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Autore: warblerslushie    30/06/2017    1 recensioni
"Kurt rompe il fidanzamento e lascia Blaine... 3 anni dopo è in uno strip club a festeggiare il suo "nuovo" addio al celibato... e vede Blaine lavorare... Blaine sta lavorando li nello strip club... sopportando sguardi e tocchi sgradevoli solo per assicurarsi che "suo figlio" sia ben curato.... "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Significhi per me molto più di quanto immagini.

Mi manchi .

Ti amo.

Ho bisogno di te.

Kurt sbatté le palpebre ed alla fine decise di chiudere gli occhi , appoggiando la mano aperta sul cuore di Blaine, tirandolo più vicino tra le sue braccia, mentre entrambi erano stesi sul letto.

Blaine era profondamente addormentato , distrutto dal precedente sfogo emotivo ed anche se fossero passate ore da quando era crollato, il suo sonno era così profondo che Kurt era sicuro che Blaine avrebbe dormito fino al mattino dopo.

Questa era comunque una benedizione inaspettata.

Per quanto Blaine avesse dormito tanto nell’ultima settimana o poco più, lo aveva fatto a causa della sua malattia; questo tipo di sonno era quello di cui in realtà aveva bisogno .

Era stato un disastro negli ultimi mesi da solo e dopo la scazzottata con Alex, era come se un altro peso si fosse aggiunto sulle sue spalle.

Kurt aveva fatto del suo meglio per cercare di alleggerire Blaine con tutto ciò che poté  e cercare di prendersi un po’ di quel peso così che Blaine potesse prendere un po’ di respiro, ma era stato tutto inutile.

Blaine non sapeva come fare a lasciarsi andare e Kurt era bloccato , non sapendo cosa fare.

C’era ancora così tanto da dire e così tanto da fare, ma secondo suo padre, Blaine teneva tutto dentro , così tutto quello che Kurt aveva bisogno era avere fede in suo padre e lasciare tutto nelle sue mani.

Suo padre non lo avrebbe deluso.

Non lo aveva mai fatto e di certo non avrebbe iniziato ora.

Naturalmente, Kurt non sapeva cosa esattamente avesse in mente suo padre.

Come puoi convincere qualcuno così disincantato dall’amore che c’erano persone li che lo amavano sinceramente ?

Chi aveva veramente bisogno di loro?

Contraendo le dita, Kurt si trascinò più vicino a Blaine, tirando il suo ex contro il suo corpo, poggiando la punta del naso contro la calda pelle della nuca di Blaine.

L’altro uomo profumava di sapone, dopobarba e lozione.. qualcosa che fece vorticare dal desiderio lo stomaco di Kurt.

Da quando gli era permesso di essere un po’ più “fisico” con l’uomo che amava, Kurt scoprì di non averne mai abbastanza del suo profumo e di poter toccare Blaine.

Gli anni in cui erano stati separati.. gli anni in cui si erano persi.. avevano portato dei cambiamenti in Blaine che Kurt ancora non riusciva ad afferrare nonostante lo stesse in quel momento, toccando.

Blaine era un po’ più muscoloso, la sua pelle un po’ più scura, i suoi capelli un po’ più lunghi.

Il suo comportamento era molto diverso da quello del ragazzo che Kurt coccolava in Ohio ( ed anche a New York) .

Tempo fa, Blaine non avrebbe esitato a cercare il calore del corpo di Kurt mentre dormivano; era un coccolone per eccellenza, tipo un koala.

Amava il contatto.

Ora, dormiva quasi nascosto da Kurt, avvicinandoglisi solo se accidentalmente si girava o se Kurt gli si avvicinava e lo coccolava.

Era triste e mostrava quanto fossero cambiati i due ragazzi, quanti entrambi fossero diversi dai ragazzi che erano una volta.

“Ti amo” sussurrò Kurt tristemente, inclinando la testa per poter dormire con la fronte contro il collo di Blaine.

Le sue braccia erano strette attorno al corpo magro accanto a lui e cominciò a scivolare nel sonno, sognando quel momento della sua vita in cui le cose erano diverse e l’uomo che amava non era spaventato da loro.


Dicembre 2016

“E’ solo che non so cosa fare”.
Blaine si bloccò, voltandosi per guardare il gruppo di donne seduto alcuni tavoli più in la.

Il club era vuoto, era orario di chiusura, e tutti si stavano sistemando, preparandosi per tornare a casa.

Vinny , nel frattempo, era impegnato a contare l’incasso al bar.

Ecco perché Blaine era nell’altra parte del club : per dare al capo la parte di incasso che gli doveva.

Tutto quello che aveva pianificato di fare era dare a Vin i soldi ed andarsene, ma il suono della voce acuta di una sua collega lo fece fermare.

C’era qualcosa di sbagliato.

Non aveva mai sentito Toya così distrutta prima e stava ancora singhiozzando terribilmente, come se qualcosa di orribile le fosse accaduta durante l’esibizione di quella sera.

Cosa l’aveva ferita?

Qualcuno l’aveva aggredita?

Cosa era successo?

Preoccupato , si avvicinò , attraversando la folla di curiosi, al tavolo delle ragazze, tutte stavano facendo del loro meglio per calmare l’amica.

“Cosa succede? Stai bene, Toya?”

Una della altre  ragazze, Diamond, lo spinse di lato , accigliandosi mentre lo faceva.

“Toya ha appena ricevuto un messaggio vocale dalla madre.

Il padre dei suoi figli la sta trascinando in tribunale per la loro custodia , di nuovo.

Questa volta cerca di prendersi l’intera custodia , dice che Toya non è una buona madre perché.. “ chi si spoglia per vivere?”

E’ un coglione, pezzo di merda, secondo me.

Toya è dannatamente un’ottima madre..”

Il resto delle chiacchiere di Diamond si perse nel vuoto, soprattutto visto l’orrore che stava provando Blaine al pensiero che qualcosa di così terribile fosse successa a qualcuno a cui voleva bene.

Conosceva Toya solo da qualche mese, ma l’aveva vista con i suoi figli tante e tante volte.

Una volta avevano anche avuto una  specie di appuntamento di giochi, una sera che nessuno dei due aveva trovato una babysitter e Blaine era rimasto molto affascinato da quanto Toya amasse i suoi figli.

Era sempre sembrata un po’ arrogante quando era con i clienti, ma con i suoi figli era la migliore mamma di sempre.

E sapere che il suo ex si stesse vendicando di lei usando il suo lavoro come scusa per non farle tenere i figli? 

Beh.. questo rendeva Blaine assolutamente nauseato solo al pensiero.

Soprattutto visto che poteva succedere a lui .. un giorno.

Disgustato , si avvicinò a Toya , superando Kong e Brandi per tirare l’amica tra le sue braccia.

Mormorò mentre la ragazza appoggiò la testa sulla sua spalla e le accarezzò i capelli pieni di brillantini , cercando di fare del suo meglio per farla smettere di piangere.

