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Autore: BebaTaylor    21/06/2017    1 recensioni
Lindsay, Ryan e tutti gli altri tornano, dopo Straight Trough my heart. Ma scordatevi le atmosfere divertente della storia precedente.
Perché le persone crescono, i rapporti cambiano e si evolvono, perché c'è sempre chi non capisce, chi pensa al successo e lo vuole anche a costo di distruggere la felicità degli altri, ignorando le tante lacrime versate.
Risate, lacrime — tante — e dolore. I nostri saranno in grado di superare tutto quanto?
Attenzione: nella seconda parte del settimo capitolo ci sono vaghissimi accenni di lime slash.

«Ryan!» strilla Lindsay quando, del tutto casualmente, le tocco il sedere.
«Che c'è?» domando, «Non ho fatto niente.»
Lei mi fissa e sbuffa, «Lo sai cosa hai fatto.» dice, «Mi hai toccato il culo.» sibila.
Le sorrido, «Non l'ho fatto apposta.» dico. Lindsay sbuffa e si volta, dandomi le spalle e fissando la fila di persone davanti a noi. Stiamo andando a New York, ed è inutile dire che Liam è felice di passare del tempo con Svetlana, poi andremo in Europa, per la promozione dell'album. Prima tappa: Dublino. Credo che mi sfonderò di Guinness.

La presentazione fa schifo, scusate. Giuro che la storia è molto meglio!!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'In a World Like this'
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We Start Over

Sette
No One's Gonna Sleep Tonight - Parte I -
*** From the start I knew that we'd be here dancing in the dark ***



Quello che sta accadendo ora, in questo preciso istante, nella mia cucina, è la cosa più... imbarazzante e rivoltante che abbia mai visto. «Smettila.»
La testa riccia si alza dal mio tavolo, gli occhi blu pieni di lacrime, «Insensibile.» singhiozza, «Sei uno stronzo insensibile.»
Sbuffo.
«Chris...» sospiro, «Non è una tragedia.» ripeto. Ecco, sul mio tavolo c'è Chris Stabler, quasi ventisette anni, che piange e si dispera.
«Sì che lo è.» dice e china di nuovo la testa sulle braccia. «Yelina se ne va.» piagnucola.
«A Los Angels, non in guerra.»
«Ma io la amo!» alza di scatto la testa e mi fissa.
«Ma se non ci stai neppure insieme.» gli faccio notare.
«Ma io sono innamorato.»
«Ma se non vi siete neppure baciati.» puntualizzo.
«Ma lei mi piace tanto.» singhiozza Chris.
«Ma se non siete neppure usciti insieme!» sbotto. «Chris, va via per sei mesi.» gli ricordo, «E noi ne passeremo tre in giro per mezzo modo.» esclamo, «Quindi non l'avresti vista ugualmente!»
«Sei insensibile.» ripete lui, ignorando i miei ragionamenti.
Alzo gli occhi al cielo e prendo una birra dal frigo. «Se sono insensibile perché sei venuto da me?» domando e apro la bottiglia. Se gli tirassi l'apribottiglie in testa? Ma poi mi giocherei lui e la bravura con la chitarra elettrica.
«Perché Aaron non c'è.» risponde, «Neppure Jake.» continua, «E Liam...» scrolla le spalle e posa la testa sulle braccia, il faccino da cane bastonato. «Liam mi ha detto che è il karma per quando lo prendevo in giro.»
Bevo un sorso e trattengo una risata. Liam ha ragione, ma non posso dirglielo. Ho paura di scatenare un'altra crisi di pianto.
«Ha ragione.»
Boccaccia mia. Quando imparerò a stare zitto?
Lui mi fissa, «Insensibile.» ripete.
«Che c'è da urlare?» domanda Lindsay entrando dalla porta finestra. «Ma... piangi?» chiede fissando Chris.
«Sì.» singhiozza lui.
Lindsay rimane in silenzio e prende una birra anche lei, «Perché Yelina parte fra una settimana?»
«Lo sai?!» sbotta Chris alzandosi di botto.
«Da un paio di giorni.» dice Lindsay.
«E non me l'hai detto!» esclama Chris.
«Mica è compito mio.» replica lei e si siede davanti a lui.
«Come no?» sbotta lui, «Io sto soffrendo.» si batte le mani sul petto.
È patetico.
«Ma noi staremo via praticamente per tre mesi, lei ha un contratto di sei...» dice Lindsay mentre prendo una birra per lui, «E poi neanche siete una coppia.»
Chris riprende a piangere e Linds mi osserva. Scrollo le spalle. «Siamo insensibili.» dico.
«Certo che lo siete.» esclama offeso, «Non mi capite.» piagnucola.
Lindsay sbuffa rumorosamente, «E che palle.» borbotta e solo adesso mi accorgo che ha posato il suo notebook sul tavolo.
«Cosa stavi facendo?» le domando.
«Uh, ci sono le locandine dei concerti in Europa.» risponde lei allegra, mentre Chris blatera su quanto siamo stronzi perché pensiamo al lavoro e non a lui, che soffre tanto. Linds lo ignora, solleva lo schermo, sfiora il touchpad e ci mostra le locandine — sono tutte uguali, ma si differenziano per luogo, data e ora, ovviamente.
C'è una nostra foto, e sotto la scritta Jclar — abbiamo cambiato nome quando abbiamo firmato il contratto, non vuol dire nulla, ma va bene così —, «Uh, sono proprio figo.» commento.
«Tu pensi a te stesso mentre io soffro?!» sbotta Chris.
Sospiro, «E piantala.» dico, «Se ti deprimi il tempo passerà più lentamente.» esclamo, «Su con la vita.»
Lui mi lancia un'occhiata assassina, mentre Linds ridacchia, «Lindsay, non puoi invitarla al Soleil prima che parta?» chiede.
Lei scrolla le spalle, «Posso farlo.» dice, «Basta che la smetti di piagnucolare perché mi ricordi Melanie.»
Chris sorride, «Oh, grazie!» trilla, «Grazie!» abbraccia Linds, «Riesci per domani? Eh? Per favore?» le bacia le guance.
«Scansati.» sibilo all'ennesimo bacio.
«Domani?» squittisce Linds, gli occhi sbarrati, «Magari è impegnata...» dice.
Il sorriso se ne va dal viso di Chris.
«Oh.» commenta mentre mi chiedo perché devo avere degli amici così... scemi. «Ma se glielo chiedi te non ti dirà di no.»
Linds mi fissa e io alzo le spalle, «Ci provo.» dice, «Basta che la smetti di fare il derelitto, perché ti fa sembrare scemo.»
Lui annuisce e beve un po' di birra, «Sì, giusto.» annuisce ancora, «Grazie» abbraccia Lindsay, «Lo sai che ti adoro?»
«Lo so.» risponde lei dandogli qualche pacca affettuosa sulla schiena, «Ma mi stai stritolando.» aggiunge.
Chris si scosta e torna a sedersi, «Mi mancherà tanto.» sospira stringendo la bottiglia di birra, «Tantissimo.»
Non ricomincerà a piangere, vero?
«Non piangerai di nuovo, vero?»
Io e la mia boccaccia.
«Perché sei imbarazzante.»
Lui mi fissa, offeso. «Insensibile.» borbotta.
Linds sospira, «Finitela, tutti e due.» dice, «Altrimenti non la chiamerò,» fissa Chris «e bhe... te lo sai già.» mi sorride.
«Ricattatrice.» borbotto e lei ridacchia, mentre Chris si lascia andare a un lungo sospiro.
«Ah, comunque volevo ricordarvi della riunione di Mercoledì.» dice, «Alle tre, siate puntuali.»
«Io sono puntuale.» borbotta Chris.
«Bene.» sorride Linds, «Facciamo qualcosa?» domanda, «Mi annoio.» dice.
«Devi chiamare Yelina!» esclama Chris.
«Lo faccio.» replica lei, mi dà un bacio su una guancia, «Vado a farlo, altrimenti mi farà impazzire.» sussurra, prende il portatile e se ne va.
«Devi dirle che l'ho sentita.» esclama Chris.
«Sì, okay.» rispondo, «Xbox?» propongo e lui annuisce, così non sarò costretto a sentirlo piagnucolare!

