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Autore: vanessie    30/06/2017    4 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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Capitolo 66

“Una notte da brivido”

 

 

POV Kevin

Mi mascherai in vista della festa di halloween di quella sera. Avevo affittato un costume da vampiro, tanto per restare in tema familiare. Patrick ed io andammo insieme nell’immensa casa dei nostri amici, Evelyn aveva preferito raggiungermi direttamente lì piuttosto che farsi andare a prendere. La casa era terrorizzante: finte bare di cartone, decorazioni di pipistrelli appesi qua e là, ragnatele, giganteschi ragni finti, il pupazzo di una sposa cadavere, cibi e bevande dall’aspetto mostruoso, zucche intagliate perfettamente, invitati mascherati meravigliosamente. Patrick si era travestito da mostro e faceva onestamente paura da quanto era appositamente brutto per l’occasione. “Ciao Kevin” mi salutò una ragazza carina con cui seguivo il corso di Tecnologia dell’alimentazione animale all’università. “Ciao Betty, anche tu qui?” le chiesi “Sì, ce lo prendiamo un drink?” “Va bene” risposi. Andammo al tavolo delle bibite e ci versammo in due bicchieri di plastica un cocktail. “Non mi avevi detto che saresti venuto alla festa” disse “Nemmeno tu” “Cosa ci fa il più sexy vampiro del pianeta tutto solo?” mi chiese alludendo alla mia maschera “Sto aspettando una persona a dire il vero” risposi. “È un peccato, sai?” domandò sfiorandomi il braccio “Volevo proporti di affondare i canini appuntiti nel mio collo” sussurrò “Di solito i vampiri non trovano volontarie disponibili” scherzai “Ma per un vampiro come te si può fare un’eccezione” rispose. Le sorrisi pensando che Betty volesse divertirsi a giocare con il fuoco. Insomma era pericoloso provocare tanto un ragazzo, sebbene non fosse mia intenzione starci. “Se in questo momento la fame di sangue non è la tua priorità però…ti capisco…” aggiunse prendendomi la mano e portandosela vicina alle labbra. Si mise in bocca il mio dito indice e mi guardò dritta negli occhi fino a che non lo lasciò.

 

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“Betty…” “Kevin…” “È che…” farfugliai “Sapevo che i ragazzi americani erano più disinibiti” “Sì però” “Qual è il problema? Abbiamo 22 anni, siamo single, siamo in grado di intendere e di volere e ho sempre avuto una passione per i vampiri” “Te l’ho detto, sto aspettando una persona e…lei è l’unica cosa che voglio attualmente” affermai. Non mi piacevano i malintesi, forse per una ragazza era brutto sentirsi rifiutate, ma non mi andava di finirci a letto mentre nella mia testa c’era l’immagine di un’altra. Una ragazza diversa, con i lineamenti perfetti e delicati di una bambola, con il viso da bambina, una del tutto differente, che forse non sapeva provocarmi mettendosi allusivamente il mio dito in bocca, ma che sapeva farmi sentire felice ogni volta che sorrideva e che con la sua innocenza mi meravigliava. Era Evelyn che volevo, nessun’altra.  

 

POV Evelyn

Entrai nella casa degli amici di Kevin con addosso la mia maschera da liceale zombie. Avevo preso il costume a noleggio e mamma mi aveva aiutata con il trucco e la parrucca. Avevo perfino le lenti a contatto, perché volevo che il travestimento fosse perfetto. Era la prima volta che festeggiavo halloween con un ragazzo che mi piaceva e la voglia di sembrare carina anche in quell’occasione era enorme per me.

 

