Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shinepaw    20/06/2017    1 recensioni
Bella e Leya stanno finalmente insieme, ora che quest'ultima ha deciso di restare. E vissero felici e contente? Tra un rivale agguerrito, proposte speciali e un passato ancora non lasciato completamente alle spalle, il lieto fine si prospetta - non solo per loro! - lontano... se non irraggiungibile!
-
Sequel di Juliet & Juliet.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Akira's point of view

Io e Ryuu ci sediamo sul suo letto, nella nostra stanza alla villa. Anche se ora viviamo separati, questo posto resta il nostro rifugio.

Mio fratello incrocia le gambe e io lo imito. Giocherella con le mie dita, lo sguardo fisso sulle proprie gambe.

- Cosa c'è, Ryuu? - domando. È pensieroso, dev'essere importante: non mi avrebbe chiesto di venire qui, altrimenti.

- Akira... - comincia, prima di deglutire sonoramente. Alza la testa, cercando i miei occhi. I suoi sono incerti. - Mi ha chiamato zio Chase.

Annuisco, incoraggiandolo ad andare avanti.

- Lui... lui vorrebbe che rilevassi il suo studio.

M'affretto ad analizzare ciò che mi ha appena detto: questo significherebbe doversi trasferire in America.

- Che bel regalo - mormoro, quasi tra me e me. Mi lancia un'occhiata combattuta.

- Ma non so cosa fare. Non so cosa voglio fare. Restare qui? Andare là? È sempre stato il mio sogno avere uno studio tutto mio.

- E Blake? Ne hai parlato con lui? - chiedo. Scuote il capo.

- No. No, sei il primo a cui lo dico.

- Io? Io il primo? E non tuo marito?

Mi guarda male, sospirando e massaggiandosi la radice del naso.

- Blake accetterà qualunque cosa decida, credo - dice.

- E se non lo facesse? Se preferisse restare qui?

- Perché dovrebbe?

- Perché non dovrebbe? - ribatto. Sospira di nuovo e poi sbuffa sonoramente, arruffandosi i capelli. - Pensaci attentamente, Ryuu, e parlane con lui.

- Okay - mormora, cupo. - È solo che... è una grande opportunità. Un'opportunità che potrebbe cambiarmi la vita. E che potrebbe non ripresentarsi mai più.

Gli do un bacio sulla guancia.

- Fa' quello che devi. Io sarò sempre qui per te, lo sai - sussurro, e lui mi appoggia il capo sulla spalla. - Ti voglio bene, Ryuu.

- Anch'io, Akira - borbotta, spostandosi per nascondere il viso nel mio petto. Lo stringo in qualche modo, sorpreso.

~~~

Ryuu's point of view

- Blake... - esordisco, staccandomi da lui, senza fiato. Mi dispiace di dover rovinare questo momento... ci stavamo baciando così appassionatamente.

- Hmm? - mormora, cercando di riavvicinarsi alle mie labbra, ancora ad occhi chiusi. Gli poggio una mano sulla spalla, stringendo per dargli ad intendere che devo parlargli.

- Mi ha chiamato zio Chase, l'altro giorno, ricordi?

Annuisce. Io deglutisco, togliendo la mano dalla sua spalla. Il gesto non gli sfugge, poiché le sue iridi verde acqua guizzano per seguire il movimento.

- Vorrebbe che rilevassi il suo studio - dico lentamente, a bassa voce. Sgrana gli occhi.

- C-cosa?

- Sì. È il suo più grande desiderio. Lo farebbe felice.

- E tu... hai accettato?

Mi stringo nelle spalle.

- No. No, non ancora. Volevo parlarne con te - affermo, distogliendo lo sguardo dal suo. Mi sento a disagio. Nel profondo sapevo che questa conversazione non sarebbe andata bene.

- Stai pensando di accettare? - insiste con calma. Non rispondo, non subito.

- Potrebbe essere l'opportunità della mia vita. Un sogno che si avvera. Il mio sogno - mormoro semplicemente.

- E io? - chiede, ferito.

- Blake...

Mi alzo, perché stargli vicino è troppo difficile.

- Accettare significherebbe trasferirsi là. Lasciare tutto quello che abbiamo qui. Gli amici, la famiglia, la casa...

- Lo so - replico pacatamente. - Non ti obbligherei a seguirmi...

I suoi occhi si fanno lucidi. Non avrei dovuto dirlo.

- Come puoi dire questo? - esclama, singhiozzando. - Sono tuo marito!

- Blake... - ripeto, non sapendo cosa dire. Non avrei mai immaginato che la conversazione avrebbe preso questa piega.

- Cosa vorresti fare, lasciarmi qui? Venirmi a trovare una volta al mese? Credevo mi amassi! - sbotta, le lacrime che gli rigano il viso. Allungo una mano per bloccarlo, ma lui è più veloce ed esce dalla nostra stanza. Qualche secondo dopo odo la porta di casa sbattere.

- Certo che ti amo... - sussurro, sedendomi per terra. Mi stringo le ginocchia al petto, chiudendo gli occhi. - Ti amo da morire. Ma... ma non so cosa fare...

