A te, Sara

Ho smesso di scrivere, erano anni che non mettevo su carta qualcosa di mio
e mi capita, ormai sempre più spesso, di chiedermi il perchè.
Sarà perchè sono cresciuta e con gli anni la quotidianità mi ha vinta, portandosi via il tempo di farlo,
per un cosiddetto "blocco dello scrittore", o ancora, per mancanza di ispirazione,
mi chiedo, ormai sempre più spesso.
E mi inganno,
perchè sì, il perchè lo conosco bene.
Tu, A.,
o meglio, ciò che hai lasciato, andando via, ne siete la vera ragione.
Ti sei portato via l'ispirazione, la fiducia nell'Universo e negli altri, la voglia d'amare,
la parte migliore di me.
Quasi ti odio alle volte, odio quelli come te, penso.
E mi inganno ancora,
non odio loro e non odio te, che hai un ruolo astratto in tutto questo, una responsabilità relativa.
Che poi l'odio è un sentimento che neanche mi appartiene
e la ragione del sabotaggio della mia vena artistica
e del mio cuore rattoppato,
sono io, io e solo io.
O meglio è la mia reazione all'averti perso.
Quasi mi odio, alle volte, odio la mia indole, penso,
ingannandomi ancora ed ancora.
Non odio neanche me,
e pur non amandomi, dopo 19 anni che convivo con me, che convivo con Sara,
ho imparato a volerle bene, almeno un pò.
Sto scrivendo questo dopo 2 anni dall'ultima volta che ci siamo parlati, quasi come se fosse indirizzato ad A.
Ma non lo è.
E' per me.
Per te, Sara. 
E' flusso di coscienza, piena autoconsapevolezza,
è voglia di ricominciare a fare ciò che mi piace, è una lettera di scuse,
perchè ho lasciato che tutto diventasse grigio, perchè sono andata contro 
la mia indole, perchè ho smesso di scrivere e di vedere la vita a colori, 
di sperare nell'amore e nella piena realizzazione di me stessa
...mi sto nuovamente ingannando, no? Non ho smesso di sperare e forse non lo farò mai.
La speranza è fra le mie peggiori condanne e fra le migliori molle per spingermi a credere nella Vita.
Sara, ti dedico questo scritto, il primo vero scritto dopo anni, perchè tra due giorni inizierai ad affrontare
una delle esperienze più importanti della tua vita, 
la maturità 
e perchè prima di iniziare veramente a dare il meglio di te, avevi bisogno di questo,
di un vero e proprio atto di maturità,
una lettera a te stessa, una passione ritrovata.
Avevi bisogno di te. 
Avevi bisogno di perdonarti, di perdonarmi.
Non chiuderti più nel grigio, te ne prego.
E mi raccomando, scrivi, esprimiti, non chiuderti in te, ricomincia a colorare la tua vita attraverso le tue parole,
i tuoi pensieri,
i tuoi sogni
ed il tuo impegno.

Ti voglio bene, davvero, nonostante tutto.
 

Tua, per sempre,
Sara.







Ciao a chiunque abbia letto questa lettera,
questo piccolo spazio dedicato a chi si è perso dopo una delusione o un forte dolore, vi auguro di trovare la vostra strada, perchè lo meritate.
Lo meritate davvero.
Un bacio, 
la vostra Sara. :)