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Autore: n1ckk    23/06/2017    1 recensioni
Doveva essere un semplice fine settimana in montagna con amici, ma una notizia inaspettata cambia le carte in tavola.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La neve batteva forte sul parabrezza del minivan, mentre i tergicristalli, con il loro movimento veloce e continuo, cercavano di pulirlo al meglio, ma Zack, che si trovava al volante in quel momento, aveva molte difficoltà a vedere la strada. Il vento era cosi forte che la macchina sembrava sempre sul punto di cappottarsi. Ad ogni folata risuonava il tintinnio delle bottiglie di birra lasciate cadere sul fondo della macchina. 
-La prossima volta che si farà un viaggio simile, prenderemo una delle vostre macchine!- disse Zack, oramai adirato dal suono di quelle fastidiose bottiglie. 
-Oh andiamo Zack! Sai benissimo che quella di tuo padre è la macchina migliore! E' più spaziosa, più comoda... Le nostre sono dei rottami.- Disse Matt, continuando a ridere e sorridere mentre parlava. Evidentemente lui era il miglior contribuente di quel cimitero di bottiglie.
-Dici bene:'Tuo padre' non mia. Se gliela riporto in queste condizioni, potete stare certi che non la rivedremo più.-
-Zack stai tranquillo, ti aiuteremo a ripulirla per bene una volta tornati a casa, tu vedi intanto di riuscire a portarci alla baita.- Era la voce di James, amico di Zack sin da quando erano piccoli. I due si conoscevano cosi bene che erano quasi inseparabili, cosa molto strana dati gli interessi completamenti opposti che avevano. Zack era il tipico ragazzo popolare, era il capitano della squadra di basket della sua scuola, prendeva buoni voti in quasi tutte le materie, ammirato sia da ragazze che da ragazzi. James, da parte sua, era il classico ragazzo nerd, amava i videgiochi e le serie tv, a scuola aveva una predilizione verso le materie scientifiche e, nonostante i continui incoraggiamenti da parte di professori e amici, non praticava alcuno sport. Matt, facente parte anche lui della squadra di basket, era diventato amico di Zack nei primi mesi del primo anno scolastico e, di conseguenza, aveva conosciuto anche James.   
Il viaggio continuava, procedeva lento, ma Zack era sicuro di stare percorrendo la strada giusta, nonostante i continui lamenti di Brooke, ragazza di Matt, che si malediceva in continuazione per essere andata con loro in quella vacanza. Lei era la novizia del gruppo, Matt l'aveva introdotta solo pochi giorni prima della partenza, e nonostante le prime incertezze, fu invitata anche lei per quel viaggio. Zack era ancora insicuro riguardo ai suoi pensieri verso di lei e pensava che quel fine settimana fosse un'occasione perfetta per conoscerla meglio. James invece aveva le idee molto chiare: la odiava. Pensava fosse una ragazza troppo stupida per essere vera, andava male a scuola e non aveva alcun tipo di interesse al di fuori di uscire la sera con amiche per andare ad ubriacarsi. Non capiva davvero cosa Matt ci trovasse in lei. Per fortuna a quel viaggio si era unita anche Chloe, ragazza di Zack da ormai due anni. Lei e James erano molto amici, cosa per cui Zack era molto felice. Chloe aveva un anno in meno di loro e frequentava una scuola privata di fotografia. Era una ragazza molto energica e vivace, anche strana, a volte. Come quella volta che decise di tingersi i capelli di blu 'per divertimento' come diceva lei.  
Il viaggio che stavano facendo era in programma da diverso tempo, sin da quando il padre di Zack aveva comprato una baita vicino al villaggio di montagna in cui andavano tutti gli inverni quando Zack era ancora piccolo. Dopo numerose richieste e altrettanto numerosi buoni voti a scuola, suo padre gli aveva concesso un fine settimana di vacanza con i suoi amici. Zack e James non persero un secondo e si misero subito ad organizzare 'Il miglior viaggio della loro vita', come erano tanto entusiasti di chiamarlo. Entusiasmo che era oramai spento dopo le ore di ritardo che si erano accumulate dal mal tempo inaspettato.
-Non faremmo meglio a tornare a casa?- Disse con una voce spazientita Brooke.
-Non faresti meglio a stare zitta?- Rispose James, che non si preoccupava affatto di nascondere il suo odio verso di lei.