*-*-*

Yelina ha detto di sì quando le ho chiesto se le andava di venire al Soleil. Ed è bastato accennarlo a Svetlana ieri sera per dovermi svegliare alle cinque per andarla a recuperare all'aeroporto. Ripartirà domani sera. Ovviamente Liam è felicissimo di averla qui, anche se per due giorni.
Adesso sono le sette e mezzo e siamo tutti nella nostra vecchia saletta, perché il soppalco è prenotato.
Pazienza, non è che cambi molto. E comunque la saletta è “nostra”, ci abbiamo passato tanto di quel tempo che ormai è così.
Stasera mangiamo pizze e una crostata alla Nutella. Roba leggera, insomma. Io, Svetlana e Yelina entriamo nella saletta con quattro cartoni di pizze giganti e birre per tutti.
«Che faccia da pesce lesso.» ridacchia Aaron quando mi siedo fra lui e Ryan.
«Sì.» mormoro guardando Chris, che se ne sta seduto accanto alla mia ex compagna del liceo, la labbra socchiuse e l'aria di un fesso.
Ho capito una cosa da quando gli ho presentato Yelina: se Chris ci prova con una che trova solo bella e interessante non si fa tutte queste paranoie, ma se si prende una vera cotta... bhe, allora diventa così, un esserino che risponde a monosillabi, che piagnucola e che ci accusa tutti di essere insensibili. È ancora arrabbiato perché Liam lo ha preso in giro.
Ryan stappa la mia bottiglia di birra e poi brindiamo, per poi mangiare, stretti attorno al tavolo.
«Pronti per l'Europa?» domanda Yelina prendendo una grossa fetta di pizza.
«Sono terrorizzato.» squittisce Jake.
«Vomita sempre.» esclama Ryan.
Jake lo fissa e sbuffa, «Non vomito sempre.» replica, piccato. «È solo la tensione.» si giustifica.
«Tensione un corno.» sbotta Aaron, «Tu te la fai sotto.» ride.
«Anche tu.» replica Jake.
«Io non sbocco nel cestino dei rifiuti.»
«Stiamo mangiando.» faccio notare, «Parlate di altro, grazie.» dico.
«Già.» conferma Liam, «Parliamo di altro.»
«Fra ventidue giorni vi rivedremo.» sospira Svetlana. Verrà anche lei a Londra e Glasgow.
Ma non ha ancora parlato con i suoi della decisione di mollare il suo lavoro e trasferirsi a Miami. Dice che lo farà quando sarà finito il tour, a fine Maggio.
Quindi per metà Giugno potrebbe essere già qui. Anche se poi abbiamo dieci date nel Sud-est asiatico, Australia e Nuova Zelanda. Vabbè, staremo via venti giorni.
Forse verrà con noi. Non credo che si perda la possibilità di comprare scarpe dall'altra parte del mondo!
Anche se non avremo molto tempo per andare a farci un giro. Oh, uno degli hotel avrà accanto qualche negozio. Magari lunedì controllo.

Se Chris non la smette giuro che scoppio. Continua a fissare Yelina come se fosse una visione. Ci credo che non siano mai usciti insieme, se lui si limita a osservarla invece di darsi da fare.
Idiota.
«Un bambino di tre anni sarebbe più intraprendente.» esclamo.
«È scemo.» ride Aaron.
Senti chi parla! Quello che è rimasto in silenzio per mesi e non ci ha detto un parola sulla sua cotta per Melanie.
«Parli proprio te?» ride Jake, «Quello che non ha detto niente per mesi riguardo a Melanie?»
Ma mi legge nel pensiero?
Aaron sbuffa e incrocia le braccia. «È diverso.» dice, «Io non la guardavo come se fosse un'apparizione.» esclama.
«Però glielo hai detto solo perché non lo aveva capito.» replica Jake, «E non è servito a nulla.» dice.
«Esatto.» annuisco.
«Oh, ma la piantate?» sbotta Aaron, «Sono seduto accanto a voi!»
«Guarda che lo so.» replico e bevo un sorso di birra. «Su, è ora di cambiare obbiettivo!» trilla, allegro.
«Non mi pare il caso, con iole tour alle porte.» sbuffa Aaron guardando Jake con gli occhi socchiusi.
«Ah.» soffia Jake e deglutisce, «Sì, il tour.» borbotta.
«Dovresti smettere di farti venire l'ansia.» replica Aaron e io ridacchio.
«Siete voi che mi fare venire l'ansia!» squittisce Jake ed è carino vederlo così imbarazzato.
« allora trovati una donna anche te e non rompermi le palle.» sbuffa Aaron, «Ma la torta?» mi chiede.
«La faccio portare subito!» esclamo e mi alzo in piedi. Cinque minuti dopo stiamo mangiando la crosta e ridiamo e scherziamo tutti quanti. Sono felice che Svetlana sia qui, anche se mi sono dovuta alzare all'alba per andarla a prendere, anche se domani se ne va. Ma la rivedrò fra pochi giorni, quindi non importa.

