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Autore: Soul Mancini    28/06/2017    4 recensioni
[Storia momentaneamente sospesa.]
Hoginery, anime in armeno.
Quante anime avete incontrato durante il tour della vostra vita? Eppure con alcune ci si sente immediatamente a casa, ci si avvicina e ci si conosce inevitabilmente. Ci si scontra anche, perché le anime sono tutte diverse e non possono essere sempre d'accordo.
E allora che importanza ha far parte di una famosa metal band losangelina?
DAL TESTO:
«Serj e John stavano intrattenendo una conversazione con una ragazza dai capelli castano chiaro legati in una crocchia.
Un'altra, quasi identica a lei ma leggermente più bassa e più formosa, girovagava per la stanza come una trottola, aggirando i divanetti disseminati sul pavimento con un vassoio di polistirolo in mano.»
Piccole note sulla storia:
- In ogni capitolo troverete una colonna sonora; potrà trattarsi di una canzone dei SOAD o dei progetti paralleli dei componenti.
- Nella storia appariranno alcuni membri di un'altra band, ovvero i Dub Inc, gruppo reggae francese. Non considero comunque questa storia una multiband perché i Dub Inc non saranno protagonisti e appariranno solo in alcuni capitoli. Comunque potrete trovare anche delle loro canzoni nei capitoli.
- Cambierò spesso POV all'interno dei capitoli, ovviamente specificandolo.
Buona lettura :3
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ReggaeFamily

It's party time!


System Of A Down - B.Y.O.B.




♫ Ellie ♫


Ero in ansia.

Pensavo non mi sarebbe importato poi tanto di Kate, ero convinta di essermene fatta una ragione, ma ora che avrei dovuto fare la sua conoscenza mi rendevo conto che avevo paura.

Cercai di placare almeno un po' la preoccupazione mentre aspettavo mia sorella; aveva passato tutto il pomeriggio con Lindsay e non avrebbe avuto nemmeno il tempo di staccare un attimo: sarebbe passata a prendermi e insieme ci saremmo recate al GrinPub per il compleanno di Noah.

Il clacson della nostra macchina mi distolse dal mio tormento e, afferrando frettolosamente il regalo per il bassista, mi precipitai all'esterno.

Non hai idea di cosa ha fatto Lindy oggi! Dopo ti devo far vedere un video che le ho fatto, se lo mostro ai System si sciolgono!” esclamò Johanna con il suo consueto entusiasmo, quando aprii la portiera.

Quella bambina è un amore, dobbiamo fare in modo che i ragazzi la conoscano! Secondo te sua madre sarebbe d'accordo?” ribattei io mettendo il riscaldamento al massimo.

Mia sorella sembrava non avere mai freddo, lo lasciava sempre spento. Era una cosa che odiavo!

Sarah si fida di me, non mi vieta mai di portarla in giro o di farla conoscere ai miei amici, per lei penso non ci siano problemi.”

Allora lo dobbiamo assolutamente fare! Ma... dov'è il coniglietto?” domandai, riferendomi al profumante per ambienti in cartone a forma di coniglio che avevo appeso qualche giorno prima.

Johanna storse il naso. “Lo sai che a me la vaniglia non piace. L'ho buttato.”

Cosa?! Perché? Ma che problemi hai?” mi inalberai.

Di certo in un momento qualsiasi della mia vita non me la sarei certo presa per un pezzo di carta, tra le due non ero certo io la polemica, ma ero davvero nervosa per l'imminente serata.

Oh, ma cosa vuoi? C'è bisogno di incazzarsi così per un coniglio?”

E Johanna ovviamente non rinunciava mai alle discussioni, rispondeva sempre a tono.

Potevi almeno dirmelo, no? L'hai buttato a caso, era nuovo!”

Ma tu sai bene che la vaniglia non mi piace, eppure l'hai comprato lo stesso!”

Vabbè, in quel momento non ci ho pensato! E quindi c'era bisogno di fare così?”

Dopo circa cinque minuti passati a gridarci contro per quel dannato coniglio alla vaniglia, io, stanca di sentire mia sorella blaterare, alzai bruscamente il volume dell'autoradio, sparando a palla una canzone degli Incubus. Tra l'altro la frequenza radio era anche disturbata, quindi non feci altro che uccidere i timpani di entrambe.