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Lo ricercai con lo sguardo in mezzo a tutti gli invitati. Difficile riconoscerlo, non sapevo che costume avesse scelto di mettersi e, inoltre, la casa era talmente immensa e gremita di ospiti che non sarebbe stato semplice trovare Kevin. Transitai da alcune stanze, scrutando attentamente ogni individuo di sesso maschile con una corporatura e un’altezza assimilabile alla sua. Lo intravidi seduto insieme ad una ragazza mora, che certe volte avevo incrociato all’ateneo. Si guardavano occhi negli occhi e parlavano. Lei aveva l’aria di chi ci sta palesemente provando, animata dal desiderio di finire chiusa in bagno con lui. Restai ferma a osservarli, fino a quando quella stronza non si infilò in bocca il dito di Kevin. Cosa? Cioè? Andiamo, ci provi spudoratamente davanti a tutti fino a questo punto? Mi fumavano le narici, le orecchie ed ero certa che tra poco il fuoco mi sarebbe uscito dalla bocca, trasformandomi in un enorme drago. Il nervosismo si impossessò di me, avvolgendomi in un tremito insopportabile. Che cazzo stava facendo quella stronza? Kevin aveva invitato me alla festa. Sì…tra noi non c’era niente, solo amicizia, ma non avevo mai pensato alla possibilità di vederlo flirtare con una ragazza e questo mi infastidiva. Dopo qualche minuto di conversazione lei si alzò indispettita e si allontanò. Sperai vivamente che Kevin l’avesse mandata al diavolo o roba simile. Mi avvicinai a lui, era impossibile che mi riconoscesse conciata in quel modo assurdo. Mi fermai in piedi davanti ai suoi occhi e pensai che anche da vampiro fosse un gran pezzo di figo. “Ciao” lo salutai “Evelyn?!” “Sì” “Cavolo la tua maschera è fantastica, fai paura” affermò “Anche la tua non è male” “Sei arrivata adesso?” mi chiese “Sì…giusto qualche minuto fa” “Vuoi che ti prenda da bere?” “Ok” “Aspettami qui, arrivo subito” affermò. Lo aspettai a sedere e notai la ragazza di prima che mi fissava. Ma che voleva quella? Kevin tornò con un bicchiere per me e così parlammo tra un sorso e l’altro. “Credo che la tua amica stia meditando di assassinarmi” dissi indicandogliela. “Betty?! No, non lo farebbe mai” “Beh non fa che guardarci e fulminarmi con lo sguardo!” esclamai. “Non preoccuparti” “Hai qualcosa in ballo con Betty?” chiesi “No, affatto” “Il suo modo di guardarmi mi suggerisce qualcosa del tipo: giù le mani dal mio ragazzo” “Ti sbagli, non c’è nulla tra me e lei” “Ok, va bene” dissi. Mi invitò a ballare ed io andai volentieri. La musica da discoteca risuonava prepotentemente, ne seguii il ritmo, lasciandomi andare. Forse grazie alla maschera da zombie che mi rendeva irriconoscibile, me ne fregai delle persone intorno a me e ballai in maniera più seducente del solito, senza pensare a cosa poteva pensare chi mi circondava, tanto non potevano capire chi ero. Kevin mi afferrò la mano e mi posizionò davanti a sé, continuando a ballare con le mani sui miei fianchi. Dio quella vicinanza…la mia schiena quasi poggiata sul suo torace, il suo viso che talvolta si chinava leggermente verso la mia spalla, il mio cuore che galoppava nel petto, la confusione che mi assaliva la mente…

“Preferisci smettere?” mi chiese avvicinando le labbra al mio orecchio per sovrastare la musica assordante. Mi resi conto di essermi fermata del tutto in pista da ballo e di aver poggiato la nuca all’indietro, sulla sua spalla. “Come vuoi tu” farfugliai “Che ti va di fare?” chiese. Ehm…io qualche idea malsana potevo anche avercela. Era una delle prime volte che mi succedeva, ma mi sentivo davvero fuori controllo, come se neppure un bacio sarebbe bastato a colmare quelle sensazioni che avvertivo nette e prepotenti. “Credo di aver bisogno d’aria fresca” “Va bene, usciamo in giardino allora” disse portandomi fuori. Ci sedemmo sul dondolo posizionato alla destra del portone d’ingresso. “Tutto bene?” domandò “Sì certo” “Sei un po’…strana!” esclamò “Senti chi parla! Con quei canini appuntiti sarai normale tu” scherzai “Tranquilla, non mordo!” esclamò.   