Mentre la cullava , non poté fare a meno di sentirsi nauseato al pensiero di cosa lei stesse passando.

Era la sua più grande paura; perdere suo figlio per qualcosa di così banale come il suo lavoro.

Sapeva che Toya era in questo giro per il suo stesso motivo: per i loro figli.

Facevano entrambi il lavoro più schifoso al mondo solo per far quadrare i conti.

Avevano a che fare con tocchi indesiderati , con parole dure ed altro solo per aver scelto di fare gli spogliarellisti solo per prendersi cura delle persone che amavano.

Per entrambi ballare portavo loro molti più soldi di quanto facevano tanti altri lavori , con lo stesso orario.

Nessuno li capiva , a parte quelli nelle loro stesse condizioni e sapere che Toya veniva giudicata per questo, spezzò il cuore di Blaine.

Ignorando le lacrime che scorrevano dai suoi occhi , Blaine strinse la sua collega più forte, appoggiando la guancia contro i suoi capelli ed incontrando lo sguardo preoccupato di Kong.

Sapeva che il suo amico capiva i suoi sentimenti su questa situazione; tutti sapevano quanto Blaine e Toya amassero i loro figli e visto che Toya era in difficoltà Blaine sarebbe stato al suo fianco.

Entrambi avevano la stessa paura ed ora uno di loro stava per affrontare il momento più orribile della sua vita.. tutto per colpa di quel coglione del suo ex.

Era tutto quello che poteva fare per mantenere il controllo, cercare di aiutare Toya a calmarsi.

Perché più ci pensava, più diventava spaventato all’idea che in qualsiasi momento, suo fratello, Avery o perfino lo stesso Kurt ( in qualsiasi dannato posto fosse )..potrebbero spezzarlo in qualsiasi momento, e fargli la stessa cosa.

E come ha sempre avuto paura .. avrebbe di sicuro funzionato.

Perché i professionisti del sesso sono essere inferiori nella società e povera Toya che sarebbe stata fatta a pezzi dal sistema per questo.



L’incubo sulla battaglia legale per la custodia dei figli di Toya, strappò Blaine dal suo sonno, quella mattina.

Si svegliò di soprassalto, sgusciando via dalle braccia di Kurt per ritrovarsi sudato e con le lacrime agli occhi. 

Preoccupato di aver potuto svegliare il suo ex, si voltò verso Kurt solo per trovare l’altro uomo ancora profondamente addormentato.

Così , con cautela, scivolò giù dal letto e si diresse in bagno, aprendo immediatamente l’acqua fredda per lavar via le lacrime dal viso.

Tutto quello a cui riusciva a pensare era il fatto che Burt e Carole erano li, che Kurt stava legando con Landon e al fatto che molte altre persone nella sua vita , sapevano di suo figlio e del suo lavoro.

In ogni momento, qualcuno avrebbe potuto tirargli un brutto tiro ed allora.. sarebbe stato fregato.. sarebbe stato costretto a battersi con chiunque per i suoi diritti di padre.

Respirando a fatica, si passò un asciugamano sulla pelle bagnata e si guardò allo specchio.. i suoi occhi segnati dalla stanchezza e vide quanto trasandato sembrasse.

Il suo stomaco borbottò per la nausea.. così si sedette sul bordo della vasca fissando i giocattoli da bagno sistemati sul pavimento e sulle mensole , intorno a lui.

Ogni piccola parte della sua vita ruotava attorno a Landon, e non poteva sopportare di perderlo….  non ora né mai..

Aveva visto l’orrore di una lotta per la custodia di un genitore ricco prendersela con un altro genitore  che lavorava nel suo ( ex ) settore.

Per tutta la durata del processo , circa un mese, Toya era stata un rottame.. molte volte era entrata in crisi ed aveva perso peso come nessun altro.

C’erano sere in cui lei non si presentava al lavoro solo per poter passare più tempo con i suoi figli ( il più che poteva , in realtà) e spesso Blaine chiedeva in giro di lei solo per sentirsi dire che non voleva vedere nessuno.

Voleva solo stare con i suoi figli e questo era tutto.

Blaine, comunque, la capiva.

Avrebbe voluto le stesse cose se si fosse trovato nella sua situazione.

Fortunatamente.. non lo era.. non ancora almeno, e questo era quello che lo innervosiva di più nell’avere tutte queste persone nuove nella vita di Landon.

Perché in qualsiasi momento, avrebbero potuto voltargli le spalle, in un secondo , ed avrebbe così perso suo figlio.

Anche se non lavorava più come spogliarellista , era ancora una parte enorme del suo passato ed ora, essere disoccupato e tutto il resto, non era in nessun modo in grado di combattere.

Avrebbe perso.. avrebbe perso molto male e questa sarebbe stata la sua fine.

Perché non poteva vivere senza suo figlio.

Col cazzo.

Prendendo un altro profondo respiro, si guardò di nuovo allo specchio per poi uscire dal bagno e attraversare il corridoio, in punta di piedi, per andarsi a prendere qualcosa da bere.

I luminosi riflessi del sole attraverso le tende gli fecero capire che era molto più tardi di quanto pensasse ed il profumo della pancetta croccante lo informò che anche qualcun altro era sveglio anche prima di lui.

“Papà! Buongiorno!” disse una voce allegra, facendolo voltare alla sua sinistra.

Landon si affannò a scendere dalla sedia, per poter correre ad abbracciare il padre mentre continuava a parlare a raffica, un enorme sorriso mentre raccontava a Blaine di aver giocato con Burt ai supereroi e di aver guardato i cartoni con Carole.

“E’ meraviglioso.. ti sei divertito?”

Quando Landon gli rispose affermativamente , Blaine si abbassò per prenderlo in braccio e dargli un bacio sulla testa, mentre si guardava intorno per la stanza.

Burt e Carole erano indaffarati ai fornelli; Burt stava cucinando la pancetta mentre Carole imburrava una dozzina di biscotti appena sfornati.

I due sorrisero alla vista dei saluti tra padre e figlio e quando Landon cominciò a dimenarsi per farsi mettere giù, Carole lasciò quello che stava facendo per affiancare Blaine.

“Posso parlarti per un minuto, Blaine? Ti prometto che farò in fretta, in tempo per fare colazione”.

Prima che il giovane uomo potesse rispondere, fu trascinato fuori dalla cucina e nella stanza di Landon , spinto poi a sedersi sul lettino del bambino mentre Carole si sedeva sul materassino gonfiabile di fronte a lui.

“Volevo solo dirti quanto ti sono grata per averci permesso di venire a casa tua”.

“Carole..”

“Capisco quanto deve essere difficile tutto questo per te.

Avere i genitori del tuo ex dopo non averci visto per anni?

Beh.. deve essere per forza dura e volevo solo dirti che lo apprezziamo molto .

Onestamente.. significa davvero tanto per me e Burt l’averci permesso di essere nella tua vita quando non ne avevi nessun motivo.”

