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Autore: ZarxielZerg    19/06/2017    1 recensioni
Spin-off della fanfiction Pokémon Ghost (crediti per la creazione a Darken) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3490499&i=1
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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‘Tutto secondo programma.’ Pensò Taishu mentre il suo Shuckle incassava l’ennesimo Pugnodombra del Dusclops. Osservò il suo orologio, in realtà un comunicatore. Da quel che era riuscito a capire, Celestia stava procedendo come da programma.
Quanto a Raziel, come previsto non sapeva nulla dell’intera situazione. Per le sue sfide, il ragazzo rifiutava di essere interrotto. Una cosa che di solito non creava problemi, ma che in questo caso avrebbe causato un grosso danno.
Il piano del capo era semplice ma intelligente. Taishu, essendo specializzato in Pokémon difensivi, doveva prima di tutto vincere una Lega, cosa che aveva fatto tempo prima, poi usare il suo diritto a una sfida per tenere impegnato Raziel. I Superquattro non importava, d’altronde anche se avessero scoperto qualcosa probabilmente si sarebbero precipitati senza chiedere il consenso di Raziel. Era una cosa che i Superquattro facevano di solito.
“Hai anche intenzione di attaccare?” Chiese il Campione nervoso, mentre il nuovo Pugnodombra veniva bloccato da Protezione.
Taishu fu tentato di rispondere a tono, ma si limitò ad annuire “Ho una strategia.” E proseguì lo scontro esattamente come prima.
 
“Sai, questa lotta è alquanto impari.” Disse Frak guardandosi intorno. I suoi Pokémon stavano facendo del loro meglio ma i membri del Team Rocket erano veramente troppi. Dato che non poteva usare Sharpedo aveva solo cinque Pokémon a disposizione. Di questi, Banette, Aggron e Cacturne erano impegnati a combattere contro le riserve, il che lasciava solo Sandslash contro l’Aegislash che fluttuava in giro provando a colpirlo.
“Sai, forse hai ragione.” Disse l’uomo dai capelli neri “Ecco, prendi questo.” Disse lanciandogli qualcosa. Frak lo afferrò. Era una spada nel fodero. La estrasse. Aveva una lama corta e c’era un alloggiamento per un occhio. Evidentemente era fatta per poter ospitare lo spirito di un Honedge.
‘Oppure uno Shushu.’ Si disse il ragazzo ‘Ma andrò per la prima ipotesi.’
“Forza, difenditi pure.” Disse l’altro, sorridendo. Ovviamente sapeva che non avrebbe combinato nulla. Solo uno spadaccino esperto poteva maneggiare una spada del genere. Diede l’ordine ad Aegislash di colpire…
E subito dopo, con un sorriso stampato in faccia, Frak bloccò il colpo.
“Grazie.” Disse il ragazzo “Questo ci mette un po’ in parità.”
“Cosa…”
“Ma come, pensavi non sapessi usare una spada? Da dove vengo io impari da bambino. Sono andato via presto, o forse è meglio dire che mi hanno portato via, ma…” E scosse la spada, sorridendo “A questo livello so usarla.”
“Senti, non mi avevi detto che ti hanno portato via da piccolo da quell’altro mondo?” Chiese Groudon.
“Avevo sette anni, sì.”
“Quindi come fai a saper usare una spada?”
“Ho cominciato ad allenarmi quando avevo sei anni.”
“… E in un anno di allenamento fatto da bambino riesci a essere in pari con un Aegislash?”
Frak sospirò “Devo scriverlo a caratteri cubitali che sto bluffando? Ovvio che sono ancora in difficoltà, sto cercando di prendere tempo. L’unica cosa che so fare è parare.” Disse mentalmente.
Groudon ridacchiò “No, lo sapevo, è che volevo sentirtelo dire.”
Frak borbottò qualcosa e si guardò intorno “Se questa cosa va avanti a lungo, finiremo sconfitti dal numero di nemici che abbiamo intorno.” Strinse più forte l’elsa della spada “Per favore padre, dammi la forza di resistere ancora un po’.”
 
“Quindi, cosa volete fare?” Chiese Dragozard. Di per sé quei tre in quella situazione non erano particolarmente problematici, il problema erano i rinforzi che avevano circondato lui, Spartaco e Fortunata.
In quel momento il Milotic della Regina Serpe colpì con Geloraggio un Crobat.
“Domanda sciocca, Dragozard.” Disse Kyoku, richiamando il Pokémon “Vi sconfiggeremo. Siete in inferiorità numerica. Non avete Leggendari. Alla lunga, persino i vostri Pokémon migliori saranno sconfitti.”
Dragozard strinse i denti “Perché state facendo questo, Kyoku?”
“Je ne comprends pas, Dragozard. Tu sai perfettamente perché facciamo ciò, vero?”
“Io… Io…”
“Il Team Rocket ha perso il suo leader per colpa dei tuoi amici. Ha perso Kanto e Johto per colpa tua. Noi conquisteremo il mondo intero se servirà a farci ritrovare Giovanni.” Continuò Soai.
“E se Giovanni non volesse tutto ciò?!” Gridò Dragozard.
“Che sciocchezze. Chi non lo vorrebbe?”
Dragozard strinse il pugno, poi tornò a guardare Kyoku “Kyoku, tu non puoi essere d’accordo con questi due. A Giovanni dobbiamo tanto, ma a Giovanni! Non al Team Rocket!”
“Il Team Rocket è il suo lascito!”
“Il suo lascito è molto più grande di un mucchio di stupidi che non capiscono quando è il momento di smetterla! Kyoku, sai che è così!”
“Non m’importa quello che dici, frère!”
Fortunata e Spartaco si girarono verso Dragozard. Kyoku si mise una mano sulla bocca. Dragozard strinse i denti più forte.
“Io non sono più tuo fratello.”
“E io non sono più tua sorella.” Rispose la ragazza.
 
