Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: mariannawho    21/06/2017    1 recensioni
Lo sapevate che inizialmente gli ideatori di Frozen - Il Regno di Ghiaccio volevano che Elsa fosse l'antagonista come nella fiaba originale di Hans Christian Andersen? E hanno cambiato idea dopo aver scritto la celebre canzone Let it go? Quando ho saputo questo fatto mi sono chiesta "chissà come sarebbe stata la storia..."
Così, ho deciso di scriverla io. Inoltre, oltre ad essere l'antagonista, Elsa non doveva essere sorella di Anna, e nessuna delle due dovevano essere principesse. Dato, però, che questo aspetto mi piace, ho pensato di conservarlo anche nella mia fanfiction. Sperando che possa piacervi, buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Elsa arrivò alla montagna si accorse che la strega non c'era più, ma non se ne preoccupò più di tanto. “Peccato, era l'unica che non mi diceva bugie” pensò. Andando sempre più in alto, ad un certo punto si trovò davanti ad un enorme palazzo di ghiaccio. Pensando che fosse della strega entrò, ma all'interno non c'era nessuno. Perlustrò tutte le stanza, ma non c'era anima viva. Ad un certo punto si trovò in una piccola stanza dove, davanti a sé, vide un trono, anch'esso completamente di ghiaccio. Si avvicinò lentamente e si sedette. “È così allora che ci si sente ad essere una regina?” pensò. Le piaceva quella posizione, si sentiva potente, ma non c'era nessuno a contemplarla. “Forse dovrei tornare ad Arendelle” pensò, ma poi si ricordò di quanto successo, e decise che sarebbe stato meglio rimanere da sola.
Ad un certo punto sentì qualcuno salire le scale, e alla porta si presentò un giovane, alto, bello, dai basettoni pronunciati. “Chi sei tu? Come ti sei permesso di entrare nel mio palazzo??” gli gridò Elsa. “Non preoccupatevi, Altezza, non sono un vostro nemico. Vi ho seguita perché voglio aiutarvi. So quanto avete sofferto, e vi do ragione: la nuova regina di Arendelle dovevate essere voi, non vostra sorella” rispose il giovane. “Qual è il tuo nome?” chiese Elsa. “Hans, mia Signora. Forse non vi ricordate di me, ma quando eravamo bambini giocavamo sempre insieme. Poi i vostri genitori hanno annunciato la vostra morte e, credendo che fosse la verità, ho cercato di placare il mio immenso dolore. Sono qui, Altezza, perché io sono sempre stato dalla vostra parte e dato che ormai non ha senso rimanere ad Arendelle, mi chiedevo se potevo stare qui con voi, ai vostri servigi e per farvi compagnia”
“Per anni sono rimasta chiusa in camera mia senza avere contatti con nessuno, so benissimo cavarmela da sola”
“Non lo metto in dubbio, ma sicuramente in futuro ci sarà qualcuno che tenterà di farvi del male. In questo momento siete la persona più temuta di tutto il regno. La gente ha paura, ma non si perde d'animo”
“E con te al mio fianco io sarei al sicuro?”
“Questo non posso prevederlo, ma posso promettervi che mi ci metterò d'impegno”
“Sai, forse quello che mi serve non è protezione, ma vendetta. Se tu mi aiuterai a vendicarmi, allora potresti essermi davvero utile”
“Vi ascolto, Altezza”
“Arendelle è praticamente distrutta, ma la mia vendetta non sarà mai completa fin quando mia sorella Anna sarà viva. Quello che ti chiedo è di ucciderla per me. Se mi dimostrerai di potercela fare, sarai il benvenuto nel mio palazzo e non ti farò del male. In caso contrario, farai una brutta fine anche tu”
“Lo farei ben volentieri, mia Signora, l'unico problema è che vostra sorella non è più ad Arendelle...”
“Che cosa?!”
“Proprio così, Altezza. Come anche altri sudditi, la principessa è scappata chissà dove e non saprei proprio dove sia diretta”
“Capisco... vorrà dire che il piano andrà diversamente: non sarà andata troppo lontana, sarà sicuramente nel villaggi vicini, per cui quello che ti chiedo è di trovarla e portarmela qui, al resto ci penserò io. Ti risparmio il lavoro sporco”
“Sarà fatto, Altezza”
“Sei ancora qui? Vai!”
Hans stava per andarsene, quando si girò di nuovo verso Elsa per dirle un'ultima cosa: “Maestà, stavo pensando che una regina che si rispetti ha sempre al suo fianco... un re...”
“Dove vuoi parare?”
“Mi chiedevo se, una volta portata qui vostra sorella, io possa ottenere una ricompensa...”
“Cosa vuoi in cambio? Sentiamo”
“Mi chiedevo se posso essere il vostro re, Elsa” rispose infine Hans, lasciando Elsa senza parole, ma alla fine rispose: “d'accordo, dopotutto hai ragione, un regno ha bisogno sia di una regina tanto quanto di un re. Sappi, però, che avrai solo il titolo nobiliare, ma non il mio amore. Ho un cuore di ghiaccio, ricordatelo”
“Affare fatto, Altezza” e se ne andò.