Sono quasi le due del mattino quando esco dal bagno. Ci sono Chris e Yelina appartati in un angolo. Hallelujah, si sta dando da fare invece di fissarla con la faccia da pesce lesso!
Resto ferma e li guardo; Chris tira fuori una scatolina dalla tasca della felpa e gliela porge. La scatolina è di una gioielleria.
Cosa? Non stanno neppure insieme e le regala un gioiello? Ma è scemo?«Oh, Chris.» esclama Yelina, «È bellissima ma non dovevi.» dice.
Cosa le ha regalo? Sono curiosa! Mi sporgo un po' oltre l'angolo e fisso la collana con il ciondolo a forma di “Y” in argento. Almeno non è un anello...
«Sono contento che ti piaccia.» mormora Chris imbarazzato. «Tu parti, io starò via...» scrolla le spalle, «Mi mancherai.» soffia, le guance che si arrossano. È così carino! Ha le guanciotte tutte da pizzicare.
Yelina gli sorride e lo abbraccia, gli sussurra qualcosa che suona come “Mi mancherai anche tu.”
Questa sì che è una notizia!
Torno dagli altri e spiattello ogni cosa.
«Ha fatto in fretta.» esclama Liam, «Non come qualcun altro...»
«Ehi! Sono qui!» ribatte Aaron.
«Io parlavo di Ryan.» sospira Liam guardando il piattino di plastica, assicurandosi che non sia rimasta nemmeno una briciola di crostata, «Lui è stato lentissimo.» dice, aggiungendo una sfilza di “s”.
«Ma piantala.» borbotta l'interessato.
«Oh, è vero.» ride Aaron. «Era tutto un Lindsay di qui, Lindsay di là, e di su e di giù... una rottura.»
«Smettetela.» ringhia l'interessato.
«Anche lei era così!»
Non posso uccidere la mia migliore amica!
«Svetlana.» soffio.
«La prima volta che mi ha parlato di lui lo ha insultato fra un complimento e l'altro.» ride. «E i muscoli di qui ma è stronzo, ha un bel sorriso che vorrei prendere a schiaffi, ha il culo so-»
Si blocca perché le ho lanciato un cuscino.
«Sodo e io lo odio.» finisce lo stesso, stringendo il cuscino con entrambe le mani, mentre ride senza ritegno.
«Svetlana!» squittisco e sento la faccia andare a fuoco.
«Ah, è così?» domanda Ryan.
«Bhe, ecco, è che... sì insomma...» balbetto tormentandomi le mani. «E non ridere!» sbotto guardando la mia amica. La mia migliore amica. «Era un segreto!»
«Quindi mi odiavi ma mi trovavi figo?» continua Ryan.
«Ma piantala.» dico, «Eri insopportabile.» esclamo.
«Ma mi trovavi figo.» sorride lui.
«Sì.» mugugno.
«Non ci voleva tanto.» replica lui.
«Ti darei una sberla.» sbuffo e lui ride. La porta si apre e ritornano Chris e Yelina. Chissà se sono una coppia...
«Allora, Christopher, tutto bene?» domanda Liam, un braccio che stringe Svetlana e l'altra mano stretta attorno alla bottiglietta d'acqua.
Chris ci fissa, «Sì.» esclama sedendosi, «Va tutto bene.» sorride appena.
Che lei gli abbia detto di no? Ma Chris è così carino! E non è del tutto imbecille come sembra!
«Bisogna risolvere tutto prima di partire.» continua Liam, «Lo hai fatto?» domanda.
«Taci.» sbuffa Chris.
«Mi sa che Yelina gli ha detto di no.» mormora Ryan nel mio orecchio.
Annuisco piano. Oppure è solo depresso perché non la rivedrà per almeno sei mesi?
Povero Chris.

***

Il bing della chat di Facebook mi distrae, così riporto la scheda del browser in primo piano, è Svetlana: “Vai a questo sito e leggi!" mi ha scritto, aggiungendo una decina di emoticon che ridono.
Clicco senza nemmeno leggere il link, la pagina che si apre ha uno sfondo colore nocciola chiaro, con una foto del gruppo — presa dall'ultimo photoshoot — in alto, sotto di essa, con un carattere di un un corsivo elegante, c'è scritto: Jclar Slash Fanfiction World.
È un sito di fanfiction! Di fanfiction slash. Non ne ho mai lette.
Continuo la lettura, cercando quella cosa che ha fatto ridere così tanto Svetlana.
You&I: Love forever
Chris e Jake si amano tanto, ma devono tenere il loro amore nascosto a tutti quanti... Riusciranno i nostri Jaris a coronare il loro sogno?


Autore: JaRisIsTrueLove | Data di pubblicazione: 3 Gennaio 2016| Rating: Pg14 | Capitoli: 1 | Completa: Sì| Personaggi: Chris, Jake, Un po' tutti |Coppia: Chris/Jake | Generi: Romantico, Drammatico, Introspettivo, Angst, Lime |Parole: 3458 | Recensioni: 45 | Kudos: 353
No, aspettate. Cosa? Cosa? Jaris? Hanno inventato uno ship name per Jake e Chris?
Ma... ma... io non so se voglio leggere. Però il mio dito si muove sulla rotella del mouse e la pagina scorre.
"Chris spinse Jake contro il divanetto di pelle nera, «Adesso ti dimostrerò quanto ti amo.» disse e afferrò il membro, grosso e duro come l'acciaio dell'altro, che lo fissava con occhi imploranti pieni d'amore. Chris prese in bocca Jake, che cominciò a miagolare come un gatto innamorato in calore. «Ti succhierò l'anima, amore mio.» soffiò.
Chris usò la lingua sul membro grosso e duro come l'acciaio di Jake, gli toccò le palle gonfie e infilò un dito nel suo stretto e caldo pertugio d'amore.
Jake sparò il suo seme in bocca a Chris, che ingoiò tutto quanto, come un bravo bambino.
«Hai visto quanto ti amo?» domandò Chris."