Alzò un dito per zittirlo quando il ragazzi quasi la interruppe , scuotendo la testa per fargli capire di non aver ancora finito.

“Landon è davvero una gioia. 

Non mi sono divertita così tanto da quando Finn era piccolo.

E’ bello ricordarsi che , nonostante tutte le difficoltà, c’è ancora del buono in questo mondo, sai?

Guardo Landon e ricordo i giorni passati con mio figlio.. quanto fosse divertente vederlo crescere e diventare un uomo.. ma mi ricorda anche tutte le difficoltà che ho incontrato.

Mi ricordo di quando ero giovane e spaventata.

Quando il mio primo marito morì, stavo ancora lottando per trovare la mia strada.

Io e Christopher avevamo i nostri problemi e poi.. nacque Finn .. ed io pensai che tutto sarebbe cambiato.

Pensai che diventare mamma avrebbe sistemato ogni cosa.. ma non servì.. ed io non avevo capito quanto fosse difficile essere un genitore.. 

E’ incredibilmente dura.. soprattutto quando sei un genitore single.

Voglio dire.. mi ricordo quando stringevo Finn tutta la notte perché stava male a causa di una colica o quando prese il morbillo infantile.

Non riuscivo a riposare e dovevo anche lavorare senza riuscire a staccare un attimo.

Ricordo anche quando divenne più grande ed ero assolutamente terrorizzata che potesse dire qualcosa a scuola sul fatto che ci avevano chiuso l’acqua e di come andassimo da mia madre per lavarci , fin quando non sono riuscita a pagare tutte le bollette scadute.

Sono stata preoccupata da matti per molte cose della vita di Finn.. fino a quando non è morto.

E’ questo quello che significa essere un genitore: preoccuparsi per i proprio figli , sai?

E’ davvero difficile cercare di aiutarli a trovare la loro strada, soprattutto quando anche tu stai ancora crescendo.

Io e Burt lo capiamo questo.

Ci siamo entrambi passati e volevo solo farti sapere che capiamo le tue paure… e che non ne approfitteremo mai .

Non cercheremo mai di portarti via la sua custodia, Blaine; non quando hai dovuto lavorare così duramente solo per assicurarti che tuo figlio fosse ben curato.

Guardo Landon e vedo il bambino più felice al mondo.

Ti ama ed ama la vita e tu hai fatto questo, Blaine.

Tu lo hai fatto.

Nessun alto.. e questo è meraviglioso.”

Blaine piagnucolò, abbassando lo sguardo sulle ginocchia.

La sua vista si offuscò, la gola stretta dai singhiozzi mentre ascoltava le parole di Carole.

“Io.. io.. Carole..”

“E non è l’unica che si sente così, figliolo” un’altra voce disse, dolcemente, dal corridoio.

Blaine alzò lo sguardo ed attraverso gli occhi pieni di lacrime vide Burt, l’uomo più grande gli stava sorridendo dolcemente.

“Devi sapere che noi siamo molto fieri di te, Blaine, per essere stato il miglior fottuto padre che potevi essere per quel piccolo bambino.

Non mi importa se hai dovuto scuoiare un ragazzo per prenderti cura di tuo figlio; hai fatto dannatamente un ottimo lavoro nel crescere quel bimbo e questo si riflette perfettamente in lui.

Landon è eccezionale ed è tutto merito tuo..”

“Sig. Hummel..”

“Ora sappiamo che sei preoccupato che noi siamo qui.. ma vogliamo solo dirti che siamo qui per supportarti e non per andare contro di te.

Ti vogliamo troppo bene per farti una cosa così stupida come questa e dovresti capire che anche Kurt si sente così.

Vuole essere solo parte di tutto questo.

Diamine, in questo momento sta giocando con Landon e mi ha chiesto di venirti a controllare, per vedere se stavi bene.

E’ preoccupato per te, Blaine, e lo è … perché ti ama.”

“Io..” Blaine si interruppe tirando su col naso.

Si asciugò le lacrime dal viso e portò l’attenzione sul cassettone di Landon , su cui c’era una foto di suo figlio che gli sorrideva.

Il neonato nella foto aveva poco meno di un anno , tutto paffuto e sorridente verso la macchina fotografica.

Ricordi di quei giorni in cui si svegliava accanto a quella buffa faccia che lo fissava, invasero la sua mente e rise tra le lacrime, passandosi le dita sugli occhi , per asciugarsi nuove lacrime

Solo sentire Burt e Carole dirgli che lo capivano fece crollare alcuni di quei muri che aveva costruito così bene.

Le loro gentili parole e la loro comprensione per la sua situazione rese tutto più reale , come se quello che gli stavano dicendo fosse vero, come se potesse davvero fidarsi del fatto che loro non lo avrebbero ferito , come aveva fatto il resto del mondo.

Alzando lo sguardo sui suoi ex quasi suoceri, trovò entrambi a guardarlo con uno sguardo pieno di amore .. ed alla fine crollò completamente, permettendo loro di coccolarlo per un momento mentre singhiozzava tra le loro braccia.

“Ecco qua.. butta fuori tutto, tesoro..

Lasciati andare.. siamo qui per te e ti capiamo, caro. 

Solo.. lasciati andare..”

Carole accarezzò i suoi capelli, stringendolo al petto mentre Burt accarezzava le sue spalle guardando con comprensione l’ex di suo figlio piangere tra le braccia di sua moglie.

Carole continuò a sussurrare parole confortanti a Blaine mentre Burt rimase in attesa di un segnale da parte di Carole che gli facesse capire di aver tutto sotto controllo.

Dopo pochi secondi, Carole lo guardò annuendo brevemente prima di riportare la sua attenzione al giovane uomo tra le sue braccia.

A questo, Burt capì di poter andar via, così , dandole una piccola stretta al braccio, lasciò la stanza sorridendo tra se quando sentì una voce roca gracchiare.

“Dio.. ho.. pi..pianto.. così.. così tanto.. nelle.. ultime dodici ore.. so.. sono.. sorpreso di non.. non essere.. morto per disidratazione..”

Ancora ridacchiando per le parole di Blaine, l’uomo anziano tornò in cucina, minimamente non sorpreso quando , una volta ancora, Kurt apparve subito dietro di lui , gli occhi spalancati per la preoccupazione, le dita che giocherellavano con i bottoni della maglietta del pigiama , mentre aspettava una risposta dal padre.

“Allora?”

“Starà bene.. penso.. 

Dagli solo un po’ di tempo per riprendersi e poi puoi parlare con lui.

Carole sta cercando di calmarlo proprio in questo momento..”

“Ma.. sta bene?”

Lo sguardo di Kurt somigliò così tanto a quello di sua madre, gli occhi lucidi ed angelici; il blu ed il grigio che vorticavano al loro interno, resero i suoi occhi di un colore che a Burt ricordò una mattina tempestosa. 

