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Autore: pampa98    27/06/2017    0 recensioni
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All’improvviso Simon si sentì un vero stronzo. E peggio ancora si rese conto che anche prima, quando lui credeva che fossero amici, non faceva altro che usare Raphael. Lui era una certezza per il Diurno. Se c’era un problema, il leader cercava di aiutarlo, magari non sempre volentieri e a volte l’aiuto non poteva essere immediato, ma almeno si sforzava di fare qualcosa per lui. E Simon come l’aveva ripagato? Voltandogli le spalle al primo ‘no’ che gli aveva rivolto. Si sentiva davvero uno schifo.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Magnus Bane, Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Simon si sentiva sfiancato. Era stata una lunga giornata e, sebbene si fosse divertito a suonare al Lantern’s Moon, voleva tornare a casa a riposare. Clary era rimasta a parlare con Luke, quindi, dopo un veloce saluto ad Alec e Magnus, che erano arrivati a metà concerto, si diresse al Jade Wolf. O almeno quella era la sua intenzione.
-Te la cavi a cantare.-
Raphael era appoggiato allo stipite della porta, con un bicchiere di Bloody Mary in mano, lontano dagli altri.
-Ah, niente di che, ho molto da migliorare…- rispose il Diurno, un po' impacciato.
Gli era sembrato di aver visto Raphael tra gli spettatori, ma credeva che fosse venuto solo perché c’erano praticamente tutti i vampiri di New York in quel bar.
-Senti…- disse, scolandosi d’un fiato ciò che restava del suo drink –Hai da fare?-
-A-Adesso?-
Raphael annuì.
-Non proprio. Sono stanco, però, vorrei andare a dormire…- Simon non aveva voglia di stare con Raphael in quel momento e poi si sentiva ancora molto in colpa per aver ‘’minacciato’’ sua sorella.
-Non ti ruberò molto-
Disse, prima di uscire dal locale. Simon sospirò e lo seguì dietro l’edificio, finché Raphael non si fermò di colpo e fece marcia indietro.
-Che fai?-
-Qui siamo di troppo- spiegò sbrigativamente.
Eh, no. Non aveva intenzione di andare a giro con lui per tutta la città. Non avrebbero dato fastidio a nessuno… Se Raphael voleva solo parlare. Temendo però che le intenzioni del leader fossero altre, preferiva decisamente restare intorno ad altri Nascosti. Così afferrò Raphael per un braccio e lo trascinò indietro.
-Simon, non…!-
-Oh mio D…- 
Si strozzò nel tentativo di pronunciare quella parola, ma era troppo sorpreso per preoccuparsi.
-Per tutti gli Angeli, sparite!-
Urlò Jace, che in quel momento si trovava a terra con Maya sopra di lui, entrambi senza maglietta. La ragazza si coprì il volto, evidentemente in imbarazzo per essere stata scoperta dall’amico.
-Scusateci.-
Disse Raphael, afferrando Simon e trascinandolo il più lontano possibile da lì.
-C’era un motivo se ti avevo detto che eravamo di troppo. Idiota!-
Simon era ancora sconvolto per ciò che aveva visto.
-E io che ne sapevo che c’erano Jace e Maya… Argh, ma loro due si odiano, che cavolo… Cioè, ma siamo sicuri che stavano facendo quello?-
Raphael si passò una mano sul viso.
-Non sono un esperto in materia, ma quando un ragazzo e una ragazza se ne stanno mezzi nudi uno sopra l’altro non ci sono molti dubbi su cosa stiano facendo.-
-Comunque…- aggiunse –Voglio parlarti di una cosa.-
Simon annuì, cercando con tutte le sue forze di dimenticare ciò che era successo.
-Si tratta dei vampiri. Beh, alcuni vampiri del clan.-
-Sì, senti, stanotte alcuni di loro sono venuti a chiedermi di unirsi al ‘mio Clan’, completamente inesistente, ma ho detto loro che non volevo nessuno, quindi tutto a posto.-
-No, non è tutto a posto…- disse Raphael –Non mi vedono più come un leader, ho perso la loro stima…-
Simon rise.
-Raphael, dai! Si sono montati un po' la testa perché hanno visto un vampiro stare sotto il Sole senza bruciare. Pensano che sia tipo il grande leader delle leggende o che so io… Ma sono cavolate, ok? Io non sono un leader, tu lo sei. Dà loro un paio di giorni e ricorderanno perché hanno scelto te.-
-Al posto di Camille…-
Lo disse in un sussurro, ma Simon lo sentì chiaramente.
-Sì, esatto. Insomma non li hai mica obbligati, no?-
Raphael sospirò.
-Va be, senti, lascia perdere.- disse, allontanandosi –Solo, fammi sapere se e in quanti vengono a chiederti di diventare capo. Buonanotte.-
Scomparve nella notte senza lasciare il tempo a Simon di ribattere.

