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Autore: giucri89    29/06/2017    0 recensioni
Lee ChoSo lavora per un'agenzia fotografica emergente, ciò che odia di più al mondo sono gli idol, a causa di un triste incidente che coinvolse suo padre in passato. Im JaeBum è un idol, lavora per la JYP, si impegna a fondo in quello che fa, forse anche troppo, rinunciando pian piano alle cose importanti della vita. Il destino farà incrociare le strade di ChoSo e JaeBum. Potrà l'amore superare il pregiudizio di lei e l'orgoglio di lui?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 13
 
 
Dannazione! Perché mi compari a lui?
Devo attraversare tutto questo per saperlo?
Non sono forse abbastanza per te?
Un tuo giorno senza di me sono sicuro che non andrà bene.
Ascolta, chissà, tu sei solita ascoltare la mia voce tutti giorni,
probabilmente ne sei dipendente
e non riusciresti a dormire senza sentirla.
O forse il “il tipo ideale” di cui parli di solito
più di mille volte è meglio per te.
Aspetta e vedi come sarà ogni giorno.
Chi è quello? Non importa, al tuo fianco
io sono il meglio per te, basta compararmi ad altri uomini.
GOT7-Who’s That
 
 
Quella mattina ChoSo dopo aver completato gli scatti singoli di Bam Bam era fermamente convinta di poter e dover risolvere il putiferio causato dalle sue amiche. Lei, MinYoung e SoMi avevano condiviso gli anni più belli della loro vita, avevano condiviso momenti belli e momenti brutti, non poteva finire tutto così, bisognava trovare una soluzione e subito, pensò ChoSo. Questa volta decise di passare prima da casa di SoMi e poi l’avrebbe convinta ad andare insieme a casa di MinYoung, anche se avesse dovuto trascinarla per strada, l’avrebbe fatto. Parlare tutte e tre insieme di presenza era l’unico modo possibile per affrontare la situazione, o almeno questo era quello cui ChoSo credeva.
ChoSo arrivò dinanzi la porta dell’appartamento di SoMi. Suonò. Nessuna risposta. Decise di insistere. Suonò nuovamente. Ripeté l’azione svariate volte, finché si ricordò di avere il codice d’accesso dell’appartamento dell’amica, lo digitò e la porta si aprì accompagnata dal consueto “bip” di approvazione del codice inserito. Così come ChoSo sospettava, trovò SoMi distesa sul letto di camera sua in lacrime. Quest’ultima si accorse della presenza dell’amica. «Cosa ci fai qui?» disse singhiozzando. «Sono venuta per una passeggiata! Si può sapere che domande fai?! Lo vedi come sei ridotta? È da ieri che piangi ininterrottamente, non è vero?» disse ChoSo. L’amica non replicò, ma il suo silenzio valeva più di mille risposte. ChoSo si avvicinò a SoMi. «SoMi-ya si può sapere che cosa è successo? Posso finalmente sapere come sono andate le cose? Se non so nulla, non posso far niente per risolvere la situazione, capisci?» cercò di farla ragionare ChoSo. SoMi si voltò dall’altra parte «Purtroppo ormai non c’è nulla che tu possa fare per risolvere la situazione». «Questo fallo decidere a me» ribatté decisa ChoSo. Dopo qualche istante di silenzio SoMi si sedette sul letto, si girò verso ChoSo e iniziò a raccontarle tutto. «Ieri mattina ero fuori per delle commissioni e per caso ho incontrato MinYoung-ah, avevamo entrambe del tempo libero così decidemmo di prendere qualcosa al nostro solito coffee shop, eravamo proprio lì a due passi, avevamo appena ordinato quando dissi a MinYoung-ah di dover andare in bagno un attimo, oh non l’avessi mai fatto, lasciai il cellullare lì sul tavolo. Proprio quando mi trovavo in bagno, il cellullare ha iniziato a squillare. Quando sono tornata ho trovato MinYoung-ah un po’ incavolata perché casualmente aveva letto sullo schermo durante la chiamata “My Little Love <3” e voleva ovviamente delle spiegazioni. Le ho spiegato che non le ho detto nulla perché era una storia complicata. Allora lei ha insistito, ho confessato tutto. Le ho parlato di YuGyeom-ah, lei mi ha poi chiesto se tu sapessi di tutta questa