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Autore: manga01    27/06/2017    1 recensioni
Gli eventi cambiano una persona, Sakura ne è la prova vivente.
Sasuke affronta il suo viaggio di redenzione seguito da Naruto (consideratosi come un fratello per lui) che non vuole abbandonarlo.
Passano quattro anni e Sakura è uno dei ninja d'elit più pericolosi di Konoha , vive la sua vita con il senso di colpa, dopo aver ucciso la persona che considerava come un fratello , in una missione segreta affidatagli dall'Hokage.
Sakura è fredda e distaccata , e solo poche persone hanno un piccolo contatto con lei.
Ma cosa succederà se Naruto e Sasuke tornassero a Konoha?
(dal primo capitolo )
- s-sono f-fiero d-di te S-Sakura
Inali il tuo ultimo respiro morendo tra le mie braccia , eppure il mio corpo si rifiuta di lasciarti
nonostante la vita ti abbia abbondanato , nonostante il tuo corpo è pesante io non ti lascio.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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- Signorina si sente bene?

- Signorina

- Signorina, si è fatta male?

- Sto bene - disse senza sapere cosa le stesse chiedendo realmente la ragazza dietro il balcone ma che potè intuire a suo modo.  

- Verrà subito qualcuno a ripulire . -disse la giovine prima di andarsene 

Hiroshi si sporse verso di lei e le scompigliò i capelli mantenendo lo sguardo dal lato opposto , cercando di non far vedere la sua commozione. Sakura non disse nulla  a quel tocco , quasi infantile secondo lei.

- Hiroshi tu stai piangendo - disse lei assente

Hiroshi non parlò per non far sentire la sua voce spezzata. Mugolò un specie di "No" cercando di non dover usare parole.

- Dove? - chiese lei 

Passò qualche minuto prima che Hiroshi spiaccicò parola. 

- Polmoni - disse frettolosamente per paura di sentire la sua voce distorta. - è al suo terzo stadio.

Sakura guardava di fronte a se mentre sentiva la mano di lui accarezzarle i capelli.
Si voltò, guardandolo.

- Hiroshi - - Hiroshi guardami.

Lo vide voltarsi piano ,  mentre le lacrime scendevano con naturalezza dal suo volto.
Le labbra di lui , si alzarono tremolanti , formando un sorriso forzato apparentemente timido.  

- Mi dispiace - - mi dispiace tanto , io... 


Si fermò, non avendone più la forza. 

Sakura li prese il volto e ne asciugò le lacrime. - Abbiamo troppe missioni da svolgere 
insieme.


- Si - sorrise

Mentirono , ed entrambi ne erano consapevoli ,  eppure non negarono che quella , fu una bellissima bugia.






 
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- Da quanto tempo non venivo qui a curare il glicine - sussurrò Ino ammirandone la bellezza.

Il glicine aveva ricoperto l'intero gazebo , come una dolce e soffice coperta lilla.
Sakura lo ammirava distante , come una bellezza proibita agli occhi e al tatto.

- è cresciuto selvatico -  disse poi l'Haruno , quasi repellente.

 
-  ha bisogno di cure ,  e delle giuste attenzioni.-  - un pò come te - riflettè l'amica. 

 Prese un ramo secco e ne tagliò il busto.  Ino si asciugò la fronte e con cura annaffiò i punti più secchi della pianta.

- bellissimo nel suo essere selvaggio ma fragile nel suo vivere in cattività

Sakura si sedette sul parquet , sistemandosi il grazioso maglione  bianco.

- Non ho mai sentito che i fiori crescessero in cattività - disse lei con disappunto.

- Ma io non parlo di fiori qualunque Sakura - disse Ino  come se fosse qualcosa che persino i bambini sarebbero in grado di comprendere a differenza sua.
- io parlo di fiori come te.

Sakura la guardò quasi infastidita, tanto che rivolse lo sguardo verso l'albero di mandorlo per non guardarla negli occhi. 

- Sai che non ti devi addossare colpe  - disse Ino sistemando il terriccio , riferendosi alla missione -  le persone sbagliano. 

Ino non lo sapeva , non sapeva che non tutto è perdonabile e le colpe rimangono.