Ma... ma... ma...
Scoppio a ridere, rido così tanto che mi ritrovo piegata in due sulla scrivania. Non può aver scritto una cosa del genere... ma come si fa?
«Cosa c'è di così divertente?»
Fra le lacrime delle risate vedo Carl, così gli indico lo schermo.
«Che oscenità mostruosa.» commenta, «Se non sai scrivere porno evita di farlo.» dice e ride anche lui, piegandosi in avanti con il busto e sbattendo la mano sulla scrivania.
«Cosa c'è di divertente?» domanda Ryan entrando nel mio ufficio, seguito da Liam e Aaron. «Ma che cazzo?!» sbotta e lo vedo leggere, «Linds, ma cosa leggi, porno gay?» ride.
«Porno gay su di voi!» dice Carl fra le risa.
«Oddio.» geme Liam, « Non scriveranno cose del genere anche su di me, vero?»
«Non lo so.» ansimo.
«Avrà un futuro nella letteratura erotica.» ride Aaron.
Non ci credo. Non riesco a credere che qualcuno pensi che Jake e Chris siano una coppia.
«Lo sapete che se trovate il video di qualcuno che cade dovete mostrarmelo!» sbotta Chris entrando. Dietro di lui c'è Jake. Rido ancora. Gli altri si spostano, lasciandogli spazio davanti allo schermo. «Ma che... porca puttana! Io non sono così!» strilla, «Non sono gay!» tuona, «E non parlo in quel modo osceno!» sbraita, «Cancellale! Cancellale!» esclama verso di me agitando le braccia. «Sembro un maniaco di un porno di bassa lega!»
«E io che c'entro?» domando cercando di non ridere, «Il sito non è mio, Chris.»
Lui sbianca e indietreggia piano, finendo contro Aaron che ride ancora, «Io non sono così, giuro.» pigola.
«Lo spero.» ride Ryan, «Ti succhierò l'anima?» ride ancora, «È troppo!»
Chris avvampa, «Io non ho detto quelle cose!» sbraita, «Sono quelle pervertite!» dice e se ne va dal mio ufficio, seguito da Liam e Aaron che lo prendono in giro.
«Tu non dici nulla?» chiedo a Jake, «In fondo sei l'altra metà della coppia.» rido.
«È finzione.» replica lui, anche se ha le guance rosse, «E poi, se una persona mi dicesse quelle cose mentre mi fa un pompino, come minimo lo prenderei a sberle.» aggiunge e se ne va anche lui, seguito da Carl e Ryan.
Sospiro e torno a fare quello che facevo prima di essere interrotta: far finta di lavorare.
Quindi guardo qualche mail, rispondo a un paio, ne archivio altre, cancello lo spam... nulla di troppo impegnativo. Ho ancora in mente quella sottospecie di fanfiction porno. Andiamo a farci quattro ghignate, va'.
Vado nella home del sito, scoprendo che ci sono 13643 storie, e 3001 sono solo sulla coppia Jaris. Rido ancora. È troppo, troppo divertente. Oh, ha un affiliato, Jclar Fanfiction World. Clicco il collegamento e si apre un sito con lo stesso template dell'altro, solo che qui non ci sono storie slash, a quanto dice il disclaimer, ma solo storie etero.
Guardiamo se qui c'è lo stesso disagio che avevo trovato su quell'altro sito.
Ultime storie:
Time To Save True Love
Candice conosce Ryan per caso, mentre fanno benzina. Ryan rimane folgorato dalla gentilezza di lei e se ne invaghisce. Aaron inizia a frequentare Danielle, una delle loro nuove coriste, che è una vecchia amica di Candice.
Sembra tutto perfetto, ma Lindsay è gelosa e farà di tutto per impedire che Aaron frequenti Dana, mentre Svetlana tratta male Candice, perché è innamorata di Ryan...
L'amore vincerà?


Autore: CadyMesser | Data di pubblicazione: 4 Settembre 2015 | Data di aggiornamento: 10 Febbraio 2016 | Rating: Pg14 | Capitoli: 18 | Completa: No| Personaggi: Ryan, Aaron, Lindsay Mars, Svetlana, Un po' tutti, Nuovo personaggio|Coppia: Ryan/OC, Aaron/OC | Generi: Romantico, Drammatico, Introspettivo, Angst, Lime |Parole: 148428| Recensioni: 1445 | Kudos: 2578
No, aspettate.
Cosa cazzo ho appena letto? Svetlana che è innamorata di Ryan? Ma dove l'hanno visto? Okay, ognuno shippa ciò che vuole, ma santo cielo, quei due sono sì amici, ma niente dimostra una “probabile cotta”! A questo punto hanno più senso i Jaris!
E poi... io e Aaron? Perché, poi? Per quella volta che ci siamo incontrati al maneggio? Per anni siamo andati nello stesso posto senza mai incontrarci, per una volta che succede si fanno i film in testa?
No,un momento. C'è il mio nome fra i personaggi. E anche quello di Svetlana. Ma che cazzo? Perché?
No, io devo dirlo a qualcuno o esplodo.
Torno alla scheda di Facebook, Svetlana è di nuovo collegata. “Ma dove l'hai trovata?” scrivo.
“Hai letto? Ahahahahah. Trovata su Twitter. Ti è piaciuta?”
“È divertente.”
rispondo, “l'hanno vista anche gli altri.”, aggiungo.
“Ahahahahahahahah e come l'hanno presa?”
“Carl, Ryan, Liam e Aaron stanno ancora ridendo.”
rispondo, “Jake l'ha presa con filosofia, anche se è arrossito come un pomodoro.”
“Ahahahahahah! E Chris?”
“Chris sbraita che lui non è così.”
digito, “Gli passerà.” scrivo. “Ma... guarda qui.” digito ancora e faccio copia e incolla del link. “Divertiti!”
E adesso vediamo chi ride. Torno alla storia, clicco sul titolo e inizio a leggere. È scritta bene: grammatica, ortografia e sintassi sono perfette, lo stile non è né troppo semplice né troppo pomposo.
Alt. Ho bisogno di un cappuccino prima di continuare a leggere.
Torno dopo neanche tre minuti, con in mano un cappuccino al caramello e una mini ciambellina al cioccolato. Fisso la pagina di Facebook, la finestrella della chat che lampeggia.
“Ma che cazzo?”
“IO E RYAN!? SI SONO BEVUTE IL CERVELLO?”
“I NOSTRI NOMI! CI SONO I NOSTRI NOMI NELLA LISTA DEI PERSONAGGI!!!!!!!!!!!!”
“Ma cosa le è saltato in mente? Ci ha dipinto come stronzette!”
“Lindsay? Dove sei finita?”

