Non ce la faccio più, sono stanco. Stanco di lottare per una causa già persa da tempo.
I capelli scuri mi offuscano la visione dell'atto codardo che sto compiendo.
Non ce la faccio più.
Il freddo ferro dello Stige incide i miei polsi, con un segno indelebile.
Pochi minuti dopo, sono già accasciato in terra.

Vedo solo nero.
Solamente nero.

In quel mare scuro, un singolo colore mi ferisce la vista.
Un giallo intenso, sull'oro, padroneggia su di me, sopra di me.
Dovrebbe consolarmi, ma mi mette solamente tristezza. Altra.
Che cos'ho fatto, penso.
Non voglio lasciarti, non voglio.
Voglio rimanere con te, Solace.
Voglio essere il tuo rompiscatole significativo ancora una volta.

Ma vedo solo nero.
Solamente nero.

___________

Smettila di piangere per me.
Fallo per me, per favore.
Non farmi sentire in colpa più di quanto già io non sia.
Ed adesso va. Va dove io non ho avuto il coraggio di andare.
Raggiungi la vita che meriti, felice, senza di me.
Il tuo Angelo sta bene finalmente, insieme ai suoi amici,
Qui.





Spazio di una tipa che non dovrebbe nemmeno stare qui
Bonjour! Spero che siate clementi con me, è la mia prima storia in assoluto, l'ho scritta di getto 30 secondi fa, in preda ad uno strano attacco di tristezza non ben giustificato. Volevo semplicemente trasmetterne un po' anche a voi (sorry not sorry).
Se secondo voi devo cambiare qualcosa, se avete notato degli errori o semplicemente la storia vi ha fatto schifo, potete dirmelo con una recensione veloce veloce qua sotto!
Alla prossima -si spera!

Lamacorno.