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Autore: Prayer    17/06/2017    3 recensioni
Ventiquattro tributi, scelti tra streghe, fate e specialisti.
Ventiquattro giovani vengono spinti in un'arena a combattere uno scontro mortale che porterà uno solo alla gloria e tutti gli altri all'oblio.
[Dal capitolo 4]:
"Nessuna speranza, come previsto." Dice Palladium con un sorriso a mezzaluna; Tutti tornano al tavolo delle pietanze e ridono più forte.
Ridono di me.
Mentre le lacrime mi pungono gli occhi avverto di nuovo quel calore che mi ha spinta ad affrontare Icy.
E' possibile che nessuno qui mi voglia concedere un'occasione?
"Credi in te!" Esclama la voce misteriosa, e ad essa si sovrappone quella di Sky, che dice "Centra il bersaglio."
Scaglio la palla di fuoco che si è formata tra le mie mani nella direzione del mio bersaglio, Palladium. Questo si volta giusto in tempo per scansarla e, alle sue spalle, il muro che ho colpito crolla.
Mentre gli sponsor mi fissano a bocca spalancata mi congedo con un leggero inchino.
"Grazie per la vostra considerazione."
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Specialisti, Trix, Un po' tutti, Winx
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6.


E poi il cannone. Ed il tempo che si ferma nel silenzio di un battito mancato.
Ancora sulla pedana, mi guardo intorno spaesata. I tributi corrono, chi verso il lago e chi verso il bosco, fatta eccezione per gli specialisti che si affrontano intorno alla cornucopia nel tentativo di impadronirsi delle armi.
"Bloom, corri!" Urla Flora, già in prossimità degli alberi.
Dovrei scappare, eppure non riesco a muovermi.
"Così hai scelto di morire, che piacevole sorpresa!" Fa una voce familiare.
E' Icy, che si avvicina a passo lento e sicuro, un ghigno sulle labbra. "Noi abbiamo un conto in sospeso mi pare!"
Morire per scelta sarebbe un atto di coraggio; Rifiutare il ruolo che Grass e il suo teatro mi hanno imposto.
Ma io non ho scelto di morire, e ora accadrà solo perchè la paura mi immobilizza.
La strega ha già allungato un braccio nella mia direzione ed è una linea sottile a separarci. Un passo avanti per la morte, uno indietro per la vita. E ancora resto immobile, non sapendo scegliere.
Chiudo gli occhi, aspettando che il vento mi porti via con sè.
"Lasciala stare!"
Riapro le palpebre all'urlo di Tecna. Icy è imprigionata nella sua sfera elettromagnetica e urla isterica "non finisce qui!", mentre Flora mi trascina per un braccio.

Nella foresta torno a respirare.
Tetra come la notte, gli alberi che sembrano ridere del terrore sul nostro volto.
"Stai bene?" Mi chiede Tecna.
Annuisco. "Perchè mi avete salvata?"
Le due fate scrutano l'una gli occhi dell'altra come a voler leggere una risposta valida. E capisco che non ce n'è una.
Non sanno perchè l'hanno fatto, ma hanno agito e basta.
"Ci conviene trovare rifugio nel folto della natura." Riprende Flora. "La foresta è immensa, e le probabilità che ci trovino qui sono poche."
"Ho visto Musa correre in questa direzione!" Dico, mentre brevi flash di qualche istante fa mi balenano in mente.
"Troviamola prima che siano gli altri a farlo." Esclama la fata della tecnologia, mentre una mappa immaginaria compare sul suo palmo. In mezzo ad essa, alcuni puntini si muovono.
"Questi sono i tributi." Spiega. "Musa non è lontana da noi, si sta dirigendo a nord, verso il confine!"
"E Stella? Hai notizie di Stella?" Chiedo preoccupata.
Lei ruota la mano, reindirizzando più volte la ricerca. "E' a sud, nella direzione opposta a noi."
"Cosa spera di trovare al lago?" Sbuffa Flora.
"Non lo so, ma non possiamo aiutarla da qui." Conclude l'altra.
"Mi auguro solo che stia attenta..." Mi lascio sfuggire prima di riprendere il cammino.

