- No, non devi addolcirmi la pillola, Arizona; dimmi quello che devi
- Non stai rendendo le cose semplici. Perché non parli? Mi accarezzi, mi baci, ma non rispondi alla domanda che ti ho appena fatto. E’ troppo presto?
- No amore, è che non me lo aspettavo
- Dovresti esserne felice, perché ho la sensazione che per te sia più un fastidio?
- Mi dispiace, non è così. Voglio anche io un figlio con te, lo voglio con tutto il cuore
- Però?
- Però non ora
- Ancora Arizona?
- Ti prego, ti chiedo pazienza
- Ah, perché fino ad ora sono stata forse impaziente? Callie, la bambina, Lauren. Sono stata impaziente vero?
- Non sto dicendo questo, ma è un grande passo
- Siamo sposate, Arizona, e tra una settimana faremo anche il ricevimento con tutti i nostri amici
- Lo so, ma una volta che avremo un figlio ho paura che Callie voglia portarmi via Sofia
- Non può farlo, è stata affidata a te
- Lo so.
- Arizona, ho provato sempre a capirti, ma ora ti giuro che non ci riesco; il mio unico pensiero è quello di renderti felice, di creare una famiglia con te e Sofia, mentre tu non fai altro che passi indietro. Cosa devo fare? Dimmelo tu.
- Abbracciami, ti prego.
- Arizona…
- Abbracciami
- Perché stai tremando?
- Ho paura di perderti
- Non mi perderai mai. Ti amo, ma mi rendi le cose estremamente difficili
- Anche io ti amo e voglio allargare la nostra famiglia
- Non voglio forzarti, come è successo con il matrimonio
- Amore, io sono la donna più fortunata al mondo ad essere sposata con te e ti prometto che dopo il ricevimento potremo iniziare a parlare di un bambino, che ne dici?
- Accetto, ma promettimi che mi dirai tutto quello che ti passa per la mente, non sopporterei il fatto di costringerti a fare cose che non vuoi
- Te lo prometto.
- Non sei arrabbiata vero?
- Non lo sono, so che vuoi le stesse mie cose, solo che hai bisogno di più tempo per ammetterlo; so che avere un matrimonio fallito alle spalle non è semplice, soprattutto se c’è anche una bambina
- Ho lottato tanto per Sofia e non voglio che me la porti via
- Nessuno te la porterà via Amore. Ora dormiamo
Il mattino seguente, la prima a svegliarsi fu Arizona. Decise di preparare la colazione per tutti. Quando andò in cucina, però trovò Callie già indaffarata
- Ehi buongiorno Calliope
- Buongiorno anche a te. Scusami se mi sono permessa di fare tutto questo casino in cucina
- Nessun problema, le cose sono dove sono sempre state, quindi puoi fare come vuoi. Se tu stai preparando già per tutti, prendo solo qualcosa per Eliza e torno di là
- Certo, fai pure.
Si sedette sul lato del letto e avvicinandosi alle labbra di sua moglie cercò di svegliarla con dei baci.
Sotto le sue labbra percepì il sorriso di Eliza, segno del suo risveglio. Continuò fino a quando non vennero ricambiati
- Quanto amo questi risvegli – la voce rauca di Eliza fece sorridere Arizona
- Anche io li amo. Ti ho preparato la colazione
- Mmmm che buono
- Eliza, vorrei parlarti di ciò che è successo ieri sera
- Certo, dimmi
- Non voglio che tu abbia il dubbio che io non voglia creare una famiglia con te. Io ti amo come veramente non ho amato nessuno e desidero tantissimo un altro figlio, quindi dopo il ricevimento inizieremo a parlarne seriamente. Mi dispiace averti rovinato il momento, ieri sera, quando avevi più bisogno del mio appoggio. Per questo, anche se quel momento non tornerà più indietro, vorrei che ora tu ti senta libera di dirmi tutto quello che senti o che avresti voluto dirmi ieri
- Si è vero, il momento di ieri ormai è rovinato; ma voglio dirti che vorrei cercare Bam, voglio sapere se sta bene e se non l’hanno ancora adottata vorrei che provassimo noi. Non mi do pace per averla persa, per non essere andata fino in fondo
- Ti prometto che faremo tutto il possibile per portarla a casa.
- Amore tutto bene?
- Si scusami, stavo pensando
- A cosa?
- Sono stupida. Quando ho qualcosa di bello me ne rendo conto sempre troppo tardi. Ti ho fatto soffrire
- Smettila e non è mai troppo tardi; non ti libererai molto facilmente di me
- Non ci penso minimamente. Andiamo di là insieme alle altre? Callie ha preparato la colazione per tutte.
- Siamo fortunate vero?
- Fortunatissime. Non avrei mai immaginato che un giorno la mia vita potesse essere così
Per quella giornata, Arizona avrebbe avuto un intervento dopo l’altro, Eliza anche e Callie e Penny avevano deciso di portare prima Sofia a scuola e poi andare a prenderla per portarla al parco.
