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Autore: slenderguy93    01/07/2017    1 recensioni
Ormai sono passati due mesi da quando la vita di Dante è stata stravolta.
E' stato costretto ad accettare che nascosto dal nostro, esiste un altro mondo, violento e spietato, abitato da creature antiche e potenti oltre l'umana immaginazione.
Tuttavia sembra che sia riuscito a raggiungere un equilibrio... destinato a spezzarsi nuovamente con l'arrivo di vecchie e nuove conoscenze.
Dal testo:
“La promozione si è esaurita, ed anche il mio BB è al limite.
Inizio a planare verso il suolo, lo sguardo fisso verso terra; non riesco ad incrociare quello degli altri. Ero la carta vincente del piano, ma non sono riuscito a compiere il mio dovere…
“…Ho perso il conto dei complimenti che ho fatto stasera, ma questi sono davvero sinceri e soprattutto meritati. Era da un paio di secoli che non subivo un colpo del genere.” Kokabiel è atterrato poco prima di me, e mi concede il primo sorriso privo di follia e derisione che gli abbia mai visto fare.
Peccato che non me ne freghi un cazzo che provi rispetto per me. Avrei dovuto sconfiggerlo ad ogni costo…”
Seconda parte di DxD Tales. E' consigliato di leggere prima Knocking on Hell's Doors.
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuuto Kiba
Note: Cross-over, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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Le lezioni sono finite, e mi sto dirigendo come al solito al vecchio edificio scolastico, tuttavia qualcosa mi frena a metà strada.
Kyoko.
È tutto il giorno che ha lo sguardo assente, e mi risponde a monosillabi. Non ha reagito neppure alle mie battutacce peggiori, quelle da galera.
Ora sta camminando senza fretta verso il cancello, lanciandosi di tanto in tanto qualche occhiata intorno, come se stesse cercando qualcosa.
“…Kyoko-chan. Mi vuoi dire cosa ti sta succedendo? Sapevo che tu e Nate foste legati, ma che ti riducessi così per un solo giorno di sua assenza…” anche se in effetti, lui è noto per non aver mai saltato un giorno di scuola da quando ha iniziato a frequentare, neanche al primo anno quando si è trasferito.
Che sia preoccupata per questo?
“…Potresti darci un taglio con queste assurdità, Dante-kun? Inventatene di migliori almeno… io sto bene, mi sento solo un po’ stanca. Probabilmente in questi ultimi giorni ho studiato troppo, e riposato troppo poco.” Si sistema i capelli, visto che alcune ciocche le si erano infilate nel colletto. Lo sguardo mi cade su di esso: è stretto nuovamente dal nastro d’ordinanza.
 “Dimmi… che fine ha fatto quel fazzoletto?”
“…è a casa perché? Non bisognerebbe apportare modifiche all’uniforme scolastica… mi chiedo per quale motivo fino a sabato scorso l’abbia indossato.” Un momento…
“Kyoko-chan. Chi è che te l’ha regalato?” lei si blocca. Siamo arrivati proprio all’ingresso dell’istituto, ma non dà segno di volersi muovere.
“Cosa stai dicendo? Me lo sono comprato io, c’eri anche tu quel giorno. Mi hai aiutato a portare le borse, ricordi?” la mia mente si svuota. Non avrà…
“E allora con chi è che passi ogni intervallo, e con cui percorri la strada verso casa dopo le lezioni?”
“L’intervallo di solito lo passo con te, la strada di casa—” le pupille le si dilatano leggermente, mentre fissa il vuoto con aria inespressiva.
“—la faccio da sola. Perché tutte queste domande?” …ho timore di chiederlo, ma devo confermarlo.
“Nulla di importante… solo una ultima cosa. Il nome Nathan Drake, ti dice qualcosa?” lei si gira verso di me.
“…forse. Ha per caso a che fare con uno dei tuoi videogames?”
Esiste un modo per recuperare i ricordi cancellati, Ddraig?
[Non che io sappia. E tieni conto che le magie che interferiscono con il cervello sono estremamente pericolose…]
…e che cazzo, Nathan!