Rido e mi siedo, “Sono qui.” digito, “Ero andata a prendere un cappuccino.”
“L'hai letta?”
scrive lei.
“Non ancora.” rispondo. “Adesso lo faccio, sempre se nessuno mi rompe le palle.”
“Bene.”
scrive lei. “Io la odio, mi ha descritto come una stronza insensibile che vuole solo scopare e comprare scarpe :(”
“Non sono così! :((((((”

Dio, quanto la fa tragica. “Lo so, stella. Ma quella non ti conosce.”
Okay, forse posso darmi alla lettura.
Sono a metà del primo capitolo quando mi accorgo che questa ragazza scrive tantissimo. Non riuscirò a finirlo entro stasera. Pazienza, posso sempre recuperare il link dai messaggi scambiati con Svetlana.
Ma poi... Download ebook.
Clicco e si apre una pagina di login. Merda, non ho voglia di iscrivermi, e poi dovrei recuperare la password della mail che uso per questo genere di cose. Ci penserò a casa, anche perché mancano solo dieci minuti alla fine del turno.
Finisco cappuccino e ciambellina, butto il bicchiere di carta e vado a lavarmi le mani.
«Linds... che diavolo di robe leggi?»
Merda, cosa diavolo ci fa qui Ryan? «Io... io...» balbetto, «Che diavolo ci fai qui?» sbotto?
Lui fa girare la sedia e mi fissa, «Non si risponde a una domanda con un'altra domanda.» dice e ride, «Volevo solo dirti che dopo andiamo da Chris a fare una partitella a biliardo.» spiega.
«Uhm, bene.» dico, «Non dovresti curiosare fra le mie robe.» replico.
Lui sorride, «Linds, stai leggendo fanfiction su di me.» dice, «Non lo trovi imbarazzate?»
Sbuffo e mi avvicino, chiudo tutte le finestre del browser, i programmi aperti e spengo il pc, «Stavo curiosando.» borbotto. «Chris si è calmato o fa ancora la prima donna isterica?» chiedo.
Ryan scrolla le spalle, «Si sta calmando.» dice, «Sembra un bambino che non distingue la realtà dalla finzione.» aggiunge e si alza in piedi mentre io recupero la mia borsetta e la giacca. «Non mi diventerai isterica pure tu, vero? Ti ritroverò calma?»
Idiota.
«Sei scemo.» sbotto e andiamo agli ascensori. «Questa la consideriamo come una notte da passare separati?» domando. Abbiamo deciso di dormire separati per tre notti la settimana. Troppo alcol fa male, ci fa venire idee cretine.
Ryan preme il pulsante di chiamata, «Ah, sì.» risponde, «Anche perché è probabile che dorma là.» dice, «Tu che farai?» domanda e le porte si aprono.
«Mah, cena, bagno rilassante e poi vado dritta a letto.» rispondo.
Ryan mi fissa con un sorrisetto, «Ah, e non leggerai nulla?» domanda.
Non gli darò soddisfazione. «Non credo.» rispondo.
«Bugiarda.» replica lui e ride.
«Sono stanca, voglio solo mangiare, lavarmi e dormire.» dico e incrocio le braccia.
«Sarà, ma non ti credo.» ridacchia.
Non replico, non lo faccio perché sarebbe come dargli ragione. Anche se ha ragione. Non vedo l'ira di tornare a casa e leggere quella roba.«Eh, Linds?» mi chiama, «Lo so che leggerai quelle cose.»
«Ho troppo sonno.» dico, «Mi addormenterei con la testa sulla tastiera.» continuo, «E comunque non mi interessa.» esclamo mentre l'ascensore si ferma nel parcheggio sotteraneo, «Ho te, perché dovrei leggere quelle cose?» gli prendo la giacca e lo fisso sbattendo le ciglia. Il faccino da cucciolotto funziona sempre.
«Giusto, hai me.» soffia lui sulle mie labbra, «Ma nulla ti impedisce di farlo ugualmente.»
Che stronzo.
«Oh, smettila.» borbotto salendo in auto. Ryan, tanto per cambiare, ride.
Idiota.

«Vai?» domando quando Ryan entra nella mia cucina. Si è fatto la doccia e profuma di buono.
«Sì.» risponde baciandomi la testa, «Che cosa mangi?» chiede.
«Vitello tonnato e insalata.» rispondo gettando nell'insalatiera una mozzarella tagliata a quadretti.
«Buono.» dice lui e prende un'oliva nera. «A domani.» aggiunge baciandomi velocemente sulle labbra.
«Fai il bravo, mi raccomando.» esclamo seguendolo in giardino, «E se Chris fa' l'isterico dagli una sberla.» ridacchio, «Non troppo forte, altrimenti resterà il segno!»
Ryan ride, «Lo farò.» dice aprendo la portiera, «E poi dirò che me l'hai detto te.»
Gli soffio un bacio e lo guardo uscire dal giardino.
E ora a noi.
Dieci minuti dopo, seduta al bancone della cucina, sto esplorando il mondo delle fanfiction a cui avevo dato poco peso. Se mi dovessero dipingere come una stronza giuro che mi incazzo.
La maggior parte sono di ragazzine che descrivono il loro incontri con Ryan, Liam, Jake, Aaron e Chris, amore folle, qualche cattivone che si mette in mezzo e il fiale alla “vissero per sempre felici e contenti”. Il Download dell'ebook è finito, me ne sono accorta adesso.
Mi sono iscritta con un nome falso, ovviamente. Mica potevo scriverci Lindsay!
Torno alla home e fisso la colonna di destra:
Una storia a caso:
True Love is beautiful

Ryan ama Melanie, una ragazza che incontra fuori da un locale agli inizi della carriera, ma Lindsay è cattiva e li vuole dividere. Ma Melanie non si arrende e riuscirà a stare con l'amore della sua vita!


