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Autore: Altair4    30/06/2017    0 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo il trattamento con il vaccino erano tutti formalmente guariti dal virus. Restava il fatto che le menti dei Niani esposti all’infezione avevano subito una sorta di condizionamento biochimico ed occorreva un controllo accurato del loro stato mentale. Per questo Astrid aveva deciso di coinvolgere la psichiatra Farad e la psicologa Mead per essere sicura che fosse tutto regolare. Cominciarono con Beal e trovarono che il grosso Niano si era ripreso benissimo, non c’erano tracce di odio per i terrestri, né pensieri non congrui. Lo stesso in Nied, Frel e Lisad, anche se quest’ultima ne era uscita davvero provata. Infatti aveva chiesto di essere seguita anche nei giorni successivi. Al contrario, quando le tre Niane andarono a scrutare le menti di Gead e Ulil si accorsero che non erano tornate come prima. Queste infatti erano più ricche di sensazioni, di sentimenti seppur accennati, forse risultato della prigionia che avevano subito e forse dovuti indirettamente al retrovirus. Zarel sembrava guarito ma era cotto di Kerad; non era chiaro se era un effetto collaterale del virus o dell’ipnosi, sarebbe rimasto in osservazione. Tredil era messo peggio di Zarel ed era ancora vivo l’odio verso i terrestri, per cui doveva essere rinchiuso in isolamento per trovare una soluzione. Quelle proteine virali ancora inquinavano i pensieri del guerriero Niano, per qualche motivo non erano state degradate come negli altri. Kerad fu invece la vera sorpresa, la sua mente non era più mezza vuota come in passato. Tutte e tre le Niane rimasero sbalordite per quello che avevano scoperto, si staccarono dal contatto mentale e si guardarono con intesa. Astrid chiamò a raccolta tutti i Niani, Mikey, Donnie, Roby e perfino la vattina Hedgy. Con Tredil e Kerad dentro un campo di forza cominciò l’insolita riunione.
            -Abbiamo controllato una ad una tutte le menti di chi era rimasto infettato. Ho potuto contare ovviamente sulla grande professionalità ed esperienza di Mead e sull’eccellente preparazione di Farad, la quale ha anche un’ottima forza psichica. Ma bando alle ciance. Vi ho riunito con urgenza perché siamo venute a conoscenza di un fatto che definire sorprendete e preoccupante è dire poco…-
            -Insomma Astrid! Ci vuoi dire che succede?- commentò Lisad impaziente.
            -Kerad è figlia di Redol!-
            -Oh! E ci voleva tanto!? Cooosa? E’ figlia di Redol! Porcaccia zozza!-
            -Puoi dirlo forte! Non bastava quell’idiota di Meredol! Certo Kerad che con te però c’è riuscito proprio bene a creare un’arma letale- disse Frel il quale detestava la Niana di cristallo perché gli aveva fatto fare la figura dell’idiota di fronte ad Astrid.
            -Io non voglio uccidere i terrestri…non voglio nemmeno sottometterli…non sono d’accordo con mio padre! Perché credete che mi abbia infettato e mi abbia tolto la memoria!?- Rispose Kerad esasperata.
            -Perché così hai introdotto un suo condizionamento senza che noi potessimo rilevarlo! Ci prendi per scemi?- Puntualizzò Donnie.
            -Astrid tu hai visto cosa penso!- Disse Kerad offesa.
            -Le proteine del virus sono quasi tutte sparite, ma è ancora ben radicato quella diffidenza, anzi! Quella paura che hai nei confronti dei terrestri…però sei rimasta colpita dalle tartarughe e sono loro che hanno creato questo conflitto dentro di te…devi decidere da che parte stare e sai che non potrai mentire…inoltre bloccheremo il tuo potere ipnotico…solo se potremo fidarci di te lo potrai usare nuovamente- Precisò Astrid.
            -Se è figlia di Redol, non ha una forza psichica sopra la media?- Chiese Nied.