 
 
[Lathian]
 
 
Sono attualmente combattuto.
Al centro dell’arena, sta avendo luogo lo scontro finale tra il mio più caro amico e il boss della gang locale. La sfida è stata avvincente, e i nostri avversari si sono fatti valere, nonostante non fossero al nostro livello. I compagni di Kragnarr sono davvero forti e abili: quelli che lo hanno affiancato contro Zaldor sono riusciti perfino a farlo sudare ed incassare qualche brutto colpo; quelli che li supportavano dalla distanza e che se la sono vista con me invece, hanno dimostrato di saperci fare sia con la magia e i poteri elementari, sia con gli attacchi mordi e fuggi, via terra e via cielo.
Perché sono combattuto? Perché per quanto guardare e fare il tifo per il mio amico durante il suo final round sia cosa buona e giusta, diciamo che… attualmente ho altro per la testa.
Dopo che ho sconfitto i miei avversari, la vice-boss che li ha guidati e la sua amica mi hanno chiesto di fargli “saggiare” la qualità del mie energie, visto che erano rimaste impressionate dalle mie capacità.
Perciò ora mi trovo intento a far circolare il mio ki* e la mia energia elementare, ed a inviarle… direttamente dentro quelle due.
Per farla breve, incollata al mio braccio sinistro ho Eiko, la kitsune che poco dopo la nostra ultima visita si è stabilita qui in città ed unita alla banda scalando la gerarchia, e al destro Mizuki, che in quanto yukionna, al ki ha preferito provare la mia gelida energia naturale.
“Mmm. È davvero fresca e intensa… sei diventato così forte, Lathian.” sentirmi sul collo il respiro di Mizuki mi fa venire la pelle d’oca. Ed io sono il tipo di creatura che si troverebbe a suo agio sepolta sotto la calotta polare!
“Invece non hai idea di cosa ti perdi… il suo ki è di una potenza e fluidità…” anche Eiko sembra gustarsi la sensazione, ma pare meno presa e più cosciente della compagna.
…di norma fare un esercizio simile non dovrebbe minare la mia concentrazione. In quanto drago, gestire contemporaneamente il proprio flusso vitale e la propria energia elementare, è una delle prime cose che ti insegnano durante i corsi base di Senjutsu… ed in quanto studente del corso speciale, dovrei aver imparato bene le lezioni.
“Ahh, vuoi assaggiare la mia?” il suo niveo e stupendo viso si avvicina ancora di più, calamitando la mia attenzione prima sui suoi occhi blu socchiusi con aria sognante, poi sulle sue delicate labbra color lillà che sicuramente—
KA-BOOOM!
RESPIRA, LATHIAN, RESPIRA!
L’intensità dei boati aumenta al punto da soverchiare l’attuale livello di isolamento acustico della barriera di contenimento. Avranno raggiunto il climax… spero che finiscano prima che succeda l’irreparabile….
“Mizuki, stai esagerando. Potremmo stare… superando il segno.” Lancio un’occhiata colma di gratitudine alla vice-boss, che ha delicatamente sciolto la nostra connessione e si è scostata da me. 
Da ciò che ho capito durante il nostro scontro e da questa breve connessione, nonostante esteriormente sembri la classica menefreghista, in realtà è molto attenta ai propri compagni e al loro stato d’animo. Inoltre ha delle capacità davvero notevoli, il suo talento dovrebbe essere pari al mio…
“Uff? Va bene, me lo farò bastare.” Anche lei disconnette i nostri meridiani e mi lascia andare il braccio. Ma non si schioda di un millimetro, rimanendo seduta a pochi pollici da me.
“Spero che… avremo altre opportunità di confrontarci, Lathian. Immagino non serva dirlo, ma conosco molto bene le arti di manipolazione del gelo, e quindi nel caso ti servisse una partner per gli allenamenti… ci scambiamo i numeri?” le sue ultime parole mi lasciano di ghiaccio.
Freddure a parte, ci sta provando in modo così spudorato da mettermi in seria difficoltà. Anche perché, non è l’unica ad aver perso la propria lucidità!
