Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Lan Shuihua    27/06/2017    3 recensioni
"Visto che la nuova pasticceria dell'impresa di Saori, gestita dai Gold Saints, rendeva particolarmente bene e faceva felice la dea, successe il miracolo. [...] Saori si preoccupò di prenotare loro un albergo vista mare."
Cosa può succedere se si manda una banda di dodici ragazzi in un albergo? Nulla, in teoria, ma se i suddetti sono i Gold Saints... ne vedremo delle belle!
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gold Saints, Saori Kido
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Oh my Go(l)d!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

OH MY GO(L)D, TUTTI IN HOTEL...

Visto che la nuova pasticceria dell'impresa di Saori, gestita dai Gold Saints, rendeva particolarmente bene e faceva felice la dea, successe il miracolo. In uno strano slancio di generosità, Athena aveva infatti deciso di far ritoccare le Dodici Case, per renderle meno spartane nell'arredamento e anche più belle a vedersi.
Questo però era possibile solo a patto che gli inquilini non stessero tra i piedi degli operai, così Saori si preoccupò di prenotare loro un albergo vista mare. Naturalmente l'hotel faceva parte della sua fondazione, perciò non avrebbe speso una dracma.
"Su, fate i bagagli in fretta e scendete alla Prima Casa. Troverete un pulmino che potete usare per arrivare alla vostra destinazione" disse la dea, prima di dichiarare conclusa la riunione in cui aveva spiegato il tutto.
Il pulmino in effetti era parcheggiato davanti all'entrata della casa dell'Ariete e aspettava i passeggeri nella sua gialla anzianità. Era un pulmino giallo di quelli tipici degli anni '60 e con buona probabilità risaleva ai tempi d'oro del nonno di Saori. Si beccò undici occhiate schifate, più una che nessuno vide perchè Shaka teneva gli occhi chiusi, anche se la sua espressione bastò a rivelarla.
Poco dopo, tuttavia, Aiolos provò a far vedere a tutti il lato positivo della vicenda.
"Sì, sarà pure un po' vecchio ma abbiamo la benzina pagata e in più delle ferie in un bellissimo hotel. Che altro possiamo chiedere?" disse. "Forza, carichiamo il pulmino che fra un po' si parte. Guido io, vi sta bene?" continuò.
Nessuno si oppose, probabilmente perchè erano convinti che il suddetto mezzo di trasporto non avrebbe retto alla prima curva, ma se a romperlo fosse stato il Sagittario di certo Athena l'avrebbe perdonato senza tirarla lunga. Salirono dunque e, dopo un viaggio in cui ne successero di tutti i colori, arrivarono di fronte all'hotel Cosmo.


L'albergo era l'esatto contrario di ciò che si aspettavano: non solo si reggeva in piedi (che per gli standard di genersità della dea era già molto), ma sembrava anche ben tenuto e in un certo qual modo lussuoso. Lo stupore aveva lasciato tutti a bocca aperta e incapaci di dare un giudizio su ciò che si presentava loro davanti.
"Mi sembra un posto decente, no?" disse Death Mask, il primo a riaversi dalla sorpresa perchè in fondo sospettava un tiro mancino di Athena all'interno dell'hotel. Magari era tutto un trucco e sarebbero finiti a fare i camerieri.
"Proooprio bello" gli diede man forte un Dohko ringiovanito, strascicando una vocale e fischiando in segno di approvazione. Poi, facendo da apripista, condusse tutti i compagni nell'atrio ben illuminato.
"Buon pomeriggio, i signori... Cavalieri?" domandò l'addetto alla reception, facendo un ghigno così odioso alla lettura del presunto cognome che più d'uno dei goldini l'avrebbe volentieri mandato al tappeto. Peccato non si potesse farlo sul serio.
Dohko, che era davanti a tutti, rispose affermativamente con un cenno del capo.
"Bene, avete le stanze 120 e 121 al secondo piano. Sei posti ognuna" continuò l'odioso addetto.
I dodici salirono senza fatica le scale, portandosi tranquillamente dietro i propri bagagli, mentre la Bilancia ringraziava in maniera poco convinta lo strafottente receptionist. Giunti al salottino del secondo piano, si sedettero a discutere sulla composizione delle due camerate.
"Ragazzi, scusate... non voglio creare fastidi, però preferirei non stare in camera con Shura" disse Mu con un faccino sincero. "Purtroppo russa e non riuscirei a prendere sonno."
"Eh?!" replicò l'interpellato, con un sopracciglio che scattava nervosamente in su. "Cosa vorresti dire? Io non russo" affermò.
"Certo, certo..." commentarono, in coro e per nulla convinti, Death Mask e Aphrodite. Lo conoscevano bene, loro, perciò gli diedero comprensive pacche sulle spalle.
Dopo qualche altro problemino risolto in fretta, Dohko comunicò le definitive sistemazioni. Saga, Death Mask, Aphrodite e Shura, con Aldebaran e il Roshi a mantenere la calma, da una parte; gli Aiobros, Mu, Shaka, Milo e Camus dall'altra. Tutti accettarono la divisione di buon grado, ma questo non significva che tutto sarebbe andato per il meglio. Anzi...

