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Autore: NotFreddie    29/06/2017    0 recensioni
"L’amore è tenere per mano una persona e sapere che sarà così per sempre,
è consegnare le proprie debolezze nelle mani di qualcuno
e sapere che le custodirà per sempre,
che sconfiggerà i tuoi demoni come fossero i suoi,
che festeggerà con te le tue vittorie
e piangerà con te le tue sconfitte."
Continuo di "Poetry", che è necessario aver letto prima di questa.
Genere: Fluff, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Poetry - parte 2





“They figure me a dead motherfucker, but I’m just a
Motherfucker that wants to be dead
[…]
Smoke a cigarette while I compress my depression
[…]
I’m trying to get the highest I can get
Before I overdose and die.
My ribs are nothing but an empty cage
Black hole in my chest
[…]
In my head it feels like I’m a guest
So I will throw it all away because
 when I’m dead I will be nothing decomposing in a grave
[…]
Always boasting my emotions
On how I’m so fucking broken
Think I’m joking
When I’m talking
About blowing my head open
Till the moment you walk in
And find my body motionless
Wrists slit.”
 
 
 
A volte il mio dolore si fa più acuto
più sordo
più martellante
come se l’infezione si facesse più profonda
più bruciante
per ricordarmi che sono viva, contro ogni previsione
e che il dolore è l’unica cosa che ci fa distinguere la vita dalla morte.
Ci sono dei giorni
in cui non riesco a muovermi senza provare dolore
in cui non riesco nemmeno a sopravvivere
a mangiare
a respirare
e l’unica cosa che vorrei è che tu mi abbracciassi
e mi tenessi così stretta da non riuscire a sentire altro che te.
Invece tu mi dai solitudine
mi guardi, da lontano, di sottecchi
come se fossi una bomba pronta ad esplodere
come se fossi portatrice di una malattia molto contagiosa
e tu avessi paura di essere contagiato.
E lo dicono tutti
che non bisogna dare troppa importanza alle persone
che l’amore è dare in mano a qualcuno una pistola carica e il permesso di spararti
ma sperando maledettamente che non lo faccia mai
che la nostra felicità o salvezza deve dipendere esclusivamente da noi stessi
ma io per i tuoi occhi farei pazzie
per l’angolo tra la tua spalla e il tuo collo, io, ucciderei
ma sono così maledettamente instabile
e spaventata
e codarda
e rotta
che sperare nel fatto che tu possa amarmi sembra una pazzia.
 
“Those three words
Are said too much
They’re not enough
[…]
I need your grace
To remind me
To find my own
[…]
All that I am
All that I ever was
Is here in your perfect eyes
They’re all I can see.”
 
Non sei il tipo di persona che si preoccupa per gli altri
a meno che questo non serva a portarsi a letto un bel paio di gambe magre
o un paio di tette sode.
Eppure mi guardi
sempre
con quegli occhi
che Dio Cristo farei pazzie, io, per quegli occhi
di sottecchi
mascherando la tua curiosità, facendola passare per casuale noia:
mi passi accanto sfiorandomi la pelle nuda delle braccia
ti giri a guardarmi se tossisco, se parlo sottovoce con qualcuno
ma non ti avvicini mai
perché sai cosa comporta la mia tristezza
quando mi chiudo in me stessa per non essere ferita
e lascio tutti fuori;
quando rispondo male se mi sento attaccata;
quando ti do indifferenza se mi sento spaventata;
quando ti piango addosso nelle notti più buie della mia esistenza;
quando sono gelosa senza motivo;
quando ti chiedo qualcosa che non potrai darmi mai.
Ma devi capire che
le tue braccia sono per me porto sicuro,
il tuo sorriso un luminoso faro nel buio che sa guidarmi verso la strada di casa,
i tuoi occhi il mare tranquillo che vorrei mi circondasse sempre invece di questa tempesta,
le tue mani ristoratrici danno pace ai miei straziati resti.
Perfino la tua lontananza mi dona benessere
(sebbene io non vorrei mai essere lontana da te)
perché quando poi torni sembri amarmi un po’ più forte.
Le tue premure nei miei confronti
i tuoi momenti di debolezza al sapore di birra
le mie labbra che sanno sempre di fumo
i tuoi abbracci per tenere insieme i miei pezzi
e vorrei che tra me e te non finisse mai
ma entrambi siamo destinati ad altri
e il viaggio non conta nulla
con una meta così.
Ma tu rimarrai sempre
in quel punto tra la mia clavicola e il mio cuore
quello dove eri solito poggiarmi la testa
quantunque tu ne sentissi il bisogno.
Vivrai per sempre lì
vicino al mio cuore
ma lontano abbastanza
per fa sì che ci possa stare lei.
Tutti abbiamo un’anima gemella,
ecco,
lei è la mia.
La mia roccia
il mare tranquillo che adesso mi circonda
la spiaggia che accoglie il naufrago morente
e
la bontà degli autoctoni che se ne prendono cura.
Ogni cosa buona nel mio mondo
ogni atto di amorevole gentilezza
ogni speranza che nutro
qualunque cosa di cui necessiti:
abbracci
baci
compassione
amore
coraggio.
Il mio essere condensato in un’anima buona.
La parte migliore di me.
La mia persona.
E allora ho capito che, sì, è possibile innamorarsi di qualcuno che non è la tua anima gemella
ma non c’è modo di sfuggire al Destino
perché quello ti acchiappa
e ti trascina senza possibilità di opporre resistenza da quella persona.
E l’amore non è per niente simile al dare in mano una pistola a qualcuno
l’amore è un arcobaleno da percorrere
è un percorso tortuoso mozzafiato con i parapetti di acciaio inox
è una montagna russa sbilenca con sotto le reti di protezione.
L’amore è tenere per mano una persona e sapere che sarà così per sempre,
è consegnare le proprie debolezze nelle mani di qualcuno
e sapere che le custodirà per sempre,
che sconfiggerà i tuoi demoni come fossero i suoi,
che festeggerà con te le tue vittorie
e piangerà con te le tue sconfitte.
L’amore non è affatto qualcuno che ti impedisce di cadere
ma qualcuno che, ogni volta che cadi, ti aiuta a rialzarti.
 
 
 
 
 
N.d.A.
 
Eccomi tornata con il seguito – che giaceva nel mio computer dal lontano novembre duemilasedici – di Poetry per ricordarvi che il mio account rimane attivo, ma soprattutto che a breve posterò qualcosa di più serio e consistente.
 
Non credo ci sia bisogno di dediche, stavolta, per capire a chi è dedicato tutto questo.
 
F.
  
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