Subito Brooke scattò infuriata -Ma come ti permetti di rispondermi cosi?! Matt digli qualcosa!- Ma presto si accorse che Matt stava tranquillamente dormendo sul sedile a causa dell'eccessiva quantità di birra che aveva bevuto. 
-Non è finita qui, Holmes.- Concluse Brooke incrociando le braccia e girandosi a guardare fuori dal finestrino. 
-Oh wow, ti ho fatto proprio arrabbiare se arrivi a chiamarmi per cognome.- Disse James, non riuscendo a trattanere un sorriso per essere riuscito ad infastidire Brooke.
-Ragazzi perfavore, evitiamo di comportarci come dei bambini.- Era la voce di Chloe, che, seduta sul sedile posteriore, non si girò nemmeno a guardarli. Nonostante fosse la più piccola del gruppo risultava sempre quella più saggia ed intelligente. A volte James pensava seriamente che Chloe fosse bipolare, passava dal sembrare il Joker a Yoda in certi momenti, ma era anche una delle cose che la rendevano simpatica agli occhi di James. 
-Secondo il cartello che abbiamo appena passato- aggiunse qualche attimo dopo, chinandosi a guardare una mappa locale che teneva in mano -dovremmo essere sulla strada giusta. Zack, prosegui dritto per mezzo miglio, poi la prima a destra dovrebbe essere la svolta per arrivare alla tua baita.
-Perfetto, ancora 10 minuti allora e ci possiamo scaldare davanti ad un bel camino.- Disse Zack con entusiasmo.
-Guarda non vedo davvero l'ora di una bella serata tranquilla dopo questo viaggio.- Rispose James con un certo sollievo.
Dopo qualche minuto Zack vide la svolta, rallentò in modo da non scivolare sul ghiaccio che ricopriva la strada, e prese la via sterrata ricoperta di neve. Dopo un altro minuto, da dietro gli alberi spuntò la baita. La casa era abbastanza grande, a due piani, completamente costruita in legno. Sulla facciata frontale era presente un porticato, il cui soffito faceva da piccolo terrazzo per il secondo piano. Tutt'attorno si vedevano solo alberi ed un palo di legno che portava elettricità in tutta la casa. Zack c'era già stato qualche volta, ma la sua vista era sempre bellissima, amava quel tipo di case fatte interamente in legno e disperse nei boschi, lontano da tutto e tutti. Per gli altri era la prima volta che vedevano la casa, ma la stupore era unanime, anche Matt era riuscito a svegliarsi in tempo per vederla. L'unica persona che sembrava esserne indifferente era Brooke, che si odiava con tutta sé stessa per aver accettato di andare a quel viaggio infernale.
Zack accostò nel piccolo spazio aperto che c'era davanti alla casa, una volta scesi tutti quanti presero le loro valigie e zaini e corsero sotto al porticato, cercando di scappare subito da quella tormenta di neve. Zack fu l'ultimo ad arrivare e, una volta trovate le chiavi, aprì la porta e tutti si fiondarono dentro.
L'interno della casa era ancora più bello: aperta la porta principale si trovava una stanza enorme, dal soffitto molto alto e con un soppalco sulla sinistra che portava alle stanze da letto e ai bagni; davanti all'ingresso si trovava un tappetto rosso con ricamate diverse figure geoemtriche di vari colori; al centro della stanza c'era un divano 'ad elle' in pelle nera e subito davanti a quest'ultimo un tavolino in vetro; il camino era la parte più bella di tutte, alto un metro e mezzo e largo due, costruito con diverse pietre grigie che raggiungevano il soffitto seguendo la linea della ciminiera, a metà di essa si trovava una testa di cervo imbalsamata appesa al muro; appese sulle pareti della stanza si potevano vedere diverse foto della famiglia Smith miste ad immagini in bianco e nero che ritraevano dei nativi americani.
-WOW! Questa si che è una casa!- Disse emozionato Matt.
-Spero tu ti possa godere la vacanza insieme ai tuoi amici.- gli rispose Brooke, in modo arrabbiato, mentre cominciava ad avviarsi verso il piano superiore.
-Ma Brooke aspetta! Cosa ti è successo?- rispose Matt, correndole dietro, ma non fece in tempo a raggiungerla che lei si chiuse la porta del bagno dietro, e sentì dopo un attimo il rumore delle chave che ruotava all'interno della serratura. 