            -Sì infatti…è forte quasi quanto te…è troppo pericolosa- Astrid estrasse un oggetto da una custodia di velluto e disse: -Per questo indosserà questa sorta di tiara, ideata da Donnie, che blocca sia la telepatia che il potere ipnotico. Kerad non potrà inoltre superare il portale per andare su Terra da sola- Poi rivolta alla Niana di cristallo aggiunse: -anche se sarai controllata, non sarai costretta a rimanere chiusa in una cella, anzi al momento giusto voglio che incontri dei terrestri e potrai fare la passeggiata nel parco…con chiunque tu desideri-
            -E Tredil? Perché è imprigionato? Non è mica figlio anche lui di Redol?- Chiese Mikey.
            -No, non è figlio di quel pazzo. Il suo fisico non smaltisce le proteine introdotte dal virus, al momento ci odia tutti…a parte Kerad…non so a cosa è dovuto questo attaccamento…purtroppo Tredil dovrà stare in cella fino a che non avremo capito come curarlo…Zarel conto molto su di te…vedi di guarire in fretta-
            -Ma Kerad a chi è interessata veramente?- Chiese Zarel.
            -Non sono informazioni rilevanti per la tua e la nostra sicurezza, quindi non sono tenuta a riferirle-
            -Grazie Astrid lo apprezzo molto…al momento voglio essere lasciata in pace…e mi riferisco in particolar modo a te Zarel e a Tredil…non ero in me quando vi ho ipnotizzato…vi chiedo di perdonarmi…perdonatemi tutti voi- Kerad abbassò lo sguardo afflitta.
            -Come facciamo a crederti? Sei la figlia di un pazzo criminale!- Frel odiava più che mai Redol.
            -Non preoccuparti Frel, troveremo il modo di risolvere questa situazione. Se non deciderà da che parte stare in modo chiaro, se ne occuperà lo Stato Supremo quando la stazione spaziale arriverà qui. Non voglio condizionarla, non devo decidere io- Disse Astrid.
            -Non sarà necessario…so che uccidere e sottomettere un popolo non è giusto…- Rispose Kerad.
            -Vorrei anche farti notare un dettaglio, se lo vogliamo chiamare così, di cui non sei affatto consapevole…tuo padre ha messo a rischio la tua vita mandandoti in una missione così pericolosa…una missione lui stesso voleva far fallire…-
            -Ma…lui…mi aveva detto…che avremmo governato sui terrestri…io…- Kerad sembrò molto turbata.
            -Lui non sapeva che noi abbiamo colonizzato Marte, lui ti ha mandato allo sbaraglio su Terra! Sai quanti Niani sono morti per questa missione e per colpa sua?!-
            -No…-
            -Quasi tutti…si sono salvati solo i controllori delle primissime missioni, erano indispensabili perché ci portassero molte informazioni vitali sui terrestri. Quattro dei prescelti della mia missione sono morti… quelle tombe nel giardino della base contengono i loro cristalli…che io sappia sono partite dieci spedizioni con circa dieci prescelti ogni volta…quindi quasi cento Niani sono morti -
Kerad mise le mani tra i capelli, non pianse ma era molto scossa. Dopo un cenno di Astrid, Roby condusse la Niana di cristallo fuori dal campo di forza fino alla sua camera, poi tornò immediatamente per portare Tredil nella sua cella e scortò Zarel in laboratorio perché cominciasse a darsi da fare.
Astrid rimase un po’ da sola con la sua amica Lisad. Hedgy era vicina alla sua padrona e sembrava dormire.
            -Come ti senti?-
            -Come quando litigo con Raph ma elevato a diecimila!- Rispose Lisad imbronciata.