~~~

Blake's point of view

A seguito della nostra discussione, io e Ryuu abbiamo smesso di parlarci quasi del tutto e iniziato a dormire separatamente. Lui è estremamente freddo in ogni minima interazione.

- Lo so perché sei qui - dice Akira, sospirando. - Sempre a giocare al consulente matrimoniale...

- Mi dispiace - replico, cupo. - Non sapevo a chi rivolgermi, altrimenti.

Sospira di nuovo.

- Come posso aiutarti? - chiede con aria indulgente. Questo ragazzo è un angelo, un concentrato di bontà e altruismo. Non potevo innamorarmi di lui, al posto del suo gemello? Ma al cuor non si comanda...

- Tu... lo sai, vero?

- Sì... - sospira per la terza volta. - E disapprovo, sinceramente. Desidero che mio fratello sia felice, che realizzi i propri sogni, ma non si sta comportando in modo giusto con te.

Gli ho raccontato brevemente di quanto ci siamo detti, al telefono, prima di chiedergli di incontrarci. Dopo di me, è la persona che possiede il legame più profondo con Ryuu.

- Non posso credere... non posso credere che stia pensando di abbandonarmi per il lavoro! - esclamo, percependo il familiare nodo ostruirmi la gola. - Non voglio che mi lasci qui come se non contassi niente! Come se non mi amasse! Non voglio! È già orribile stare senza di lui un giorno, come posso fare a meno di lui... sempre?

Sto piangendo, di nuovo. Akira mi porge un fazzoletto di carta.

- Ti prego, Akira! - singhiozzo, afferrando il fazzoletto, senza però asciugarmi le lacrime o il naso che mi cola. - Ti prego! Convincilo a restare! Solo tu puoi farlo, perché a me non dà ascolto!

Sospira per l'ennesima volta.

- Ci proverò, Blake. Ma se non dà ascolto a te, che sei suo marito... dubito di poterci riuscire io.

Mi arruffa gentilmente i capelli.

- Finché c'è amore c'è speranza - afferma dolcemente, abbozzando un sorriso.

Tiro su col naso, asciugandomi il volto.

- Grazie - mormoro, sentendomi patetico.

- Dài, ci penso io a quella testa di cavolo - mi assicura, dandomi una pacca sulla spalla. - E tu bevi un po' d'acqua, fa sempre bene dopo aver pianto.

~~~

Akira's point of view

- Ho parlato con Blake - esordisco, sedendomi accanto a mio fratello, stavolta sul mio letto. - E lui mi ha implorato di convincerti a rifiutare e restare qui.

- Quindi è per questo...

- No, - lo interrompo - non ho intenzione di convincerti a fare nulla, se non riflettere.

- A volte ho l'impressione che tu compensi la mia parte impulsiva con la tua parte riflessiva - mormora fra sé e sé. Emetto una risatina priva di allegria.

- Come tuo fratello, ti dico che mi mancherai. Mi manchi già ora che stiamo vivendo separati. Mi mancherai ancor di più, vivendo dall'altra parte del globo. Mancherai a tutti. Saremo felici di riaverti qui per le feste. E, sempre in quanto tuo fratello, sarò orgoglioso di te per aver realizzato il tuo sogno.

- Non capisco dove...

- Zitto.

Mi guarda, sorpreso, e ammutolisce.

- T'immagino, sai? Fiero del tuo studio, il quale ora sfoggia il tuo nome. Il veterinario più bravo di tutta l'America. Lavora ventinove giorni su trenta, salvo quel giorno di libero in cui torna in Australia per salutare il marito. Poi riparte per rimettersi al lavoro. C'è da domandarsi se abbia sposato un essere umano o il suo mestiere.

- Akira... - dice, minaccioso, perché sa che è la verità.

- Le persone hanno un cuore solo e duecentosei ossa - proseguo pacatamente. - Quando Alex...

Sussulta, fulminandomi con lo sguardo.

- Quando Alexander ti ha spezzato il cuore, gli avrei volentieri spaccato le ossa una ad una.

- Akira... - ripete, esibendo una smorfia carica di disagio. Si è sgonfiato come un palloncino.

- Eri innamorato. Tu eri innamorato, Ryuu! E lui... lui ti ha spezzato il cuore - dico, percependo la rabbia ardermi nel petto al ricordo.

- Io...

- Quindi sai meglio di me cosa si provi a farti spezzare il cuore dalla persona che ami.

- Io non...

- Ti fa così schifo la felicità duratura? Ti ha già stancato? Va' in America, Ryuu! - sbotto. Forse non ho capito nemmeno io quanto voglio che resti. - Vai! E poi dimmi quant'è bello avere solo il tuo lavoro! Non avere nessuno a casa che ti aspetti!

- Akira...

Mi passo il dorso della mano sul naso.

- Voglio solo essere felice per te - dico, sciogliendomi in lacrime e singhiozzi. - Ma mi mancheresti troppo.

Mi bacia la fronte.

- Oh fratellino - mormora, abbracciandomi. Ricambio l'abbraccio.

- Ryuu...

- Grazie - sussurra, scostandomi di nuovo i capelli e poggiando le labbra sulla mia fronte. Abbozza un sorriso. - Grazie di farmi riflettere.

Tiro su col naso e lui strofina il naso contro il mio.

- Verrai a trovarmi in America? - chiede, senza riuscire ad impedire ad un angolo della sua bocca di incresparsi ulteriormente all'insù. Gli tiro un debole pugno sul petto, strappandogli una risata sommessa.

- Sei un idiota, Ryuu - mugugno, trattenendolo per la maglietta.

- È per questo che mi vuoi bene - replica, liberandosi gentilmente della mia presa e alzandosi. Mi bacia il capo.