Era dannatamente ovvio che Kurt fosse turbato per la salute di Blaine e Burt desiderò poter imbottigliare quello sguardo e mostrarlo a Blaine per dimostrargli  che le parole di Kurt erano proprio tutto quello che gli aveva  detto , che il loro significato fosse la verità

Non importava quanto burrascoso fosse il loro passato , Kurt amava ancora Blaine con tutto il suo cuore e l’espressione affranta sul suo viso, in quel momento, lo dimostrava apertamente.

“Come ho detto.. lo sarà. 

Credo che abbia fatto un passo indietro da quel baratro su cui stava barcollando per il fatto che noi siamo qui 

Aveva solo bisogno di essere rassicurato sul fatto che non lo tradiremo.

Succede a molti genitori single, ogni singolo giorno ..  è il loro peggiore incubo, sai?”

“Hai.. hai mai..”

“Avuto paura che qualcuno ti portasse via da me?”

Lo sguardo di Burt cadde sul posto vicino al tavolo su cui era seduto Landon , che stava mangiando delle uova fritte, del bacon a fette ed un biscotto imburrato.

Il cibo del bambino era stato già tagliato a pezzettini abbastanza piccoli da poter essere mangiato con sicurezza da un bambino e la vista riscaldò il cuore di Burt.

Perché suo figlio era padre..

Era ancora una cosa incredibile.. anche mesi dopo averlo scoperto da solo.

“Si.. figliolo..

Ero spaventato per tutto il tempo .

Ero preoccupato che le tue zie avrebbero cercato di combattere per la tua custodia dopo che morì tua madre, ma non lo fecero mai.

Ne hanno parlato qualche volta, ma alla fine, dopo un po’, ci rinunciarono”.

Non gli parlò di aver quasi escluso la famiglia dopo quell’indimenticabile Natale, quando loro passarono tutto il tempo a parlare di lui  e di Kurt come se non fossero li.

Ma Burt sapeva che Kurt, probabilmente, ancora ricordava quel giorno.. il ragazzo aveva una memoria di elefante.

“E’ di questo che ha paura Blaine?.. Oh mio dio.. io no.. “

“Gli abbiamo parlato di questo .

Sono quasi sicuro di averlo convinto.

Perché nessuno di noi cercherebbe di fargli questo, sai?

Ma lui non lo sapeva questo perché non ci conosce davvero.. o almeno non più.”

L’uomo fece una pausa, avvicinandosi al figlio per dargli una pacca sulla spalla.

“Ci conoscerà di nuovo.. alla fine.

Ma fino ad allora è qui che devi intervenire tu, figliolo.

Sei l’unico che può concludere tutto , ora.” 

“Papà…”

“So che non ti piace che io mi intrometta nei fatti tuoi… e so che sei un adulto e che puoi fare le cose da solo.. ma.. ascoltami okay?”

Quando fu sicuro che Kurt non lo avrebbe più interrotto, Burt proseguì.

“Quando sono andato da lui, mi aspettavo di vedere un ragazzo che non avesse nulla del Blaine che conoscevo.

Mi aspettavo di vedere una strana versione di Blaine che  non mi avrebbe rammentato in nessun modo il ragazzo che ricordavo venire a casa.. che usciva con mio figlio e che poi mi chiese se ero d’accordo sul poterti sposare.

Non mi aspettavo di vedere Blaine.

Così immagina la mia sorpresa quando sono arrivato ed ho visto quel ragazzo che ricordavo.

Si.. non è davvero il Blaine Anderson che ho incontrato molti anni fa e nemmeno il ragazzo che ho visto con te l’ultima volta che siete venuti in Ohio insieme.. ma.. il ragazzo che ricordo è ancora li.

Parlare a quel ragazzo e vedere quanto sia cresciuto è stata una cosa incredibile, sai?

Non ho mai immaginato nessuno di voi due diventare padre così giovani, onestamente.

Pensavo che avrei avuto dei nipotini quando voi due eravate sui trenta .. ed ora eccoti qui.. poco più che ventenne e con un figlio..

E’ incredibile.. e poi ho visto Blaine e finalmente riesco a parlargli e sai una cosa?

Mi ricorda.. te, nel periodo dopo la vostra prima rottura.

Vedo lo stesso dolore e la stessa angoscia sul suo viso che ricordo di aver visto sul tuo all’epoca.

Te lo ricordi?

Ricordi quanto eri sconvolto dopo che lui ti aveva tradito e aveva distrutto ogni briciolo di fiducia che avevi in lui?

Quanto fossi terrorizzato a farlo tornare con te perché , anche se lo amavi ancora, ti aveva fatto così tanto male e chi ti assicurava che non lo avrebbe rifatto di nuovo?

Beh.. questo è quello che vedo quando guardo ora Blaine.

Vedo qualcuno che è stato ferito davvero tanto… ma che ama ancora la persona che lo ha ferito.. ma che ha tanta paura di lasciarsi andare…

Ci hai messo mesi per rimetterti con lui..

Tutti lo ricordano.

Tutti noi abbiamo visto la strana danza che voi due avete fatto , durante il periodo in cui non stavate insieme e questo fondamentalmente è quello che stata facendo anche ora.

Solo che questa volta .. è lui quello ad avere il controllo e tu sei quello che deve aspettare.

Devo dirtelo.. ragazzo.

Questa non è una novità per me.. 

E’ la stessa cosa che avete fatto durante la prima rottura.. solo che è al contrario.

Stavolta sei tu dall’altra parte della medaglia.

Allora eri tu ad avere le carte in mano e Blaine doveva solo aspettare che affrontassi il tutto.

Questa volta , sei tu quello che sta sperando e pregando di rientrare nel gioco.. e Blaine sta appena cominciando a dare le carte.. ma ha paura di gettare il resto del mazzo nel timore che tu possa ferirlo di nuovo.

E’ la stessa cosa che è successa tra voi due anni fa.

L’unica differenza è che ora c’è un bambino coinvolto e la presenza di Landon rende le cose molto più difficili.”

Kurt annuiva mentre ascoltava il padre , ripensando a quando Blaine gli confessò di averlo tradito e quanto angosciato fosse stato per lui scoprire che il suo amore , ovviamente, non significasse molto per Blaine se il suo ragazzo era uscito e si era dato ad un altro.

Ci aveva messo una vita a capire di potersi fidare di Blaine di nuovo.

Erano tornati insieme in modo strano.. 

Prima erano tornati ad essere amici di nuovo.. parlando e godendo della compagnia reciproca, poi cominciarono a spassarsela e ad essere amici con benefici fino a quando Kurt non mise un freno quando cominciò ad uscire con un altro.

Alla fine non poté più tenere Blaine lontano e gli permise di tornare , rimettendosi insieme e poi fidanzandosi in un breve lasso di tempo.

L’anno seguente , cominciarono ad avere dei problemi che Kurt realizzò di non poter gestire e poi si erano lasciati di nuovo ed invece di essere la sua fiducia ad essere distrutta , fu Blaine ad essere destinato a tanto dolore.