            -Perché?-
            -Ero piena di odio…così arrabbiata…mi sono trattenuta molto perché non volevo che gli altri mi vedessero così…non riuscivo a dormire…-
            -Vuoi che ti aiuti?-
            -Sì…-
            -Adesso però quell’odio se ne è andato?-
            -Forse… mi sento stanca e nervosa-
            -Vieni, è ora che ti rimetti in forze, avrò bisogno anche di te per far maturare un po’ questi prescelti-
            -Conta su di me!-
Astrid accompagnò Lisad nella sua camera, le pose le mani sulle tempie a trasformò le sue onde gamma, segno di stress, in onde teta perché si addormentasse in modo profondo. Astrid si trattenne a fatica dal leggere i suoi sentimenti per Raph, ma forse li conosceva di già.
 
Gead era finalmente tornata a lavoro, durante la quarantena aveva avuto modo di riflettere molto su di sé ed il suo modo di vivere. Un dettaglio di lei non era cambiato: voleva stupire Donnie e desiderava ancora di più sostituire Astrid nel suo ruolo di leader. Gead non sapeva quanto fosse potente la numero 1 e credeva di averle nascosto i suoi pensieri segreti. Si era convinta che mostrando al genio terrestre quanto fosse intelligente l’avrebbe finalmente notata. Astrid ultimamente era stata molto occupata e Gead si era trovata molto spesso da sola con Donnie.
            -Donnie penso di aver risolto quel problema di energia, vuoi dare un’occhiata per favore-
            -Sì certo…-
Il genio si avvicinò a Gead e guardò sullo schermo del suo computer. La Niana si era messa un profumo che aveva creato Roby usando i fiori della serra, ma Donnie non si accorse minimamente di questo, era troppo concentrato a capire se la formula era corretta o no.
            -Mi spiace Gead, hai dimenticato di contare l’energia perché non avvenga la distorsione temporale. Ricordi? Avevamo detto che il viaggio è meno dispendioso se ci spostiamo anche nel tempo…ma noi non vogliamo perdere anni della nostra vita ogni volta…giusto? Poi questi altri calcoli sono imprecisi…devi lavorarci di più-
Nella fretta di fargli vedere i progressi aveva fatto un errore sciocco ed imperdonabile.
            -Non so come ho fatto a sbagliare così…-
            -Perché la prossima volta non ci mettiamo insieme e ripassiamo tutto il ragionamento partendo dall’inizio? Sono sicuro che ne verrà qualcosa di buono! So quanto sei in gamba-
Gead ci volle leggere una sorta di interesse e provò ad andare un po’oltre.
            -Che ne dici se lo facciamo fuori all’aria aperta? Portiamo qualcosa da mangiare...e…ci occupiamo solo della formula senza altre distrazioni- aggiunse alla fine Gead perché Donnie la guardava in modo interrogativo.
            -Dici che una situazione rilassante potrebbe giovare alla concentrazione e alla risoluzione della formula?-
            -Ehm…si…-
            -Va bene, perché no! Proviamo, ne hai parlato con Mead o con Farad?-
            -Perché avrei dovuto parlarne con loro?-
            -Non è un sistema usato anche in psicologia o psichiatria per liberare la mente e permettere…Vabbè non importa proviamoci!-
            -Molto bene, andiamo domani a pranzo?-
            -Perfetto, adesso scusami devo tornare alla mia teoria sulla formula, ne parleremo domani-
Donnie tornò al su PC e non la degnò più di uno sguardo, ma Gead era così felice che non voleva rendersi conto della realtà.
 
Frel era seduto sotto un albero di suliegie, una pianta ibrido tra susine a ciliegie, che si godeva apparentemente il fresco. In realtà cercava di meditare come gli aveva insegnato Leo. Nonostante si sforzasse da molto tempo non ci riusciva, ripensava ancora ad Astrid che lo colpiva dove non batte il sole, per difendersi dal suo impeto esasperato dal virus. Si sentiva così stupido, non aveva avuto ancora il coraggio di chiederle scusa, l’aveva evitata come la peste pur di prepararsi bene e trovare le parole, ma non erano mai arrivate. Sentì una presenza, aprì gli occhi e si ritrovò lei, la fonte dei suoi guai proprio davanti a lui che lo fissava.