storia, e io le ho detto di sì, non pensavo che sarebbe successo tutto questo putiferio. Le ho spiegato che anche tu lo hai scoperto casualmente, lei ha iniziato a pensare che noi due ci vedessimo a sua insaputa e che addirittura sparlassimo di lei, non so perché ha iniziato ad uscire fuori tutta questa storia, poi ha concluso dicendo che noi due non siamo più sue amiche e che forse non lo siamo mai state. Allora io in preda alla disperazione ho chiamato YuGyeom-ah per rompere la nostra storia, pensavo di risolvere tutto rinunciando a qualcosa d’importante, volevo dimostrare a MinYoung-ah quanto tengo a lei ma purtroppo come vedi non è servito a niente se non a far soffrire un’altra persona in più» confessò amareggiata SoMi. ChoSo ascoltò in silenzio la storia di SoMi senza interromperla. Dopo qualche minuto di riflessione riprese la parola «Si può sapere quanto siete stupide voi due? È solo per questo che si è creata tutta questa maledetta situazione? Adesso tu ti alzi da questo letto e andiamo dritte dritte da MinYoung-ah, forza!». SoMi inizialmente restia alla proposta dell’amica dovette infine cedere per via della sua insistenza. Quando ChoSo si metteva qualcosa in testa non tornava più indietro. Non c’era nessun “no” che avrebbe potuto fermarla. Riuscì a far alzare SoMi da quel dannatissimo letto e insieme si diressero verso casa di MinYoung.
La reazione di MinYoung nel trovarsi di fronte quelle che ormai lei considerava le sue ex amiche era proprio quella che ChoSo si aspettava. «Se siete venute qua con l’intenzione di far pace e prendervi gioco di me, avete proprio sbagliato persona». Questo fu il benvenuto di MinYoung. «Credo che almeno dovremmo provare a parlare e a discuterne come persone adulte, non credi? Sarebbe meglio smetterla con questi atteggiamenti infantili, e mi riferisco ad entrambe» disse ChoSo, provocando un senso di vergogna nelle sue amiche che come risposta abbassarono il capo. MinYoung, anche se di controvoglia, fece entrare ChoSo e SoMi. Una volta sedute fu ChoSo a prendere per prima la parola «Allora, adesso vediamo di risolvere per bene questa situazione». Nessuna delle due amiche sembrava propensa ad aprire bocca. «Ok, vediamo di non tirarla per le lunghe. Ho sentito la versione dei fatti di SoMi-ya, adesso tu MinYoung-ah, sputa il rospo, voglio sentire il tuo pensiero in proposito» le intimò ChoSo. Dopo qualche secondo di silenzio MinYoung iniziò ad esporre il proprio pensiero «Ok, se vuoi sapere come la penso, te lo dirò. Quando ho visto il cellulare di SoMi-ya squillare ho letto la schermata, dato che era praticamente sotto miei occhi, ero molto felice per lei. So che di solito è un tipo che non riesce a tenersi tutto dentro, se stava tenendo la sua storia d’amore nascosta ho subito pensato che avesse i suoi buoni motivi e che sicuramente stesse mettendo a dura prova il suo essere per non riuscire a parlarne a nessuno. Quando è uscita dal bagno volevo solo stuzzicarla un pochino, non pensavo vuotasse il sacco così facilmente. Ero davvero felice per lei, so che non sarebbe stato facile per lei un amore del genere, da tenere sotto copertura ma ho visto una luce particolare nei suoi occhi e questo mi ha rincuorato, mi ha fatto pensare che tra loro sarebbe durata. Poi mi ha raccontato del fatto che tu lo sapevi già… da lì ho iniziato a pensare di essere stata lasciata in disparte, cioè adesso voi due avete i vostri begli idol, vivete una situazione molto simile, non avete più bisogno di me, no?» confessò MinYoung e le lacrime cominciarono a rigarle il volto. ChoSo e SoMi si alzarono all’istante e abbracciarono l’amica. «Sei davvero una sciocca a pensare queste cose, lo sai?» le disse ChoSo stringendo l’amica sempre più forte. I singhiozzi di MinYoung si fecero sempre più forti. Adesso non era la sola a piangere, anche ChoSo e SoMi si ritrovarono nella sua stessa situazione. «Scusami davvero MinYoung-ah per non avertelo detto