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Autore: rosewhite    27/06/2017    0 recensioni
Dopo anni di fatiche e dolori Megan è finalmente dove vorrebbe essere.
Agente Speciale di un'agenzia soprannaturale segreta ora si troverà di fronte ad una nuova missione più pericolosa e controversa di quanto credeva.
Riuscirà la nostra eroina a portarla a termine oppure perirà nel tentativo?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Seguendo la traccia magica arrivò nello stesso vicolo scuro e sporco dove l’altra strega aveva aperto il portale. Lei era ferma lì, con la schiena ed un piede appoggiato alla parete di un edificio abbandonato e le braccia incrociate sul petto. La metà destra dei suoi capelli era bionda, quella sinistra nera.

Un debole fascio di luce, proveniente da un lampione sulla strada principale, le illuminava parzialmente il volto, così Meg potè vedere che aveva gli occhi verdi, ma non riusciva a scorgere altri dettagli poiché indossava nuovamente la maschera a forma di becco.

Appena la vide, interruppe il flusso di potere e si staccò dalla parete.

<< Sei venuta. >>

I campanelli d’allarme di Meg iniziarono a suonare di nuovo, ma nonostante questo sorrise.

<< Con un invito così non potevo di certo restare a casa. - disse preparandosi a combattere. - Mi hai attirato qui per consegnarti, spero. >>

La ragazza scosse la testa.

<< Null’affatto. Volevo semplicemente presentarti qualche amico. >>

Dal pavimento si sollevarono quattro enormi ombre, che presero rapidamente delle forme umanoidi. Sembravano fatti di fango. Meg aveva già visto qualcosa del genere, in qualche libro sulle razze magiche dalla quale aveva studiato anni prima.

<< Davvero hai così paura di me da non potermi affrontare da sola? Sei così debole? >> Iniziò a spulciare nella memoria per ricordare con quale mostro stava per scontrarsi. La ragazza rise.

<< Se dipendesse da me non esiterei a distruggerti. >>  Le montagne di fango la circondarono.

<< Eppure l’altra volta sei scappata.>>  Le ricordò Meg continuando a sorridere. La postura della ragazza si irrigidì e strinse i pugni.

<< Ragazzi, è tutta vostra. >> Disse l’altra strega voltandosi ed incamminandosi verso la strada principale.

Appena uno di quei cosi si avvicinò, l’agente speciale estrasse l’arma e fece fuoco. L’umanoide fangoso si fermò per un attimo. La pallottola non lo aveva ferito, era stata assorbita dalla creatura.

Ah… pensò ricordandosi improvvisamente il nome di quelle creature. Erano demoni della paura.

Dato che le armi sembravano non aver alcun effetto su di loro, Meg posò velocemente la pistola nella fondina attaccata alla coscia e sprigionò un forte vento che li fece arretrare un po’. Scagliò sul più grosso dei quattro una sfera di fuoco che si spense con uno sfrigolio appena entrò a contatto con il fango.

Mmh… la situazione è un po’ più complessa di quello che pensavo. Come li butto giù questi cosi?

Premette l’auricolare.

<< Centrale?>> chiamò mentre arretrava per cercare di averli tutti nel proprio campo visivo.

<< Agente speciale Evans siamo in ascolto. >> Rispose immediatamente una voce maschile e profonda.

<< Ho davanti a me quattro simpatici demoni della paura. Come li uccido? >>

<< I demoni della paura sono immuni agli attacchi fisici e al fuoco. >> Iniziò a dire l’agente dalla centrale operativa.

<< Si questo l’ho… - uno di loro provò a colpirla e Meg scansò il colpo abbassandosi rapidamente ed indietreggiando ancora. - … scoperto da sola. >>

<< Sono vulnerabili all’acqua e alle spade demoniache. In più se esposti alla luce si indeboliscono. Più è forte la luce più diventano vulnerabili. A quel punto fuoco ed armi possono ferirli.>>

Uno dei demoni provò ad afferrarla e lei gli scagliò contro un potente vento che lo fece arretrare fino alla fine del vicolo. Stavano giocando con lei.

D’altra parte si nutrivano e diventavano più forti con la paura quindi, pensò Meg, era normale che volessero metterla alle strette.

<< Quindi è una vera fortuna che mi trovi in una via scura ed abbandonata. - Disse ironicamente. - Va bene una qualsiasi fonte luminosa? >>

<< Sì. >>

Meg sentì dall’auricolare la voce di Tyron.

<< Oh per amor delle fiamme dell’inferno stupida strega. Centrale mandami la posizione. >>

<< Stai alla larga, armadietto. Me la cavo da sola.>>

Prese un gran respiro, l’energia le scorreva nelle vene, calda e rassicurante. Meg la concentrò nelle mani, alzò al cielo le braccia ed urlò:

<< Lux! >>

Un’enorme sfera di luce comparve, talmente bianca e luminosa che il vicolo si rischiarò come se vi fosse puntanto un riflettore.

I demoni urlarono di dolore e si coprirono gli occhi. In quel momento dal corpo di Megan fuoriuscì un cerchio di fiamme, che si allargò velocemente colpendo tutti e quattro i demoni, i loro corpi si seccarono all’istante diventando quasi di pietra.

Meg abbassò il braccio destro ed mestrasse la pistola.

Sparò alla testa di ognuno di loro colpendoli al centro della fronte.

I corpi caddero a terra e si frantumarono come se fossero fatti d’argilla.

Fece sparire la sfera luminosa e, in quel momento, sentì l’ormai familiare rombo della moto di Tyron.

Troppo tardi.

Il demone del dolore si avvicinò ed i due iniziarono a discutere, ignari del fatto che, dal tetto di un fabbrica abbandonata, tre figure li stavano osservando.







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Ciao! Se sei arrivato fin qui vuol dire che questa storia ti sta piacendo, giusto? 
Se sì, puoi lasciarmi un piccolo commento? Mi farebbe piacere sapere se sono sulla giusta strada oppure se c'è qualcosa da migliorare. 
Grazie mille! 
Un bacio, Rose. 

 
   
 
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