Nella camera 121 tutti si misero a disfare i propri bagagli e ad accaparrarsi i letti migliori, tranne Saga che si mise subito nella vasca. Il viaggio lo aveva stancato e un sano bagno di tre ore l'avrebbe aiutato a star meglio. Per i bagagli ci sarebbe stato comunque tempo, visto che lo 'sfratto' dei cavalieri dorati sarebbe durato una settimana.
Non era passata nemmeno una di quelle ore, quando dei rumori sospetti nella tanza riscossero il cavaliere dei Gemelli. Si cinse un asciugamano in vita e andò a controllare. Appena vide Aldebaran che stava letteralmente dando fondo al frigobar, perse la calma.
"Ma sei pazzo?!" gli urlò, così tanto in preda alla propria parte malvagia da aver addirittura lasciato cadere l'asciugamano che aveva indosso. Nudo come solo Aiolos fino ad allora l'aveva visto, continuò: "Ti rendi conto che quella roba doveva bastare per sei?! Pagherai per questo!!"
Ci volle tutta la diplomazia del Roshi per evitare che il Toro finisse in un'altra dimensione, e soprattutto che i rumori si sentissero ovunque nell'hotel.

Se anche si sentirono, di certo non fu nella vicina stanza 120. Milo, esausto per il viaggio in cui ne aveva sopportate di ogni, era crollato sul letto più vicino, scegliendolo in tal modo come proprio.
Aiolia invece tornò bambino, come accadeva sempre quando si trovava da qualche parte col fratello e poteva lasciar fare tutto a lui. Con un balzo felino saltò sul letto piu vicino alla finestra, tirò fuori l'MP3 disinteressandosi del proprio bagaglio (che il Sagittario avrebbe prontamente sistemato per lui) e si rifugiò nella musica. Per somma sfortuna di tutta quella camerata, la prima canzone in riproduzione fu una di quelle che il leoncino amava cantare ad alta voce, anche se non avrebbe dovuto...
"Can you blow my whistle, baby... whistle, baby... let me know" cantò infatti il cavaliere del Leone, anche se certo nessuno lo avrebbe mai ingaggiato per incidere un disco. Perfettamente cosciente del doppio senso insito nella canzone, Aiolia ammiccando rivolse l'interrogativo a Shaka, che si era accomodato sul letto diametralmente opposto. Questi finse di ignorarlo, ma il felino insisteva e cominciava pure a toccargli un braccio (cosa che l'indiano mal sopportava) per incitarlo a rispondere.
"Oddio... che ti ha fatto Milo?" bisbigliò il cavaliere della Vergine arrossendo. "Stare con lui nuoce alla tua salute mentale" continuò, sinceramente preoccupato per l'amico nonché vicino di casa.
La consapevole allusione del leoncino aveva fatto arrossire tutti nella camera 120, a parte lo Scorpione che rimase nel mondo dei sogni. Aiolos era però il più sconvolto, come era logico aspettarsi.
"Tu non sei mio fratello... fuori da lui, Hades!" urlò, con gli occhi quasi fuori dalle orbite, mentre prendeva per un braccio Camus e si dirigeva al cortile dell'albergo con lui. "Andiamo a nuotare, dai" gli disse più gentilmente, ma senza allentare la stretta. Era chiaro che non volesse vedere il fratello fintanto che fosse rimasto in quello stato.
"Ook... sacré bleu, non c'è bisogno di stringere così tanto" ribatté l'Acquario, scioccato dalla reazione del solitamente calmo e composto Sagittario. Si lasciò trascinare verso la piscina dell'hotel, anche perchè in fondo non gli dispiaceva farsi una bella nuotata.
I due attraversarono l'atrio e uscirono in cortile passando sotto i balconi di varie camere, tra cui quello della 121.
Su detto balcone si trovava Aphrodite, intento a godersi il sole dopo essersi spalmato una crema solare con la protezione così alta da impedire alla pella candida dello svedese di assorbire il benché minimo raggo di sole. Appena vide lo strano duo, chiese spiegazioni.
Camus si assunse tale compito, intuendo che il Sagittario non ne sarebbe stato in grado. Appena ebbe finito, il cavaliere dei Pesci voltò il capo e tornò a farsi i fatti suoi.
"Tsk, idioti... farsi tanti problemi solo perchè il gattino sta finalmente crescendo" borbottò poi, quando i due non furono più a portata d'orecchio.


La settimana di esilio forzato era appena cominciata e con ogni probabilità non sarebbe trascorsa senza qualche guaio. Anche se, a voler ben guardare, qualcosa era successo già prima di arrivare all'Hotel Cosmo...





ANGOLO ORCHIDEA
Dunque, non la tirerò lunga dato che domani mattina ho un esame da dare e ho bisogno di dormire.
Cosa ne pensate della storia? Avreste composto diversamente le due camerate? Avreste imbavagliato e mandato al manicomio il leoncino?
In ogni caso, sappiate che questa storia avrà non uno ma ben due seguiti. Uno, come ho cercato di far intuire, spiegherà cosa sia successo durante il viaggio; l'altro... beh, lo scoprirete :3

Come al solito, la mia mente malata ha partorito questa oneshot a partire da un prompt, precisamente questo: https://it.pinterest.com/pin/574842339919374370/

Inoltre, visto che qualcuno se lo sarà chiesto, vi lascio la foto dell'Hotel Cosmo (mi sono ispirata a uno realmente esistente) e del pulmino giallo e anziano, con altezza non regolamentare per farci entrare pure il Toro.

          

Non vi annoierò oltre, a parte anticiparvi che nel prossimo aggiornamento un 'conflitto' tra due Goldini a me particolarmente cari troverà (forse) la soluzione.
Alla prossima!
                                                                                     Lan Shuihua
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Lan Shuihua