-Brooke aprimi dai.- Matt cominciava a spazientirsi da quel suo comportamento, dato che non era la prima volta che faceva cosi. 
-Vattene e lasciami in pace.- Erano le uniche parole che provenirono da dietro la porta.
Matt scese giù dagli altri, che cominciavano a rilassarsi e a decidere chi andava in quale stanza. 
-Ragazzi ma cosa è successo?- Disse Matt avvicinandosi a loro.
-Ma è normale che faccia così? O solo oggi ha deciso di odiarci?- Rispose subito James, prima degli altri, così da sviare il discorso, ma attirandosi lo sguardo compiaciuto di Zack. 
-Non saprei... E' che per domani sera aveva in programma una serata con delle sue amiche, magari è arrabbiata per il fatto di non riuscire ad esserci.- Rispose Matt un po' affranto.
-Beh penso che questa vacanza sia un'occasione più imperdibile rispetto ad una semplice uscita con amiche. Comunque, abbiamo tre giorni e due notti, vedrai che prima o poi comincerà a divertirsi anche lei.- Disse di rimando Zack, cominciando a prendere la valigia sua e di Chloe e avviandosi verso le scale.
-Io e Chloe prendiamo la stanza dei miei al piano di sopra, Matt, James, scegliete tra di voi chi prende l'altra stanza di sopra.- E sparì dietro la porta della camera insieme a Chloe.
-Dai Matt prendi tu quella di sopra, cosi farai contenta Brooke.- 
-Grazie mille Sherlock! Ti devo un favore.- E cominciò ad avviarsi sulle scale. 
-Quattro anni che mi conosci e ancora non ti sei stancato di questa battuta?- Ma Matt sembrò non averlo sentito e, una volta raggiunta la cima della scalinata, urlò a tutti:-Tra 5 minuti ci troviamo tutti davanti al camino e si programma per bene questo fine settimana!- 
James rimase solo nella stanza, decise che i suoi vestiti stavano bene chiusi in valigia e che poteva benissimo sfarla la mattina dopo. Si avviò quindi verso il camino e cominciò a preprare il fuoco, dato che era l'unico nel gruppo in grado di farlo. Prese qualche ciocco di legno, un po' di combustibile e dei fiammiferi. Due minuti dopo il fuoco stava già prendendo, così James ci aggiunse qualche altro pezzo di legno. Soddisfatto del suo lavoro si accasciò sul divano. Era ancora intontito da quella birra che bevve in macchina, non reggendo l'alchool ne bastavano un paio per farlo sentire male. 
La prima persona ad arrivare fù Chloe, che si sedette di fianco a James.
-Quindi, in via confidenziale, cosa ne pensi di Brooke?-
-Mi stai davvero facendo questa domanda?- Ed entrambi scoppiarono in una risata. 
-Dalle un po' di tempo e vedrai che magari migliora come persona, devi solo conoscerla meglio.- Disse lei cominciando a cercare il telecomando per la televisione.
-Si, certo, staremo a vedere.-
Una volta trovato il telecomando Chloe accese il televisore. James rimase un attimo stupito dalla grandezza di quest'ultimo, dato che si trattava di un televisore di 52 pollici, e pensò che fosse uno spreco spendere tutti quei soldi per qualcosa che tieni in una casa dove ci passi pochissimo tempo, ma subito si ricordò che si trattava della famiglia di Zack, che essendo sempre stata benestante e non avendo problemi di soldi, si poteva permettere certe spese.
Quando il televisore si accese c'era aperto un canale di notizie 24 ore su 24, decisero di guardarlo un attimo, dato che parlavano della tempesta in cui si erano ritrovati.
Zack e Matt uscirono dalle proprie stanze quasi nello stesso momento, si avviarono entrambi verso il divano e Matt si fermò un secondo davanti alla porta del bagno per sentire se Brooke avesse voglia di stare con loro, ma senti solo dei lamenti sommessi, e decise da lasciarla stare.
-Allora ragazzi, quali sono i nostri piani per domani sera?- Disse Matt tutto euforico.
-La tua ragazza non si vuole unire a noi?- Disse Chloe.