Le creature note in Giappone come yukionne, risiedono nei territori più gelidi e remoti, dove passano la loro vita isolate dalle altre creature. Questo fino a che qualcuno non ha la malaugurata idea di viaggiare nelle loro aree, a quel punto attirano la preda a sé, e una volta arrivati a contatto hanno l’abitudine di prosciugare il calore corporeo e tramite ad esso, la loro energia vitale.
Tenendosi poi il cadavere congelato come ricordo, ma a questo preferisco non pensarci…
Nel mio caso è stato dell’opposto: ha assorbito il mio gelo corporeo, legando così le nostre energie spirituali. Siamo entrambe creature la cui vitalità è legata all’elemento di appartenenza, quindi a differenza di Eiko, la nostra connessione è stata su più piani, risultando molto più profonda.
“…Come mai questo silenzio? Non dirmi che hai già qualcuno con cui—“ la sua espressione si fa ferita e delusa, ed inizia a tormentarsi una ciocca dei suoi lucenti capelli bianchi.
“Nonono, è solo che mi hai preso di sorpresa, tutto qui. Per i numeri va bene, non c’è problema…”
FWOOOSH!
KRR—KRACLE!
Ci giriamo appena in tempo per vedere l’atto finale: Kragnarr ha incanalato un immane quantità di fiamme nel pugno, e lanciando una raffica di dardi magici con la mano libera, è arrivato addosso a Zaldor pronto a colpirlo.
Lui invece si è limitato a ricoprirsi di elettricità le ali e gli stivali; quindi blocca i proiettili con un ala, e appena l’avversario arriva a contatto gli sferra un calcio. L’altro però lo devia col sinistro, e carica il destro infuocato, in cui percepisco distintamente anche un’alta concentrazione di touki*.
Un istante prima che il pugno raggiunga il suo bersaglio, un bagliore accecante emana da esso, e il colpo si pianta invece nel terreno generando una devastante eruzione di fiamme e detriti incandescenti.
Librandosi sull’unica gamba ancora piantata nel terreno, Zaldor si è portato alle spalle di Kragnarr, e con un abile quanto rapida manovra aerea, si è immediatamente voltato tirandogli un micidiale calcio rotante in cui ha infuso una gran quantità di fulmini.
KRRR—A—BOOOM!
Con assordante rimbombo, il colpo impatta sulla nuca del suo rivale, che crolla nel gigantesco cratere incandescente da lui stesso creato come una quercia abbattuta.
 
Mezz’ora più tardi.
 
“Ugh…Ormai non dovrei più neanche stupirmi… ogni volta che ci incontriamo diventate sempre più spaventosi. Se non avessi le palle di adamantio*, non riuscirei più neanche a sfidarvi.” Ci troviamo nel covo della banda, ovvero la vecchia rimessa del padre di Kragnarr. Quest’ultimo è stravaccato sul ponte sollevatore con una borsa del ghiaccio (preparatagli da Mizuki) sulla nuca.
“In realtà tu c’hai il cranio, di adamantio. Non oso pensare quanto sarà gonfio l’alluce domani… o cosa mi sarebbe successo se non avessi avuto gli stivali rinforzati da fulmini, incantesimi protettivi, e bande di mithral*.” Anche Zaldor è parecchio dolorante, ma ciò che sta accusando è soprattutto l’imbarazzo per aver sottovalutato la capoccia dura del rivale.
Nonostante la sconfitta, il gruppo non ha perso il buon umore, e si sono già quasi del tutto ripresi. Dopotutto, ci siamo andati abbastanza leggeri… ma abbiamo avuto il buon gusto di non farglielo notare.
Anche se dallo sguardo che le due youkai mi lanciano, direi che qualcuno potrebbe averlo intuito…
“Comunque…  i nostri livelli di potere non sono molto lontani. E in termini di forza fisica e resistenza mi sei superiore: se quel pugno mi avesse beccato, sarei andato giù come un birillo. Hai perso solo perché sei carente in tecnica, soprattutto in quelle di movimento.” Kragnarr sbuffa.