 

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Sorrisi e ritrovai una parte della mia calma. “A quante giovani indifese hai prelevato il sangue stanotte?” domandai “Uhm…a un bel po’. Comunque…la tua maschera mi piace, ma i tuoi occhi con queste lenti a contatto mi fanno paura” “Sono abbastanza terrorizzanti in effetti” affermai “Preferisco il tuo solito aspetto” affermò guardandomi negli occhi e facendomi tremare. Dovevo rispondere buttandola sullo scherzo, altrimenti sarei svenuta o gli avrei fatto capire chiaramente quanto lui mi piacesse. “Beh questo che vedi è il mio aspetto naturale quando mi sveglio la mattina, poi mi trucco e divento la Evelyn che conosci” dissi “Ohhhh si dice che il trucco faccia miracoli e nel tuo caso allora è vero” rispose. Gli sorrisi e ritrovai del tutto quella parte di me che mi consentiva di parlare con Kevin di qualsiasi argomento. Parlammo per ore, dimenticandoci della festa, lui ed io da soli…ed era il migliore halloween del mondo. “Ho pensato che, se ti va, potremo continuare a festeggiare halloween in qualche altro modo” affermai “Tipo?” mi chiese mettendosi a ridere. “La smetti di fraintendere sempre tutto?” “Che posso farci Evelyn, sei equivoca. Come vorresti festeggiare?” “Se mi segui ti porto in un posto” proposi. Lui accettò, così lasciammo la festa e ci dirigemmo in un casolare abbandonato. L’ambiente era adattissimo per la serata e il buio che avvolgeva tutto era perfetto. Entrammo e ci sedemmo su un muretto. “Raccontiamoci qualche storia horror ti va?” gli domandai su di giri “Sì, perché no?! Anche se in realtà tu dovresti già essere terrorizzata all’idea di trascorrere questa festa con me…voglio dire, sono un ragazzo fuori dal comune, un bel mix tra creature soprannaturali” “Forse sono attratta dal brivido” risposi. Non mi ero mai soffermata a pensare troppo alla vera natura di Kevin, lo consideravo un ragazzo normale, sicuramente più normale di molti altri in circolazione che con il soprannaturale non avevano niente in comune. Lui era un tipo sveglio, intelligente, simpatico, mi trovavo bene quando stavamo insieme. “Pensi che…la profezia sia vera?” gli chiesi “Non lo so…” “Sono arrivata alla conclusione che non mi importa sai? Insomma non sei male come amico e non mi interessa se tu sei o meno quel James Black” spiegai. Lui sorrise appena “Credo di pensarla allo stesso modo” “Wow vuoi dirmi che siamo d’accordo su qualcosa? Questa sì che è una notizia!” esclamai divertita. Ci mettemmo a ridere e ci raccontammo qualche storia del terrore, ma più che spaventare il risultato fu esilarante. Ridemmo così a lungo che non riuscivo a riprendere fiato. Erano delle risate così genuine che mi uscivano le lacrime dagli occhi. Ogni volta che passavo il tempo con Kevin riuscivo ad essere me stessa, riuscivo ad aprirmi in modo così semplice e sincero che mai mi era accaduto prima con altri ragazzi.

“Sta per scadere il mio coprifuoco” dissi controllando l’orario sul cellulare. Erano le 2.10 e dovevo tornare a casa entro le 2.30. “Quale migliore occasione per assaggiare il tuo sangue?” domandò per ridere.

 

