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Autore: Uraganodilettere    23/06/2017    0 recensioni
Un padre poliziotto,una figlia avventuriera,un fratello dispettoso e un segreto da custodire.
Questo è ciò che accade nella grande grande Miami Beach.
I Carter,una famiglia alquanto diffusa grazie ai venticinque anni di servizio al distretto di polizia del padre.
Una famiglia che nonostante la perdita della madre,si è trasferita per creare un nuovo inizio.
Ed è proprio in quella nuova casa che Morgan-giovane avventuriera-scopre un qualcosa che sarà costretta a custodire per molto tempo.
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 •Un segreto da custodire• "Piantala Tobias!", Urlo togliendomi le cuffiette dalle orecchie. "Dai Morgan mi annoio!", Sbuffa per poi darsi una spinta contro il sedile ritornando con le braccia conserte e il broncio. Rimetto le mie cuffiette e appoggio la fronte al finestrino appannato lasciando il segno. Me le tira via con forza.Gli tiro un pugnetto e si mette a gridare. "Ahia!Mi hai fatto male." "Ma se non ti ho nemmeno toccato, smettila!" La macchina si ferma di colpo. "Sono stufo delle vostre continue urla, d'ora in poi non voglio sentire volare nemmeno una mosca. Chiaro?" Nessuno fiata. "Chiaro?", Ribadisce in tono autoritario. "Chiaro", Ripetiamo in coro io e mio fratello. Ci guarda dallo specchietto retro-visore per qualche secondo accertandosi che ognuno prenda le distanze dall'altro. Io mi rimetto le cuffiette e Tobias ritorna a giocherellare con i lacci della felpa che indossa. Questo viaggio è appena iniziato e sono già stufa. Non per il viaggio in se, ma per la presenza di quella peste di mio fratello. Ha solo otto anni e non voglio sapere cos'altro combinerà avanzando d'età. La luce del sole che sorge riflette sui miei capelli facendoli diventare di un colorito quasi oro. Sperando in nessun'altra interruzione, faccio ripartire la playlist del mio cellulare. Siamo diretti a Miami Beach.La perenne calda,afosa e soleggiante città di Miami Beach. Perché questo viaggio? Perché dopo aver passato tre strazianti anni nella umida e fredda città di Boston abbiamo -o meglio mio padre- ha deciso di lasciare alle spalle il triste passato trasferendosi con me e mio fratello in una nuova casa. La perdita di mia madre ha causato un colpo abbastanza forte nel cuore di tutti noi. È stata una donna sempre in movimento. Con un talento innato per il canto. Nonostante non abbia mai potuto passare molto tempo con noi a causa del suo lavoro e dei suoi continui viaggi, è comunque sempre stata una madre e una moglie premurosa e attenta. Prima di ogni volo si alzava presto la mattina per preparare una colazione diversa ad ognuno di noi,la nostra preferita. Quando è venuta a mancare, il primo a saperlo è stato mio padre. L'hanno chiamato dalla compagnia aerea. Non ci ha mai detto cosa gli dissero in quella telefonata e non sapemmo neppure la causa della sua morte. Lo disse a me per prima. Si sedette di soppiatto sul mio letto mentre stavo svolgendo i compiti e cominciò a parlarmi di cose assurde. Mi parlò di statistiche, di matematica, di poesia e di fisica. In qualche modo assurdo che sapeva solo lui, riuscì a collegare tutto in un unico argomento facendomi capire con mille giri di parole ciò che era successo. Sono sempre stata una ragazza forte, con degli obbiettivi da raggiungere. Qualcosa univa me e mia madre:Il senso dell'avventura. Le ferite procurate esplorando i boschi, entrare in posti vietati,andare in posti desolati, sdraiarsi con gli occhi rivolti al cielo per osservare le stelle e contare le cicatrici sul mio corpo per tutte le scivolate nel fango. Ci accomunava questo:L'avventura.
   
 
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