26/06/2017
3 recensioniRumors
« Guardalo è Toorou Oikawa »« Hai sentito quello che gli è successo? »
« Già poverino, io sarei distrutta se fossi al suo posto »
« Vero, però…voglio dire è un ragazzo, è strano che sia successo a lui »
« Effettivamente avrebbe potuto fare qualcosa di più »
« La verità è che è debole, al mio ragazzo non sarebbe mai potuto succedere! »
Voci.
Ti entrano nella testa, come un martellare continuo che non ti abbandona mia, anche se non vedi le persone parlare, sai che lo stanno facendo.
Sono un po' come le occhiate.
Quando passi c'è sempre silenzio e tutti si mettono a fissarti.
Sono occhiate di dispiacere.
Provano pena.
Ma anche di disprezzo, derisione.
La fa facile chi dice “ignorali”.
Non puoi ignorarli perché quelle espressioni fanno più male di mille coltellate.
Sei sempre stato al centro dell'attenzione.
Prima eri bello, bravo, amato.
E anche se nell'aspetto non sei cambiato per gli altri è tutto diverso.
Ora sei il poveretto che è stato stuprato, che non è stato in grado di difendersi.
Questo tipo di violenza di solito è sempre collegata con le ragazze, è strano che sia successo ad un ragazzo.
Checca.
Sempre col visino pulito, la giacca sistemata, mai un graffio.
Come un perfetto principino viziato.
E mentre attraversi il corridoio macabramente silenzioso conti le ore che mancano per andare a casa.
Anche al club l'aria è diversa.
Certo i ragazzi stanno facendo di tutto per andare avanti come al solito, ma senti che è diverso.
Ti compatiscono e un capitano non dovrebbe essere compatito.
Ti senti un peso.
Il fatto che tutta la scuola sappia cosa ti sia accaduto, qualcosa di così intimo.
Doveva essere un dolore personale.
Hai iniziato ad evitare Iwaizumi a scuola.
Hai disperatamente bisogno di lui, per questo tutte le sere ti ritrovi a piangere tra le sue bracce, ma a scuola è diverso.
Non vuoi che circolino altre voci.
Non ce la fai più.
« Guarda il ragazzo di Toorou Oikawa »
« Non sapevo che anche lui fosse gay »
« Che schifo che mi fanno »
No, non ce la faresti.
Non puoi fare questo ad Iwa-chan.
Non puoi farci niente se vivi in una stupida società omofoba, ma almeno devi proteggere Iwa-chan.
Corri via da quel corridoio, ti nascondi in giardino sotto una finestra.
Ti prendi la testa tra le mani, tappandosi le orecchie.
Basta, basta, basta, basta, basta.
Non ce la fai più.
Vi prego basta.
Non vuoi più sentire le voci.
Non vuoi più sentire il dolore.
Non vuoi più sentire nulla.
Per favore basta.
Senti qualcosa di fresco sulla fonte.
Alzi lo sguardo, vedi la faccia imbronciata di Iwaizumi e la bottiglietta d'acqua che ti ha appoggiato sulla fronte.
La prendi.
Nonostante tutto non vuoi abbandonare Iwa-chan.
La notte rivivi quella sera.
Quel vicolo.
Quel ghigno.
E le spinte.
Ad ogni spinta senti il corpo bruciare di dolore e l'anima andare sempre più a pezzi.
Non è vero che non hai provato a difenderti, ovviamente hai fatto di tutto.
Ma era semplicemente troppo forte.
E tu troppo debole.
Il problema è che sei stato stuprato dalla persona che amavi.
« Hai saputo, Terushima Shoto della sezione B si è trasferito »
« Si, ma si dice che sia stato lui a stuprare Oikawa »
« Oddio che mostro! Ma come ha potuto?! »
« Beh nessuno sa se sia stato veramente lui, ma ultimante li vedevo spesso insieme. Probabilmente si frequentavano »
« E dire che era proprio un bel ragazzo, non avrei mia detto che fosse omosessuale! Non sembrava per nulla! »
« Già, poi aveva quel fisico da urlo! »
« Tutto merito del club di calcio! »
Teru-chan aveva i capelli neri e un sorriso splendente.
Era una di quelle persone vivaci che se ne sbattono del mondo.
Una di quelle persone con cui sei sicuro di poter vivere incredibili avventure, come nei film.
Lo vedevi come ti osservava dalla classe di fronte, quindi non ti sei stupito più di tanto quando un pomeriggio vi siete fermati a prendere un caffè insieme.