-Penso che Brooke abbia bisogno di una serata di riposo, vedrete che domani mattina starà bene.-
Finì appena in tempo di dire questa frase che dal televisore si sentì la classica musichetta con la quale, in un telegiornale, annunciano una notizia dell'ultimo minuto:
-Ci giunge ora la notizia che il pericoloso criminale 'Jacob McMillan' è appena evaso dal carcere di massima sicurezza situato ad Arcadia Bay. Preghiamo tutti gli ascoltatori che vivono in quella zona di chiudersi in casa e attendere ulteriori notizie dalla polizia.- E il notiziario andò avanti, ma i quattro ormai non lo stavano più ascoltando.
-Zack, Arcadia Bay non è la città ai piedi di questa montagna?- chiese James, con i brividi che cominciavano a salirgli lungo la schiena.
-Si, esatto...- rispose Zack, con la voce quasi strozzata.
-Andiamo ragazzi! Quella città è un sacco di miglia lontana da qui, e guardate che tempesta c'è la fuori, credete davvero che una persona a piedi possa arrivare fino a qui?- disse Matt, cercando di tranquillizzare il gruppo.
-Forse hai ragione... Cerchiamo di essere razionali, è fisicamente impossibile.- Rispose Zack, non essendo però del tutto certo di quello che diceva.
Chloe intanto aveva già il telefono alla mano, cercando notizie riguardo questo 'Jacob McMillan'.
-Ragazzi, questo tipo era proprio uno psicopatico, prima di uccidere le sue vittime bussava contro porte, finestre o muri tre volte, ripetutamente, tutt'intorno alla casa, come per 'annunciare' il suo arrivo, e quando arrivava ad uccidere, secondo diversi rapporti di vari medici, lo faceva nel modo più doloroso possibile, torturando le sue vittime, e facendole a pezzi 'per il puro piacere di farlo'. Molto esplicito questo articolo, eh?-
Proprio in quel momento ci fù un silenzio di tomba, e a tutti e quattro gelò il sangue. Per la casa, rimbobavano tre colpi, come se qualcuno stesse tirando pugni contro la porta principale, subito dopo altri tre colpi, ad una delle finestre del piano superiore, poi altri tre, dalla finestra della stanza in cui erano. James urlò, fu un urlo breve e acuto, si alzò di scatto in piedi, ma subito si accorse che Chloe stava ridendo. 
-Dai James, non puoi credere a certe cose. Sarà sicuramente uno scherzo del vento, o peggio, uno scherzo di Brooke.- rispose lei.
-Brooke non mi sembra tanto il tipo di persona che fa questi scherzi.- Disse Zack, che cominciava a preoccuparsi anche lui. 
-Ragazzi, alla finestra!- Urlò immediatamente Matt.
-Cosa hai visto?- chiese Chloe.
-Brooke! C'era Brooke la fuori, l'ho vista chiaramente, era lei!- e subito si avviò verso la porta principale.
-Matt ma cosa dici? Brooke è in bagno su di sopra.- Disse Zack che gli corse dietro.
Ma sembrava che Matt non lo ascoltasse. Aprì la porta e corse fuori, urlando il nome di Brooke al vento. Zack, che era dietro di lui lo prese e lo tirò dentro casa.
-Matt! Ma ti sembra il caso di fare una cosa cosi stupida? Brooke è di sopra, stai tranquillo.-
-Vero, vero, hai ragione, mi sono fatto trasportare da questa storia. Ora vado su di sopra e la faccio uscire da quello stramaledetto bagno.-
Detto questo Matt si avviò su per le scale in direzione del bagno, ma non fece in tempo a bussare alla porta che subito vide una pozza di sangue fuoriuscire da sotto la porta. In quel preciso istante Matt si sentì senza forze, cadde all'indietro e urlò, urlò come non aveva mai fatto in vita sua.
I tre al piano di sotto, presi alla sprovvista, corsero di sopra per vedere cosa fosse successo, e anche loro rimasero senza parole. Zack non si fece prendere dal panico e subito andò verso la porta cercando di aprirla. Non riuscendoci, cominciò a prenderla a spallate, cercando di rompere la serratura. Al quinto colpo finalmente la porta cedette e si aprì, ma lo spettacolo che c'era dall'altra parte era orribile. Il bagno era completamente ricoperto di sangue. Quello che rimaneva di Brooke era sparso per tutta la stanza, e al centro di essa era stata posizionata la sua testa. Zack per poco non vomitò. Matt, che si era affacciato per vedere, si sentiva svenire, cominciò a piangere e si fece prendere dal panico. Corse giù per le scale, mentre gli altri lo seguirono.