“Sfondi una porta aperta… ma mi ci vorrà ancora un po’ per sopperire a quelle mancanze. Voi invece—”
“—potete dirci qualcosa dei vostri viaggi, o sono coperti dal segreto di Stato?” stavolta ad averlo interrotto è Eiko.
“Il suo in teoria lo sarebbe. Il mio invece… è stato solo una ricerca di un certo oggetto, nulla di eclatante.” La lieve fluttuazione nel suo ritmo cardiaco non passa inosservata, né a me, né a quelle due. Sta mentendo.
…Non voglio credano che non ci fidiamo di loro.
“Solo in teoria. La notizia si diffonderà presto comunque… sapete, riguarda le tre fazioni bibliche, in particolare quelle dei diavoli e degli angeli caduti.” L’attenzione di tutti viene calamitata su di me, mentre Zaldor mi fa un cenno di ringraziamento.
“Dunque, dovete sapere—”
 
Un'altra mezz’ora più tardi.
 
“—spero che ciò che ho detto non lasci questo luogo. Almeno per qualche settimana, direi.” Il gruppo è profondamente assorto, mentre metabolizzano tutte quelle informazioni.
“Un tentativo di negoziare la pace tra quelle due fazioni… e un altro di far scoppiare nuovamente la guerra. E ad aver fatto da ago della bilancia sei stato tu! È incredibile…” Kragnarr è molto più stupito di prima, e mi lancia uno sguardo ammirato.
“In realtà se fosse rimasto in disparte sarebbe intervenuto quel Drago Bianco del Pretesto. Ma è ugualmente ammirevole: nessuno ti avrebbe biasimato se non avessi fatto nulla. Sei sicuro che il Sekiryutei sia degno di ciò che hai fatto per lui?” annuisco ad Eiko senza esitazioni.
“Forse quel Ddraig non lo è, ma Dante è sicuramente una persona degna: ha dimostrato di essere in grado di sacrificare tutto per le persone a cui tiene, e di non tirarsi mai indietro quando è necessario il suo intervento. Anche se ora è un diavolo ed ospita quell’idiota rosso, non rimpiango minimamente ciò che ho fatto”
Esatto. La paura che il conflitto tra le nostre razze divampi nuovamente, non dovrebbe impedirmi di fare la cosa giusta, perché… quello è uno scoglio che prima o poi dovremo superare in ogni caso. Non possiamo evitarlo, rimanendo  per sempre rinchiusi in queste montagne.
“…Vedo che ne sei convinto. Tuttavia ti potresti trovare costretto ad affrontarlo, un giorno. In ogni caso, quanto credi che sopravviverà allo scoppio della guerra? Non tutti hanno principii saldi ed una mente calma come te. Io stesso se lo incontrassi senza sapere nulla di lui tranne cosa è, difficilmente lo lascerei in vita.” …anche Kragnarr ha ragione: la guerra è questo. Davanti gli occhi mi balenano i ricordi della distruzione di Galenstein.   
Cosa posso fare?
No… cosa DEVO fare?
 
 
[Dante]
 
 
Osservo attentamente la porta di legno di fronte a me.
Oltre di essa, mi aspetta la ragazza a cui sono stato letteralmente venduto, ma che nonostante ciò, mi ha trattato come un membro della sua famiglia.
Mentirei se dicessi che non mi sento in colpa per come sono andate le cose, ma non posso andare da lei e chiederle scusa e basta.
Stavolta dovrò dare delle spiegazioni esaustive, perciò…
Ddraig. C’è una cosa che volevo chiederti.
[Sono tutt’orecchi, partner.]
Stando alle informazioni che ho ricevuto, Albion ha riconosciuto facilmente la vera natura di Nathan. Vuoi farmi credere che tu, essendoci stato a contatto quasi ogni giorno, non ci sei riuscito?
[…non è così. Ho capito cosa fosse fin dal primo giorno in cui l’ho incontrato dopo il mio rilascio, però visto che pure lui mi aveva percepito, ed ha deciso di non cambiare il vostro rapporto, neppure dopo la tua reincarnazione, ho deciso di tacere. Sapere la verità ti avrebbe angustiato inutilmente.]