Ti ricordi ancora la discussione terribile avuta con Iwa-chan.
Terushima non gli piaceva, non gliela raccontava giusta, non dovevi uscirci.
Allora ti eri messo ad urlare che era solo geloso che era la sua vita e che se ci teneva a lui poteva dirglielo prima, prima che qualcuno arrivasse a rubarti il cuore.
Iwa-chan ti aveva guardato negli occhi.
Te lo ricordi bene quello sguardo.
Era carico di delusione, e risentimento, poi aveva abbassato lo sguardo e se n'era andato, chiudendosi la porta dietro di lui.
Da quel giorno vi eravate parlati sempre meno mentre con Terushima uscivi sempre di più.
Era un tipo solare, anche se un po' troppo impulsivo per i tuoi gusti.
Il fatto è che ti amava tutto qua, quindi era normale che volesse una dimostrazione del tuo amore, anche fisico.
Il sesso però ti faceva paura.
Poi era come se fosse ovvio che tu saresti stato sotto.
Solo perché sei bello come una bambola non vouol dire che tu sia una ragazza.
Comunque questo a lui non l'aveva mai detto.
Erano arrivati in prima base, però quando era arrivato il momento hai avuto davvero paura.
Non ti sentivi pronto, non volevi.
Hai urlato e hai arretrato.
Ricordi che Terushima ti abbia urlato qualcosa, ma solo quando hai iniziato a piangere ti ha lasciato da solo sbattendo violentemente la porta, decisamente incazzato.
Nel giro di due settimane le due persone più importanti della tua vita ti avevano lasciato indietro, sbattendo quella dannata porta.
Quella cosa era successa circa una settimana dopo, ad una festa.
Avevi bevuto un po', ma eri lucido.
Teru-chan invece era completamente andato.
Eri un po' preoccupato in effetti, non volevi che stesse male.
Ad un certo punto il tuo ragazzo ti aveva afferrato la mano, “Oi andiamo a casa, ci divertiamo di più che qui”.
Tu avevi sorriso e te l'eri preso sotto braccio.
Neanche 10 metri che si era messo a vomitare.
Tu gli sei stato accanto, assicurandoti che i capelli non gli andassero davanti alla faccia.
Teru-chan aveva dei gran bei capelli.
Gli hai anche portato dell'acqua e un'oretta dopo sembrava stare meglio.
Stavate andando a casa.
Sapevi cosa voleva Terushima e hai anche pensato che forse avresti potuto darglielo.
In fondo è solo sesso, che male c'è.
Forse fu lì che si accese la lampadina.
Tu non volevi fare sesso.
Volevi fare l'amore e non ti immaginavi due occhi neri a guardarti.
Quelli che volevi addosso erano verdi scuri.
« Teru-chan forse non è una buona idea »
« Che cazzo Oikawa, di nuovo con questa storia! Smettila di fare la prima donna! »
« No ascoltami, non credo che tra noi possa funzionare »
« Cosa? Mi stai per caso lasciando?! »
Poi non ti ricordi bene cosa vi siete detti.
Ricordi che ti faceva paura e che ad un certo punto ti sei messo a correre, desiderando solo di essere lontano da quel posto.
Quando Terushima ti hai afferrato ti sei messo a scalciare e a tirare pugni un po' a caso.
Alla fine lui ti aveva colpito più forte però, era più grosso.
La paura, quella vera, l'hai provata mentre ti ha tirato giù i pantaloni e ti ha penetrato a secco.
In quel momento eri come...svuotato.
Era una sensazione orribile perché ti eri arreso.
Non sarebbe arrivato nessun Iwa-chan su un cavallo bianco a salvarti.
Nessuno avrebbe sentito le tue urla o le tue lacrime.
Terushima ti stava fottendo con tutta la forza che aveva.
Sentivi i suoi muscoli contrarsi attraverso le spinte.
I suoi gemiti simili a grugniti come se fosse la più brutta delle bestie.
E tu piangevi, lì contro un anonimo muro, con la consapevolezza di non poter fare nulla e di accettare passivamente quel destino ingiusto.
Dentro di te hai sempre sperato che arrivasse Iwa-chan a stenderlo con un pugno, ma non è successo.
È arrivato dopo, però.
Quando non hai avuto il coraggio di sederti, perché cazzo faceva troppo male.
Quando non hai avuto nemmeno il coraggio di andartene da quel vicolo, troppo impaurito che lì fuori ci fosse quel mostro ad aspettarti, non ancora soddisfatto.