Lei allora, profondamente irritata dal mio comportamento, girò nuovamente la rotellina e sbraitò: “Cos'è che ti turba? Oggi sei intrattabile, si può sapere cos'hai?”

È che sono preoccupata per la tipa di Noah” ammisi finalmente.

No, decisamente non ero brava a tenermi le cose dentro; in realtà non ero nemmeno abituata, dato che Johanna capiva subito quando qualcosa non andava e mi tormentava finché non sputavo il rospo.

Cosa ti preoccupa di preciso?”

Che non sia una brava ragazza. Io sono fiduciosa perché conosco i suoi gusti, ma non bisogna dimenticare che comunque è un ragazzo e si sa che spesso la sede delle decisioni emigra dal cervello a un'altra parte del corpo un po' più in basso... insomma, ho paura che si sia trovato una troietta che non lo merita.”

Sai che ti dico? Questa preoccupazione ce l'ho anch'io nonostante non mi piaccia. È normale che abbiamo questi dubbi perché gli vogliamo bene, ma comunque non stiamo parlando di Jacob che se ne fa una al giorno, Noah è un ragazzo serio... e poi chi se ne frega, la responsabilità è sua!” sentenziò lei in tono serio, con le sopracciglia aggrottate e lo sguardo fisso sulla strada.

Sembra un discorso di Mel” commentai con una risatina.

Oddio, davvero?”

Entrambe scoppiammo a ridere e capimmo in quel momento che l'argomento era stato accantonato, così come ogni discussione stupida su conigli e gusti dei profumanti per ambienti.

Una volta di fronte al locale, trattenni il fiato prima di abbassare la maniglia della porta d'ingresso.

Dai, mi sto congelando!” mi incitò Johanna dandomi dei piccoli colpetti da dietro con la busta del regalo.

Va bene, va bene, ma smettila, altrimenti si rovina il pacchetto!” Varcai la soglia a testa alta e venni avvolta dall'ormai familiare atmosfera del pub. Quel luogo era talmente rassicurante che i possibili eventi negativi della serata sembravano un miraggio.

Oh, il pacchetto che hai fatto con tanto amore e tante imprecazioni!” cinguettò lei per prendermi in giro.

Era ora! Dai giovanotte, venite a salutare il festeggiato, si stava già per offendere perché non vi vedeva arrivare!” esordì Melanie, stritolandoci subito in un abbraccio.

Festeggiato offeso, dove sei?” strillai allora io, avvicinandomi a grandi passi al tavolino stracolmo di carta regalo in cui si trovava Noah.

Oh, sono arrivate le star della serata!” mi salutò lui con un sorriso raggiante.

Tanti auguri a te, tanti auguri a te...” intonarono Melanie e Johanna dirigendosi nella nostra direzione; si circondavano le spalle con il braccio a vicenda e rischiavano di inciampare a ogni passo.

Infine io e mia sorella stringemmo Noah in un abbraccio continuando a cantare sotto lo sguardo divertito dei presenti.

Ma io non mi lasciai sfuggire la presenza femminile attorno al tavolo, proprio accanto al mio amico: si trattava di una ragazza di media statura, abbastanza esile, che sfoggiava una chioma di piccoli e fitti boccoli castano chiaro e dei lineamenti delicati sulla carnagione chiara.

Doveva essere lei, Kate.

Noah ce la presentò: sì, era proprio lei.

La ragazza mi strinse la mano e mi sorrise debolmente; sembrava essere molto timida e riservata. In quell'istante la studiai attentamente e compresi che doveva essere una brava ragazza, molto semplice e per niente desiderosa di esporsi.

Da una parte il nodo di preoccupazione che mi aveva attanagliato fino a quel momento si disciolse, ma proprio in quel momento avvertii una stretta al cuore: Kate sembrava essere perfetta, riusciva a donare a Noah ciò che io non ero mai stata in grado di donargli. Cos'aveva lei più di me?

Buh!”