“Adesso capisci cosa intendo, vero?” chiese Burt aspettando.

“Io.. io e Blaine ne abbiamo parlato una volta.. del fatto che allora lo perdonai e del fatto che un giorno anche lui mi avrebbe perdonato.. solo.. sembra che quel giorno sia così lontano..”

“Beh.. allora forse ha solo bisogno di ricordarsi del perché una volta ti amava così tanto.

Voglio dire.. quel ragazzo è ancora pazzamente innamorato di te.. tutti lo vediamo..

Ha solo bisogno di una piccola scintilla per ricordarsi di quel fuoco che ancora brucia in lui.”

Kurt fissò suo padre per un secondo, una miriade di pensieri attraversarono la sua mente, mentre ricordava le conversazioni avute con Blaine negli ultimi mesi..

Dopo ogni loro singola chiacchierata sembrava che un pezzettino di quel ghiaccio , gelosamente protetto, che Blaine aveva creato negli anni attorno al suo cuore, si stesse piano piano sciogliendo.

Più loro due comunicavano , più sembravano riavvicinarsi .

Era come innamorarsi tutto daccapo, proprio come quando erano più giovani.

A quel tempo, lui e Blaine erano due estranei che più tardi erano diventati amici e poi innamorati.

Era molto simili ad ora.

Ad un certo punto erano diventati di nuovo degli estranei, ora amici.. e presto ( sperava ) sarebbero tornati di nuovo insieme.

Cos’era accaduto la prima volta che si misero insieme?

Blaine aveva avuto una rivelazione su Kurt e su di loro.

Era quello di cui aveva bisogno adesso.

Un’ultima spinta contro quei muri , era quello di cui Kurt aveva bisogno.

Aveva la necessità di ricordare a Blaine il motivo per cui una volta amava Kurt.

Certo.. sarebbe stata dura , soprattutto dopo i tumulti interiori che Blaine aveva dovuto affrontare , ma dopo l’importante chiacchierata con Burt e Carole , Kurt era sicuro di avere una buona possibilità di riavere Blaine.

Ma come..?

La risposta gli fu data da Burt.

“Tu e Blaine avete bisogno di un po’ di tempo da soli.. senza nessuno intorno.

Nessun bambino, nessun membro della famiglia.. né amici..

Solo voi due.. proprio come facevate una volta.

Io e Carole andiamo a cena fuori con Cooper e Rachel, stasera.

Porteremo Landon con noi così tu potrai fare ciò che ti serve per aiutare Blaine, okay?

Ca la puoi fare..”

Con l’appoggio di suo padre , anche Kurt era certo di potercela fare.. forse.

Ma non importava come.. avrebbe provato..

Per Landon, per se stesso.. ma soprattutto per Blaine.



L’ultima volta che Kurt era uscito da solo con Blaine per un appuntamento, era stato un paio di settimane prima che lo lasciasse e solo un paio di sere dopo aver litigato a causa di un sito porno  e della poca autostima di Blaine.

Dopo aver scoperto l’esistenza di Landon , una marea di stranezze che Kurt aveva notato in quel periodo da parte di Blaine , ebbero una risposta.

L’ossessione per il cibo spazzatura, gli sbalzi di umore,  e gli strani, strambi ed esagerati comportamenti del suo fidanzato di allora, erano causati dalla gravidanza non ancora scoperta.

Allora, Kurt era convinto che la causa di tutto il nervosismo di Blaine fosse la scuola , ma  è venuto fuori che non era così. 

( Okay.. forse la Nyada aveva una parte in tutti questo.. ma  la gravidanza aveva giocato il ruolo più grande) 

Kurt aveva lo stomaco sotto sopra solo ripensando a quel loro ultimo appuntamento.

Ricordava ogni singola cosa; da quello che avevano mangiato e quello che indossava Blaine.

Ripensò a quel momento , dopo l’appuntamento, quando lui e Blaine sgattaiolarono frenetici, la dolorosa voglia di baciarsi che ebbero nel taxi mentre tornavano a casa e di quanto disperatamente avesse scopato Blaine una volta arrivati nel loro loft.

Quella, per Kurt, fu  la sera più spaventosa;  sembrò l’inizio della fine. . 

Non sapeva esattamente il perché allora, fin quando non scoppiò tutto durante la loro disastrosa lite, ma riflettendo su quell’appuntamento ora, riusciva a vedere le profonde crepe nelle fondamenta della loro relazione.

Sapeva fin dall’inizio che qualcosa di brutto sarebbe successo, che erano sull’orlo di qualcosa di enorme.,

Solo.. non sapeva cosa fosse ..

Ora anni dopo era ovvio che la loro tortuosa relazione poteva avere avuto una possibilità solo se loro avessero comunicato meglio .

Blaine era sempre quello che teneva tutto dentro, Kurt era quello che ignorava tutto.

Entrambi erano esplosi in modi diversi , entrambi devastanti e nessuno dei due aveva tenuto conto dei sentimenti dell’altro.

Kurt era quello che aveva perso la testa le seconda volta e quello che aveva messo fine alla loro storia.

Ed era questo il motivo per cui si stava preparando per questo appuntamento, ora.

Perché aveva bisogno di dimostrare a Blaine che era li per lui e non solo per Landon.

Perché la poca autostima di Blaine stava crollando ancora in minuscoli pezzettini e Kurt sapeva di dover fare qualcosa prima che Blaine si allontanasse ancora di più da lui .

“Sei bellissimo.” Si complimentò Kurt, fermo sulla soglia, mentre guardava Blaine abbottonarsi una camicia verde bosco scura e sistemandola all’interno dei jeans scuri.

Gli anni erano stati gentili con il suo ex.

Il colore dei suoi vestiti stava benissimo con la sua pelle baciata dal sole Californiano ed i suoi occhi color miele.

Mentre Kurt faceva vagare lo sguardo sul corpo esile di Blaine, sentì la gola stringersi ( così come i suoi pantaloni) alla vista.

Il suo aspetto era trasandato , i capelli non ancora sistemati; Blaine era meraviglioso , li in piedi, mentre si guardava allo specchio.

Ci volle tutta la forza di volontà di Kurt per non sbattere la muro il suo ex e fotterlo contro il muro .. assolutamente tutta.

“Sembro un boscaiolo.. ho bisogno di radermi”.

“E’ solo un filo di barba..  stai benissimo”.

“Disse l’uomo a cui non cresce una barba da boscaiolo pochi secondi dopo essere uscito dalla doccia”. 

Il tono scherzoso della voce di Blaine fece sorridere Kurt ed abbassò la testa mentre lo faceva , così perse lo sguardo appassionato che il suo ex gli lanciò attraverso lo specchio.

Quando rialzò lo sguardo, Blaine era impegnato ad arrotolarsi le maniche all’altezza dei gomiti , non prestando attenzione al fatto che Kurt lo stesse guardando proprio come un cane affamato guarderebbe un osso.

“I tuoi genitori hanno chiamato?”