Nel frattempo, Anna arrivò in un regno vicino, Mirenelle, una città di boscaioli e mercanti. Entrò nella prima locanda che trovò. “Vi prego, aiutatemi, ho bisogno del vostro aiuto! Arendelle è completamente congelata e quasi tutti gli abitanti sono morti congelati! È stata mia sorella a fare questo, qualcuno la deve fermare! Vi prego!” gridò. Tutti coloro che erano nella locanda si misero a ridere, non credendo alle parole di Anna. “Sentite, signorina, o prendete qualcosa, altrimenti andate a raccontare le frottole da un'altra parte” le disse il proprietario della locanda. “Ma è vero! Dovete fidarvi! Io sono Anna di Arendelle, figlia del re e della regina di Arendelle, vi prego!” disse di nuovo, sperando di convincere qualcuno. Ma non fu così, e si ritrovò fuori dalla locanda, derisa da tutti. Sconvolta, si mise a piangere. In quel momento le si avvicinò un giovane. “Non preoccupatevi, Altezza, io vi credo”. Anna alzò lo sguardo e si trovò davanti a sé un omone dal viso buffo ma tenero. “Mi chiamo Kristoff, Altezza, e sarei felice di aiutarvi. Io vi credo. Mi spiegate meglio cosa è successo?”
“Tutto è iniziato prima che io nascessi. Mia sorella, Elsa, è nata con una malformazione al cuore e per guarirla i miei genitori si sono rivolti ad una strega che oltre a salvarla l'ha anche maledetta. Mia sorella è cresciuta con un cuore di ghiaccio e la strega le ha trasmesso i suoi stessi poteri, così i miei genitori, spaventati, hanno deciso di rinchiuderla nella sua stanza e di eleggere me regina, al suo posto. Elsa allora si è arrabbiata, ha interrotto la mia incoronazione, ha ucciso molti degli abitanti e ha congelato tutta Arendelle. Io non sapendo che fare sono scappata come molti altri abitanti, ma non posso lasciare che le cose rimangano così, ho bisogno di aiuto!”
“Stregoneria... che brutta questione. Tranquilla Altezza, io vi credo. Anche io ho avuto a che fare con la stregoneria. Vedete quella renna laggiù? Si chiama Sven, ed è mio fratello. È stato trasformato così da una strega dispettosa. Tutti pensavano che Sven fosse morto, mentre io sono stato l'unico ad accorgermi che in realtà non mi ha mai lasciato. Era solo... diverso. Anche se qualcuno è diverso da noi non significa che bisogna isolarlo. Vi chiedo una cosa, Altezza: cosa volete fare esattamente? Volete sconfiggere vostra sorella o volete farla ragionare?”
“Non lo so, non so più che fare... io per anni ho cercato di far capire ad Elsa quanto le volessi bene, ma dall'altra parte non volevo nemmeno deludere mamma e papà. Mamma e papà hanno sbagliato a nascondere Elsa, ma ho sbagliato pure io, e vorrei rimediare. Tu saresti così gentile da aiutarmi?”
“Vi aiuto ben volentieri Altezza. Ma ora venite con me, vi offro qualcosa di caldo. Non credo proprio che il proprietario della locanda voglia vedervi ancora. Purtroppo esiste gente ancora molto ignorante”.
Così Kristoff e Sven accompagnarono Anna a casa loro, mentre a qualche miglio più indietro c'era Hans che li stava raggiungendo.

Continua...

   
 
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