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Autore: CalimeNilie    26/06/2017    3 recensioni
[Clexa, Ranya, AU]
Una serie di lettere vergate dalla mano di Clarke Griffin, bambina prima e ragazza poi, e spedite a Babbo Natale, sui passi della sua storia personale.
Dal testo: "Caro Babbo Natale, sono di nuovo io, Clarke Griffin. Anche l’anno scorso è stato una delusione: che cosa vuol dire che non puoi regalarmi uno dei tuoi folletti? Cosa pensavi, che lo avrei trattato male?"
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Natale 2004
Caro Babbo Natale,
il mio nome è Clarke Griffin, ho sette anni e questa è la prima volta che ti scrivo. Mamma dice che mi puoi portare dei regali, ma non troppi. Due al massimo, dice. Allora voglio che mi porti papà e un libro con le figure da colorare, come quello di Raven. Lei esce sempre dai bordi perché non sa colorare bene, invece io sono molto brava.
Puoi farlo?
Grazie in anticipo.

 

Natale 2005
Caro Babbo Natale,
non capisco cosa intendi dire, quando dici che non puoi portarmi papà perché se n’è andato in un altro posto. Insomma: puoi fare volare una slitta, ma non puoi portarmi mio papà? Mi manca tantissimissimo, sai, e anche alla mamma.
E comunque non mi convince questa storia della slitta: anche se andasse a millecentonovemilionimigliaia di chilometri all’ora, non ce la faresti a fare tutto il mondo in una notte. Guarda che non sono una stupida. Non me la stai raccontando giusta.
Tralasciando questo: quest’anno vorrei uno dei tuoi folletti e un pupazzo a forma di cane. Certo, la cosa bella sarebbe avere un cane vero, ma mamma non vuole.
Mi so accontentare.

 

Natale 2006
Caro Babbo Natale,
sono di nuovo io, Clarke Griffin.
Anche l’anno scorso è stato una delusione: che cosa vuol dire che non puoi regalarmi uno dei tuoi folletti? Cosa pensavi, che lo avrei trattato male? Gli avrei dato da mangiare caramelle e latte (mi sono informata su cosa mangiano i folletti, come vedi), mica il minestrone di mamma.
Di’ la verità: i folletti sono i tuoi schiavi. È per questo che non hai voluto portamene uno.
Quest’anno comunque sono stata super brava, quindi voglio chiederti di portarmi un set nuovo di pastelli e dei quaderni. E poi voglio un cane. Uno vero, questa volta, come quello di Raven. Non importa quello che pensa mamma: una volta che me lo avrai portato, non potremo più disfarcene e lei sarà costretta ad amarlo. Puoi passarmelo dalla finestra, visto che non abbiamo un camino. Io ti aspetterò alzata.
E un’altra piccola cosa: vorrei che Finn si accorgesse di me, perché è il bambino che mi piace più di tutti nella mia scuola. Non so perché, mi sembra che invece lui ami Octavia Blake e io odio quella stupida.
Grazie.

 

Natale 2007
Caro Babbo Natale,
forse non ci siamo capiti. Ti ho chiesto un cane. Un CANE, non un criceto. Hai per caso parlato con mamma e ti ha convinto a non portarmelo? Guarda che io ti ho aspettato in piedi tutta notte!
Tralasciamo la questione del cane, perché forse hai parlato con mamma e ti ha convinto a non portarmelo.
Parliamo invece di Finn. L’altra volta, in piscina, ha chiesto a Octavia di mettersi con lui. Per fortuna, Octavia ha spinto quello stupido nella piscina per gli adulti. È stata una vera fortuna che lui non sapesse nuotare. Dovevi vedere come sputava acqua, quando Raven l’ha ripescato.
Ora, le cose sono andate per il meglio, ma dove sarebbe il tuo intervento magico? A che cosa servi, Babbo Natale? Sei una delusione su tutti i fronti.
Bada bene, dunque: quest’anno mi piacerebbe che tu mi portassi un gufo, perché l’anno prossimo compirò undici anni e tu sai cosa questo significa, no? Sarebbe bello ricevere anche una bacchetta, e magari dei libri di magia, così potrò iniziare ad esercitarmi prima che arrivi la mia lettera per Hogwarts.
E un’altra cosa. Puoi fare in modo che io e Octavia diventiamo amiche? Mi sta molto simpatica, da quello che ho potuto vedere. E poi è una tosta.
Puoi fare in modo che sia la mia migliore amica? Insieme a Raven, ovviamente, non potrei mai tradire Rae.