“Si .. sono da Rachel in attesa che lei finisca di prepararsi e poi andranno a fare un giretto turistico prima che Cooper li porti a cena .

Cooper ha detto di non preoccuparti, controllerà lui Landon e se, in qualsiasi momento, Landon vuole tornare a casa…lo faranno uscire su cauzione”.

L’espressione sul volto di Blaine da preoccupata divenne sollevata in pochi secondi e Kurt desiderava stringere il suo ex tra le braccia, tenerlo stretto e promettergli che nulla di male sarebbe successo a Landon ( fisicamente e mentalmente) mentre era con i suoi nonni e degli altri parenti.

Burt, Carole e perfino Rachel si sarebbero probabilmente gettati sotto un pullman invece di fare del male a Landon ed anche se Rachel avrebbe incontrato per la prima volta il piccolo ometto, quella sera, Kurt sapeva che lo avrebbe amato immediatamente.

( e probabilmente avrebbe pianto una volta che avrebbe ascoltato il bambino presentarsi.

Ciao , sono Landon Finn ed ho 3 anni e mezzo).

“Allora .. sei quasi pronto?”

“Penso di si..”  dandosi un’ultima occhiata, Blaine alzò lo sguardo e incatenando gli occhi con quelli di Kurt, ruotò su se stesso per mostrargli il suo outfit.

Un orologio completava il tutto , facendolo sembrare più grande e molto sofisticato.

Era anche molto molto sexy e delizioso, ma Kurt preferì non pensarci.

Aveva bisogno di essere lucido quella sera.

Perché quella sera gli avrebbe detto ogni cosa. 

Quella sera gli avrebbe confessato tutto quello che provava per Blaine e sperava che le probabilità fosse a suo favore, e tutto sarebbe andato come pianificato.

Tutto quello che voleva era far sapere a Blaine che lo amava.

Blaine meritava tutto l’amore del mondo e se Kurt fosse riuscito a dimostrargli che l’amore che provava per lui ancora bruciava forte, nonostante gli anni separati a causa della stupidità di Kurt, tutto sarebbe andato bene.

Eccoci, pensò tra se , mentre guardava Blaine afferrare il portafogli, il cellulare e le chiavi, prima di uscire e chiudere a chiave la porta dell’appartamento.

Fianco a fianco, percorsero il corridoio insieme, toccandosi a malapena durante il passaggio in ascensore.

Blaine rimase silenzioso per tutto il viaggio in taxi, tra le mano stringeva il suo cellulare , come se stringerlo così forte potesse farlo vibrare o suonare.

Durante i dieci minuti in taxi ( e dopo la milionesima volta in cui Blaine guardò il suo cellulare) Kurt allungò una mano per prendere quelle tremanti del suo ex , facendo poggiare poi il cellulare sulle ginocchia di Blaine , mentre intrecciava le loro mani.

“Va tutto bene.. Landon sta bene.. E’ con delle brave persone.. lo terranno d’occhio ..”

“Lo so.. io .. solo..”

Un leggero rossore apparve sulla guance di Blaine ed il viso di Kurt si illuminò per l’improvvisa realizzazione.

Oh!

“Oh.. si tratta di questo, vero?”

Quando Blaine annuì nervosamente, abbassando la testa, Kurt sorrise , sollevando la mano del suo ex per lasciare un bacia sulla morbida pelle delle nocche di Blaine.

“Hey!.. andrà tutto bene.. è solo una cena.. non deve essere qualcosa che non vuoi che sia…”

Una parte di Kurt sperava che Blaine dicesse qualcosa tipo.. “ e se io volessi che lo fosse..?”

Ma quando il giovane uomo non disse nulla, Kurt pensò fosse colpa della paura così continuò ad accarezzare il dorso della mano di Blaine, con la punta delle dita, contento di osservare il paesaggio mentre erano diretti a cena.

Fin quando a Blaine stava bene quello che stavano per fare, andava bene anche a lui.

Gli si sarebbe spezzato il cuore sapere che Blaine era ancora indeciso su tutto , ma questo era comunque un inizio.

Burt lo aveva avvisato che avrebbe dovuto lavorarci su e Kurt se lo aspettava , così non si era buttato in tutto questo alla cieca.

Avrebbe preso quello che poteva e se mani strette e sguardi preoccupati era quello che avrebbe avuto per ora.. andava bene.

Poteva affrontarlo.



Il ristorante che Kurt aveva prenotato per la serata era un posto di classe, incredibilmente costoso  e lussuoso nel modo giusto .

Rachel aveva chiesto un favore per lui quando Kurt l’aveva chiamata per spiegarle i suoi piani ed ora.. eccoli qui.. a sorseggiare vino secco e a spizzicare alcuni stuzzichini mentre aspettavano che gli venissero serviti i loro antipasti.

Blaine era ancora silenzioso, lo sguardo che vagava per la sala mentre osservava la gente passare nei loro vestiti eleganti , ingioiellati e con la puzza sotto il naso. 

Kurt, diversamente da lui, appariva un milione di volta più regale, come un modello fuori dalla passarella.

Era abituato a queste cose.

Bere vino e cenare con persone ricche e famose era una cosa per lui.

Aveva fatto parte del mondo dello spettacolo per così tanto tempo che era abituato a viaggiare per il mondo e a provare cose nuove.

Blaine non lo era.

Era un noioso ragazzo dell’Ohio che aveva fallito dopo un anno vissuto nella Grande Mela, solo per venire a LA e vivere nell’ombra.

Anche solo aspettare nel salottino con Kurt lo aveva fatto sentire a disagio.

I suoi vestiti non venivano da qualche negozio di lusso a Rodeo Drive; li aveva comprati in un centro commerciale in saldo, solo perché gli servivano per un colloquio di lavoro.

Gli abiti di Kurt erano firmati; quelli di Blaine no.

Anche solo fingendo di appartenere a questo mondo gli faceva venire voglia di vomitare.

Si sentiva un imbroglione; era convinto che presto, da un momento all’altro, qualcuno sarebbe venuto per mandarlo via per essere in questo posto a cui non apparteneva.

Ed in più non lo aveva aiutato il fatto che prima il loro cameriere lo aveva trattato come una persona di seconda categoria, anche se Blaine non avrebbe mai detto nulla al riguardo…

“Non hai fame?”

Blaine alzò lo sguardo, attraverso le ciglia, fissando Kurt mentre l’altro uomo lo guardava sbattendo le palpebre, la mano ferma a metà boccone, un pezzetto di pane impregnato di olio tra le dita. 

Scrollando le spalle, Blaine fece scattare lo sguardo sul vassoio davanti a loro, guardando il modo in cui le erbe vorticavano nell’olio aromatizzato, ancora agitato dopo che Kurt ci aveva inzuppato il pane. 

Anche se i loro stuzzichini erano gustosi, Blaine non aveva molta fame, soprattutto a causa di quello che stava provando.