            -Ciao…-
            -Ciao Frel…tu non volevi dirmi qualcosa?-
            -Hai letto i miei pensieri quando abbiamo fatto la fusione con Mead e Farad?-
            -No, ho cercato solo tutto quello che riguardava la nostra missione e non ho guardato i tuoi sentimenti…ma vorrei lo stesso che chiarissimo un paio di punti…-
            -Prima permettimi di scusarmi…quella Kerad ha tirato fuori il peggio di me…non è da me comportarmi in quel modo…lo sai vero?-
            -Sì Frel…lo so come sei, per questo voglio essere sincera con te…tu sei un bel tipo, come tutti i prescelti sei perfetto, sei intelligente e anche prestante, non ti manca nulla…ma io sono innamorata di Donnie, come ben sai sono legata a lui biochimicamente e da quando facciamo la fusione totale anche mentalmente-
Lui le prese le mani e le disse.
            -Lui sa tutto di te? Ogni tuo pensiero? Sei sua completamente?-
            -S-sì…-
            -Non sei sincera…sono sorpreso… hai esitato, non è da te!-
            -Non gli posso dire tutto per motivi di sicurezza…e non ho avuto il coraggio di dirgli di te…-
Gead era nel bosco che cercava il luogo adatto per portarci Donnie, si era avvicinata senza farsi vedere ed aveva sentito quelle parole. Non le sembrava vero, forse Astrid non era così legata al genio come tutti pensavano. Gioendo come una terrestre si allontanò per non essere scoperta.
            -Lo dici come se ci fosse un “noi”…ma…ci potrà mai essere?- Rispose Frel.
            -No Frel, mi dispiace così tanto, non ho detto niente a Donnie perché non volevo che si preoccupasse, era sotto stress…-
            -Quando è successo…da quanto sai questo di me?-
            -Da quando ti ho condizionato…ho risvegliato in te un interesse per me che non c’era…credimi non volevo…eri la prima persona che condizionavo in vita mia…-
            -Vuoi dire che tutto quello che sento è solo una creazione errata della mia mente?-
            -Credo di sì…-
            -Non ci credo!-
            -Non sono sicura che sia tutta colpa mia, ma il tuo interesse è comparso proprio dopo il condizionamento…-
            -Pensavo di essere interessato a te per la persona che sono diventato…-
            -In realtà non ti ho cambiato in modo così radicale, ho accentuato alcune tue convinzioni, ti ho tolto un po’ di paura e ti ho dato un po’ di sicurezza in più…-
            -Potresti davvero avermi condizionato per sbaglio. Questo cambia tutto!-
            -Dici sul serio?-
            -Sì! Sono salvo!-
            -Sei salvo?-
            -Sì! Non mi succederà come a Yal! Non ti amerò senza speranza per tutta la vita come lui con tua madre! Me lo sento! La mia è solo un’infatuazione!-
Frel cominciò a saltellare felice per il prato e corse verso la base a cercare Leiad. Invece Astrid rimase lì, incredula, doveva essere contenta ma in fondo si sentiva davvero un’idiota. Si sdraiò a terra e disse ad alta voce credendo di pensarlo:
            -Non sono nemmeno capace di tenermi un ammiratore…ed il mio compagno mi ama solo perché costretto dagli ormoni! Stupendo!-
            -Cosa stai dicendo? Sei rincoglionita?-
Astrid scattò su, e si trovò davanti Lisad su tutte le furie.
            -Cosa c’è? Cosa ho detto?-
            -Ti ho sentito mentre parlavi con Frel e ti ho sentito adesso mentre sparavi stronzate! Sei legata ad uno dei migliori esseri viventi che abbia mai conosciuto, hai la sicurezza quasi del cento per cento della sua fedeltà! Che cosa vuoi di più, me lo spieghi?-
            -Stavo pensando ad alta voce e mi prendevo in giro da sola, sono ben conscia della mia fortuna…se vuoi saperlo sono gelosa…ho visto che Gead ha una cotta per Donnie. La furbetta ha tentato di nascondermelo-
-Cosa fai? Leggi i nostri segreti? Lo hai fatto anche con me?- Disse Lisad che si stava alternando di nuovo.