Autore: MrsMelanieGreen-Messer91 | Data di pubblicazione: 8 Dicembre 2015 | Data di aggiornamento: 23 Gennaio 2016 | Rating: Pg14 | Capitoli: 4 | Completa: No| Personaggi: Ryan, Lindsay Mars, Svetlana, Un po' tutti, Nuovo personaggio|Coppia: Ryan/OC | Generi: Romantico, Drammatico, Sentimentale, Angst, Lime, Violenza |Parole: 8553| Recensioni: 14 | Kudos: 4
Melanie Green-Messer?
Melanie Green Messer?
Se quel novantuno è l'anno di nascita... No, non può essere lei.
Clicco sul suo nome e mi ritrovo nel suo profilo: “Sono nata il 30 Dicembre del 1991, vivo a Miami e amo alla follia Ryan!!!!!!!!!!!”
No, cazzo, è proprio la Piaga. Leggiamo sta minchi... storia, volevo dire.
“Lindsay fermò in un angolo del bagno Melanie, mentre Svetlana chiudeva la porta a chiave. «Devi stare lontana da Ryan!» gridò Lindsay afferrando Melanie per le spalle.
«Io lo amo.» pigolò la ragazza.
«Lui non ti ama, cretina.» sputò Svetlana.
«Mi ha dato questo.» disse Melanie e alzò la mano sinistra, mostrando il solitario che brillava all'anulare sinistro.
«Dammelo, idiota.» sbraitò Lindsay e mentre Svetlana teneva ferma Melanie le strappò l'anello dal dito, graffiandole la mano fino a farla sanguinare. Infilò l'anello in tasca e iniziò a colpire la povera Melanie, che aveva solo la colpa di amare ed essere ricambiata da Ryan. Anche Svetlana si unì al pestaggio. Poi le due uscirono, lasciando la poverina sanguinante sul pavimento del bagno dei disabili.”
Ma che cazzo?!
No, io la uccido. Sul serio. Io non sono violenta, proprio no. È lei quella cha ha cercato di affogarmi!
“«Hai picchiato Mel!» gridò Ryan guardando Lindsay.
«Non è vero.» disse lei. «Io non picchio la gente.» disse.
«Io l'amo, cerca di capirlo.» esclamò Ryan.
«Tu ami il mio corpo.» disse Lindsay e si sbottonò la camicetta, mostrando a Ryan che non portava il reggiseno.
I due si baciarono e si avvinghiarono sul divano della casa di Ryan, lei su di lui. Nessuno dei due sentì la porta aprirsi, Melanie entrare e fermarsi a due passi da loro. Mentre usciva pensò a n modo per fargliela pagare.”
Oh. Mio. Dio.
Apro Facebook in un'altra scheda e Svetlana è online. “Guarda qui e incazzati!” digito, sbattendo furiosamente le dita sulla tastiera. “A metà del secondo capitolo!” scrivo e faccio copia e incolla del link, poi mi alzo, apro il freezer e tiro fuori una vaschetta di gelato.
Ho bisogno di tanti cibi grassi, così tanti grassi che il mio sangue sarà pieno di colesterolo.
In frigo, dentro una caraffa in pirex trovo della panna montata, così mi riempio una grossa tazza di cioccolato variegato alla Nutella, panna cotta, cioccolato, annaffio il tutto con un po' di vodka — chissà, magari un po' d'alcol mi aiuterà a dimenticare — aggiungo la panna montata che ricopro con topping al cioccolato.
Intanto il bing della chat continua a strillare.
“Ma che cazzo?!”
“Io l'ammazzo, giuro!”
“Ma è cretina?!”
“Se ce l'avessi davanti le sputerei negli occhi!!”
“BRUTTA STREGA DI MELANIE!!!!”
“Hai visto?”
le scrivo.
“Ho visto.” digita lei, “Cazzo, Melanie è proprio una piaga psicopatica.” scrive, “Oh, guarda le recensioni!”
Cosa? Quelle non le ho viste. Rimedio subito. Affondo il cucchiaio nella ciotola e vado a curiosare le recensioni. Oh, circa la metà sono negative.
“Il tuo nick è Melanie, nella bio hai scritto di chiamarti Melanie... un po' di self insertion?
Non credo che Lindsay e la sua amica siano veramente così. Penso che si arrabbierebbero molto se scoprissero che scrivi tanto male di loro.”

Oh, brava ragazza. Anche se arrabbierebbero molto è un eufemismo!
Oh, c'è una nuova recensione, di una certa “IrinaK91”, dice: “Ma ti leggi? Ma come puoi scrivere certe stronzate? Ma non ti vergogni? TU sei veramente convinta che Linds e Svetlana potrebbero fare questo! Ma curati e non scassare il cazzo, razza d'idiota! E ricorda che Ryan non ti ama e non ti amerà mai, visto che ti ha bloccato su ogni social esistente! Capra, capra, capra!”
Oh.
Quell'Irina mi ricorda qualcosa.
Torno a Facebook, “Tu ne sai qualcosa della recensione di due secondi fa?” scrivo a Svetlana.
“No.”

Risposta secca, ma non mi frega! “Al diavolo, cocca. Irina è il nome falso che usavi prima di compiere ventun'anni!”
“Eh...”
“Eh cosa?”
scrivo. “Ti sei incazzata per benino!"
“Se fossi lì la strozzerei, guarda. Ma sono qui e spero che capisca.”
“È Melanie La Piaga, cazzo vuoi che capisca?”
scrivo.
“Attiva skipe, stella.” scrive lei, così lo faccio.
«Oh, ma hai letto la dichiarazione?» sbotta non appena siamo collegate.
«Sì.» biascico.
«Ryan la fissò, “Io credo di essermi innamorato di te, Mel.” disse Ryan prendendole le mani.
“Oh.” commentò lei. “Ti amo anche io!” disse felice. Poi Ryan si chinò e la baciò, rendendola ancora più felice.» legge Svetlana. «Proprio una bella dichiarazione.» commenta.
«Già.» mugugno a bocca piena.
«Niente a che vedere con una litigata sotto la pioggia, a un “ti amo” urlato.» sospira lei. «O con un ti amo detto dentro la vasca idromassaggio.» continua.
«Bhe, ma anche se Melanie avrà avuto a stento un ragazzo, può sforzarsi un po' di più.» dico.
«È idiota.» esclama lei. «Dai, lasciagli anche tu una recensione!» trilla.
Mi fermo, il cucchiaio a metà strada fra le mie labbra e la tazza. «Cosa?» faccio guardando la faccia della mia amica.
Lei annuisce, «Sì, sì.» dice, «Una bella recensione al vetriolo.»
Puoi farlo, Linds, mi dico mentre mangio un po' di gelato. «Sì.» esclamo. «Lo faccio adesso.» annuisco.
«Brava ragazza.» dice Svetlana, «Avvertimi subito quando lo fai, qui la cena è pronta.» esclama, «A dopo!» mi saluta e un secondo dopo la chiamata finisce.
Cosa potrei scriverle? “Razza di idiota, che cazzo scrivi?” No, troppo diretto. “Ma ti droghi?” troppo breve. Oppure potrei farle notare tutti gli errori di grammatica, ortografia e sintassi, oltre ai buchi di trama.
Ma sì, facciamolo.

“Questa storia fa acqua da tutte le parti.”
Diretta e concisa.
“Ci sono un sacco di errori sparsi per tutti i capitoli.”
E glieli elenco tutti.
“Hai trattato Jake, Liam, Aaron e Chris come esserini stupidi che credono alla prima stordita che passa e non alla loro manager.”
Se lo facessero li evirerei.
“E poi Ryan... nelle note dici di conoscerlo bene ma non mi sembra vero: altrimenti non lo descriveresti come uno senza palle, che prima giura di amare la protagonista (che ha il tuo stesso nome, guarda caso!) e poi va a letto con Linds.”
Se Ryan mi tradisse lo impiccherei al primo lampadario disponibile.
“E veniamo a Lindsay: dici di conoscerla, di essere andata al suo stesso liceo e poi la dipingi come una bulletta uscita da una gang di disadattati proveniente dai bassi fondi, così come Svetlana. Non ti vergogni di averle dipinte in modo così orribile, meschino, e da demente?”
E vai, Linds, instillale il dubbio. È lei o non è lei?
“Per ora è tutto. Questa storia fa schifo ma voglio vedere fin dove scenderai, perché ormai sei sul fondo del barile.”
Perfetto! Adesso la rileggo e poi invio. Intanto mangio ancora un po' di gelato.

