Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: violaserena    30/06/2017    0 recensioni
Seguito di "Venti di Guerra".
Quando tutto sembra essersi risolto per il meglio, giunge una nuova minaccia.
Forze oscure tramano nelle ombre, portando con sé una scia di sangue.
I Sette Regni sono di nuovo in pericolo e questa volta la loro forza coordinata sembra non bastare.
Questa volta serve qualcosa di più, o meglio qualcuno. Serve Azor Ahai.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Bran Stark, Gendry Waters, Jaime Lannister, Tommen Baratheon
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

EPILOGO

 

Stygai, la città cadavere, sempre silenziosa e cupa.
Stygai, la città in cui tutto era morto.
Stygai, la città in cui era incominciata una battaglia: vivi contro morti.
I cadaveri degli uomini che furono si rialzavano dopo ogni colpo subito, insensibili al dolore, ricordo ormai di un tempo che non c’era più.
I combattenti dei Sette Regni, per quanto forti fossero, erano allo stremo delle forze. I morti non potevano essere uccisi.
Spettro azzannò quello che una volta era stato il corpo di Jon Snow. Dilaniò le sue carni, lo ridusse a brandelli. Ma l’uomo si rialzò di nuovo, impassibile.
Il meta-lupo ringhiò.
«Non possiamo andare avanti così!» urlò frustrato Euron.
«Dobbiamo trovare un modo per abbattere i sacerdoti delle ombre» disse Tyrion, schivando un poderoso fendente diretto al suo petto.
«E come li raggiungiamo? Non so se l’hai notato, ma siamo circondati da un esercito di cadaveri».
«Sei o non sei il grande Occhio di Corvo? Non dovrebbe essere difficile per te trovare una soluzione».
«Ringrazia che sono impegnato, Folletto. Altrimenti ti assicuro che te l’avrei tagliata quella maledetta lingua» sibilò Greyjoy, spaccando la testa a un morto con insolita violenza.
«Non è il momento di mettersi a litigare» li interruppe Tommen.
I due uomini lo guardarono in cagnesco. Prima che potessero dire qualcosa però, un particolare attirò la loro attenzione.
Arya Stark stava camminando verso di loro accanto a suo fratello Bran. I cadaveri si spostavano al loro passaggio, anzi si inchinavano.
«Che significa?» domandò con un velo di preoccupazione ser Davos.
«Significa che state sprecando il vostro tempo. Riponete le armi» rispose il re del Nord.
I vivi, senza sapere bene perché, fecero quello che quest’ultimo aveva detto.
I morti erano immobili, come in attesa di qualcosa.
«Come avrete capito, non è possibile ucciderli» affermò Arya, seria in volto. «Le tenebre non possono essere sconfitte in questo modo».
«Stai dicendo che dovremmo arrenderci?» sputò arrabbiato Stannis.
«Sto dicendo che solo le tenebre possono sconfiggere le tenebre».
«Non dire sciocchezze, solo la luce può farlo. L’unica possibilità che abbiamo è sperare che si presenti Azor Ahai reincarnato. Solo così potremo porre fine all’oscurità» disse Arianne, scura in volto.
Bran scoppiò a ridere.
La sua sinistra risata gelò il sangue ai presenti, vivi e morti.
Estate ululò, seguito subito da Nymeria, Spettro e Cagnaccio.
«Lo trovi divertente?» osò dire Gendry.
«Non immagini quanto. E sai perché? Perché solo il guerriero del Grande Estraneo può fermare tutto questo. Solo io posso farlo» sorrise il re del Nord. «Ma non so se ne ho voglia».
«Bran…» sussurrò tra le lacrime lady Catelyn. «Che cosa stai dicendo?».
Arya abbracciò sua madre e poi prese per mano Rickon, avvicinandosi a suo fratello.
I due giovani Stark estrassero Inverno e Gelo.
Brandon estrasse Inizio.
Era davvero l’inizio di una nuova era, dopotutto.
«No, non farlo!» si udì in lontananza la voce di un uomo.
Samwell, sorretto da Aegon poiché era ferito a una gamba e ancora scosso da quello che aveva visto sulla Vittoria di Ferro, ebbe un sussulto. Conosceva quella voce, la voce di tutte quelle atrocità. Era l’arcimaestro Marwyn.
«È così è arrivato il momento» disse Bran, più rivolto a se stesso che ai suoi fratelli. «Guarda Brynden Rivers, guarda attentamente!».
Con un gesto repentino si portò la spada al cuore e si pugnalò.
Arya e Rickon, a loro volta, lo colpirono al petto.
Catelyn gridò.
Un’aura cupa circondò il corpo del giovane Stark.