Aveva lo stomaco chiuso e sottosopra ed una sensazione di nausea, nonostante cercassi di calmarsi. 

Tutto quello a cui riusciva a pensare era che non apparteneva a quel posto, così come ad alcune delle parole di Burt di prima.

Tipo a quando l’uomo anziano gli aveva confessato che le cose per Kurt , dopo la loro rottura, erano state più difficili di quanto gli avessero capito.

Era strano pensare che , a quel tempo, mentre lui stava affrontando mille difficoltà, lo aveva fatto anche Kurt e che la loro rottura avesse colpito tremendamente entrambi, molto più di quanto gli altri abbiano mai pensato.

Lo infastidiva pensare di essere davvero mancato a Kurt perché tutto quello che riusciva a ricordare era l’ultima volta in cui aveva visto Kurt prima di andarsene.

Sembrava che in quel periodo Kurt fosse contento che lui fosse fuori dalla sua vita… ed ora?

Ed ora aveva scoperto che le cose non erano così.

Era solo.. perplesso, per non dire altro.

In più c’erano tutti i ricordi..

I suoi pensieri erano sommersi da piccoli ricordi del loro ultimo appuntamento insieme e da quanto tesa fosse diventata la loro relazione alla fine.

Uno dei loto ultimi appuntamenti consistette in una serata in cui i due parlarono a malapena prima di ritornare a casa per fare del silenzioso sesso sfrenato.

Ora tutto quello che Blaine poteva ricordare era come si era sentito  quella sera , come si era sentito nel sapere che stava cadendo a pezzi fisicamente e di come non fosse sicuro che Kurt capiva veramente quanto duramente lui stesse combattendo.

Certo.. c’erano stati abbracci e promesse sussurrate di essere insieme per sempre.. ma , al dunque, c’erano ancora problemi su cui discutere e Blaine non sapeva come tirarli fuori.

Poi il loro fidanzamento finì , era scappato , si era nascosto a LA e tutto quello che lui considerava la vita con Kurt era finita.

Ora era a cena in un posto in cui non era il benvenuto e mentre studiava più profondamente Kurt , realizzò quanto le loro vite fossero più diverse di quanto pensasse.

Mentre lui era perso nei suoi pensieri, alla fine , Kurt fece un morso del suo pezzo di pane, accigliandosi quando Blaine non gli rispose ancora.

Riusciva a vedere, chiaro come il sole, la confusione sul volto di Blaine.

Le folte sopracciglia del suo ex erano sollevate, un’espressione corrucciata in viso, mentre era ancora perso in un altro mondo.

Non si muoveva, semplicemente fissava qualcosa e la sua mancanza di reazione era snervante , soprattutto visto che Kurt pensava che, finalmente, avrebbero parlato quella sera, che avrebbero discusso di quello che era successo durante la loro separazione.

Aveva pianificato tutto..

Avrebbe parlato col cuore in mano.

Avrebbe detto a Blaine quello che provava realmente e che gli avrebbe promesso che si sarebbe preso cura di lui e che lo avrebbe amato per sempre , ma soprattutto che lo amava anche prima di scoprire l’esistenza di Landon .

Kurt non era mai riuscito a dimenticare Blaine; non importava quanto avesse finto di esserci riuscito.. non lo aveva mai fatto.

Perfino adesso, seduto in questo affollato ristorante pieno di persone molto più famose di quanto avesse sognato di diventare un giorno , tutta la sua attenzione rimaneva su Blaine.

Kurt sapeva che essere con lui era il posto doveva voleva essere.

Nessuno era alla sua altezza: ricco , famoso o altro.

Non voleva nessun altro .. solo Blaine.

Il semplice e complicato Blaine.

“Non hai mangiato molto.. La carne è deliziosa .Probabilmente ti piacerà anche il formaggio..”

Indicando il vassoio tra loro , Kurt aspettò che il suo ex fidanzato lo guardasse, ma Blaine non si mosse, gli occhi a malapena lasciarono quello che aveva trovato così interessante.. 

Per un secondo, respirò silenziosamente .. poi un respiro pesante quando guardò verso il gruppo di camerieri, in attesa non lontano da loro. 

Fu solo quando seguì la direzione dello sguardo dell’uomo che amava,  che Kurt realizzò cosa avesse incupito così tanto Blaine.

Il personale era impegnato a guardarli.. no.. non loro.. ma Blaine.. bisbigliando tra loro e sorridendo mentre si sussurravano parole sommesse.. come se quello che stavano facendo non fosse ovvio.

Kurt vide, immediatamente , rosso.. ed, in preda al panico, ripensò alle azioni tese di Blaine.

Mangiare e bere sembrava difficile per l’altro uomo, come se non sopportasse di essere li soprattutto dopo che avevano ordinato i loro antipasti.

Quando il cameriere aveva preso l’ordinazione di Blaine , prima, lo aveva a malapena notato, semplicemente aveva ripetuto meccanicamente  quello che aveva preso Blaine e poi si era voltato verso Kurt,  con stucchevole gentilezza mentre elencava a Kurt le loro specialità per la serata.

Kurt non aveva nemmeno fatto caso al cambiamento di tono e dell’inflessione dell’uomo.

Nemmeno quando avevano notato i movimenti a scatto di Blaine durante l’inizio della cena; il modo in cui il suo ex fidanzato  aveva preso il pane e  la sua difficoltà nel bere il vino, come se bere fosse per lui una sfida fisica.

Quando alla fine , Kurt lo capì, si sentì una persona orribile, perché l’uomo che amava di più era stato giudicato non abbastanza all’altezza per essere in un posto come questo.

Rabbia ed amarezza lo assalirono mentre sollevava un braccio in aria, schioccando le dia verso i camerieri ( ignorando l’ampio sguardo imbarazzato di Blaine, mentre lo faceva) .

Il loro cameriere si avvicinò e Kurt gli chiese di cancellare la loro ordinazione, domandando anche di parlare con un superiore per il trattamento ricevuto da Blaine.

Per tutto il tempo , Blaine scuoteva la testa, pregando silenziosamente Kurt di lasciare perdere.

Non lo fece.

In pochi istanti, il proprietario fu al loro tavolo per scusarsi , offrendosi di fare qualsiasi cosa per risolvere la situazione, così Kurt ricevette i loro antipasti ed il loro vino gratis, poi afferrò la mano di Blaine e lo tirò via dal tavolo senza dire altro.

( come se avessero parlato tanto da quando si erano seduti.. )

“Non posso credere alla faccia tosta di quel coglione!

Trattarti in quel modo?! 

Che si fotta!”

“Non dovevi farlo..” sussurrò Blaine, scuotendo la testa , mentre Kurt lo trascinava via dal ristorante ed incamminandosi verso una fila di negozi su quel tratto di strada-

Una volta fuori dalle orecchie indiscrete del ristorante da cui erano usciti come una furia, l’uomo più grande esplose, gettando le braccia in aria mentre imprecava e ringhiava tutto il suo disgusto, mentre faceva avanti ed indietro , incazzato.