Una voce vicina e terribilmente familiare esplose nel mio orecchio destro, facendomi sobbalzare e distogliendomi dai miei pensieri.

Lanciai un grido, sorpresa, e mi voltai in quella direzione con aria minacciosa. “Jacob, sei un coglione, stai rischiando grosso!”

Il chitarrista ridacchiò. “Uh, che minaccia, aiuto! Mi nasconderò in casa e non uscirò mai più!” mi prese in giro lui.

Sembri Daron quando ti comporti così.”

No El, ti sbagli: è Daron che sembra me!”

Dai Ellie, Noah deve aprire il nostro regalo!” mi richiamò Johanna.

Ora sono curioso anch'io!” affermò il ragazzo al mio fianco.

Tu cosa gli hai regalato?” gli chiesi.

Questa!” rispose Jacob sollevando da una sedia una felpa nera. “Dato che rompeva sempre perché non aveva felpe abbastanza pesanti.”

Nonostante fossimo solo una decina a festeggiare il compleanno di Noah, stavamo facendo un gran baccano e tutti i presenti nel locale ci lanciavano occhiate interrogative, ma a noi non importava niente: ci sentivamo i padroni del mondo quella sera, avevamo voglia di divertirci e basta.

Noah rimase davvero sorpreso quando scartò il pacchetto. Gli avevamo preso un libro incentrato sul suo amato strumento, con la storia del basso, le migliori tecniche per suonarlo e un'antologia dei bassisti più importanti di tutti i generi musicali in ordine cronologico.

Oddio, ma è una figata! Io vi adoro!” strepitò il ragazzo in brodo di giuggiole, sfogliando le pagine patinate.

Wow!” commentò Kate avvicinandosi a lui e dando una sbirciata.

Guarda se c'è Shavo!” esclamammo io e Johanna saltellando.

Come se la staranno passando i ragazzi?” si chiese Jacob.

Non lo so, ma cosa ne dite di scattare una foto per far vedere loro come ce la passiamo noi?” proposi con un sorriso.

Ma prima ordiniamo da bere, vi prego!” intervenne Melanie.

Tutti furono d'accordo; io ordinai la mia solita birra, mentre la maggior parte dei presenti non esitò a scegliere forti cocktail alcolici.

Adesso facciamo la foto!” ordinò Johanna spazientita mentre ancora tutti sorseggiavano il loro drink. Detto questo, mollò il suo cellulare tra le mani di Melanie e trascinò me e Noah accanto a sé.

Anche Jacob si posizionò accanto a noi.

Va bene bella gente, ora voglio vedervi sorridere per i Down A System!” fece la nostra fotografa.

Daron, amichetto mio, fuma tanta erba anche da parte mia, oggi il mio pusher mi ha abbandonato!” piagnucolò Jacob.

Guarda che è una foto, non un video... non ti sente!” gli fece notare mia sorella.

Intanto tutti quanti avevamo preso a ridere e le espressioni immortalate erano epiche: io ridevo senza ritegno abbandonata addosso a mia sorella, Jacob sfoggiava un ghigno malefico, Noah aveva dipinta in viso un'espressione allucinata e stringeva in mano con orgoglio il suo nuovo libro e Johanna rideva con il volto in parte nascosto dal bicchiere di Jacob.

È bellissima, devo assolutamente mandargliela!” decise Johanna strappando il telefono dalle mani di Melanie.

Cosa gli stai scrivendo?” domandammo tutti con curiosità, accalcandoci attorno alla ragazza.

Ma proprio in quel momento le prime note di una canzone attirarono la nostra attenzione, nonostante la musica fosse a un volume molto basso.

Oddio, gli AC/DC!” strillammo io e mia sorella.

You Shook Me All Night Long, questa è tutta da ballare!” concordò la nostra amica raggiante, cominciando a muoversi a tempo.

Dave, alza il volume!” Johanna aveva intercettato il barista mentre saltellava, carica come una bomba.

Lui all'inizio parve riluttante per via degli altri clienti, ma poi vedendoci pronti a esplodere decise di accontentarci.

Questo è il mio momento!” annunciò Jacob.

E io sapevo che stava per combinare qualche follia delle sue.