 

Natale 2008
Caro Babbo Natale,
ci deve essere stato un errore. Sei tu che ti occupi delle lettere di Hogwarts, per caso? Non mi pare. È il professor Silente a farlo, insieme alla professoressa McGranitt. Quindi, perché sei stato tu a scrivermi che hanno smarrito la mia lettera?
Come se poi questa fosse una scusa accettabile per non avermi portato la bacchetta che avevo chiesto. Per non parlare del gufo. Mi hai regalato un gatto nero. Un gatto. Secondo me tu hai qualche problema con gli animali, perché già una volta mi hai portato un criceto quando avevo chiesto un cane.
Ti avevo chiesto un libro di magia e mi hai portato Eragon, che è un bel libro, con una copertina molto figa, ma non esattamente quello che chiedevo io. Quello che volevo, per intenderci, era qualcosa come Guida pratica alla Trasfigurazione per principianti, o Storia della Magia, di Bathilda Bagshot.
Il freddo ti deve aver fatto male. Oppure sei invecchiato male.
È vero però che, almeno, Octavia è entrata a far parte del mio gruppo di amiche. È davvero simpatica come avevo pensato, lo sai?
Comunque. Mi piacerebbe se mi portassi dei manga. Li legge Raven e alcuni sono davvero fighi. Per esempio, puoi portarmi cose come One Piece, Sailor Moon, Loveless, Naruto, Axis Powers Hetalia, Inazuma Eleven. Dovrebbero bastare.
E ho un’ultima cosa da chiederti: vorrei che Anya Forrest, della classe superiore, la smettesse di darci fastidio, soprattutto a Raven. Se non riesci, quanto meno fulminala sul posto, perché è davvero insopportabile e ci ruba sempre la merenda.
Grazie di cuore.

P.S. So che non sono stata molto gentile, ma non è che potresti tenermi informata per quanto riguarda quella lettera di Hogwarts? Tengo duro, con la speranza.

 

Natale 2009
Caro Babbo Natale,
grazie, grazie, grazie mille per tutti i manga che mi hai regalato l’anno scorso. Certo, io ti avevo chiesto molta più roba, mentre tu ti sei limitato a portarmi solo la serie completa di Loveless, ma va bene così. E poi, sai, ho scoperto certi siti, su cui posso leggere delle storie con i personaggi dei manga che mi hai portato. Solo che qui ci sono molti più happy-ending e tutte le coppie che shippo sono canon. Ho trovato il paradiso.
Approfitto della tua generosità per chiederti una copia de Lo Hobbit e la saga di Star Wars completa.
C’è solo una cosa che mi lascia perplessa. Anya Forrest ha smesso di tormentarci, ma credo sia solo perché lei e Raven frequentano insieme lo stesso corso di informatica.
Perciò quest’anno ti ripeto l’appello: per favore, togli di mezzo Anya, una volta per tutte. O comunque, fai in modo che lei e Raven diventino amiche, perché Raven ultimamente non fa altro che parlare di lei ed è stancante, soprattutto perché Anya invece non la considera proprio.
Sai cosa è peggio? Che non è lei il peggio. Il peggio è la sua amichetta Lexa Woods. È così presuntuosa, non puoi neanche immaginare quante volte sono finita in punizione per colpa sua. Io odio Lexa Woods e mi piacerebbe includere anche lei nell’appello che ho lanciato. Non mi interessa se non puoi uccidere le persone.
Non sarebbe poi così difficile, per te, farle fuori: potresti tirarle sotto con la tua slitta.
I miei più sinceri ringraziamenti.