prima, ma davvero non ne ho avuto il coraggio, so che di te posso fidarmi. Non so cosa mi sia preso. Dovevo dirtelo subito come ha fatto ChoSo-ya. Perdonami per essere stata così stupida. Ma non dire più che non sei nostra amica. Senza di te la nostra amicizia non sarebbe completa. MinYoung-ah, ti prego perdonami» disse SoMi, ormai completamente in lacrime. MinYoung non rispose, strinse solamente più forte le sue amiche, perché sì, loro resteranno sempre le sue amiche più care, ormai lo aveva capito definitivamente. La pace era fatta! «MinYoung-ah non dire mai più quello che hai detto prima. Il tuo cervello è fondamentale nella nostra amicizia. Una testa calda come me e una pazza come SoMi-ya, cosa potremmo mai combinare se ci abbandoni, eh?» disse ancora in lacrime ma stavolta con un sorriso sulle labbra. Le amiche si staccarono dalla presa e pian piano tornarono ai loro posti. «Non voglio tornare a casa, voglio restare con voi» iniziò a fare i capricci SoMi. «Quando la finirai con questi capricci, eh?» disse MinYoung fingendo un’aria disperata. «Oh, avanti, lo so che anche tu non vedi l’ora di passare una notte fantastica con le tue migliori amiche» la stuzzicò ChoSo. «E ok, va bene, mi avete convinto. Restate pure qui stanotte, ma sappiate che non vi cederò il mio letto, dormite pure qui nel divano» disse MinYoung fingendo un’aria da dura. «E allora anche tu resterai qui con noi» le disse SoMi tirandola giù dal divano. ChoSo fece lo stesso e tutte e tre fecero un bel capitombolo per terra. Finalmente le loro risate tornarono. «La vostra stupidità mi è mancata troppo» confessò MinYoung. «Su, allora parlatemi dei vostri famosi fidanzati. Come stanno andando le vostre storie d’amore? Come sono gli idol nella vita quotidiana? Sono curiosa, parlate, parlate» le incitò MinYoung. «Stare con YuGyeom-ah è così… ah, non si può descrivere a parole. Ovviamente è il membro più bello del suo gruppo, è così dolce» gli occhi di SoMi sembrarono trasformarsi in due piccoli cuori. «Hey, membro più bello del suo gruppo? Tsk! Lo sanno tutti che il più bello di tutti è il mio JaeBum-ah, non lo sai che lui è il “face of the group”, eh?» ribatté ChoSo. «Omo, da quando tu sai cose come questa ChoSo-ya? Mi sorprendi! Vuoi mettere a confronto il fisico del mio YuGyeom-ah con quello di JB? Il mio YuGyeom-ah è così bello e slanciato!» continuò SoMi. «Stai forse dicendo che JaeBum-ah è basso e tozzo? Ma non hai visto i suoi abs? Credi che il tuo moccioso li abbia? E poi non hai mai visto i suoi occhi magnetici? Sei cieca forse?» respinse l’accusa ChoSo. Ok, qualcuno decisamente doveva mettere un freno a quelle due. «Va bene, va bene, ho capito, ho capito. I vostri ragazzi sono delle bellezze rare. Ma adesso potete smetterla per favore? E se poi volete proprio saperlo non credo che siano loro i più belli del gruppo» si intromise MinYoung. «Eeeeh?» pronunciarono all’unisono ChoSo e SoMi. «Che c’è? Non posso avere un bias[1] nei GOT7?» le guardò MinYoung stupita. «Sì, solo pensavo che tu avessi smesso di ascoltare questi gruppi. Cioè criticavi SoMi-ya perché lo faceva fino a poco tempo fa!» le disse ChoSo. «Sì è vero, ma ultimamente ho ripreso ad ascoltare gruppi musicali, mi hai incuriosito tu ChoSo-ya, con il tuo nuovo lavoro e ho scoperto che alcune canzoni sono davvero carine, fresche e orecchiabili. Quindi, conoscendoli, anche io ho il mio preferito» spiegò semplicemente MinYoung. «Cosaaa? Adesso sono curiosa di sapere chi è! Chi è? Sputa il rospo!» le intimò SoMi. «Ok, Ok, secondo me il più bello è Mark, non è anche il visual? Non credo ci sia nient’altro da aggiungere» rispose MinYoung. Fu così che le tre amiche passarono la loro serata. Erano solo piccole sciocchezze e lo sapevano bene ma questo bastava per farle sorridere. ChoSo, infine, consigliò SoMi di chiamare YuGyeom e raccontargli tutta la verità. Tutto ormai sembrava essersi risolto o perlomeno così sembrava.
