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Autore: scarlett_dream    16/06/2017    1 recensioni
Skyler e Calvin, due ragazzi che non avevano fatto altro che scontrarsi per tutta la vita.
Così vicini eppure così lontani.
Si ritroveranno in mezzo al gioco del destino e spetterà a loro se credere che sia mera passione o qualcosa di più.
Può nascere qualcosa di vero da una finzione ?
Dal testo:
Avete presente quando ci si sveglia con quella strana sensazione di inquietudine ?
Come se da un momento all'altro sentiste che sta per succedere qualcosa ?
Ebbene, è così che mi ero svegliata quella mattina, con il presentimento che la mia vita stesse per prendere una piega inaspettata.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Prologo”



Avete presente quando ci si sveglia con quella strana sensazione di inquietudine ?

Come se da un momento all'altro sentiste che sta per succedere qualcosa ?

Ebbene, è così che mi ero svegliata quella mattina, con il presentimento che la mia vita stesse per prendere una piega inaspettata.

Era il primo lunedì del mese di marzo, solitamente ogni venerdì tornavo a casa dal college per il week end, ed ero in ritardo come al solito, penso sinceramente di aver cominciato a viaggiare in ritardo da quando sono nata.. sul serio, mia madre diceva sempre che quando ero piccola facevo solo due cose : dormire ed essere in ritardo.

Mi chiamava 'signorina sono stanca' perché ogni volta che facevamo una passeggiata passavo da una panchina all'altra.. si lo so, che cosa patetica!

Ma tornando a quella mattina, ricordo di essermi svegliata -dopo aver rimandato la sveglia per tre o quattro volte- con le urla di mia madre, disse proprio queste esatte parole “Skyler se non alzi quel culo dal letto ti ci mando a suon di calci al college!”

Si, è proprio un amore di mamma!

Fatto sta, che con le sue urla spacca timpani riuscì a farmi alzare, o meglio, a farmi cadere dal letto.

In quattro e quattr'otto riuscii a prepararmi ed a uscire di casa prima che finissi linciata dall'arpia dalla dolce mammina.


Un clacson iniziò a suonare per strada, approfittando del mio ritardo per sbandierarlo a tutto il quartiere, si questo genio incompreso era il mio vicino, Calvin Hamilton, una piaga in carne ed ossa, che ero costretta a sopportare per la mia amicizia con sua sorella Lara, la mia migliore amica.

Muoviti non ho intensione di fare tardi per colpa tua” disse con la sua stupida voce roca dalla macchina.

Rilassati idiota se farai tardi sarà perché ti sarai messo a civettare con qualche oca giuliva” risposi chiudendo la porta di casa, anche se sbattendo sarebbe il termine più giusto.

Appena aprii lo sportello della Jeep venni afferrata in malo modo da una nuvola di capelli rossi, Calvin non attese nemmeno che avessi chiuso lo sportello che iniziò a partire, beccandosi le proteste mie e di sua sorella, che mi aveva lasciato andare per permettermi di chiudere la portiera.

Ricordo di aver pensato “Cavolo oggi ha proprio fretta”



Io, Lara e Calvin ci conoscevamo da quando io e Lara avevamo dodici anni, ovvero quando da Seattle mi trasferii a Boston.

Loro erano i figli dei nostri vicini, Kate e Bill, due persone davvero eccezionali, ricordo che io e Lara diventammo subito inseparabili, mentre Calvin era sempre stato stronzo con me, questo suo atteggiamento portò alla fine della cotta che mi presi per lui appena lo conobbi.. d'altronde chi non se la sarebbe presa ?

Calvin Hamilton era il ragazzo più figo che avessi mai visto, aveva la pelle abbronzata, i capelli castani e gli occhi verdi, ma ero giovane e ingenua, e non appena mi lanciò una polpetta di fango in faccia -il giorno del mio tredicesimo compleanno- per me divenne un'idiota che avrei preferito uccidere con le mie mani piuttosto che baciare.

Poi crescendo era diventato l'idolo della scuola, l'atleta borsista capitano della squadra di football della Brown e un Don Giovanni incallito. Ma chissà per quale motivo sembrava essere un santo per i miei genitori, soprattutto per mio padre che non faceva altro che ripetere a Bill quanto fosse fortunato ad averlo come figlio.

Già, i padri sono proprio strani.


Comunque passammo tutto il viaggio a chiacchierare e spettegolare ignorando Mr. Incazzoso, sebbene io e Lara avessimo dei percorsi di studio differenti (Lara studiava medicina e io psicologia criminale) eravamo riuscite a farci ammettere nella stessa università -che poi era la stessa del fratello, ed anche la più vicina- e nella stessa confraternita studentesca, la Theta (Kappa Alfa Theta).

Eravamo state scelte durante la prima settimana come da regolamento, ed avevamo dovuto sottostare a delle prove d'abilità, che al college significa gara di bevute, test della verità, saper tenere i segreti e saper mentire alla perfezione per mantenerli.

Calvin non era più una matricola, avendo un anno più di noi, ed anche lui faceva parte di una confraternita, dei sigma per la precisione (Phi Delta Sigma) e le loro feste erano sempre spettacolari, tra l'altro tra qualche settimana ci sarebbe stata la loro festa per l'inizio dello Spring Breaks e poi saremmo partiti per le nostre vacanze da sballo.


Come al solito arrivammo in tempo, Calvin era sempre paranoico, ci fece scendere davanti alla Winston Hall e poi raggiungemmo quelle due pazze che avevamo conosciuto alla Theta:

Eliza Farrett, la ragazza con i capelli castani con lo sciatuche biondo, legati con treccine da hippy e gli occhi nocciola, che studiava biologia.

E Ruby Dunn, con i capelli ricci castani e gli occhi grigi, che studiava economia.

Da fuori poteva sembrare che non avessimo nulla in comune, eppure formavamo un gruppo perfetto, il gruppo delle ricce.


Ma ricordate quella sensazione strana che mi era presa quella mattina ?

Bene, perché non mi lasciò per tutto il giorno, e solamente il giorno seguente avrei scoperto di cosa si trattasse.




[Corner of dreams]


Ciao a tutti!

Questa storia è stata scritta parecchi anni fa, ma non ha mai visto la luce del sole.

E adesso che ho deciso di pubblicare la mia prima storia ho pensato che sarebbe stato più giusto iniziare con questa.

Anche perché mi ha aiutato in un momento in cui la mia vita non era assolutamente perfetta (non che ora lo sia, penso che nessuno abbia questo privilegio) e quindi si meritava una possibilità.

Dato che l'ho scritta tempo fa la sto revisionando e riscrivendo prima di pubblicarla.

Spero che possa interessare a qualcuno, e che possa farvi nascere un sorriso come ha fatto con me in passato.


Spoiler:

Skyler !” urlò lui facendomi sobbalzare.

Calvin ? Che vuoi ?” mi girai sorpresa, quando eravamo al college ci ignoravamo era la regola da sempre, da quando al liceo feci l'errore di salutarlo in mensa e lui fece finta di non conoscermi.

Ho bisogno di un favore” disse lui enigmatico “me lo devi con tutte le volte che ti porto qui”

Ah ecco ora ti riconosco! - pensai

Che vuoi ?” dissi incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio.



XOXO

_Scar_


   
 
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