Si alzò un forte vento e sciami di locuste comparvero all’orizzonte. Esse si compattarono formando un’unica grande ombra. L’ombra del Grande Estraneo.
Quest’ultimo, contro ogni previsione degli abitanti dei Sette Regni, spazzò via i cadaveri degli uomini che furono, lasciando solo la cenere.
Polvere erano e polvere sarebbero tornati.
Le sue tenebre avvolsero i sacerdoti delle ombre e Marwyn.
«No, non sarebbe dovuta andare così, dannazione!» imprecò l’arcimaestro. «Doveva essere una rivoluzione. Una rinascita!».
Cercò di liberarsi, ma la stretta del Grande Estraneo era troppo forte. Le tenebre penetrano nel suo corpo e in quelle dei sacerdoti, divorandoli.
Ci fu uno scoppio.
Brandelli di pelle e sangue volarono sulle rovine di Stygai.
Il vento cessò.
Ma la grande ombra non scomparve.
«Bran!» urlò Catelyn vedendo il figlio sollevato dal signore della morte.
Chi non tende volontariamente alla perfezione è buono solo come strumento, non dissimile da un animale. Un nuovo ordine del mondo non può essere generato da qualcuno di imperfetto.
Il re del Nord si alzò sul palmo della mano d’ombra, sfilandosi dal cuore le tre spade in acciaio di Valyria.
Non c’era nessun sangue, anzi non c’era nessuna ferita.
«Tu sapevi che non sarebbe morto, vero Arya?» chiese Tommen, guardando la scena con la bocca aperta.
«Il guerriero del Grande Estraneo non può essere sconfitto da un altro guerriero del medesimo dio. Le tenebre sono in lui così come sono in me e in Rickon. Come sono in tutti noi, in realtà. Non esiste alcuna persona completamente buona. Le tenebre faranno sempre parte della nostra vita. Bran l’ha capito e per questo si è lasciato guidare da esse» rispose, per poi proseguire dicendo: «Sai, solo chi non avesse temuto le tenebre avrebbe potuto sconfiggerle. Il corvo con tre occhi gli ripeteva spesso che le tenebre sarebbero state il suo mantello, il suo scudo, il suo latte materno. E che l’avrebbero  reso forte. E lui è davvero forte. Guarda, quello che vedi non è veramente il Grande Estraneo, è solo la proiezione delle ombre dell’animo di Bran».
«Non riesco davvero a crederci. È qualcosa di incredibile!».
Arya sorrise.
«Però che cosa intendeva dire la sua ombra con un nuovo ordine del mondo non può essere generato da qualcuno di imperfetto?» domandò Tyrion, avvicinandosi.
«Non l’hai ancora capito? Perfetto è solo chi riconosce in se stesso le tenebre e la luce. Marwyn vedeva solo le tenebre, per questo è stato sconfitto».
«E io che credevo ci fosse qualcosa di più complesso sotto, qualcosa di più meschino».
«Chissà, forse c’è» disse Bran, avanzando tra i filamenti della grande ombra che si dissolveva.
Catelyn corse ad abbracciare il figlio, trascinando con sé anche Arya e Rickon.
Dopo tanto tempo, era bello poter essere di nuovo tutti insieme.
I meta-lupi ulularono.
Piano piano le tenebre si diradarono, lasciando spazio ai caldi raggi del sole che illuminarono Stygai, la città cadavere.
«Torniamo a casa» disse Arya.
«Sei sicura di non voler continuare il tuo viaggio?» chiese Rickon.
«Il mio viaggio continuerà, ma a Grande Inverno, con voi. È quello il mio posto» sorrise. «E poi devo vantarmi con Sansa di tutte le cose che ho visto. Morirà di invidia, ne sono certa».
I presenti scoppiarono a ridere.
E così, dopo molto tempo, risate cristalline risuonarono per la città cadavere.
La vita sarebbe forse ricresciuta.
Un nuovo ordine del mondo sarebbe iniziato presto. Un nuovo ordine fondato sull’equilibrio tra luce e oscurità.
La luce del giorno avrebbe mostrato i limiti del possibile. E il buio avrebbe insegnato che le possibilità erano infinite.
La luce crede di viaggiare più veloce di ogni altra cosa, ma si sbaglia. Per quanto veloce viaggi, la luce scopre che l’oscurità arriva sempre prima, ed è lì che l’aspetta risuonò una voce. Sembrava che provenisse dal cielo, da una nuvola a forma di corvo. Un corvo con tre occhi.



 

Angolo Autrice.
Ciao a tutti!
Siamo giunti alla fine di questa storia. Spero vi sia piaciuta!
Ringrazio tutti coloro che l’hanno letta, recensita, messa tra le preferite/ricordate…
Se vi va, fatemi sapere che cosa ne pensate di questo capitolo.
Un abbraccio,
Violaserena.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: violaserena