 
Il DuMort era completamente vuoto. Raphael non ricordava, da quando quella era diventata la sede del clan, di essere mai stato completamento solo lì dentro. C’era sempre un gruppetto di vampiri, che come lui non sopportava il chiasso e le feste, che restava all’Hotel, oltre a Stan e ad altri che avevano il compito di fare la guardia. Ma quella notte era diverso. Già, non c’era più nessuno con lui perché erano andati tutti a vedere il concerto del Diurno. Sul serio credevano che lui avrebbe accettato di diventare il nuovo leader dei vampiri? Forse le qualità per esserlo le aveva anche, ma di certo non era interessato. Simon non era interessato a quel mondo, l’aveva messo in chiaro molto tempo prima. Era ironico che stesse volentieri con qualsiasi Nascosto, lupi e stregoni, persino con gli Shadowhunters, piuttosto che con i suoi simili. Anche se, ormai, aveva più in comune con loro che con i vampiri. In un certo senso, aveva sempre stonato in quel luogo, ma a Raphael piaceva la sua stonatura. In qualche modo lo faceva sentire… bene, addirittura più umano. Non che di umano fosse rimasto molto in lui, come lo stesso Simon gli aveva fatto notare. Già… sul serio aveva pensato di avere una qualche possibilità di farsi apprezzare da quel ragazzo, così ingenuo, così puro, così completamente diverso da lui?
Scosse la testa, deciso ad ignorare quei pensieri. Mancavano ancora un paio d’ore all’alba, ma Raphael era stanco, voleva riposare. Si diresse al suo armadio, prese la vestaglia e cominciò a spogliarsi, quando avvertì la presenza di qualcun altro nell’Hotel.
-Non eri stanco?-
Simon si fermò in mezzo alla stanza, il vampiro più anziano gli dava le spalle.
-Sì, ma prima vorrei chiarire questa cosa con te…-
Raphael si voltò lentamente.
-C’è poco da chiarire, Simon. Non vorresti essere tu il leader, ma se il clan sceglierà te dovrai accettarlo e comportarti di conseguenza. Hai voluto mostrare a tutti che sei un Diurno? Bene, questo è il prezzo da pagare. Rallegrati, poteva andarti peggio.-
-L’ho voluto mostrare a tutti??- esclamò Simon –Scusami, deve esserti sfuggita la parte in cui stavi per piantarmi un paletto nel cuore. Il Sole era la mia unica protezione contro di te!-
Per tutta risposta Raphael si avvicinò, minaccioso.
-E a te dev’essere sfuggita la parte in cui hai minacciato mia sorella.-
Simon si ritrovò ad indietreggiare. Perché non riusciva ad affrontare Raphael a testa alta?
-Hai esagerato, come sempre del resto…-
-Esagerato?!-
-Sì, Raphael! Andiamo, pensi davvero che io avrei potuto fare del male ad una signora anziana? O a un qualunque tuo famigliare? Non sono te.-
Suo malgrado il vampiro si ritrovò a ridere. –Perdonami, in effetti ho cercato di attentare alla vita di tua madre più di una volta, non ti ho mica coperto con lei e non le ho nemmeno fatto dimenticare di aver visto suo figlio mentre divorava un topo…-
Quella volta aveva ragione lui. Raphael era sembrato minaccioso a parole, ma di fatto aveva solo aiutato con sua madre.
-Ok, sì, questo è vero, però…-
Raphael scosse la mano, in segno di zittirsi.
-Senti…- disse, sembrando improvvisamente molto stanco –Mi sembra inutile continuare questa conversazione, perciò vattene, torna dalla tua ragazza, dalla tua vita normale e lasciami in pace.-
Fece per allontanarsi, ma fu bloccato dalla voce di Simon.
-Prima o poi dovremo chiarire tutto questo…-
-Chiarire cosa esattamente?-
-Noi due…- spiegò Simon, tenendo gli occhi fissi sul pavimento –Insomma, noi una volta eravamo amic…-
-Ti prego. Stai. Zitto. Continua la frase e ti ucciderò davvero.-
Simon sgranò gli occhi, leggermente intimorito in realtà, ma ormai era risoluto. L’aveva deciso andando lì. Dovevano tornare ad avere rapporti quantomeno civili, sarebbe stato utile ad entrambi.
-No. Invece devo dirlo, perché non possiamo continuare così…-
-Così come?- chiese Raphael, avvicinandosi nuovamente al più giovane –Con te che non ti fai problemi a insultarmi, a mentirmi e a ferirmi, ma mi chiami appena sei in difficoltà?-
-Io non…- Simon si fermò un momento a riflettere. In effetti nell’ultimo periodo le cose erano andate così. Già…
All’improvviso Simon si sentì un vero stronzo. E peggio ancora si rese conto che anche prima, quando lui credeva che fossero amici, non faceva altro che usare Raphael. Lui era una certezza per il Diurno. Se c’era un problema, il leader cercava di aiutarlo, magari non sempre volentieri e a volte l’aiuto non poteva essere immediato, ma almeno si sforzava di fare qualcosa per lui. E Simon come l’aveva ripagato? Voltandogli le spalle al primo ‘no’ che gli aveva rivolto. Si sentiva davvero uno schifo.
-Vattene. Adesso.- sibilò Raphael.
-Raphael…-
Il vampiro sbuffò.
-Ne ho abbastanza di te per oggi. In realtà ne ho già abbastanza per una vita intera, ma dovrò sopportare. Ora vattene e lasciami in pace!-
Questa volta si allontanò a velocità vampiresca e a Simon non resto che andarsene.
 