Inutilmente?!
[Sì, inutilmente. Era più forte di chiunque altro in questa città, ed essere scoperto avrebbe potuto costringerlo a combattere. Ho ritenuto fosse meglio mantenere lo status quo.]
…capisco. Ma sappi che questo discorso è tutt’altro che finito.
[…]
Busso deciso alla porta.
“Avanti.” La apro ed entro chiudendola dietro di me. Lei è seduta come al solito dietro la scrivania, e mi osserva con espressione imperscrutabile.
“Dante-kun.” Deglutisco.
“Rias-buchou…” è la prima volta che ci rivediamo dallo scontro con Kokabiel.
Mi sono svegliato nel mio letto nel tardo pomeriggio del giorno successivo alla battaglia. Mi sentivo un po’ dolorante, ma non mi sembrava di essere ferito. Sul comodino accanto al letto, trovai un biglietto di Akeno che spiegava tutto ciò che era successo dopo il mio svenimento.
Ho passato le ore successive a fare un po’ di movimento per controllare le mie condizioni, ed a preparare e consumare la cena. Dopotutto erano più di 24 ore che non mettevo nulla sotto i denti… 
Alla fine mi sono deciso ad uscire: avevo intenzione di raggiungere la scuola per controllare se ci fosse qualcuno, ma era deserta, e i danni causati dallo scontro, spariti.
Di norma essendo domenica notte non dovrebbe essere così sorprendente, ma dopo quanto successo  speravo che ci fosse ancora qualcuno a… boh, lavorare a qualche scartoffia?
Dopo un po’ me ne sono andato, e senza rendermene conto mi sono trovato nel solito “parco del destino”.
…ho ancora i brividi a ripensare a ciò che è successo lì.
Le condizioni in cui era Xen, e ciò che ne è seguito… non sono ancora sicuro di cosa sia successo, né di come sia riuscito a tirare fuori tutto in quel modo.
L’importante è che ora stia meglio, anche se solo un po’. Ecco un altro argomento che devo affrontare.
“…sono felice di vederla sana e salva. Anche gli altri stanno bene?”
“Sì, nessuno di loro ha riportato ferite gravi a differenza di te.”
“…Credo sia il caso di cominciare con delle scuse: in quanto suo servitore io—” lei solleva un dito.
“…Non sono necessarie. Mio fratello ha confermato tutto: stando così le cose non avevi altra scelta se non agire come hai fatto. In ogni caso, non ti avrei biasimato se avessi rifiutato di combattere quel folle… anche se sulla carta voi siete i miei servitori, il cui compito è fare tutto il necessario per il mio benessere ed incolumità, vedervi morire per me è qualcosa che non avrei mai potuto sopportare.“ tiro un sospiro di sollievo. Non è arrabbiata… pare che dopotutto Ddraig ci abbia visto giusto su di lei.
[Incredibile, eh?]
“Inoltre, mi ha rivelato che lo scambio era pensato per procurarmi un alleato che mi permettesse di vincere il Rating contro Raiser… in pratica, era il modo di mio fratello per liberarmi dal matrimonio combinato. Dopodiché, il tuo ruolo sarebbe divenuto quello di tramite tra le nostre due fazioni.”
…E gli costava tanto dirmelo, a quel coglione piumato?!
[Se anche l’avesse fatto, ti sarebbe stato più facile sopportare questa situazione, o magari il peso di una simile responsabilità non richiesta, sommato a tutto ciò che già era successo, ti avrebbe soffocato?]
Rimango in silenzio per un po’. In effetti, il mio passato rapporto con Ddraig è emblematico, e considerate le condizioni in cui ero…
“…ricevuto. Ed ora? Ci saranno cambiamenti di piani, o continuerò ad agire come suo servitore?” lei scuote la testa.