P.S. Sai qualcosa della mia lettera? C’è ancora tempo per partire per l’Inghilterra e prendere un treno dal binario 9 e ¾ di King’s Cross.

 

Natale 2010
Caro Babbo Natale,
devi assolutamente fare qualcosa per Raven. Da quando Anya Forrest se n’è andata alle scuole superiori, è tristissima. E Raven, semplicemente, non è fatta per essere così triste. Per favore, quindi, fai qualcosa per lei.
Grazie invece per esserti occupato di Lexa. Da quando la sua amica Anya se n’è andata, non ci dà più fastidio. Anzi, sembra anche una persona piacevole da conoscere e frequentare. Non mi dispiacerebbe essere sua amica. Quindi, è questo che ti chiedo per l’anno prossimo: che Lexa diventi mia amica. Con Octavia ha funzionato, del resto.
Non ho null’altro da chiederti, eccetto dei pennelli nuovi, una giacca per l’inverno, magari come quella di Lexa, e il cofanetto dell’ultima stagione di Doctor Who.
Grazie in anticipo.

P.S. Inizio a dubitare che la mia lettera da Hogwarts arriverà mai. Del resto, un viaggio intercontinentale deve essere stancante per quelle povere civette messaggere.

 

Natale 2011
Caro Babbo Natale,
sono contenta che io e Lexa siamo diventate amiche, praticamente inseparabili, tanto che ora io e lei passiamo tutti i pomeriggi insieme. Tuttavia non mi piace la strada che sta prendendo. Si è messa con Costia, e non ha senso, perché hanno solo tredici anni. E poi che cosa vuole fare, sposarla? Non è bello, quando Costia e Lexa si baciano. Però non voglio che tu uccida Costia. (Ormai ho capito che non puoi farlo e so che è immorale, non c’era bisogno mi facessi scrivere una lettera dal Presidente in persona.) Mi basta solo che fai mollare lei e Lexa.
E ancora: ti avevo chiesto di fare qualcosa per Raven. Ma non ti avevo chiesto di farla fidanzare con Finn. Finn piace a me. Credo. E poi adesso che siamo alle superiori anche noi è brutto, perché Anya vede sempre Raven insieme a Finn e se quella ragazza non è innamorata di lei allora io sono Spongebob.
Ricapitolando. Per questo Natale vorrei ricevere Scarlett Johansson, la seconda stagione di Sherlock, più scene Destiel in Supernatural e la rottura di Finn e Raven (con conseguente coppia Raven/Anya). E poi se vuoi puoi aggiungere a tuo piacimento duecento dollari. Solo se vuoi, eh.
Grazie mille.

P.S. Lo sai che il Presidente Obama ha la tua stessa calligrafia? Per caso siete andati a scuola insieme?

 

Natale 2012
Caro Babbo Natale,
apprezzo il fatto che tu abbia fatto lasciare Costia e Lexa. Ma c’era davvero bisogno di fare soffrire Lexa così tanto? E soprattutto: c’era bisogno di far mettere mamma con Marcus Kane? Io non lo sopporto. Cioè, non mi fraintendere. Io adoro Marcus, è simpatico ed intelligente, ma non mi piace che stia con mia mamma. È sbagliato.
So che non puoi fare nulla per ridarci indietro papà, me l’hai già detto anni fa, ma non mi piace comunque vedere mamma con un altro uomo. Se ci fosse papà, sarebbe diverso.
A proposito di questo, non è che mi troveresti una TARDIS? Potrei tornare indietro nel tempo a quel giorno in cui partì per il Colorado, per dirgli di non partire. Credi che il tessuto spazio-temporale del nostro mondo si romperebbe?
Lasciamo perdere. A volte penso che tu semplicemente non voglia che io sia felice. E del resto, che ti può interessare? Tu vivi in vacanza per 364 giorni all’anno, circondato da folletti-schiavi, gestisci una corrispondenza con Hogwarts, conosci il Presidente Obama e sei ricchissimo – altrimenti, dove troveresti i soldi per i regali di tutti i bambini del mondo?
Un favore però te lo devo chiedere. Niylah, la mia ragazza, mi ha chiesto che cosa voglio per Natale. Devo sapere innanzitutto una cosa: non sei tu Niylah, vero? Perché sarebbe troppo strano, stare con Babbo Natale e permettergli di fare certe cose col tuo corpo.
Accertato che tu sei un vecchietto rossovestito che vive al Polo Nord e non una ragazza di quindici anni, ti devo comunicare che Niylah ha scambiato me per te e pregarti di trovarle un regalo adeguato, o di questo passo dovrò calarmi personalmente giù per il camino di casa sua. Farei una cosa del genere solo se poi mi ospitasse in camera sua per la notte!