-Dobbiamo andarcene da qui!- urlò, mentre si voltava per raccogliere lo zaino che aveva dimenticato vicino al divano.
-Hai ragione, corriamo alla macchina e andiamo al villaggio che si trova qua vicino!- Rispose Zack, che si stava facendo prendere anche lui dal panico.
In quel momento le luci all'interno della stanza si spensero, assieme a loro si spense di colpo anche il fuoco. Si sentirono dei rumori sordi, poi, ad un tratto, Matt urlò. Il buio che circondava la stanza era così fitto che non si vedeva nulla. Quando Matt smise di urlare, le luci si riaccesero tutte, ad eccezione del fuoco nel camino. E subito si notò che Matt era scomparso. Sul momento nessuno dei tre si accorse di nulla, ma quando Chloe alzò lo sguardo rimase impietrita, così impietrita che non riuscì nemmeno ad urlare. Al posto della testa di cervo imbalsamata ora vi si trovava la testa di Matt, appesa, con gli occhi spalancati. Zack in quel momento si infuriò, uno dei suoi migliori amici era appena stato ucciso.
-Bastardo! Te la farò pagare!- urlò Zack, con le lacrime che gli solcavano il volto. Oramai in lui la paura era quasi del tutto scomparsa, al suo posto era cresciuta una rabbia così feroce, che lo fece uscire di testa. Corse verso l'armadietto situato nell'angolo, girò la chiave già inserita e aprì lo sportello. Fece per afferrare il fucile da caccia di suo padre, ma si accorse che mancava.
-Oh merda. Ora ha pure il nostro fucile.- Disse Zack, girandosi verso Chloe e James, con gli occhi vitrei, e per un attimo pensò al peggio. Si disse che non voleva morire li dentro, non voleva morire così giovane. Tirò fuori dalla tasca le chiavi della macchina e si avviò fuori casa. James e Chloe lo seguirono immediatamente, ma lei non fece in tempo a superare la soglia della porta che una mano l'afferrò da dietro e le coprì la bocca. Riuscì in qualche modo ad emettere un suono, quel poco che bastava per attirare l'attenzione di James e Zack. Quest'ultimo, vedendo la scena, subito corse verso la porta, ma non fece in tempo a fare due passi che un coltello si avvicinò alla gola di Chloe, provocandole un taglio profondo e facendo schizzare il sangue ovunque. Zack impazzi, continuò la sua corsa verso la porta e si buttò contro l'uomo che ancora teneva Chloe. Appena Zack si avvicinò, sentì uno sparo, ma non si accorse che il bersaglio di quel colpo era proprio lui. Infatti il colpo lo aveva preso di striscio nel fianco. Era ormai preso dalla rabbia e dall'adrenalina, ritrovandosi di fronte quest'uomo incappucciato. Prese con due mani la canna del fucile e lo lanciò dietro di sé, ma subito l'uomo reagì, caricandolo, lo buttò a terra e cominciò subito a pugnalarlo. Si fermò solo nell'instante in cui sentì caricare un fucile, alzò la testa, e vide che James glielo stava puntando contro. Ma non appena James premette il grilletto, subito aprì gli occhi.
James si guardò intorno, si trovava nella baita e si era addormentato sul divano subito dopo aver accesso il fuoco. Sentì dei passi provenire dalle scale, si girò di colpo alzandosi in piedi, in preda alla paura, ma dalla scale stava scendendo Chloe. Lei, sorpresa da quella reazione da parte sua, gli chiese:
-Che c'è James, hai visto un fantasma?-
-No scusami, mi ero addormentato e ho avuto in incubo.-
Mentre diceva quelle ultime parole, dalla porta principale si sentì bussare. Uno, due ed un terzo colpo.







Nota dell'autore: Beh innanzitutto grazie a te che stai leggendo per essere arrivato fin qui. Il motivo principale di questa piccola nota è la richiesta di recensioni. Sono ancora agli inizi nella scrittura e ho bisogno di capire dove sono i miei sbagli. Quindi, perfavore, se hai un attimo di tempo ti chiedo di lasciarmi scritto quello che pensi della storia appena letta, ma, soprattutto, chiedo di farmi presenti errori, che siano grammaticali o altro, i quali mi aiuteranno a migliorare future storie. Quindi grazie ancora e buon continuo di lettura!
  
   
 
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