Il discorso di quella mattina, con Eliza, sembrava aver riportato la serenità in Arizona. Non si sentiva come se fosse scesa a compromessi, perché era una cosa che desiderava molto anche lei, ma continuava a vedere negli occhi di sua moglie un velo, quel velo che aveva visto solo nei momenti in cui non riuscivano a parlare di qualcosa di importante. Quella giornata per loro due sarebbe stata pesante, quindi non avrebbero avuto modo di vedersi, le loro pause non coincidevano, così la bionda decise di chiedere aiuto a Callie, per farle tenere Sofia più del dovuto; era sicura che avrebbe apprezzato.
Prese il telefono e le inviò un messaggio.
- Buongiorno Arizona! – una April sorridente, come suo solito, stava correndo verso di lei
- Buongiorno April
- Come va stamattina?
- Tutto bene a te?
- Bene bene. Poi con Eliza hai affrontato quel discorso?
- No, anche perché ne abbiamo avuto un altro ben più importante
- Cosa è successo?
- Eliza vuole avere un figlio
- Beh, lo sapevi già, o no?
- Si certo, solo che non avendone parlato più credevo aspettasse che gliene riparlassi io, invece ieri sera ha tirato fuori l’argomento
- È una bella notizia, vero? Scusami ma non riesco a decifrare il tuo stato d’animo
- Sono felice, April, ma non l’ho dimostrato ad Eliza ed ho paura che si senta in colpa per avermi “forzata”
- Ed è vero? Ti sta forzando?
- Ovviamente no. Voglio un figlio con lei
- Bene! Siamo felici allora!
- Si, siamo finalmente felici, April!
- Che bello! Harriet avrà un’amichetta o un amichetto
- Ahahah si. Ma dove stavi correndo?
- Oh cavolo! La Bailey mi ha chiamata, doveva parlarmi di qualcosa. Scappo!
Il telefono squillò e Arizona si destò da quei pensieri
Va benissimo. Io e Penny andremo a prenderla a scuola e poi andiamo a cena fuori. Avete bisogno di casa libera?
Arizona alla vista di quella domanda sorrise tra sé e sé e digitò il testo del messaggio.
Dopo il lavoro non torneremo a casa, potete cenare lì; Sofia sarà sicuramente stanca.
La risposta non tardò ad arrivare, con l’augurio di trascorrere una buona serata.
Arizona ripensò al rapporto che si era venuto a creare con Callie. Dopo che le aveva confessato i suoi sentimenti aveva creduto che il loro rapporto ormai fosse andato perduto, invece eccole lì ad aiutarsi per poter trascorrere una serata con le rispettive compagne.
Per quella sera, Arizona, avrebbe portato Eliza nel loro nido. Avevano decisamente bisogno di trascorrere del tempo tutto per loro. Le inviò un messaggio dandole appuntamento al parcheggio dell’ospedale e iniziò la sua giornata di lavoro.
Si diresse verso la stanza di Mary per accertarsi che stesse andando tutto bene; le varie analisi erano tutte nella norma e se l’ecografia fosse riuscita perfetta, le avrebbe potuto firmare le dimissioni.
- Buongiorno Mary
- Buongiorno dott.ssa Robbins. Mi dica che ha buone notizie, voglio tornare a casa
- Ho buone notizie. Le analisi sono ottime, ti faccio l’ecografica e potrai tornare a casa
- Finalmente
- Scusami, è che ogni volta che lo ascolto mi emoziono
- È normalissimo. Come avrai capito, il cuore è fortissimo, i battiti sono regolari.
- 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10 dita, ci sono tutte
- Tutto nella norma, ti firmerò le dimissioni oggi stesso, nel pomeriggio tornerai a casa. Mi raccomando però, non fare sforzi, mangia sano e ci rivediamo per il prossimo mese.
- Non si preoccupi dott.ssa. Quindi continuerò a venire da lei?
- Se vuoi si. Ho iniziato io e vorrei portarti al termine
- Va benissimo.
Alle 8:00p.m. in punto, le due donne si incontrarono al parcheggio dell’ospedale. Arizona stava guidando ed ogni tanto guardava il viso di Eliza illuminarsi dai lampioni o dai fari delle macchine che andavano nel senso opposto.
- Sei bellissima, lo sai?
- Grazie Amore
- Dico sul serio. Ogni volta che ti guardo rimango senza respiro; quando mi capita di svegliarmi durante la notte rimango per un po’ a guardarti dormire e penso che tu sia la cosa più bella che potesse accadermi, dopo Sofia. Cerchi di trovare sempre il meglio in ogni persona e con me lo fai costantemente; nonostante io ti dia molti motivi per farti perdere la pazienza. Ieri sera ho avuto paura di perderti e non so perché io abbia avuto così tanti dubbi, ma oggi, durante una visita ad una paziente, mi sono emozionata nell’ascoltare un cuoricino attraverso l’ecografo ed ho capito che voglio ascoltare anche io quel suono, lo voglio almeno quanto lo vuoi tu e anche se riusciremo ad adottare Bam, non vedo l’ora di vederla sorriderci, di vederla giocare con Sofia, di ascoltare la sua vocina.
- Amore, vuoi farmi piangere?
- Solo se di gioia.
- Ovviamente. Anche io voglio tutte queste cose, le voglio dal primo momento in cui tu e Sofia siete entrate nella mia vita
- Vieni Amore, vieni per me
- Ti amo amore mio
- Ti amo anche io