P.S. Ho notato una somiglianza tra la tua grafia e quella di mamma. Non dirmi che tu, il Presidente e lei eravate tutti a scuola insieme!

 

Natale 2013
Caro Babbo Natale,
non mi pare di chiedere troppo. Chiedo solo la felicità delle persone che amo.
Ma, a partire da mia madre che si sposerà tra sei mesi, per finire con Anya che si è trasferita in California, impedendo per sempre il coronamento del suo sogno d’amore con Raven, l’ultima mia lettera di Natale si è rivelata un fiasco.
Sono stata tentata, quest’anno, di rivolgermi a qualcun altro, magari un professionista, o qualcuno di meno vecchio, e scomodare il Coniglio Pasquale. Poi mi sono fatta due conti e ho deciso che non volevo giocarmi le uova di cioccolato in questo modo, così... eccomi qui.
Mi sono fatta due conti anche sulla mia media scolastica, che, non so perché, è calata in modo impressionante. Credo dipenda un po’ da tutta la valanga di notizie negative che mi è arrivata addosso nell’ultimo periodo. Il fatto è che il professor Jaha mi ha promesso che non potrò partecipare al ballo di fine anno, a meno che non abbia una B in tutte le materie. E io voglio così tanto andare al ballo di fine anno, anche solo per sbatterlo in faccia a Niylah. Credo tenessi a lei più di quanto le abbia fatto capire e più di quanto pensassi io stessa.
Al momento non ho ancora un accompagnatore, né un possibile candidato, ma Bellamy, il fratello di Octavia, si è detto più volte disponibile ad accompagnarmi, anche se ormai va al college. Finirà che ci andrò da single con Lexa. Il che in realtà non è così male, perché, si sa, quando due single vanno insieme al ballo, è un po’ come se ci andassero insieme. Non mi dispiacerebbe andare al ballo con Lexa.
Quello che voglio, quindi, è che mi aiuti ad alzare la mia media: ho sei mesi ancora per farlo, non sarà difficile. E ovviamente, mi servirà un aiutino, una spintarella a Lexa, dritta tra le mie braccia.
Oh, e che ne dici di un computer nuovo? Quello che ho ora è da rottamare quasi quanto te.

P.S. Mi dispiace per l’incidente dell’anno scorso. Marcus non aveva capito che i biscotti con il latte che avevo lasciato sul tavolo fossero per te. Pensavo lo sapesse, visto che tu e mamma avete studiato ad Harvard insieme.

