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Autore: Alucard97    18/06/2017    4 recensioni
Il Signore Oscuro Morgoth è tornato. Il mondo presto conoscerà la fine, niente potrà fermare la sua avanzata
Ma non tutto è perduto, un'alleanza tra Uomini e Maghi, forse potrà risolvere la situazione
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ancalagon, Melkor, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: La Leggenda di Morgoth

 

Correva l'anno 745 della Prima Era, le armate del Signore Oscuro Morgoth erano in guerra contro le possenti armate dei Valar.

Ed ecco dunque sollevarsi dagli alti picchi di Thangorodrim, la possente figura di Ancalagon il Nero. Egli era il drago più malvagio e mostruoso mai creato dal Signore Oscuro, un essere più grande della montagna di Arda, dallo sguardo di fuoco, scaglie nere impenetrabili per qualunque arma, ali da pipistrello che con la loro ampiezza erano capaci di oscurare il sole e gettare nell'ombra un'intera nazione. 

Possedeva un paio di gigantesche corna sul capo, artigli affilati come rasoi, zanne mastodontiche ed una coda più lunga di una catena montuosa. Era sufficiente un singolo passo della creatura per dare origini a tremendi terremoti in tutto il continente di Aman e lo sbattere delle sue ali fendeva l'aria generando tempeste e tsunami.

 

Gli animi dei puri Valar non potevano che tremare dinanzi alla figura di questa creatura infernale, che col suo soffio nero inceneriva ogni ostacolo che si parava dinnanzi a lui.

 

Ancalagon, il Drago Nero, l'ultima grande creazione di Morgoth per sconfiggere i suoi nemici. Le armate degli dei indietreggiarono, alcuni scapparono per la troppa codardia, e chi non ne avrebbe avuta? Quell'immensa mostruosità simboleggiava la fine dei tempi, nessun uomo o dio poteva fermarlo.

 

Ed ecco che la speranza divampò nei loro cuori! Dai limpidi cieli di Aman solcava la nave volante Vingilot, costruita con il legno bianco delle betulle del Nimbrethil e guidato dalla luce di un Simaril, essa era comandata da Eärendil, altro Valar figlio del re Turgor ed uno dei più puri tra i divini. La leggendaria nave che aveva solcato Il Grande Mare, ora era diretta conto il demone draconico per poter riaccendere la fiamma del coraggio negli spaventati soldati di Valinor.

 

La leggenda racconta che la battaglia durò ben dieci giorni e dieci notti, ininterrottamente. Quando l'oscurità della disfatta sembrava aver sommerso l'intera nave con il cuore del suo capitano, ecco che la luce del Simaril si accese di un bagliore divino conferendo all'imbarcazione un potere mai visto prima. L'epopea narra che la nave si scagliò contro il drago trapassandogli il petto, spezzando le impenetrabili scaglie, squarciandogli le ossa del petto; i polmoni e il cuore trapassati zampillavano sangue, sommergendo come un'onda anomala le armate. La carcassa del possente demonio si schiantò contro i picchi di Thangorodrim, riducendo così in polvere i bastioni di Angbad, simbolo del Male Supremo

 

Era fatta! Il Male era stato sconfitto. Gli eserciti di Valinor, rinvigoriti di speranza e coraggio, si scagliarono con furore contro le oscure armate del Grande Nemico. Egli fu catturato dallo stesso Eärandil, fu portato dinnanzi alla corte divina e decretato così il suo fato: gli sarebbero state mozzate le gambe, spogliato della sua armatura, la sua corona fusa ed usata come collare, sarebbe stato ricoperto di sigilli e incatenato alla possente ed indistruttibile catena Angainor e gettato nei meandri del Vuoto, ai confini di Arda stessa, in modo che il Male non potesse mai più risorgere fino alla fine dei tempi.

 

Infatti, la profezia narra che un giorno Morgoth verrà liberato, e l'ultima grande battaglia tra Uomini, Valar e Creature Magiche contro gli eserciti del Male porterà alla fine di questo mondo. La Grande Guerra che segnerà la fine di tutto

 

 

"E questa, mio caro Harry, è la storia di Morgoth, il più puro e forte dei Valar che accecato dalla bramosia, cercò di gettare il mondo in un abisso senza fine" concluse il racconto Albus Silente, seduto nel suo ufficio, sulla sua comoda sedia accompagnato dalla sua Fenice. Dinanzi a lui stava il giovane Harry Potter che guardava il maestro con occhi colmi di stupore

 

"Incredibile Professor Silente. Eppure questa storia credo di averla già sentita, solo in un'altra versione" commentò il mago

 

"Beh, vedi Harry... la storia della fine ha molti nomi. I babbani la chiamano Apocalisse, Ragnarock... ma alla fine, tutte coincidono in unico vertice: la fine di ogni cosa"

 

"Non è giusto..."

 

"E perché no? Il Fato è una forza a noi sconosciuta, ma non malevola. Il mondo finià prima o poi, e dalle sue ceneri nascerà un nuovo mondo evoluto e indomabile. Come una Fenice" spiegò il vecchio Mago accarezzando Fanny

 

"Però questa è solo una storia"

 

"Vero, ma ricordati Harry: nelle leggende, c'è sempre un fondo di verità" concluse lui sorridendo e facendo l'occhiolino al ragazzino

 

 

 

Note dell'Autore

Un progetto coop iniziato con altri due autori miei cari amici: Mizar1998 e Yoy

 
   
 
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