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Autore: TeamFreeWill    18/06/2017    6 recensioni
Storia collocata prima della 7*09. Lucifero tormenta Sam da quando è caduto il muro. E in più ci si mettono i Leviatani a rompere. Una corsa contro il tempo per salvare Dean. Parola d'ordine: resistere. :)
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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Quello era il paradiso. Sicuro. Dean lo stava chiamando. Per essere precisi lo stava scuotendo e sembrava agitatissimo.

“Sammy svegliati per l’amor di Dio!” Gridò allarmato il maggiore. Sammy aprì gli occhi lentamente. L’immagine era troppo sfuocata. Sbatté le palpebre diverse volte prima di mettere a fuoco lui e la stanza.

“Dean sei tu? Sono in paradiso vero?" Chiese biascicando le parole, ma non aspettò la risposta del fratello che corse in bagno e vomitò l’anima. Dean lo seguì e lo aiutò.

"Che cazzo hai Sam?” Domandò il biondo quando vide che dal naso del fratello iniziava a uscirgli del sangue. Sammy tirò lo sciacquone e corse davanti allo specchio guardandosi le pupille. Erano normali e uguali. Quindi niente ictus in atto.

“Dean sto bene” rispose mentre si sciacquava il viso. Poi si lavò anche i denti. “No Sammy tu non stai bene! Ritorno a casa e ti ritrovo che hai le convulsioni mentre dormi, ipod e cuffiette caduti a terra..., sei confuso, vomiti e poi perdi sangue dal naso!" Ruggì il fratello. “Andiamo in ospedale immediatamente o con le buone o con le cattive Sammy. Decidi!” Continuò il maggiore mentre uscivano dal bagno.

“Dean….per favore...io…” ma dovette sedersi sul letto perché gli girò di nuovo la testa. “Vedo come stai bene! Non dovevo uscire...” constatò Dean sentendosi in colpa.

“A proposito dove sei stato?” chiese Sam premendosi la mano. “Non hai letto il biglietto?…L’ho lasciato sul tavolo…” e mentre lo diceva, il biondo, constatava che non c'era nessun biglietto. ”O cazzo deve essere caduto quando sono uscito!”

Dalla finestra entrava una leggera brezza.

Iniziò a cercarlo e lo trovò per terra incastrato sotto la gamba del tavolo. “Mi spiace Sammy. Sono andato da Frank Deveroux per chiedere se potevano ritornare alle nostre vecchie abitudini, ovviamente mi ha detto che per ora è meglio di no e poi sono stato da Baby…La mia piccola messa in un orrendo garage! Me la pagheranno quei figli di puttana!. Infine, sconsolato, mi sono fermato in un bar e ho conosciuto una ragazz…”ma non finì la frase perché Sam si alzò e corse in cucina.

Dean lo inseguì spaventato e lo vide aprire frenetico i vari mobili. “Sammy ma cosa stai facendo? Mi stai spaventando! Calmati!” Poi improvvisamente il moro si girò verso di lui e gli buttò del detersivo in pieno viso!

“SAMMY! QUESTA COSA ME LA SPIEGHI STRONZO!” e andò a lavarsi la faccia al lavandino. “io scusa…O dio…! Sam era imbarazzatissimo.

Si sedettero, entrambi frastornati, su due sedie vicino alla finestra poi. A questo punto, dopo un profondo respiro, Sam raccontò dell'incubo, omettendo che era stata una visione di Lucifero. Dean prese in mano la situazione.

"Va bene, Sammy ti perdono il detersivo in faccia, ma non mi spiego come un incubo faccia avere le convulsioni e ridurti così! Quindi ora andiamo a farti una tac. Sarai un nerd, ma non sei un dottore! Quando avrai fatto tutte le visite necessarie, ritorniamo da Bobby al rifugio ok? Ora facciamo le valige e andiamocene da questa topaia.”  Disse Dean cercando anche di tranquillizzare il fratello ancora imbarazzato per l’accaduto.

Partirono dopo un pò dirigendosi verso l’ospedale e, arrivati, Sammy fece varie visite, tra cui la tac. Tutte risultarono nella norma.

“Ne è sicuro dottor Collins? Mio fratello stava veramente male!” disse Dean mentre parlava con il neurologo.

“Si signor Ackles, suo fratello sta bene. Non si preoccupi!” Rispose il medico.

“Guardi che vengo a trovarla se la situazione dovesse ripetersi!” rispose beffardo Dean tra il serio e il faceto. Il dottore lo guardò deglutendo e lo assicurò ancora.

Sammy rimase in silenzio guardando a terra. “Bene! Andiamo Sam!” I tre si congedarono stringendosi la mano, poi i due fratelli uscirono e andarono verso la loro auto.

In macchina Sammy, scherzando, disse “Visto? Te l’ho detto: niente ictus!”. “Va bene...va bene dottoressa Giò!” rispose il biondo accendendo la radio.

Il viaggio fu tranquillo. I due fratelli erano silenziosi e persi ognuno nei propri pensieri comunque. Andarono di corsa al rifugio di Rufus e quando arrivarono, furono accolti da Bobby con un abbraccio caloroso.

"Bobby la cena è pronta!” parlò una voce femminile dalla cucina… Entrati, un profumo di arrosto con patate invase le loro narici “ Che profumino!” fece Dean andando in cucina e salutando Jody intenta ai fornelli seguito da Sam.

“Vecchio volpone!” disse il cacciatore rivolto a Bobby che rispose “Idiota!” Fulminandolo con lo guardo.

“Ragazzo tutto bene?’”chiese invece Jody, con fare materno, rivolgendosi a Sam. “Si…ho solo mal di testa…”rispose premendosi la mano.

La donna lo guardò, sussurando, "Sicuro figliolo? A me non sembra. Se sono le visioni, devi assolutamente parlarne".

Quella donna aveva un sesto senso, ma il moro non voleva allarmarli e negò che lo fossero. Sarebbe stato bene.
  
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