“Chi cazzo si crede di essere? E comunque il cibo non era tutto questa granché!

Non ci posso credere che ti abbia trattato in quel modo..

Avrei dovuto dire qualcosa subito e no..”

“Non dovevi fare nulla. Aveva.. aveva ragione , sai?”

Blaine ignorò l’espressione sconvolta di Kurt e continuò.

“Probabilmente non avrei dovuto permettermi di essere lì. 

Posti come quello non sono per le persone come me.

Sono posti per persone come te che può permetterselo e che merita di essere li.

Le persone come me… la gente ci guarda dall’alto in basso.. non va in posti come quello.

Capisco perché si sia comportato così.. sapeva..”

La voce di Kurt divenne tremendamente stridula mentre urlava, spezzandosi quando rimandò giù il nodo che minacciava di farlo crollare in lacrime.

“Perché lo stai scusando?

Non aveva nessun diritto !

Nessuno!

Non mi importa se pensava che tu non potessi permettertelo, ti dovrebbe comunque essere permesso di entrare.

Pagavo io.

Non aveva nessuno diritto di giudicarti!

Non mi importa se te ne vai in giro con vestiti presi in un negozio dell’usato!

Stai benissimo.. molto meglio di molti di quei viziati coglioni li dentro.. ed ancora si permette di giudicarti?!

Non ti conosce nemmeno!”

“Non deve.. “

“No.. non.. non ti permettere di minimizzare la cosa, Blaine!

Non farlo!

Sono stanco di te che ti butti giù così!

Sono stanco di te che ti comporti come se fossi qualcuno che non merita di essere trattato con rispetto e come un essere umano!

Non meriti questo!

Meriti molto di più e fanculo a chiunque creda il contrario!”

Alla fine , la diga crollò e Kurt cominciò a piangere, le lacrime amare che aveva cercato di trattenere bagnarono le sue guance.

“Volevo portarti fuori stasera perché meriti di avere una pausa da tutto questo!

Per quattro anni ti sei sempre messo al secondo posto per tutti e .. cazzo.. lo stai facendo da molto più tempo”

Hai sempre messo tutti prima di te: la tua famiglia, i tuoi amici.. me.. !

Non ti sei mai preso del tempo solo per te nonostante te lo meritassi!

“Non hai mai meritato tutto questa merda , Blaine!

Quello che gli altri ti hanno fatto? 

Non meritavi niente di tutto questo!

Fanculo a tutti quelli che ti hanno ferito!

Fanculo a quelle persone al club che ti hanno fatto sentire meno della meravigliosa persona che sei!

Fanculo ai tuoi genitori, che ti hanno diseredato!

Fanculo ai tuoi amici, che ti hanno voltato le spalle e sai cosa?

Fanculo a quello stupido coglione del tuo ex che ti ha trattato nello stesso modo in cui ti hanno trattate le persone contro cui sta urlando!

Perché ha fatto le stesse cazzate che ti hanno fatto loro e non è migliore di loro.

Fanculo a lui!

Fanculo a lui e a tutto quello che ti ha sempre fatto perché tu non hai mai meritato tutto questo, Blaine!

Mai!”

Respirando a fatica, l’uomo più grande scoppiò in lacrime , scuotendo la testa avanti ed indietro , distogliendo lo sguardo dall’espressione scioccata di Blaine.

Alcune persone che girovagavano accanto a loro, lanciarono loro uno sguardo, decidendo poi che quello fosse la normalità a LA, così continuarono a camminare , lasciando Blaine e Kurt nella loro piccola bolla .

“Kurt…”

“Ti amo così tanto , sai?

Volevo che questa fosse una serata perfetta.

Volevo dimostrarti che meriti tutto il divertimento e la felicità e tutto l’amore del mondo.

Volevo che passassi una bella serata.

Volevo che parlassimo e che chiarissimo le cose e forse.. discutere di noi, o di Landon.. o di altro.

Volevo che fosse tutto perfetto , perché volevo dirti che ti amo tantissimo.

Ti amerei anche se non ci fosse Landon.

Se anche ti avessi incontrato quella sera al bar e ci fossi stato solo tu e non avessimo un figlio insieme, avrei comunque fatto quello ho fatto finora.

Sarei venuto a cercarti .

Sarei tornato al club per poter parlare con te.

Avrei chiuso con Alex per tornare con te… perché sei sempre stato tu, Blaine.

Non ho mai amato nessuno altro come amo te.

Ho provato ad andare avanti, quando sei sparito, ma non ci sono riuscito.

Ho ingannato me stesso per aver pensato di essere felice e non lo ero.

Tu sei l’unica persona che mi ha mai reso felice!

Sempre!

Dopo che te ne sei andato , il mio mondo è diventato grigio ed è rimasto così fin quando non ti ho rivisto.

La sera che sei venuto da me è come se avessi cominciato a rivedere i colori.

Mi sei mancato così tanto che non potevo respirare e poi.. eccoti li.. ed è come se , finalmente, avessi la possibilità di tornare a vivere..

Io.. non mi importa se hai dovuto fare lo spogliarellista per prenderti cura di Landon , perché lo hai dovuto fare per tirare avanti.

Ti rispetto per averlo fatto perché ti sei messo di nuovo all’ultimo posto per prenderti cura di nostro figlio e questa.. è la cosa più coraggiosa ed ammirabile del mondo.

Non potrei mai essere così coraggioso come te..”

Si fermò quando Blaine mormorò qualcosa sul liceo.

Kurt sorrise tristemente, scuotendo la testa e continuando.

“Le cose che hai dovuto affrontare in questi anni.. sono orribili, Blaine.

Non avrei mai potuto affrontarle.

Essere solo e crescere un bambino?

Sarei crollato.

Ma tu lo hai fatto e lo stai ancora facendo, più forte di prima.

Sei la persona più forte e meravigliosa che io conosca ed amo questo di te.

Ti amo così tanto.. e si.. amo nostro figlio.

Landon è il bambino migliore al mondo ed io lo adoro.. ma.. Blaine.. tu sei la ragione per cui sono qui.

Ti amo tantissimo e volevo solo che questa serata fosse perfetta.

Volevo che passassi una bella serata perché te lo meriti ed anche tanto..

Volevo solo che ti divertissi.. 

Volevo che sapessi che non ho mai smesso di amarti..

Non importa cosa sia successo in passato.. ti avrei cercato per sempre..”

E poi.. prima che Kurt avesse la possibilità di dire altro…

“Ti amo..

E di punto in bianco , il mondo di Kurt .. si fermò.



Note

Ed eccoci con il penultimo capitolo ( anche se dividerò il 20)...

Mitici Burt e Carole.. loro possono capire Blaine.. le sue paure..

E , devo ammetterlo, questo Kurt nel finale.. dio .. mi ha commosso...

e Blaine... quel ti amo.... ahhhhhhhhh!!!..

A lunedì
  
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