Quasi non ti sei reso conto di aver iniziato a piangere più forte, in modo disperato e liberatorio.
Un pianto forte, senza controllo.
E poi lui ti aveva trovato.
Lo avevi guardato disperato e supplicante e lui si era gettato su di te.
Stavi così bene tra le braccia di Iwa-chan.
Il suo petto era caldo e la sua stretta confortevole, come un rifugio che ti avrebbe sempre protetto.
Come sei stato stupido nel cercare l'amore in quel mostro quando c'è lo avevi ad un passo da te.
Mentre piangevi continuavi a gridare scusa e Iwaizumi, beh lui era arrabbiato.
Anzi no, arrabbiato era un eufemismo, se si fosse potuto trasformare in un drago in quel momento lo avrebbe fatto.
Sembravano gli occhi di una persona pronta ad uccidere i suoi.
Forse si è calmato solo dopo averti osservato bene.
Ha iniziato a cullarti, come se fossi un bambino, e solo in quel momento il dolore ti è sembrato un po' meno forte.
Come la scuola sia venuto a saperlo non lo sai.
Era un segreto che custodivi tu, Iwa-chan e quello stronzo.
Per quanto cattivo Terushima non era stupido, sapeva anche lui che ciò che aveva fatto era un reato, quindi non credi che sia andato a dirlo ai quattro venti.
L'ultima possibilità è che qualcuno abbia assistito.
E che non ti abbia aiutato.
Non sai chi sia, ma nutri per questa persona un rancore quasi pari per quello del mostro.
Dirlo alla tua famiglia è stato...mortificante.
Davvero imbarazzante.
È stato terribile vedere tua madre piangere, le sorelle incredule e tuo padre colmo d'ira.
Siete subito andati a denunciarlo alla polizia.
Per giorni hai avuto paura di ritrovarti Terushima da qualche parte.
Non riuscivi più a mangiare, o a dormire.
Eri diventato paranoico e a nulla servivano le affermazioni dei tuoi che ti dicevano che ormai era in una comunità.
L'unico rimedio erano le braccia di Iwa-chan.
Di giorni lo evitavi e di notte ci dormivi insieme.
Dormivate senza fare nulla.
Però si capiva che non eravate più amici.
Era un equilibrio precario di cui non eri felice nè tu nè lui.
I tuoi genitori ti hanno anche costretto ad andare da uno psicologo.
All'inizio non eri contento, così il fatto che c'era un problema era...comfermato.
Però parlare a quello sconosciuto non era poi male, riuscivi un po' a riordinare la mente.
Hai pensato che le voci sarebbero sparite piano piano, e invece no, sei sempre al centro dell'attenzione, ma non nel modo che vuoi tu.
Hai anche perso la partita contro la Karasuno.
Ti sei fottuto le nazionali e la tua rivalsa contro Ushikawa.
Che merda di vita.
Le cose con Iwa-chan però vanno meglio.
Hai capito che sei troppo egoista per lasciarlo andare.
È l'unico che conti veramente.
Continui a sognare Terushima e quando ti agiti nel sonno senti delle braccia calde circondarti e subito sei più tranquillo.
Hajime ti bacia e tu ti accoccoli contro il suo petto non sapendo bene quando e se supererai quella cosa.
Sai solo che in quel momento, tra le braccia di Iwa-chan, ti senti bene e che non vuoi che quel bastardo ti rovini la vita.
Non vuoi.
« Iwa-chan »
« Hmh »
« Ti amo »
« Dormi »
« Ma… »
Iwa-chan ti zittisce con un bacio perché è ancora troppo tsundere per ammettere i suoi sentimenti.
In fondo credi proprio di potercela fare, a superare quella cosa.
E sicuramente un giorno sconfiggerai anche Ushijima.
Va tutto bene mentre stai tra le braccia calde di Iwa-chan.
Le voci si affievoliscono.
Angolo autrice
Ecco cosa succede quando finisci 13.
Povero Oikawa, lo maltratto sempre.
Comunque devo dire che forse è un po' pesantuccia come fic, anche se non sono riuscita ad esprimermi come volevo.
Ho messo l'ooc oer sicurezza, e scusate se Iwaizumi non interagisce tantissimo, ma l'ho voluta davvero concentrare su Oikawa.
Se avete voglia fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima
K
P.S Il Terushima qui presente non è in alcun modo legato al nostro bimbo della serie, semplicemente è stato il primo nome che mi è venuto in mente (scusa Teru u.u)