“Fino al summit di pace continuerai a mantenere la facciata di mio servitore, cosa che a conti fatti, per il momento è vera. Dopodiché… vedremo.” Bene, quindi non mi resta che…
“In tal caso, mi permetta di porgerle le mie scuse almeno per non aver risposto alla mano che mi avete teso: nonostante la mia missione, avrei potuto essere più sincero almeno su me stesso, e rispondere ai vostri sentimenti. Ma non l’ho fatto, perché temevo che mi steste ingannando come quella caduta che ha cercato di uccidermi un paio di mesi fa. Perciò, mi sono limitato a dare un aiuto e qualche spiegazione solo quando strettamente necessario. Sono davvero dispiaciuto.” Lei sorride gentilmente.
“…In realtà non mi sono mai aspettata che ci spalancassi il tuo cuore. Non subito perlomeno, e credevo che ci odiassi particolarmente a causa di ciò che è successo con quei caduti; ma a quanto pare il tuo legame con loro non era così buono… se un giorno volessi parlarmene, sarò sempre disponibile.” Abbasso il capo imbarazzato.
“La ringrazio. Ci sarebbero anche un paio di faccende di cui vorrei discutere…”
“Di Nathan Drake e quell’esorcista, suppongo. O per meglio dire, Lathian e Xenovia Quarta.” Stringo i denti. I nodi vengono al pettine.
“Di lui posso dirti solo che… non è umano. È un drago, e molto abile e potente per giunta: il fatto che sia in grado di assumere una perfetta forma umana, nascondere completamente le proprie tracce, ed infine abbattere un arcangelo con un solo pugno, ne sono la prova. Come te, deve essere stato mandato qui per spiare me e Sona… per davvero, però.” Sospira abbattuta.
“…Devo ammettere che è soprattutto colpa mia, per queste infiltrazioni: Sona me l’aveva detto, che sarebbe stato meglio tenere un basso profilo ed anche crearci degli alias come ha fatto lui, ma io non ho voluto. Alcuni servitori della nostra famiglia ci hanno detto di averlo già visto in uno dei nostri edifici, perciò deve essere stato il scoprire aure demoniache in attività che portano il nostro nome a farlo risalire a noi.” Annuisco. In effetti, è una cosa che avevo pensato anche io, sebbene non abbia mai avuto il coraggio di dirglielo…
Mi piacerebbe saperne di più, però mi pare di capire che neanche lei sia così informata a riguardo.
“…Ho notato che le tracce della sua presenza sono state cancellate. I dati nei registri scolastici, le sue foto, e i ricordi in coloro che erano a contatto con lui sono stati eliminati. Come può essere successo?” lei si tocca il mento pensierosa.
“…Questo in effetti è strano. Abbiamo trovato tracce di un incantesimo di memoria preparato all’ingresso dell’edificio scolastico, e uno nella vostra classe. Eppure vista la sua capacità di metamorfosi, gli basterebbe scegliere un nuovo aspetto per poter continuare ad agire tranquillamente, a meno che—” mi guarda intensamente.
“A meno che?”
“…Potrebbe aver voluto proteggere coloro a cui si era legato. Quello era un incantesimo avanzato preparato da un mago esperto, chiaramente non qualcosa creato da un combattente come lui; quindi probabilmente si è limitato a piazzarlo venerdì notte, quando ormai era chiaro che Kokabiel avrebbe lanciato il suo attacco. L’attivazione prevedeva che abbastanza studenti attraversassero il sigillo all’ingresso, e che quelli della vostra classe fossero tutti presenti. Immagino che quando ha preparato questo piano, non sapesse ancora che tu avessi un Longino, o che saresti stato reincarnato.” …in altre parole, voleva evitare che io e Kyoko venissimo coinvolti dalla sua missione.
“Capisco… in effetti, sarebbe proprio da Nat… Lathian. Se vorrà delle informazioni su di lui, farò il possibile per fornirgliele, sebbene non mi pare che abbia mai fatto trasparire nulla di rilevante. Per quel che riguarda Xenovia invece… vorrei poterla ospitare per qualche tempo. Ciò comporta qualche problema?” Rias ridacchia.