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“Posso accompagnarti?” chiese “Non è prudente che un vampiro scopra dove abito” scherzai riferendomi alla sua maschera “In una notte come questa, in cui gli spiriti tornano in vita e girano per le strade, non dovresti andare in giro da sola…” “Lo so, vuoi…venire con me?” domandai “Sì” rispose. Ci incamminammo verso casa mia, per strada incontrammo persone travestite per halloween e ci divertimmo a immaginare un mondo in cui normalmente esseri soprannaturali di tutti i tipi giravano vestiti in quel modo per le vie cittadine. Arrivati davanti alla porta di casa, lo salutai “Grazie per avermi accompagnato Kevin” “Prego, credi che…potremo vederci nel fine settimana?” “Sì…va bene” riposi “Ti chiamo ok?” “Ok, buonanotte” “Buonanotte anche a te Evelyn” disse. Restai a fissarlo negli occhi. In realtà non mi andava di separarci, forse potevo invitarlo a restare un po’…mamma e papà dormivano…che male c’era? “Kevin?!” “Dimmi” “Mi piacerebbe che tu…restassi ancora con me” ammisi. Lui fece un’espressione carina, dalla quale trapelava una certa felicità. “Ti va?” domandai “Sì” rispose. Gli sorrisi “Però Evy…sono tutte cavolate, ma le storie dicono che devi invitarmi ad entrare dato che sono travestito da vampiro” sussurrò per scherzare “Prego, entra pure” affermai richiudendo la porta di casa dopo il suo passaggio. Ci sedemmo sul divano “Vuoi qualcosa da bere?” “No grazie Evelyn” “Facciamo piano, i miei genitori dormono e non vorrei svegliarli” bisbigliai. “Credi che potresti toglierti le lenti a contatto? Mi fai seriamente paura” scherzò alludendo al mio travestimento da liceale zombie. Lo accontentai e andai in bagno a toglierle per poi tornare da lui. “Contento?” “Sì, decisamente meglio” rispose. “Questo è stato il primo halloween festeggiato con un ragazzo e senza i miei amici” lo informai “E com’è andato?” “Benissimo” sussurrai “Lo rifaresti?” chiese “Con te? Sì” “Mi fa piacere” “La mia prima volta ad una festa di halloween, da sola con Mr.Stati Uniti…anzi in questo caso con Mr.vampiro” affermai ridendo. “Se vuoi altre prime volte sono disponibile” “Kevin?!?!? Dai piantala e non montarti la testa” “Ma cosa hai capito? Evelyn possibile che tu vada sempre a immaginarti cose strane?!? Intendevo dire che insieme a me hai provato per la prima volta la festa di halloween e anche la barca a vela, sono cose normalissime che qualsiasi ragazza della tua età ha già fatto e che per te invece sono nuove. Tutto qua” spiegò “In effetti ho 19 anni, ma in confronto ad altre ragazze ho fatto pochissime cose…” “Hai tutto il tempo per le tue esperienze” “Uhm…sì” risposi. C’erano tante cose che dovevo e volevo provare, Kevin era così carino con me…e forse volevo che fosse proprio lui a farmi compagnia nel provare nuove esperienze. “Se i tuoi genitori si svegliano e vengono in salotto cosa gli racconti?” domandò “Che volevamo parlare e per questo ti ho invitato a casa” “Non è molto plausibile, si può parlare anche fuori” mi punzecchiò. Cosa voleva sentirsi dire? Che volevo stare con lui? Certo che era così, ma non volevo ammetterlo ad alta voce. “Non rovinare tutto Kevin, mi sono divertita stasera e semplicemente volevo continuare a parlare con te, senza sforare l’orario di rientro a casa” “Ok, comunque…mi sono divertito anch’io, sono stato bene con te” disse. Gli sorrisi e avvertii nettamente il palpitare del mio cuore “Non ho mai avuto un vero e proprio amico maschio. Mi sono sempre confidata con Holly, ma una vera amicizia con un ragazzo non l’ho mai avuta e invece è bello. Mi piace parlare con te, vedere le cose da una prospettiva diversa dal solito” “Se vuoi potremo organizzare delle uscite da amici, solo tu ed io intendo. Ad esempio potremo vedere un film a casa dei miei zii” “Sì, è un’idea carina” affermai. “Allora è deciso. Ti chiamo e fissiamo” “Perfetto” conclusi. La serata finì e la promessa di poterci frequentare da amici mi lasciò una sorta di eccitante felicità nel cuore, desideravo veramente conoscerlo meglio, scoprire tutto di lui, della sua personalità, del suo mondo. Kevin era talmente coinvolgente con il suo modo di fare, che mi aveva completamente affascinata. 

 

NOTE:

Ciao a tutte, Kevin mette bene le cose in chiaro con Betty, una sua compagna all'università, ammettendo ad alta voce che ha un forte interesse per un'altra ragazza. Evelyn vedendoli insieme prova un pizzico di gelosia, anzi forse più di un pizzico :P la festa va alla grande, c'è spazio per ballare, per raccontarsi storie dell'orrore e anche per vedersi sotto una veste diversa, quella di vampiro e liceale zombie. Alla fine Evelyn lo invita a restare un po' a casa sua, dove gli dice per la prima volta che apprezza molto la sua compagnia.

Beh che dire....lascio spazio alle vostre recensioni, spero che me ne lasciate qualcuna...io mi prendo una PAUSA, domenica 2 luglio mi SPOSO <3 <3 <3 e poi vado in viaggio di nozze, quindi non potrò aggiornare! Tornerò da voi a fine luglio! Spero che sentirete un pochino la mia mancanza e soprattutto quella dei mie personaggi. Un bacio,

Vanessie

   
 
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