~~~

Ryuu's point of view

- Blake... - mormoro. Lui mi lancia una rapida occhiata, prima di distogliere lo sguardo e sedersi sul divano, sul quale dorme ormai da un po' di tempo.

- Cosa c'è? - domanda in tono distaccato.

- Ho... ho preso una decisione - lo informo, torturandomi le mani. Cala il silenzio. Il suo sguardo è vacuo, non mi guarda neanche.

- Okay - replica lentamente.

- Blake, io...

- Sbrigati - sibila, massaggiandosi una tempia. Stringe i denti, contraendo la mascella. - Dillo e basta, Ryuu. 'Ti lascio'.

Soffoca un singhiozzo nel palmo della mano.

- Non ferirmi più di così, non farmi soffrire ulteriormente - mi supplica, coprendosi il viso con entrambe le mani. - Ti prego.

- Ho rifiutato - dico in un soffio.

Per un attimo pare pietrificato dalla sorpresa, poi le sue spalle vengono scosse da un singulto. Deglutisco, percependo gli occhi farsi lucidi.

- Come potevo accettare, sapendo che ti avrei perso? Non me lo perdonerei mai! - grido, permettendo alle lacrime di rigarmi le guance. - E ti ho ferito, ti ho deluso di nuovo!

Nella stanza si possono udire solo i nostri singhiozzi. M'inginocchio tra le sue gambe e lui toglie le mani dal volto e mi guarda.

- Ti amo - mormoro, e Blake mi afferra il viso e mi bacia. - Ti amo.

- Ti amo anch'io - risponde, mordendomi le labbra. Mi prende un polso e mi tira su di lui. Continuiamo a baciarci. Le sue mani sono fra i miei capelli, sul mio collo, sulla mia schiena, sulla mia faccia... ovunque, e mi tengono stretto a lui.

Mi accoccolo sul suo petto.

- Mi dispiace - sussurro. - Mi sono lasciato trasportare dall'entusiasmo, però questo non giustifica come ti ho trattato. Sono stato egoista. Ti chiedo scusa, Blake. Ma lo capirò se non vorrai accettare le mie scuse.

Sospira rumorosamente, arruffandomi i capelli.

- Facciamo pace e basta, per favore - dice. Struscio il capo contro il suo petto. Poi facciamo pace a modo nostro.

- Torni a dormire con me, vero?

- Certo...

- Non voglio alzarmi da qui, però - farfuglio, assonnato. Amo dormire sul suo petto, è così rilassante.

- Nemmeno io...

Sbadiglio.

- Ryuu... io... ti amo. E ho sbagliato, anch'io sono stato egoista. Ti ho accusato di non amarmi... e al contempo mi sono reputato più importante dei tuoi sogni.

- Ma tu sei...

- Shh, amore mio. Non voglio che sacrifichi il tuo sogno per me. Voglio che tu sia felice. Ora come ora, però... voglio restare qui. Con te, i nostri amici, le nostre famiglie, la nostra casa... ma in futuro, magari...

- A tal proposito... - mormoro, cingendogli la vita con un braccio. - In verità zio Chase ha ancora cinque anni prima di andare in pensione.

- Cinque anni?! Ryuu...

- Mi dispiace! - piagnucolo, strofinando il viso contro il suo petto.

- Sei tremendo - sospira, di nuovo.

- Però mi ami - bisbiglio, fremendo di piacere quando percepisco i suoi polpastrelli massaggiarmi la nuca.

- Certo che ti amo, sciocco.

Cala il silenzio.

- Buonanotte, Blake...

Ride sommessamente, e il suo petto sussulta sotto la mia testa. Non gli domando perché rida.

- Ryuu, ti prometto che ti seguirò ovunque vorrai andare.

-

Note dell'autrice:
buon... uhm... giorno, pasticcini? Sto morendo di fame, ma devo aspettare e ho pensato che non vi sarebbe dispiaciuto il capitolo. Mi dispiace di essere così poco presente rispetto agli anni passati... e quando posto vi faccio venire un colpo al cuore... mi rivolgo ad un pasticcino in particolare, fufufu. I'm sorry. Vi voglio tanto bene, miei lettori adorati. Baci
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shinepaw