 

Natale 2014
Caro Omino dei Marshmellow,
sono Clarke Griffin e ho diciassette anni.
Sarò schietta: ho bisogno di un miracolo, quest’anno. Ecco perché mi rivolgo a te e non a Babbo Natale, che in tutti questi anni si è dimostrato inabile anche solo nel recapitarmi una lettera di Hogwarts – a quanto pare, per i viaggi intercontinentali, passa tutto per le sue mani.
Confido in te, dunque, per avere entro l’anno prossimo dei capelli decenti, una ragazza (magari Lexa, te la butto lì), Finn che la smette di tormentarmi per uscire (non siamo più alle elementari, ha avuto le sue occasioni per uscire con me) e una tavoletta di cioccolato che non faccia ingrassare.
E poi basta con questa storia dei matrimoni gay incostituzionali! Sono arcistufa dei bigotti di questo paese.
Anzi, sai cosa?, dovresti ucciderli tutti. Non mi interessa niente se il Presidente in persona mi ha scritto una lettera. C’è un motivo se è il Presidente afroamericano della storia: è d’accordo con me sul fatto che vadano eliminati.

 

Natale 2015
Caro Omino dei Marshmellow,
grazie mille per aver reso legali in tutti gli Stati Uniti i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Certo, i bigotti sono ancora là fuori in circolazione, ma anche questa tua idea non è male.
Invece non ti ringrazio per l’abbonamento in palestra, che mi obbliga a lasciare la mia postazione computer almeno due sere a settimana. Non mi piacciono queste libertà che ti prendi, Omino dei Marshmellow.
Un altro motivo per cui mi hai reso felice è che hai trovato un ragazzo ad Octavia. Si vedeva che era innamorata persa di quel Lincoln della caffetteria, nonostante continuasse a ripetere che non era vero.
Vorrei avere lo stesso coraggio che ha avuto lei, chiedendo a Lincoln di uscire, per fare lo stesso con Lexa. Ma lei sembra aver messo una croce sull’amore. Non capisco come mai quella storia di Costia l’abbia lasciata così turbata. L’avevo detto io, che voleva sposarla.
È così ingiusto. Non potrò mai essere nulla nella sua vita, fintantoché lei continuerà ad essere perseguitata dal ricordo di Costia. Forse è perché Costia era così speciale, gentile, dolce, bella. Come posso anche solo sperare di competere con lei?
Lexa mi vedrà sempre e solo come una amica. Una di quelle di cui non si fida nemmeno tanto, per di più. L’altro giorno lo ho chiesto se la sua famiglia tornerà a casa per Natale. A quanto pare, i suoi lavorano a un progetto supersegreto in Europa e non sono mai negli Stati Uniti. Non pensavo fosse una domanda così sconveniente, ma lei non ha voluto rispondermi. Ieri ho scoperto che a Natale andrà in California a trovare Anya. Volevo chiederle se poteva andarci con Raven, che rivedrebbe Anya molto volentieri, ma non mi pareva il caso.
Sono anni che io e Lexa ci conosciamo, ormai. L’anno prossimo andremo nello stesso college e abiteremo insieme, nella stessa casa. Non credo si fidi pienamente di me e non so perché. Le ho aperto il mio cuore, ma lei ha respinto ogni mio tentativo di esserle vicina.
Dall’anno prossimo, vivremo insieme, finita la scuola. E io la lascerò andare, perché è giusto così.
Dio sa quante altre volte vorrei provare a salvarla, a darle una nuova vita. Ma non posso, se lei non vuole. È giusto così.
È questo che ti chiedo, Omino dei Marshmellow. Dammi il coraggio di lasciarla andare. Non sono sicura di potercela fare da sola, dopo tutti questi anni.

 