“Hai un piano, Darken?” Chiese Draconix, schiena a schiena col compagno. Altaria stava combattendo con Pidgeot, e Snorlax era impegnato a cercare di colpire Free, ma in compenso Sceptile era alle prese con uno Slaking che non aveva bisogno di riposare, il che si spiegava con lo Spinda intento a grattarsi la pancia al suo fianco. Il MegaCharizard di Draconix si era trovato a combattere contro un MegaAerodactyl, anche se non aveva idea di chi fosse il suo allenatore. Insomma, la situazione era un casino.
“Ad essere onesto, l’unica cosa a cui riesco a pensare è non farci colpire.” Rispose Darken, tirando un pugno in faccia a una recluta.
“Quindi usiamo quella strategia?”
“Mi piace l’idea.” Commentò Darken “Ok, sai vero che è solo una teoria?”
“In questa situazione sono molto aperto alle teorie.”
“Ok, proviamo. L’Aerodactyl?”
“L’Aerodactyl.” Rispose Darken “Swampert, Idropompa!” Esclamò, attirando l’attenzione del Pokémon mentre l’avversario contro cui stava combattendo andava al tappeto.
“Sceptile, Radicalbero!”
I due Pokémon scagliarono l’attacco contro l’avversario. Quando i due attacchi entrarono a contatto, le radici si gonfiarono assorbendo l’acqua, e il Radicalbero fu molto più potente.
“Ok, ha funzionato davvero!” Esclamò Darken, mentre il MegaPokémon andava al tappeto.
“Come funziona questa cosa?”
“Stavo guardando un’esibizione di coordinatori, quando ho pensato che l’interazione di due mosse forse si poteva usare anche in lotta. Questo è stato un buon test, ma dovrò provarlo con altri tipi di mosse.”
“Ok, allora continuiamo.” Disse Draconix.
 
“Qualche idea, papà?” Chiese Giuls.
Anzitutto, cercare di metterci un po’ in pari coi numeri.” Disse l’uomo, e aprì il proprio camice, rivelando che sotto nascondeva una sessantina di Poké Ball. Quelle si aprirono liberando altrettanti Pokémon che si scagliarono all’attacco.
“Bella mossa, Savino.” Disse Baldo. Poi guardò Giuls “Ehi ragazzina, se tengo impegnato quello grosso pensi di riuscire ad afferrare i comandi e riportare questa cosa al suo posto?”
Giuls sentì le ginocchia tremare. Pilotare un… velivolo? Lei?
“Giuls.” Disse Savino “So che ce la puoi fare.”
La ragazza deglutì, poi annuì.
“Ok, vediamo di liberarci di questo tizio. Dusclops, Banette, Shedinja… Savino, me ne presti tre?”
“Walrein, Girafarig, Quagsire, con lui.”
I tre Pokémon obbedirono subito.
“Ascolta bene ragazzina, non so per quanto posso tenere occupato questo tizio. Il mio team migliore è troppo ingombrante e questi sono tre dei miei più forti e tre a nolo. Appena vedi un’apertura, lanciati.”
“Sì.” Rispose Giuls.
 
“Debole.” Commentò l’uomo, mentre Comete colpiva lo Skuntank senza particolari danni.
“Cosa? La mia Clefable è molto forte e…” Iniziò Lailah, ma l’uomo rise.
“Non lei, tu.” Chiarì l’uomo “Non sei alla mia altezza. Né all’altezza di uno dei Generali. Il tuo unico punto di forza è esserti trovata un fidanzato Campione. Buon per te, anche i deboli devono trovare un loro modo per sopravvivere.”
Lailah strinse il pugno “Io…”
“Tu sei completamente inutile. Ma quantomeno, potrò farti a pezzi. Sarà un piacere. La mia vendetta su Raziel, colui che ha distrutto il mio grande sogno, inizierà con la morte della sua amata. Quale gesto più poetico?”
“Sei pazzo.”
“Lo siamo un po’ tutti.” Rispose quello “La follia di Raziel è solo più difficile da vedere. Ma io lo sento. L’ho sentito quando mi ha sconfitto la prima volta a Kanto e la seconda a Johto. Lui è qualcosa di diverso. C’è oscurità nel suo cuore, ma non la mia. La sua è un’ombra scaltra. Da te… Non sento nulla. Sei pura, e questo mi basta a volerti morta ancor di più. Scompari, e lascia che soffra come ho sofferto io.”
Lailah lo fissò, indecisa su come reagire. Ci pensò per lei Togetic, colpendo con Aeroassalto.
L’uomo rise, mentre Skuntank incassava il colpo e rispondeva con Codacciaio.
“Disperati e muori, fanciulla della luce.”
   
 
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