Aveva bisogno di parlare con qualcuno, qualcuno che conoscesse Raphael almeno un po', così si diresse dall’unica persona nell’ambito delle sue conoscenze che avrebbe potuto aiutarlo.
-Oh, Simon. Che sorpresa.-
Dalla camicia sbottonata e i capelli arruffati di Magnus, Simon dedusse di essere arrivato in un pessimo momento. Bene, Magnus e Alec erano la seconda coppia che interrompeva quella notte...
-Ciao. Vedo che non è un buon momento, semmai ripasso.-
Stava per andarsene, ma lo stregone lo trattenne.
-No. Beh…- disse, guardando per un attimo dentro l’appartamento. Simon si ringraziò mentalmente per aver bussato prima di entrare.
-In effetti, non è un ottimo momento, ma se hai bisogno di qualcosa posso…-
Simon scosse la testa.
-No, niente di che… Volevo solo sapere se vi era piaciuto il concerto. E’ stato un po' improvvisato, magari in futuro lo organizzerò meglio.-
Magnus sorrise –Certo che ci è piaciuto. Sei molto bravo, Simon, davvero. Mi dispiace che ci siamo persi l’inizio…-
-Non vi siete persi niente di che. Beh, allora ci vediamo. Buon… ehm…-
-Ciao Simon.- lo salutò Magnus ridendo, prima di rientrare e chiudere il portone.
 