 
La mattina successiva ChoSo si diresse al JYP Building, aveva completato il lavoro degli scatti singoli, non aveva ancora finito il lavoro ma far vedere tutto al presidente e dirigersi in quel luogo era comunque un’occasione preziosa per incontrare il suo JaeBum, quindi, non si sarebbe mai lasciata sfuggire un’occasione così ghiotta. Dopo aver portato a termine il suo lavoro, decise di passare in sala prove con la scusa di salutare i ragazzi e fare una sorpresa a JaeBum. Non gli aveva detto, infatti, della sua venuta, proprio per fargli una sorpresa. Si trovò a passare da una stanza e sentì provenire da lì la voce di Jackson, non ci pensò due volte ad entrare, istintivamente pensò che tutti i membri si trovassero lì dentro. «Sorpres…» non ebbe neanche il tempo di completare la parola che restò confusa alla vista davanti ai suoi occhi. Trovò, infatti, Jackson che stava baciando una ragazza. Appena accortasi della situazione imbarazzante nella quale si era ritrovata, chiuse la porta dietro di sé e scappò via. Jackson d’istinto la seguì. ChoSo era appena uscita fuori dall’entrata principale dell’edificio. Si sentì afferrare per un braccio. Si voltò e vide il volto preoccupato di Jackson. Restarono in quella posizione per qualche secondo. «ChoSo-ssi per favore fammi spiegare la situazione, non andartene così, la cosa mi farebbe preoccupare molto» le chiese Jackson. ChoSo che non aveva mai visto un’espressione del genere sul volto dell’idol gli diede ascolto e decise di non opporre resistenza. Tenendola per un braccio Jackson la condusse nuovamente dentro l’edificio, ignaro degli occhi indiscreti che avevano fatto da spettatori alla scena. Jackson fece entrare ChoSo in una delle stanze vuote dell’edificio. «ChoSo-ssi ascoltami per favore, ma ti prego di non parlarne a nessuno. Nemmeno JaeBum-ah deve sapere di questa storia, ok?» disse Jackson sempre più cupo in volto. A tanta serietà e preoccupazione ChoSo non potè far altro che rispondere positivamente. Fece solamente un accenno di consenso con la testa. «Bene…» iniziò il discorso Jackson «Quella ragazza con cui mi hai visto prima è una rookie della nostra agenzia, si chiama Erika. È cinese come me. Quando è arrivata, qualche mese, non sapeva una sola parola di coreano, così ho deciso di aiutarla. Sai, stare lontano da casa, in un luogo straniero e per giunta senza sapere la lingua è davvero triste. Ho iniziato a darle lezioni di coreano, oltre a quelle ufficiali che faceva tramite la nostra l’agenzia. Ci siamo avvicinati molto, ci siamo conosciuti e alla fine ci siamo innamorati. È una cosa che va avanti da circa un mese. Nessuno sa niente. Ho paura che se la cosa si venisse a sapere verrebbe subito licenziata. Vedi i rookies non hanno molta protezione. Non posso dare scandali prima di iniziare la loro carriera. Per quanto il nostro capo possa essere magnanimo non farebbe mai debuttare una ragazza con uno scandalo del genere alle spalle. Ho paura che lei possa perdere tutto a causa mia. ChoSo-ssi, tu sai quanto stare con un idol sia complicato, non è vero? In questo caso la mia situazione è ancora più difficile. Non saprei davvero come proteggerla se dovesse scoppiare uno scandalo. Ti prego non dire nulla di tutto ciò che hai visto oggi» confessò Jackson. ChoSo dopo aver ascoltato tutta la storia di Jackson disse «Tranquillo, pensavo già di non dire nulla a nessuno. Sono fatti che non mi riguardano, quindi, non posso essere così incauta e riferirli a qualcun altro. Mi dispiace davvero di avervi visti. Io volevo fare una sorpresa a JaeBum-ah. Ho sentito