-Ma no! Calmati, ho letto questo suo pensiero perché credevo nascondesse ancora un condizionamento di Redol…non sa quanto è potente la mia forza psichica e che non può nascondermi nulla…i nuovi prescelti non devono capire a fondo le mie capacità…per ora-
            -A volte mi spaventi…cerca di rimanere anche un po’ su… Marte qualche volta, non vorrei che tutto questo potere ti desse alla testa…-
            -Ma ci sarai sempre tu a ricordarmelo-
            -Sì certo, se vuoi ti tiro pure un paio di sberle-
            -Bene perfetto…vedo che stai meglio oggi -
            -Sì avevo bisogno di riposare…ah per la cronaca…Gead era qui dietro poco fa, non ho capito cosa ha inteso…ma sono sicura, anche a fronte di quello che mi hai detto, che ci proverà con Donnie appena le capita l’occasione-
            -Bè mi spiace per lei…ma non ha nessuna speranza…e poi i prescelti sono imbranati in campo amoroso-
            -E’ vero, ma adesso mi sembrano più soggetti alle emozioni, le vogliono sperimentare. Credo che il virus abbia fatto più danni del previsto, forse l’unico che si è ripreso bene è Ulil-
            -Sì hai perfettamente ragione, il nostro geologo è molto equilibrato, è molto concentrato sul suo lavoro, sta sostituendo Rel nella serra sempre di più e non era il suo compito primario. Ha scoperto che le piante sono organismi bellissimi, ha visto pochi esemplari sulla base spaziale. Adesso ha a disposizione un campionario incredibile, si sente già un marziano. Ha pure suggerito delle specie più adatte per colonizzare il monte Sharp e per ora sta andando tutto bene, le piante hanno resistito ed hanno cominciato ad attecchire-
            -Sono contenta che abbia qualcosa da fare, almeno lui…qua è tutto controllato dal computer e da Roby, io e Beal non serviamo a molto…-
            -Per ora… sono preoccupata perché il FIR ha mancato all’appuntamento con la base di Ni…ho paura che stia per succedere qualcosa…-
            -Anche io ho questa sensazione…cosa possiamo fare?-
            -Ho in mente un piano, te ne parlerò al momento opportuno. Intanto dobbiamo portare i nuovi prescelti su Terra, devono farsi un po’ le ossa…avrò molto bisogno del tuo aiuto, di Beal e della lealtà di tutti-
            -Cosa pensavi di fare?-
            -Comincerei con cose semplici…pensavo di farli lavorare alla mensa dei poveri di Mead. Dovranno leggere i pensieri di quei poveretti, controlleremo che non facciano danni-
            -Mi sembra un’ottima idea…sono dei ragazzini viziati…un po’ di miserie umane li faranno maturare… conoscere la vita dei senza tetto è un’esperienza forte-
            -A me è servito molto…sono stati tra primi umani a cui ho letto la mente appena arrivata a New York…non potrò mai scordarmene…-
Il primo umano che Astrid aveva studiato era un bambino, una mente pura e generosa. Il secondo invece era un barbone che aveva ucciso accidentalmente per soldi. La Niana aveva imparato che nei terrestri potevano coesistere il male ed il bene, come nel cyborg Eugene. I Niani non erano tanto diversi, avevano un modo più evoluto di agire, cambiava la forma, non la sostanza e questo i nuovi prescelti dovevano impararlo.
 
Frel cercava Leiad 2, doveva assolutamente parlarle, andò diretto alla stanza degli ologrammi e le segnalò che era fuori in attesa. Leiad lo fece entrare. Il giovane Niano si ritrovò in un ambiente che aveva solo visionato, mai vissuto: il paesaggio tipico di Ni al tramonto, quando la stella Niha era ancora più rossa.