 
Grandioso. Era davanti al DuMort. Di nuovo.
Raphael lo avrebbe ammazzato davvero quella volta, ne era certo, ma voleva comunque tentare.
Entrò piano, non voleva scatenare tutti i vampiri… che non c’erano. Prima non aveva dato troppa importanza alla totale assenza di altri oltre lui e Raphael, ma a quel punto cominciava a preoccuparsi. Anche se in realtà gli tornava meglio, per ciò che voleva fare. Il suo piano infatti era quello di dire a Raphael tutto quello che pensava e provava, a raffica. Elemento fondamentale per la buona riuscita del piano, tuttavia, prevedeva che il suddetto vampiro stesse dormendo. Ma ovviamente non era così.
Raphael era seduto sul divano rosso, con un libro in una mano e un bicchiere di sangue nell’altra.
-Che ci fai di nuovo qui?-
O c’era della camomilla nella sua bevanda o stava leggendo un passo zen, altrimenti Simon non saprebbe spiegarsi la fredda calma con cui lo accolse.
-In realtà, speravo di trovarti addormentato…- disse Simon, torcendosi le mani.
-Perché così mi avresti ucciso più facilmente?- chiese, alzando gli occhi da Il Conte di Montecristo.
-No. Perché sarebbe stato più semplice parlare.-
Raphael lo guardò negli occhi per qualche istante, poi tornò a concentrarsi sul libro.
-Parla, forza. Prometto di non interromperti, nemmeno se dirai delle cavolate.-
Simon sorrise.
-Ok, bene, allora…- cominciò a vagare per la stanza, poi, ricordandosi che Raphael odiava chi non riusciva a stare fermo, decise di sedersi sul divano, dalla parte opposta del vampiro.
-Raphael. Io sono un idiota. Non è una novità, lo sai da tempo, ma… Mi sono reso conto solo ora di che razza di ingrato sia stato con te. A modo tuo hai sempre cercato di aiutarmi e di farmi sentire a mio agio con questo nuovo me. E, so che non sembra, ma… Io ci tengo a te, Raphael. Davvero. Ed ho… fatto una cosa stupida, per un motivo stupido. Certo io e Clary adesso stiamo insieme, ma di certo non è stato per il mio tradimento verso di te e…- sospirò –Onestamente, non so nemmeno più se stare con lei è ciò che voglio… Però, sto divagando. Quello che davvero volevo dirti è… grazie. Grazie Raphael, per tutto. So di essere molto in ritardo, ma volevo comunque che dirtelo. E, se puoi, perdonami per essere ciò che sono…-
Raphael non aveva battuto ciglio per tutto il discorso, sembrava quasi che non l’avesse sentito. Il Diurno non era pentito di averlo fatto, ma si sentiva un po' a disagio dopo quel discorso, così prese congedo.
-Bene, ho fatto… detto ciò che dovevo. Allora io vado, ci vediamo…-
-Simon.-
Si voltò verso Raphael, il quale lo stava fissando intensamente. Simon inghiottì a vuoto.
-Potresti mostrare un po' più di gratitudine a chi ti viene incontro, ma per il resto vai bene così. Nerd e cose strane compreso.-
Simon sgranò gli occhi: Raphael gli aveva fatto un complimento? Sì, c’era qualche sostanza strana nel drink.
-Sul serio?-
-Non l’avrei detto altrimenti, no? E poi…- disse guardandosi le mani –Anch’io mi devo scusare. Hai ragione. Sono esagerato e impulsivo. Reagisco troppo male alle situazioni.-
Simon scosse la testa, allungandosi a toccare la mano di Raphael.
-Un pochino forse, ma reagisci male soprattutto quando si tratta di proteggere qualcuno che ami. Questo è un pregio, non un difetto.-
Il vampiro sorrise, stringendogli la mano a sua volta.
Simon si era avvicinato, le loro gambe potevano quasi toccarsi. Era forse la prima volta che si trovava così vicino a lui senza minacce di morte intorno. Si ritrovò a pensare che Raphael fosse proprio un bel ragazzo.
-Che fai, vuoi baciarmi per caso?-
Nell’ammirarlo, Simon si era avvicinato un po' troppo al viso di Raphael. Si tirò indietro con uno scatto.
-Cosa?- disse imbarazzato –No, no! Stavo solo… mi sembrava tu avessi qualcosa in faccia, ma devo essermi sbagliato, ah ah.-
I loro sguardi si incrociarono e si chiesero entrambi se sarebbe stata davvero una pessima idea darsi un bacio. Non trovarono risposta, però, perché sentirono dei passi, segno che i vampiri stavano rincasando.
-Ok, io vado prima che mi vedano.- disse Simon alzandosi, seguito da Raphael.
-Buona idea.-
Mentre stava per saltare dalla finestra, si voltò un’ultima volta e disse.
-Ci vediamo stanotte?-
Raphael gli sorrise, un sorriso estremamente sincero, che fece seriamente dubitare a Simon dei suoi sentimenti per Clary.
 
 
 
 
 

Angolo Autrice
Un’altra Saphael (tanto per cambiare XD)! Stavolta siamo post-2x13, che tra parentesi mi è piaciuta molto, anche il finale Jaya… Non molto sensato forse, ma loro due sono forti insieme, quindi perché no?! Anche se sono molto contenta del ritorno dei Clace :) Mi dispiace per Simon, naturalmente, ma Clary non è il suo destino ;). Allora, tornando a noi… questa è la One-shot più lunga che abbia mai scritto, spero tanto di vedere una riconciliazione tra questi due idioti prima della fine della serie -.-… Ma fino ad allora, si va di fanfic! Se siete arrivati fin qui vorrà dire che avete letto la storia e spero che vi sia piaciuta ^^ Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, quindi fatevi sentire, ok ;)? Alla prossima!
   
 
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