“Direi di no. Ora che la Chiesa l’ha scomunicata, non abbiamo motivo di tenerla a distanza, e poi si potrebbe rivelare utile averla vicina…” un momento, non è che—
“…So che è un po’ ingrato e presuntuoso da parte mia chiederglielo, ma nel caso le proponesse di farsi reincarnare, per ora potrebbe rifiutare? Non è ancora del tutto in sé, e questa è una scelta che le cambierà la vita per sempre.” Lei spalanca gli occhi.
“Dannazione, avresti dovuto dirmelo prima! È passata durante la pausa pranzo…” il mio cuore salta diversi battiti.
Poi vedo un sorrisetto “alla Akeno” disegnarglisi sulle labbra.
“Scherzetto! Non è bello essere ingannati da chi ti fidi, vero?”
…credo di aver perso parecchi anni di vita.
“Uh, penso di essermelo meritato, ma… per favore non lo faccia più. Non su argomenti simili.”
“Va bene, ma tu intanto dovresti fare una cosa per me.”
“Sarebbe?”
“Darmi del tu, almeno in privato. In una famiglia, mica ci si dà del lei, giusto?”
Sorrido sollevato.
“Ci può—ehm, ci puoi contare, Buchou!”
 
 
[Rias]
 
 
Il mio pedone lascia la stanza, chiaramente rincuorato.
Rimango in silenzio per qualche minuto, persa nei miei pensieri. Quindi un sigillo si attiva al centro della stanza, materializzando il resto della mia scacchiera.
“…Buchou.”
“Allora, che mi dite? Credete di potervi fidare di lui?” i ragazzi si guardano, quindi annuiscono.
“Sì. Considerato tutto quello che gli è capitato, il fatto che non voglia distruggere tutto e tutti parla da solo.”
“Ara, concordo con Kiba-kun. Dante è stato davvero paziente e disponibile, più di così non credo che ci potessimo aspettare. Non vedo l’ora di ricompensarlo a dovere…”
“…Credo anche io. Alla fine è rimasto dalla nostra parte, nonostante i dubbi...” sospiro soddisfatta. E questa è andata.
“…Sono felice di vedere il tuo gruppo sempre così affiatato.” Una voce inaspettata mi fa sobbalzare violentemente.
Un giovane uomo dai capelli rossi lunghi fino alle spalle è comparso dietro ai miei servitori. Mio fratello.
“Onii-sama!” Akeno e gli altri si voltano, e si inginocchiano. Io invece mi alzo rapidamente.
“Ehi sorella, questo posto sembra la scena di un omicidio. Mi chiedo come sia possibile la presenza di tutti questi cerchi e pentacoli nonostante vi riuniate qui…” al suo fianco appare anche Grayfia.
“Onii-sama, perché sei qui?”  lui mi si avvicina e mi porge un modulo vuoto.
“Che stai dicendo? Sono in arrivo le visite di classe, giusto? Sono qui per partecipare anche io. Voglio vedere da vicino la mia sorellina che sta lavorando duramente.”
“Grayfia, giusto? Sei tu che glielo hai detto?” lei annuisce.
“Sì. I rapporti della scuola arrivano a me, perciò l’ho riferito al mio master.” Sbuffo leggermente.
“Anche se i miei doveri di Maou sono difficili, posso comunque prendermi qualche giorno di ferie per partecipare alle visite di classe di mia sorella. Ma non preoccuparti: verrà anche papà.” …a volte mi chiedo le dice apposta, certe battute.
“L-lasciare il lavoro e… venire qui. Non si può trattare un singolo diavolo in modo speciale!” lui gira il capo di lato.
“No no, pure questo è lavoro, Rias. Pensavo di condurre la conferenza delle tre fazioni in questa scuola. Sono venuto ad ispezionare il luogo dell’incontro.” Spalanco gli occhi. Più di prima.
“…Qui? Sul serio?”
Non solo io, ma anche i miei servitori restano scioccati.