Natale 2016
Caro Omino dei Marshmellow,
spero che questa mia lettera ti arrivi. Nel corso degli anni, ho avuto non pochi problemi con la corrispondenza. Ti avrò già parlato della lettera da Hogwarts mai arrivata. E non ho mai fatto parola dell’indirizzo di Babbo Natale. È cambiato tante di quelle volte, nel corso degli anni.
Io e Lexa ci siamo trasferite. Il nostro appartamento è piccolo, ma accogliente e allegro. Spero che con il tempo possa diventare “casa”.
E a proposito di questo. Ho parlato con Lexa. Mi ha raccontato tutta la storia: i suoi genitori non lavorano a un qualche progetto supersegreto in Europa. Sono morti. Ma questo probabilmente lo sai già. Lexa mi ha spiegato che, quando Costia l’ha lasciata, è stato come rivivere la morte dei suoi genitori. Su una scala minore, ovviamente, ma il principio è lo stesso. Qualcuno che la amava, che sarebbe dovuto rimanere al suo fianco, se ne era andato.
So come si è sentita. Avevo sei anni quando mio padre è partito per il Colorado, l’ultima volta che io l’ho visto era sulla porta di casa; doveva essere Natale, perché c’era del vischio sopra la sua testa. Mamma l’ha baciato e lui se n’è andato. Non l’ho visto più: mamma non ha voluto che aprissero la bara, al suo funerale, ha detto che era irriconoscibile.
So che la vita di Lexa non è stata facile, senza genitori, solo con quella sua lontana parente, Indra. La vita non è mai facile. Ma vedi, Babbo Natale è in vacanza 364 giorni all’anno. Per questo, credo che il regalo più grande che tu mi possa fare, quest’anno, è che questo Natale Lexa sia felice. Non mi importa con chi sia, ma voglio che sia felice. Solo questo. Anche solo per un giorno all’anno.
In realtà non so perché io ti stia scrivendo questa lettera. Cioè, sì, lo so. Ma non ho idea di come–
Anzi, sai cosa? Dimentica tutto quello che ti ho detto.
Ci sentiamo il prossimo Natale.

 

Natale 2017
Caro Omino dei Marshmellow,
grazie per i fantastici dodici mesi con Lexa che mi hai donato. Non te l’avevo chiesto espressamente, ma sono felice che tu abbia saputo leggere tra le righe.
Questa sarà l’ultima volta che ti scriverò. Lexa mi ha convinto che non esisti (dice che la prova schiacciante è il fatto che tu e lei abbiate la stessa grafia), però un paio di parole di congedo volevo pur dirtele. Volevo ringraziarti per avermi fatto il regalo più bello che io potessi desiderare. Mi hai regalato quei miracolosi occhi verdi che mi stanno guardando dall’altra parte del tavolo, mentre ti scrivo queste righe.
Sono una bambina grande, oramai, ma sono comunque stata molto brava, quest’anno, quindi avrei un’ultima richiesta da farti: per favore, fa’ in modo che questo duri. So che non esisti, ma, ehi, chi lo sa?, giusto? Quindi, se mi leggerai, per favore, ascoltami.
Questa ragazza è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita e so che sono melensa, ma non posso fare altrimenti. Mi hai reso la ragazza più felice di questo mondo. Grazie. Grazie davvero.
Buon Natale,
Clarke Griffin, vent’anni.

P.S.: Non è che per caso tu sai qualcosa di una certa lettera di Hogwarts? Dovrebbero averla spedita nove anni fa, ma non mi è mai arrivata.

 


 

Alcune precisazioni necessarie
-Nel corso degli anni, è ovviamente Abby a rispondere a Clarke. La stessa Abby si finge anche il presidente Obama, per frenare gli istinti omicidi della figlia;
-Nel corso della storia, sono citate diverse opere realmente esistenti, come i manga di Clarke, le saghe di Harry Potter e Star Wars, il meraviglioso Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien e le serie tv Doctor Who (2005-in corso), Sherlock (2010-in corso) e Supernatural (2005-in corso). Esattamente come me, Clarke è una piccola nerd;
-La TARDIS (Time And Relative Dimension In Space) è la celeberrima macchina del tempo a forma di cabina blu della polizia del Dottore, dalla serie tv Doctor Who;
-L’Omino dei Marshmellow a cui Clarke si rivolge in seguito viene invece dal film Ghostbuster;
-Lexa finge di essere l'Omino dei Marshmellow, per una volta, così ha modo di leggere quello che Clarke ha scritto e capire quanto la ragazza tenga a lei. Nel caso non si fosse capito.
Grazie per aver letto; se ne avete voglia, fatemi sapere cosa ne pensate.
Nina

   
 
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