Abbassò le palpebre stanca , rimanendo in una sorta di dormiveglia. Troppo stanca per rimanere sveglia e troppo timorosa per addormentarsi. Non si mosse quando sentì il palmo caldo e morbido di Ino , posarsi sulla fronte. Catturandone la dolcezza rara.

- Hai la febbre - sussurrò la bionda preoccupata.

Sakura lo sapeva già ma era testarda e ne era consapevole. La febbre passa il rimorso no.

- Chiamerò qualcuno che ti possa stare accanto 

L'Haruno le prese il braccio , stringendolo , mentre le iridi verdi la guardavano freddamente.

Non voleva nessuno che si prendesse cura di lei , glielo si leggeva negli occhi.

Lasciò andare la presa , non avendo più le forze necessarie per impedirle quell'idea tanto ripugnante. Erano successe così tante cose , ed era così stanca che chiuse gli occhi e si abbandonò  a Morfeo nonostante sapesse che era solo un inganno per intrappolarla nei suoi incubi.






- No -  tremò nel sonno - non voglio farti del male - scalciò poi

Si agitò fin quando non sentì una mano posarsi sulla sua guancia , accarezzandola.

 Non aveva mai sentito quel tocco , era estraneo ma piacevole tanto che si rilassò sul morbido futon.

-  Mi dispiace -  - mi dispiace tanto -  disse mentre la febbre la divorava. 

Aprì debolmente gli occhi , offuscati osservavano un profilo maschile , la pelle era lattea lo si capiva dal biancore che sembrava illuminare il tetro ambiente.

Docile e timida li accarezzò il volto , sentì l'uomo irrigidirsi e sciogliersi alle sue carezze.
Li contornò le labbra sottili eppure così morbide al tatto , sotto il mento avvertì una leggera peluria mascolina.  Quando tastò la morbidezza dei capelli , le iniziò a tremare la mano , avvertendo un insana voglia di calore. L'uomo posò la sua mano sulla sua , stringendola.
Era ruvida ma a lei piaceva , per questo ricambiò la stretta.  Profumava  di pesco.

Dopo anni, sentì freddo.


Bramante di calore accarezzò famelica i tratti dell'uomo. 


- vedi ? - - lo vedi anche tu il sangue degli innocenti ? - chiese  delirando , sentendo gli occhi bruciare.

Non voleva macchiare quella pelle candita , non se lo sarebbe mai perdonata.

- Non voglio farti del male -  sentì le guance calde bagnarsi. - Non voglio

Stava piangendo.  

Percepì  le labbra calde che poco prima aveva accarezzato, baciarle le lacrime.
Sorrise mentre le braccia forti dell'uomo la intrappolarono in un delicato abbraccio.

- Non mi lasciare - sussurrò

- Non lo farò -  

Quella voce  era così calda , così profonda ... quasi familiare. 
Ebbe paura , poi pensò che quella voce l'avesse già sentita nei suoi sogni , quando l'incubo finiva e sentiva solo un flebile sussurrò di speranza. 

 

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- Dorme ? - chiese Ino  seduta sul tavolo della cucina. 

Lui annuì , portandosi i capelli corvini indietro.

- Grazie Sasuke. - sussurrò Ino quasi commossa. - Ti prego rimani qui per sta notte , prenditene cura.

Sasuke parve rifletterci ed annuì nonostante non la trovasse del tutto una buona idea.

Ino gli sorrise.

- Stava delirando nel sonno - disse sedendosi distante.

Sasuke si toccò le labbra che poco prima avevano assaporato la consistenza di quella pelle tanto bella e delicata , si era lasciato trasportare da quelle carezze curiose e gentili.
Mai aveva visto Sakura così indifesa e fragile e mentre quelle dita fini e candite contornavano il suo volto , una parte di lui veniva catturata dalla donna.
Era sempre incline a tenersi alla larga da vicende non sue , in fondo lui non era Naruto , ma questa volta non riusciva a fare a meno di avvicinarsi.

- Cosa ti ha detto ? - chiese la bionda malinconica


- non si è capito - mentì.
   
 
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