Muoviamo un passo dopo l'altro, ad ogni secondo guardandoci le spalle.
L'ottimismo di Flora a poco a poco si affievolisce, poichè come noi si accorge che la natura non da' conforto qui. Una serie di tronchi tutti uguali svettano al cielo, ed i loro rami piovono sulle nostre teste sofferentemente.
E' un urlo a riscuoterci dall'oblio.
Iniziamo a correre nella direzione di quelle che sono diventate grida disperate, Tecna davanti a tutte urla il nome di Musa.
"Musa! Sei tu!" Esclama, quando si scontra con lei.
La fata della musica risponde in lacrime, coprendosi gli occhi. La tuta nera è fradicia ed anche il viso e i capelli sembrano infangati.
"Siete voi davvero?"
"Che ti è successo?" Le chiede Flora poggiandole una mano sulla spalla, ma subito la ritrae inorridita.
Sbarro gli occhi, fissando la pelle ormai tinta di rosso. "Musa, di chi è questo sangue?"
"Mi è letteralmente piovuto addosso!" Urla in risposta mentre le gambe cedono. "Mi stanno punendo come se già non mi sentissi in colpa..."
"Che vuoi dire?" Fa Tecna "in colpa per cosa?"
E in quel momento ricordo cosa ho visto al colpo di cannone.

Una spirale viola. Una risata. Tante figure tutte uguali a Darcy.
Musa, che in preda al panico sfodera il suo attacco più forte. E Darcy, che crolla ai suoi piedi ad occhi semichiusi.

"Darcy si è avventata su di me non appena sono iniziati i giochi. Non avevo via di scampo e volevo solo difendermi, ma..."
Abbassa lentamente il capo e la frangetta scura va a coprire la fronte e gli occhi, da cui piovono lacrime amare.
"L'ho uccisa." Conclude.
"Non è stata colpa tua!" Mormora Flora nel silenzio, inginocchiandosi accanto a lei.
"Ma è morta ugualmente." Ripete l'altra con rassegnazione.
"Per questo stavi andando al confine? Volevi fuggire?" Domanda Tecna incurvando il collo.
"Ci stavo riuscendo, ma la pioggia di sangue mi ha fermata!"
Evadere dall'arena non è possibile, e tutti lo sappiamo bene. Perchè tentare rischiando l'ira degli strateghi?
"Ora andiamo, cerchiamo un rifugio." Dico io non molto convinta riguardo la risposta di Musa. "Non è sicuro restare così esposte."

Procediamo in silenzio nell'ambiente illusorio; D'improvviso alcune voci:
"Bravo Sky! L'hai trovata davvero!"
E ancora: "Uccidile Riven, così!"
"Svelte, arrampicatevi!" Urlo alle altre, e riusciamo giusto in tempo a nasconderci tra i rami, prima che Sky, Riven, Stormy e un'altra figura che resta nell'ombra si dispongano ai nostri piedi.
"Non avete scampo fatine!" Riven allarga le braccia, prima di sguainare una spada, esito del bagno di sangue alla cornucopia.
"Sky!" Chiamo "Per favore aiutaci!"
Ma il biondo ride di gusto: "Ora siamo pari Bloom."
Prima che possa rispondergli, la quarta figura si affianca ai compagni. Una voce conosciuta impartisce ordini: "Valle a prendere Stormy."
Musa si copre le labbra con entrambe le mani prima di urlare "Darcy! Io ti ho vista cadere!"
La strega solleva un sopracciglio. "Dovresti imparare a distinguere la realtà dalle illusioni ragazzina!"
"Ora basta!" La seconda Trix interrompe il dialogo, sollevandosi in volo nella nostra direzione.
"Rircordate l'incantesimo per creare una barriera protettiva?" Domanda allora Flora, mentre tutte acconsentiamo. "Insieme!" Urla poi e la proiezione della nostra energia respinge Stormy, che cade rovinosamente a terra.
Quando fa per rialzarsi è Sky a fermarla: "Non ce n'è bisogno. Hanno una scelta: restare lassù e morire di fame, o scendere e morire per mano nostra."
Lo fisso negli occhi senza poter ignorare la morsa che mi incatena lo stomaco. Che diavolo è successo al ragazzo che conoscevo?
"Mi piace!" Squittisce Darcy. "E ora accampiamoci tra queste radici!"