la tua voce e ho semplicemente pensato che eravate tutti lì riuniti. Perdonami davvero per aver violato la tua privacy». «No, non devi assolutamente scusarti. La colpa è mia, pensavo di aver chiuso la porta a chiave ma evidentemente non era così. Sono troppo sbadato, accidenti» si auto-rimproverò Jackson. «Tranquillo, quando siamo innamorati tutti siamo un po’ più sbadati» cercò di risollevargli il morale ChoSo. «Sai, averne parlato con qualcuno però mi ha fatto bene» disse Jackson sorridendo. «Quando vorrai parlarne io ci sarò sempre» gli promise ChoSo alzando in aria i pollici. ChoSo e Jackson uscirono dalla stanza per dirigersi in sala prove. «Cosa ci facevate voi due insieme in quella stanza?» una voce richiamò l’attenzione dei due. «JaeBum-ah sei qui? Stavo venend…» la frase di ChoSo fu interrotta nuovamente dalle parole di JaeBum «Ho detto cosa ci facevate insieme in quella stanza?». «Yah, JaeBum-ah cosa vuoi che stessimo facendo! ChoSo voleva farti una sorpresa ma tu adesso hai rovinato tutto!» disse avvolgendo il collo del leader sotto il suo braccio e facendo cenno di no con la testa a ChoSo. Quel “No” significava “Mi raccomando non dirgli niente di tutta la storia che ti ho raccontato” e ChoSo capì e fece cenno di assenso. «È vero JaeBum-ah adesso che mi hai visto hai rovinato la sorpresa ma non fa niente… l’importante è averti visto» non voleva mentirgli ma che altro poteva fare in quel momento? JaeBum sembrò credere alle parole di Jackson e ChoSo e insieme si diressero in sala prove per raggiungere gli altri. ChoSo li avrebbe salutati e poi li avrebbe lasciati ai loro impegni e lei sarebbe tornata ai suoi, purtroppo quella tranquillità non sarebbe durata a lungo.
 
Il giorno successivo ChoSo decise di svegliarsi più tardi, non aveva impegni particolari, aveva ultimato gli scatti singoli, poteva lavorare sul photo book anche più tardi quella mattina. “Ding Dong” si sentì suonare il campanello. ChoSo decise di voltarsi dall’altra parte e far finta di niente, chi poteva mai disturbarla di mattina a quest’ora? Chiunque fosse poteva attendere, pensò. Ma chi era fuori dalla porta non la pensava allo stesso modo, continuò a suonare finché ChoSo stanca di quel rumore si decise ad aprire la porta. Un tizio incappucciato e con la mascherina entrò subito dentro. Ormai lo avrebbe riconosciuto anche tra mille. «JaeBum-ah?» domandò sorpresa. Il tizio tolse il cappuccio della felpa e mise giù la mascherina ed effettivamente era lui. «Non essere così sorpresa. Perché quello sorpreso dovrei essere io!» le disse JaeBum con un tono di voce abbastanza arrabbiato. «Che cosa vuoi dire?» domandò ignara ChoSo. «Cosa voglio dire io? Non credi che dovresti essere tu quella a parlare? Guarda un po’ qui!» disse JaeBum sempre più arrabbiato gettando a terra un giornale che solo adesso ChoSo si accorse che teneva in mano. ChoSo raccolse il giornale, era una testata scandalistica, lesse il titolo enorme in copertina “Problemi d’amore in casa JYP? Jackson Wang ha una fidanzata qui in Corea? È caccia alla ragazza!” e sotto vi era allegata una foto, lei che stava per uscire dal JYP Building e Jackson che la afferrava preoccupato per un braccio. In effetti, per chi non conosceva i fatti quella scena poteva apparire come un litigio amoroso o qualcosa del genere. “Oh mio Dio, come sono finita in questa situazione?” pensò ChoSo guardando lo sguardo arrabbiato di JaeBum proprio dinanzi a lei. 
 
[1] Bias: È un termine utilizzato per indicare il membro preferito di un gruppo.
  
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