le palpebre, mettendo a fuoco il motivo ad onde di uno Yukata paglierino. Quando alzò gli occhi, incrociò lo sguardo preoccupato di Ignis.

-    Cos’è successo? – mormorò lei.
-    Non lo so, dimmelo tu – replicò il ragazzo – Eri ferma in mezzo alla strada e a momenti un motorino non ti investiva – aggiunse.

Selenis si scostò quel tanto che le permettesse di guardarsi intorno. Il passeggio proseguiva normalmente e in lontananza si vedeva ancora il fanalino di coda del ciclomotore.

-    Hai avuto una visione? –

La principessa tornò a concentrarsi sul viso dell’amico che la sosteneva ancora per gli avambracci.

-    Sì.. era tutto distrutto – balbettò Selenis mentre le immagini cominciavano a sbiadire nella sua mente.
-    Da quanto non ti capitava? – le chiese il giovane.
-    Da almeno undici anni... – rispose la principessa scossa.
-    Ehi! Ma vi muovete o no? – Prompto sbucò dalla folla.
-    Arriviamo! – disse Selenis sorridendogli – Non parlarne con gli altri, ti prego – aggiunse rivolta a Ignis prima di seguire il ragazzo biondo.

Raggiunsero il ponte dove Noctis e Gladio li aspettavano, giusto un secondo prima che le luci si spegnessero e che il primo fuoco d’artificio venisse sparato nel cielo.
Selenis si affiancò a Gladio, appoggiandosi contro la ringhiera di ferro con gli occhi rivolti verso l’alto.
Non sapeva cosa volesse dire ciò che aveva visto, ma l’angoscia che provava era di certo un campanello di allarme. Per cosa esattamente però, non lo sapeva…

* Lo Yukata è il tipico Kimono estivo giapponese.
** I Takoyaki sono delle polpettine solitamente di polipo, con una salsina aromatizzata di accompagnamento.
*** Il
Kingyosukui è un tipico gioco che si può trovare durante i festival giapponesi. Consiste nello riuscire a pescare più pesci possibili da una bassa vasca con l'utilizzo di un retino di carta. L'abilità sta nel non rompere il sottile strato di carta di riso.

 

Campeggio dell'autrice:

Ciao Ragazzi!

Ancora per questo capitolo ho voluto mantenere dei toni romantici, salvo poi cambiarli alla fine xD
Eh sì... la partenza dei nostri amici è ormai dietro l'angolo e la tranquillità svanirà ben presto.. ma per ora non ce ne dobbiamo curare!
La descrizione del santuario diroccato è deliberatamente ispirata dalla famosa chiesa di Aerith di FFVII che si poteva vedere bene nell'omonimo film AC ^^
Come dicevo la situazione è ancora tranquilla, Selenis si è goduta il regalo fattole da Gladio e per un pò è riuscita a smettere i panni della principessa per essere solo Selis. Poi, io da buona autrice quale sono, ho voluto però romperle un pò le uova nel paniere xD
Le misteriose visioni sono tornate a farle visita... ma chissà da cosa sono portate?
Per ora Ignis è l'unico ad esserne informato. So che qualcuno shippava la SelisxIgnis, però può stare tranquillo che avrà un ruolo di tutto rispetto al fianco della ragazza!
Non so se qualcuno di voi l'ha riconosciuta, ma l'immagine della ragazza con il vestito da sera che ha visto Selenis, è tratta dall'artwork del finale di Episode Duscae, dove, appunto, si vedeva questa giovane camminare per le strade distrutte di Insomnia.
Inutile dirvi che amo letteralmente il giappone, forse si vede dai termini che ho inserito qua e là xD
Ora ho un annuncio che temo non vi piacerà granchè... Something Wild andrà in pausa per un paio di settimane a causa... delle mie ferie!!
Venerdì prossimo parto e torno il weekend del primo di luglio, per questo motivo non sarò in grado di pubblicare =/ Se riesco anticipo il capitolo 12 a giovedì.. ma devo vedere come sono messa con il lavoro e il resto della mia vita ^^"  Altrimenti ci risentiamo per venerdì 7 luglio!
Fatte le dovute notifiche, ringrazio di cuore tutti i miei fantastici Lettori, chi mi continua a recensire e chi mi ha inserita tra le storie seguite e preferite.

A presto!!
Marta

  
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