«Ci sei andata giù pesante!» esclama Svetlana una mezz'ora dopo.
«Oh, sì.» dico. «Se lo merita, quella Piaga psicopatica.» esclamo. Adesso sono nella mia stanza, seduta sul letto a gambe incrociate, il portatile davanti a me.
«Già.» annuisce lei, «Chissà se capirà che sei stata te a scriverle, Miss Veronica.» ridacchia. Veronica era il nome falso che avevo fatto scrivere sui documenti falsi che usavo prima di compiere ventun'anni.
«È idiota.» replico. «Oh, è arrivata una mail.» dico e prendo il cellulare. «Ha risposto!» squittisco e vado ha controllare il sito. «Tu non sai niente!» leggo, «Ha aggiunto una mare di punti esclamativi.» noto, «Io li conosco e Lindsay è una vera arpia stronza, è stata lei ad allontanarmi dai ragazzi!» continuo a leggere.
«È pazza.» commenta Svetlana.
«Avrei potuto esserci io al suo posto!» continuo a leggere. Ovviamente usa almeno cinque punti esclamativi alla volta, «Quella è una stronza che mi odia!» dico.
«Che cretina.» sospira Svetlana.
«Io so com'è fatta! Anche la sua amica Svetlana è una stronza!»
«Io la uccido.»
«Dopo di me, cocca.» sorrido alla mia amica. «Se non ci fosse stata lei io e Ryan avremo potuto stare insieme! È lei che lo ha allontanato da me!» continuo a leggere. «Io la odio e non capisci un cazzo, stronza!»
«Che piaga.» sospira Svetlana, «È ancora convinta che Ryan la ami, stupida idiota.»
«Le rispondo.» dico, «Grazie per gli insulti.» dico mentre digito, «Queste cose Lindsay le verrà a sapere, perché io la conosco.» continuo, «Non ne sarà contenta.» mi fermo per bere un sorso di birra, «Stai attenta, ho già fatto uno screenshot della storia e uno di questo messaggio e glieli manderò stasera stessa.»
«Uh, va benissimo!» cinguetta lei. «Ha risposto anche a me.» dice, «Mi ha scritto che non capisco un cazzo e che lei sa come sono veramente.» sbotta. «Cretina.» esclama, «Dovrebbe farsi curare.» sospira, «Lo dirai a Ryan?»
Dirlo a Ryan? Non ci avevo pensato. «Tu lo dirai a Liam?» chiedo di rimando.
Svetlana scrolla le spalle, «Non penso.»
«Ecco, non lo dirò anche io.» sospiro. «Già è stressato per il tour, poi se gli dico questa è la volta buona che le dà due schiaffi.» dico, «E poi nei guai ci va lui, mica quella rintronata.»
Svetlana rimane qualche secondo in silenzio, «Sì, giusto.» dice, «Anche il mio ciccino è tanto stressato, povero.» sospira, «Mi manca così tanto.» mormora, il faccino triste.
«Ma se lo hai visto cinque giorni fa!» le ricordo, «E lo rivedrai fra quattro giorni!» sbotto.
«Mi manca.»
«Non ne hai ancora parlato con i tuoi?» domando.
Lei scuote la testa, arrotola una ciocca di capelli attorni all'indice e sospira, «No.» risponde dopo un'istante, «È complicato.» sospira, «E in più mi continuano a riempire di progetti... devo trovare il momento giusto.» dice, «Spero che arrivi presto.»
«Anche io.» le sorrido. Averla qui sarebbe bellissimo. Così Liam non mi sveglierebbe più all'alba!

***

Quando rientro nella mia stanza trovo Ryan seduto alla scrivania, il mio portatile aperto. «Che fai?» domando.
«Curioso.» risponde lui, poi mi guarda, «È veramente la Piaga?» domanda.
Oops, ha scoperto tutto. «Ehm... sì.» rispondo.
«Ti ha descritto come una violenta.»
«Lo so.»
«E psicopatica.»
«L'ho letta.» dico.
«Non mi hai detto niente.» replica lui fissandomi, le mani posate sui braccioli.
Scrollo le spalle, «Non è niente.» dico e mi avvicino, «Niente che non possa risolvere.»
Lui mi bacia la fronte, «Svetlana lo sa.»
Non è una domanda. «Sì.» ammetto.
«Neppure lei è ritratta come un'agnellina.» dice.
«E non era un'agnellina neppure quando lo ha scoperto.» sospiro sedendomi in braccio a lui.
Ryan ride e mi abbraccia, «Immagino.» esclama. «Cosa farai?» chiede.
«Niente.» rispondo e guardo lo schermo. «C'è un nuovo messaggio.» dico, mi sistemo meglio e lo leggo: «Puoi anche dirglielo, tanto non credo che la conosci veramente.»
«Minchia se è imbecille.» sospiro.
«Si sapeva.» dice Ryan mentre mi tocca i capelli, facendomi rilassare.
Apro Facebook, sblocco Melanie e inizio a scriverle un messaggio: “Mi è giunta voce che scrivi fanfiction su Ryan e gli altri. Non ci sarebbe nulla di male se non fosse che hai descritto me e Svetlana come due psicopatiche che picchiano le persone perché non hanno di meglio da fare.
Tu sei idiota, lo sai? Sei tu che hai cercato di affogarmi, brutta imbecille.
O aggiusti il tiro o ti denuncio e lo faccio sul serio. Ryan lo sa ed è molto deluso e incazzato anche lui. Lui vorrebbe denunciarti e chiedere una diffida nei tuoi confronti per non farti più avvicinare a noi due e agli altri del gruppo oggi stesso ed è un miracolo se sono riuscita a trattenerlo. Quindi vedi di cambiare le cose, Piaga Psicopatica che non sei altro.”

Clicco invio e mi sento meglio.
«Capirà?» domanda Ryan.
«Spero di sì.» rispondo e chiudo gli occhi godendomi le sue carezze sulle braccia.
Rimaniamo così, la mia schiena appoggiata al suo torace, la testa contro la sua spalla, le sue braccia attorno a me, per un po',fino a quando non arriva una notifica di un nuovo messaggio. Afferro lo smartphone, «È La Piaga.» dico. «No, ti prego non dirlo a Ryan!» leggo, «Ma le si è incastrato il tasto con il punto di domanda?» sbotto, «Non voglio una diffida! Ti prego non dirglielo!»
«Ma non ha capito che lo so già?»
«È scema.» sospiro. «Guarda che lo sa.» dico mentre digito la risposta, «Ryan ha letto la tua stupida storia offensiva.» continuo, «Quindi evita di scrivermi di non dirglielo perché lo sa già!» dico e invio il messaggio.
«Se non capisce è proprio deficiente.» sospira Ryan e mi bacia sotto l'orecchio, «Siamo soli, giusto?» domanda e annuisco. «Che ne dici di usare l'idromassaggio?» soffia nel mio orecchio.
Sorrido. «Direi che si può fare.»