            -Perché ti piace così tanto Ni? Sei nata su Terra…non l’hai mai visto…-
            -Mia madre Leiad…mi ha passato i suoi ricordi quando ero molto piccola…ma tu cosa volevi dirmi?- Disse Leiad mentendo spudoratamente. Nessuno doveva sapere che lei era la leggendaria Leiad nata e vissuta su Ni.
            -E’ stata Astrid a farmi innamorare di lei! E’ tutto artificiale! Mi ha condizionato!-
            -Perché avrebbe fatto una cosa del genere?-
            -Non l’ha fatto di proposito…era la prima volta che condizionava qualcuno…ha sbagliato…non sono innamorato di lei perché sono cambiato, me lo sento!-
            -Fammi vedere…-
Leiad pose le sue mani sulla fronte di Frel e lesse la sua mente. Il giovane Nino aveva più o meno l’età di Astrid, avrebbe potuto essere suo figlio. Si concentrò sui sentimenti indesiderati. Anche se in quel momento Leiad non era al massimo delle sue capacità, riuscì a vedere la leggerissima deformazione di pensieri che aveva provocato Astrid involontariamente. Tentò di raddrizzarla, ma non era facile. Si staccò da lui e disse:
            -Solo lei ti può liberare…ma è vero, ha creato in te un’ossessione…credo che avrai sempre un debole per lei finché non incontrerai qualcuna che te la toglierà dalla testa -
            -Vorrei tanto…non voglio soffrire come Yal…- Frel si morse la lingua, non aveva alcun diritto di parlare così.
            -Yal? Tu sai…-
            -Una volta abbiamo avuto come dire…una serata da uomini…e mi ha detto di aver amato tua madre e poi te…dice che le somigli così tanto…ha detto che rischiavo la sua stessa fine…ma se fosse stata solo un’infatuazione sarei guarito…-
            -Vorrei tanto poterlo amare…-
            -Perché non gli dai una possibilità…è in gamba…sembra un cialtrone…ma è tutta apparenza…è un genio a modo suo…-
            -Lo so…ma-
            -Al cuor non si comanda…capisco, ci ho già sbattuto varie volte contro questo muro-
            -Va’ da Astrid…fatti liberare…-
            -E’ come se fossi già libero…pensi che potrei guarire da solo, senza chiederle aiuto?-
            -Penso di sì…-
            -Allora voglio riuscirci da solo, se poi non funziona andrò da lei…-
            -Sei orgoglioso…ma è un ottimo esercizio per la mente, se riesci, aumenterai anche il tuo livello di forza psichica… sarebbe un ottimo risultato per un Niano così giovane-
Frel se ne andò felice e lasciò Leiad nel suo mondo del passato con i rimpianti di sempre.

 

 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Quindi sono quasi tutti guariti dal virus di Redol a parte Tredil che ce l’ha ancora a morte con noi terrestri. Kerad invece, colpo di scena, è la figlia di quel cattivone senza scrupoli di Redol! Quindi un potenziale pericolo.
Il povero Frel forse guarirà dall’infatuazione per Astrid, mentre Gead? Cosa succederà con Donnie? Bè… lo saprete nel prossimo capitolo.
 
Ciaux
Altair
P.P.S. lo ripeterò fino alla nausea: la mamma di Astrid di solito si fa chiamare Senza Nome, ma ormai i Niani la chiamavano Leiad2 in ricordo della famosa e leggendaria Leiad sua madre e nonna di Astrid. In realtà la leggendaria Leiad non è la nonna di Astrid ma la madre. Senza Nome e Leiad sono la stessa persona. Leiad si era fatta trasformare geneticamente da Yal perché sembrasse lei stessa sua figlia, avuta sulla Terra da Sol, un prescelto morto poi in missione.  Questo per sfuggire a Redol e tornare dai Niani in segreto. Sì lo so un casino totale…ma “Senza Nome” è un personaggio importante per me, in un modo o nell’altro doveva essere presente anche qui…chi segue anche l’altra mia storia nel genere Fantascienza sa di chi parlo…
 
   
 
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