Così accade.
Le ore della sera trascorrono nel freddo pungente del fogliame e noi fate, strette le une alle altre, organizziamo i turni per chi deve dormire e chi restare di guardia.
Mi offro volontaria come sentinella per il primo turno nella speranza di poter scambiare qualche parola con Sky.
Ma a notte fonda, mentre il principe dorme profondamente, mi accorgo che Musa è vigile.
"Sei ancora scossa?" Le domando bisbigliando per non svegliare le altre.
"Credevo di averla uccisa..." Sospira lei "Volevo morire al solo pensiero."
"Cercavi la morte al confine, non è vero?" Chiedo senza indugio.
Lei annuisce piano, come a voler confessare un peccato. Ma non posso che provare ammirazione nei suoi confronti.
Ha avuto il coraggio che a me è mancato, ha scelto.
"Per quello che vale" continuo "hai dimostrato di essere forte; Ma non scordare chi è il vero nemico, anche se nell'arena è molto facile."
Musa sorride stancamente "E' un buon consiglio, dovresti seguirlo anche tu!" E accenna a Sky che si rigira sotto l'albero.
"Ora dormi!" Le intimo sorridendo.

All'alba del mattino seguente, quando i nostri nemici ancora dormono, Tecna ci riunisce per parlare:
"Ho trovato il modo per andarcene di qua."
Tutte e tre la fissiamo con aria interrogativa, in attesa che esponga il suo piano.
"Vedete quel nido?" Domanda poi indicando un punto indefinito poco sopra le nostre teste.
Mi volto ad osservare l'enorme alveare di quelle che paiono vespe, appeso ad uno dei rami più alti.
"Vuoi farlo cadere..." Indovina Musa sorridendo "Degli insetti dovrebbero aiutarci?"
"Quelli" puntualizza la mente "non sono semplici insetti. Sono aghi inseguitori, il cui veleno provoca allucinazioni istantanee. Nel nostro caso un ottimo diversivo, direi!"
Flora rabbridisce, nuovamente spaventata dalla corruzione della natura nell'arena. "Lo faremo cadere?"
"Lo farò io." Dico decisa, avviandomi al nido.
"No invece" mi blocca la fata della natura "lo farò io!"
Scuoto la testa decisa a ribattere ma lei mi precede: "Tu stai pronta a correre!"
La osserviamo camminare in equilibrio sui rami spessi; In punta di piedi, a braccia allargate, Flora sembra avere il permesso di dominare l'intero albero. Si posiziona superiormente al ramo e allunga l'indice, recidendo il peduncolo che tiene ancorato l'alveare al legno.
Subito questo si schianta al suolo, in un'esplosione di rumore e rabbia; Gli aghi inseguitori assaltano tutto ciò che trovano, incluse le streghe ed i ragazzi.
Noi, dal canto nostro, approfittiamo della distrazione per saltare giù dall'albero e volare lontano.

Quando mi volto a controllare la situazione, Stormy e Sky si sono allontanati urlando, mentre Riven imbraccia le armi, nel vano tentativo di difendere se stesso e Darcy.
Quest'ultima, vedendo lo specialista avere la peggio, fa per allontanarsi.
"Darcy!" Urla il guerriero, soffrendo all'attacco dello sciame.
"Chi resta indietro viene lasciato indietro!" Si giustifica lei, abbandonandolo.

"Dobbiamo aiutarlo!" Esclama Musa, che come me ha assistito a tutta la scena.
Annuisco, ed insieme torniamo tra le radici spoglie a sollevare il corpo ormai privo di sensi di Riven.
Atterriamo vicino ad un piccolo ruscello, nella speranza che l'acqua cancelli le sue ferite. Ma nulla accade.
Musa scuote il suo viso disperatamente: "Rispondi, ti prego!" Lo supplica in lacrime.
Ruoto la testa, realizzando che non c'è possibilità d'aiuto; Abbiamo persino smarrito le altre, e ora lo specialista morirà insieme a noi.

 

 

 

 

  
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