Infatti dopo qualche istante corse verso il palchetto vuoto evitando magistralmente ogni ostacolo e con un agile balzo fu al di sopra di esso, sotto gli sguardi divertiti e perplessi di tutti.

Allora? Mi lasciate da solo?”

Io e le altre due ragazze ci scambiammo un'occhiata.

'Fanculo la dignità, io vado a divertirmi!” affermai, raggiungendo il nostro amico sul palco con le altre due al seguito.

Cominciammo quindi a ballare e cantare come matti e, incredibile ma vero, riuscimmo a coinvolgere anche qualche altro cliente.

Dave intanto, vedendo che ormai non c'era più niente da fare per fermarci, si arrese e ci regalò una playlist piena di brani da ballare.

Forse era proprio quello che mi serviva per non badare troppo a Noah e Kate, che erano sempre vicini e ballavano anche insieme.

Era molto più divertente osservare Jacob che eseguiva delle mosse da lui reputate sexy, ma che ogni volta ci facevano scoppiare a ridere.

Ma sì, avevamo ormai perso la dignità, tanto valeva continuare di questo passo!



♫ Shavo ♫


Inutile: qualche fan passava sempre, riusciva in un modo o nell'altro ad aggirare la security. Non che mi desse particolarmente fastidio in realtà, faceva parte del mio lavoro, ma gli atteggiamenti di alcuni fan certe volte mi lasciavano proprio spiazzato.

Ero accaldato dopo il live ed ero uscito un attimo dal backstage, costituito da un gazebo in cui si era accumulata una tremenda afa. Per prendere un po' d'aria; mi trovavo comunque nel retro, diviso dal pubblico per mezzo delle transenne, ma qualcosa non aveva funzionato. Subito un gruppetto di ragazzine mi aveva raggiunto, lanciando urletti striduli e armandosi di cellulari e fotocamere varie.

Oddio Shavo... possiamo fare una foto?” chiese una di loro, una tipa spaventosamente magra dai capelli biondo platino.

Ciao! Certo” risposi io gentilmente.

Fui costretto a scattare cinque foto perché ognuna la voleva con me e basta. Tra uno scatto e l'altro firmai cd e altra merce della band.

Shavo, Shavo, mi puoi firmare il braccio?” chiese una di loro sollevandosi la manica della maglietta.

Ma proprio sulla pelle?” Ero confuso.

Sì! Domani passo da un tatuatore per farmelo ripassare, così sarei con me per tutta la mia vita!” cinguettò quella con gli occhi che brillavano.

Le altre intanto continuavano a fissarmi con gli occhi spalancati e strillare, mettendomi sempre più in soggezione. Dovevo ammetterlo: quelle tipe mi inquietavano.

Mentre le quattro che avevano già posato per la foto parlottavano tra loro, la più piccoletta del gruppo si avvicinò a me. Era mora e portava il caschetto, era magra e indossava solo un abito nonostante l'aria frizzante della notte. “Adesso è il nostro turno” affermò in tono malizioso.

Mi si incollò addosso e impostò la telecamera interna del cellulare; sentivo chiaramente che si premeva contro di me e la cosa mi metteva in imbarazzo, speravo solo che quel momento finisse presto.

Ma proprio un secondo dopo la foto lei abbassò la mano di scatto e cercò di sfiorarmi tra le gambe. Io mi irrigidii allarmato e indietreggiai istintivamente. “Ehi” la ammonì stizzito.

La ragazzina ridacchiò divertita, poi mi lanciò un'ultima occhiata eloquente e tornò dalle sue amiche.

Aspettai che loro se ne andassero e finalmente un uomo della security intervenne per mandarle via.

Io ero incredulo e sconvolto; tornai all'interno scuotendo il capo e sperando di non incontrare altri fan per quel giorno.

Probabilmente io ero troppo buono e tollerante nei confronti dei miei seguaci, forse sbagliavo; sta di fatto che non sopportavo gesti del genere, così avventati e spudorati. Insomma, ero il bassista dei System Of A Down, ma ancora prima una persona che meritava di essere trattata con il giusto rispetto, come una semplice persona appunto.