***

Comunque Melanie è imbecille: prima mi insulta, poi mi dice di non dirlo a Ryan, le rispondo che lui lo sa già, mi riscrive di non dirglielo, le ripeto che lui o sa... e lei che cosa fa? Aggiorna la storia, con un capitolo delirante in cui accusa me e Svetlana di essere delle stronze che vogliono tenerla lontana da Ryan.
Imbecille. Per fortuna che qualche ragazza le scrive che sbaglia a descriverci in questo modo orribile...
Mi piacerebbe davvero, ma davvero mandarle una bella denuncia! Così magari capisce che è una cretina.
Ma credo che l'unica soluzione decente sia ignorarla, così smetterà con i suoi deliri da Piaga Psicopatica.
Forse.

*-*-*

Londra, The 02 Arena. Eccoci qui. La prima tappa europea sta per iniziare.
Il sound check è stato fatto, così come le foto per i pacchetti Vip. E Lindsay ovviamente era gelosa, anche se non lo ammetterà mai! È così adorabile quando fa l'indifferente.
«Pronti?» domanda lei.
«Sì.» rispondo, e così fanno Aaron, Liam e Jake, anche se è un po' pallido. Fortunatamente non ha vomitato. Chris, invece, ha il faccino triste: Yelina gli manca tantissimo, come ci ha ripetuto per tutto il viaggio, mentre andavamo in albergo, quando stavamo venendo qui, durante le prove... ogni momento è buono per ricordarci che gli manca tantissimo. È peggio di Liam! Almeno Liam ha ragione a lamentarsi, Chris no: lui e Yelina non stanno inseme! Però noi siamo stronzi insensibili se glielo facciamo notare...
I nostri strumenti sono già sul palco, manchiamo solo noi. Mi sta venendo un po' di tremarella.
«Stai bene?» mi chiede Linds.
«Sì.» soffio in risposta, «Tutto bene.»
«Tremi.» sorride lei.
«Non è vero.» replico.
Lei sorride, «Distendi le braccia, palmi verso il basso.»
«Sto bene.» dico.
«Ryan...»
Lo faccio, altrimenti me lo ripeterà all'infinito.
«Tremi.» dice.
È vero, merda.
«Smetterò.» sospiro e l'abbraccio.
«Lo spero.» soffia lei sul mio collo e io chiudo gli occhi e la stringo un po' di più.
«Grazie, eh.» mormoro e le bacio il collo.
«Prego.» dice Linds e si allontana di un passo da me, stringendomi comunque i fianchi.
Le sfioro il naso e lei ride.
«Preparatevi.» esclama Carl, «Siete in scena fra cinque minuti.»
Di già?!
«Okay.» sospiro.
Linds mi bacia la guancia, «Sei il migliore.» soffia, «Siete i migliori.» aggiunge e va ad abbracciare anche gli altri.
Le luci si spengono, il pubblico urla. Afferrò il plettro dalla tasca e mi avvio verso il palco, Lindsay dietro di noi. Prima di entrare l'afferro per un polso, sotto le dita il bracciale che le regalai a Natale, e la bacio velocemente sulle labbra.
È il mio portafortuna.

*-*-*

Siamo in Italia, per la prima tappa di questo stato, poi andremo a Roma. I biglietti sono sold-out e c'è un casino di gente.
E sono pazzi. Completamente fuori di testa!
Mentre qualche ora fa guardavo le centinaia e centinaia — ma saranno almeno diecimila persone! — ho visto scene impressionabili: ad un certo punto hanno iniziato a cantare tutte quante Best Of You, Inside Me e altre canzoni, sventolando cartelloni e striscioni. E tutto questo nello spiazzo fuori dai cancelli del Mediolanum di Assago.
I ragazzi hanno anche un supporter, un ragazzino italiano, uscito da un reality. Se ne va in giro e si comporta come se fosse il più bravo e il più bello.
Beata gioventù.
Oddio, parlo come mia madre!
Ho bisogno di un caffè.
Subito.
«Linds? È ora del sound-check.»
Sospiro e annuisco a Carl, «Arrivo.» dico. Speriamo che siano calme, le italiane. E che non allunghino troppo le mani. Entreranno duecento persone: cinquanta faranno le foto singolarmente con il gruppo, le altre verranno divise in gruppetti da cinque.
Carl le fa entrare e le saluta, ricordando loro di mantenere la calma.
«Ci-ciao.» balbetta Ryan in italiano da sopra il palco mentre quelle si sistemano ordinatamente in file più po meno ordinate.
E che il sound-check abbia inizio!

Se quello non la smette di andare in giro come se ce l'avesse d'oro giuro che lo strangolo con quella stupida pashmina rosa a fiori blu che porta al collo, “Per proteggere la gola” ci ha detto in un inglese stentato. Non siamo stati noi a volerlo, è stata la casa discografica italiana che ce lo ha appioppato. Non c'era qualcuno che se la tirasse meno? Adesso è sul palco che canta. Non ha una brutta voce, ma è insopportabile!
«Tutto bene?» mi chiede Ryan mentre mi massaggia piano le spalle.
«Quello mi fa venire i nervi.» dico e lui ride.
«È un ragazzino.» dice.
«Ha appena diciotto anni, si sente il re del mondo.» replico. «È insopportabile.» sbuffo.
Ryan mi bacia la fronte e mi stringe, «Non farci caso.» soffia, «Pensa ad altro.» mormora, «A me, per esempio.»
«Egocentrico.» mormoro stringendomi a lui.
Ryan ride. «Ma io sono molto molto meglio.» dice, «E poi sono geloso se pensi agli altri!» ridacchia.
«Siete pronti?» esclama Carl, «Fra mezz'ora tocca a voi!» dice.
Un coro di sì si leva dai ragazzi, e Chris è felicissimo perché Yelina gli ha augurato buona fortuna per questa sera.
Se quando torniamo a casa non la invita fuori anche per un caffè giuro che l'appuntamento lo organizzo io!
I minuti passano veloci e in un baleno è l'ora che i ragazzi salgano sul palco.
Le luci sono abbassate, il palco è avvolto da fumo finto e fasci di una debole luce bluastra.
Appena i primi accordi partono parte un urlo da assordare i timpani: credo che i vetri del circondariato si siano rotti in mille pezzi.
E poi Ryan inizia a cantare.
E non c'è cosa più bella.



Buongiorno! Ecco qui la seconda parte di questo settimo capitolo... ad un certo punto sono partita per la tangente...
E sì, mi riferisco al pezzo sulle fanfics, xD
Grazie a tutti.

   
 
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