“Fanfiction partecipante al contest “ByeBoys&Girls Hellatus”




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Prompt 2: One Shot "We live"


• Personaggi: Rowena 

• Coppia: Nessuna

•Genere: Introspettivo

•Rating: Verde

•One shot: 900 parole




Essere una strega nata con il dono della magia ha i suoi vantaggi. Molti vantaggi. 

Con la magia puoi avere tutto: fama, ricchezza e gloria.
Puoi averli pronunciando una formula imparata a memoria da un tomo o creata da te stessa incanalando le energie della natura.

Sei soddisfatta e appagata quando riesci nell’intento, quando spadroneggi con gli incantesimi e ridi maligna al fallimento di una tua consorella fregandotene di attirarti le antipatie della comunità magica. 

Tanto hai il potere, sei forte e potente. Non t’importa se non ti apprezzano o non ti accettano.

Tanto sei abituata. Lo stesso tuo sangue, la tua stessa famiglia non ti ha mai considerato speciale per il tuo dono, anzi se ne vergognavano e facevano di tutto per nasconderlo.

Te ne andasti quando capisti che potevi fare grandi cose, che loro sarebbero rimasti solo dei patetici conciatori di pelli puzzolenti.

Non fu facile. Molte porte sbattute in faccia. Molta sofferenza. Sofferenza che non faceva altro che indurire il tuo cuore. 

Capisti, dopo l’ennesima umiliazione e mortificazione, che senza la famiglia e senza altri legami saresti diventata inarrestabile.

Iniziasti a pensare solo a te stessa e al tuo tornaconto personale facendo anche cose orribili, pur di raggiungere lo scopo che ti prefiggesti. E arrivarono così le prime soddisfazioni.

Ti ripromettesti che mai ti saresti innamorata, perché l'amore è debolezza.

E tu non volevi esserlo più, ma il destino è beffardo e gioca a tuo favore la partita.

Un gioco di sguardi, delle parole di miele e sei fregata. 

"Forse qualcuno ti accetterà!?" arrivi a credere, ma ben presto comprendi che è solo illusione, mera illusione. Ma ti ha solo usato, ti ha voltato le spalle anche quell’infame.

Arrivi a odiare quel fagottino che tieni tra le braccia, lo odi con tutta te stessa.

Lo maltratti e lo abbandoni e non lo vuoi più rivedere quel figlio che ti ricorda l'uomo per cui hai aperto il cuore ai sentimenti che credevi andati. Perduti da anni, congelati in quel tuo cuore che indurito, evidentemente, non lo era così tanto.

E così passano secoli e secoli. Dove "Malvagità" è il tuo secondo nome. Il cuore, ora indurito, lo è sul serio. 

Sei diventata ancora più arrivista e opportunista scegliendo e servendo chi ha più potere, per cercare di avere anche quello.

E infine lo assapori da chi non credevi, da chi odi di più al mondo.

Fergus, tuo figlio, il Re dell’inferno. Te lo ingrazi, te lo tieni buono, te lo rigiri come vuoi pur di ottenere e regnare al suo fianco. O forse, per regnare tu stessa.

Ti dà felicità questo. Ti vanti anche con quella Olivette che ti ha cacciato e umiliato. Hai la tua rivincita. Ora sei la regina madre.

Oh si il potere!!! E' così inebriante!!

Ma tiri troppo la corda e tutto ti viene tolto.

Maledetto Dean Winchester che ha corrotto tuo figlio. Paradossalmente sembra che sia stato l'umano a dannare il Re dell'Inferno.

Lo disprezzi ancora di più, lo vuoi morto con ogni cellula del tuo corpo e quando per colpa sua, l’unico affetto che ti era rimasto al mondo, che amavi come un figlio e più del tuo stesso sangue, deve morire, allora, la vendetta è l’unica soluzione.

E quando ti ritrovi fianco a fianco con Gavin, spingi tuo nipote a ritornare nel passato e a morire su quella nave ristabilendo la linea temporale.
Scopo raggiunto perché sai che questo era l’unico modo per ferirlo, piegarlo e ci sei riuscita. 

Perché solo sua madre può spezzare quel suo cuore oramai perso tra la dannazione e l'umanità.

Sparisci dalla circolazione, credendo di essere felice e appagata ma ti rendi conto che ora non hai più nessuno. Sei sola. 

Bruci di rabbia. Si bruci perché non hai più niente. Te ne rendi conto, vivendo alla macchia. Nascondendoti, cambiando identità.

Vivevi solo un’illusione.

Il potere non è tutto. Tu non ne sei mai stata felice.

Raggiunto un obbiettivo, poi non ti rimane niente in mano. Solo un momento che scivola via come sabbia tra le dita. Mera felicità.

Ed è quello che pensi mentre Lucifero ti tortura, ti strappa una ciocca di capelli e ti dà fuoco. 

Senti la tua carne bruciare fino all’osso. Gridi. Non hai mai provato tanto dolore in vita tua.

Senti la vita scivolare via, ma se credeva ,quell’arcangelo, di fregare una strega con la tua conoscenza si sbagliava di grosso.

Il tuo corpo bruciato è irrecuperabile! La magia in te non lo sarà mai. Lei vive sempre.

Tra le fiamme, una piccola fiammella si stacca e leggera come potrebbe essere una farfalla si libra in aria uscendo dalla finestra. E’ la tua vera essenza. 

Vuoi vedere un'ultima volta tuo figlio, prima che l'antico incantesimo faccia il suo corso.

Sai dove trovarlo, sai che è al bunker; infatti lo trovi lì seduto a un tavolo, pugnalato a una mano.

Lui sa che sei tu, sua madre, lo sbeffeggi perfino. Ma poi lo inciti ad andare da quei Winchester e ad aiutarli a sconfiggere Lucifero e lui ti ascolta salutandoti con uno dei suoi epiteti migliori.

Lo lasci lì e capisci che è giunto il momento.

Ti fondi con la natura. Con quelle stesse forze che ti hanno governato da sempre. 

Ora sei un tutt'uno con le antiche forze che governano la terra. Sei felice. Sì!, Lo sei.

Se un giorno dovessi reincarnarti non lo sai, ma per ora ti va bene così. 
 
 
 
Note autrice
Come per The king, anche lei mi mancherà. Che fine orribile che le ha fatto fare Lucifero. Oltre il corpo bruciato, una cosa che mi è rimasta impressa. Strapparle quella ciocca di capelli è stata di una crudeltà inaudita, ma ancora di più come l'ha lanciata a terra: con disprezzo e disgusto.
Grazie a cin75 e summer moon che mi hanno betato e corretto la storia. Grazie di cuore. :)
Grazie Lilyy per segnalamrmi gli errori di batittura. Troppo gentile ^^
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.


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