Il comportamento di quella tipa mi aveva profondamente irritato e avevo dovuto fare affidamento su tutto il mio autocontrollo per non sbraitarle contro.

Cosa c'è?” mi chiese subito Serj quando rientrai, notando subito la mia espressione turbata.

Una tizia ha cercato di allungare le mani dove non doveva” spiegai brevemente, recuperando il mio cellulare per controllare che ore fossero.

All'ordine del giorno” commentò Daron laconico accendendosi una canna.

Notai che avevo ricevuto un MMS da parte di Johanna, cosa assai insolita; lo aprii e lessi il messaggio:

Ehi VIPS, come va da voi? Oggi è il compleanno di Noah, guardate un po'!!!


In allegato c'era una foto dei quattro componenti dei Souls che ridevano e festeggiavano con i bicchieri in mano. Noah stringeva tra le mani un volume che non mi era nuovo, probabilmente un regalo.

Guardate cosa mi hanno mandato le ragazze” dissi, passando il cellulare agli altri.

Nel frattempo Daron mi cedette la canna per qualche tiro.

Quando l'apparecchio fu tra le mani di John, lui ridacchiò e scattò una foto a me, Serj e Daron che fumavamo stravaccati su delle sedie, poi digitò velocemente e mi restituì il telefono.

Constatai che aveva risposto:


Noi ce la passiamo così


Questa foto è inguardabile, sei uno stronzo Dolmayan” commentai con una smorfia.

Lui continuò a sghignazzare. “Io?”

Fammela vedere!” intervenne subito il chitarrista, fiondandosi verso di me.

Dopo il tour quindi li invitiamo in sala?” se ne uscì Serj a sproposito.

Ma certo!” concordai entusiasta.

Oh, fammi vedere la foto!” insistette ancora Daron spazientito.

Gli mollai il cellulare, almeno avrebbe smesso di rompere.

Che cosa dolce, verranno proprio nel luogo in cui ho vomitato!” osservò John in tono serio.

Hai scattato una foto di merda, ti uccido!” sbottò Daron brandendo l'oggetto in aria come fosse un'arma.

Il batterista lo liquidò mostrandogli il dito medio.

Scusa, ma questo lo prendo io. Se vuoi distruggerne uno, prendi il tuo” affermai impossessandomi nuovamente del cellulare.

Qualche minuto dopo Johanna rispose:


Tutte cazzate, sappiamo che siete circondati dai fan esaltati :D


Non aveva tutti i torti! Le scrissi:


Auguri a Noah da parte di tutti comunque! E comunque hai ragione...


Effettivamente la nostra casetta ci mancava parecchio, quando eravamo in tour era normale. Non che avessimo vera e propria nostalgia, viaggiare ci piaceva, ma ogni tanto mancava quella tranquillità di cui ogni tanto avevamo bisogno.

La ragazza non rispose più per tutta la serata, sicuramente stava festeggiando e si stava divertendo.

Ma avevo talmente tanto sonno che quasi non me ne resi conto. Non so nemmeno spiegare come io e gli altri riuscimmo ad arrivare all'hotel in cui avremmo dormito, quella settimana di tour mi aveva davvero distrutto.



♪ ♪ ♪



Ragazzi, io... cioè... sono un attimo destabilizzata. Non ho ancora realizzato del tutto di aver visto i nostri amati Sysytem del vivo appena tre giorni fa, mi fa pure uno strano effetto pubblicare un capitolo di questa storia dopo aver assistito davvero a un live dei ragazzi!

Visto? E io che pensavo che Ellie e Jo fossero incredibilmente fortunate :D

Ne approfitto per dedicare questo aggiornamento a Kim e Stormy, le mie due pazze adorate che hanno vissuto insieme a me mille emozioni sotto il palco e mi sono state vicine in due modi diversi. Nei miei ricordi di questo epico live sarete sempre impresse anche voi, a mio parere è una cosa meravigliosa *-*

E ringrazio tutti i sostenitori della storia, che oltre lasciarmi pareri sempre positivi (troppo buoni) sono anche una fonte di ispirazione per me :3

Alla prossima e buona serata a tutti!!! ♥



   
 
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