“…Questa scuola sembra avere il destino legato a questo incontro. Non solo tu e Sona, ma qui sono comparsi anche entrambi i Draghi Celesti, Kokabiel, la detentrice di Durrandal, un altro detentore di Longinus e un drago metallico, la cui razza era scomparsa ormai da due secoli. Tutto ciò non può essere una coincidenza, forti poteri continuano a mescolarsi qui dentro, è come il moto delle onde. E colui che sta accelerando questo moto è proprio Dante-dono, il Sekiryutei… che vorrei incontrare e ringraziare personalmente, oltretutto.” …su questo non posso ribattere.
“Comunque credo che faremmo meglio continuare il discorso in un luogo più comodo, che ne dici sorellina?”
Dove vuole arrivare ormai è chiaro.
“…Va bene, Onii-sama. Vi preparerò una stanza. Ragazzi, per oggi direi che è tutto. A domani.” Il resto del club si congeda, quindi se ne vanno. Io, mio fratello e Grayfia invece, entriamo in uno dei cerchi di teletrasporto, quello che porta a casa mia.
In effetti nell’organizzazione dei trasporti non è che siamo messi benissimo… ma forse ho un idea. Il portale si attiva, trasferendoci nel mio appartamento.
Esso occupa tutto l’ultimo piano di uno dei due palazzi più grandi e lussuosi della città, che appartiene ovviamente alla mia famiglia. L’altro neanche a dirlo, è di proprietà dei Sitri.
Appena arrivati, Grayfia si dirige immediatamente in cucina, iniziando ad analizzare il contenuto di frigo e dispensa.
“Avete qualche preferenza per la cena di stasera?” …nonostante lei si senta in dovere di servire mio fratello sempre e comunque, almeno in casa mia—
“Sorprendici.” Prima che possa aprir bocca, mio fratello mi precede e mi fa cenno di raggiugerla in soggiorno. Deve aver qualcosa di importante da dirmi, se la lascia fare la domestica anche durante uno dei suoi giorni liberi.
“Rias, suppongo tu abbia alcune domande da pormi.” Ci accomodiamo su due poltrone una di fronte all’altra.
“…Sì: vorrei che mi parlassi dei draghi metallici.” Lui sospira rassegnato, quindi si sistema un po’ meglio.
“…dunque. È di conoscenza comune che siano la razza di draghi “buoni”, che evitano a tutti i costi di causare danno e sofferenza a quasi ogni essere vivente: perfino la loro dieta risente di ciò, infatti si nutrono di vegetali o di minerali, ma mai di animali. Tuttavia, il loro istinto li spinge ad intervenire in presenza del male, cosa che può anche portarli a combattere per motivi che non siano autodifesa. In particolare le stirpi dei draghi d’oro e di bronzo, non riescono a sopportare le azioni delle creature maligne, e perciò spesso si imbarcavano o davano vita anche, a delle vere e proprie crociate. Dopo gli angeli, erano considerati i nostri più acerrimi nemici, vista la loro naturale disponibilità verso le altre specie che li portava a diventare loro alleati, maestri, o anche dei veri e propri amici.” Perciò…
“…e questo ovviamente era dannoso per i nostri affari…”
“Esattamente. Gli umani quando possibile preferivano rivolgersi a loro se avevano bisogno di aiuto sovrannaturale, visto che il prezzo da pagare era molto basso, talvolta addirittura nullo. Se ci aggiungi che le due stirpi di cui ti ho parlato spesso organizzavano delle campagne contro i nostri agenti nel mondo umano… capirai che definirli una spina nel fianco era un eufemismo.” Fa una pausa significativa. Fin qui a grandi linee sapevo tutto, nelle storie che raccontano alla sera ai giovani diavoli si parla spesso dei pericolosi draghi metallici desiderosi di rovinare le nostre opere.
È ciò che riguarda la loro scomparsa ad essere poco chiaro: secondo alcune fonti, ci fu una grande guerra contro di loro, ma i dettagli e l’esito della stessa sono ignoti.
“…Sai cosa ha causato la loro scomparsa?” lui annuisce stancamente.
“Furono le nostre azioni a farlo. Proponemmo a tutte le razze che avevano subito le loro ingerenze una campagna di sterminio: ci fu quindi una grande alleanza a cui parteciparono entità da ogni mitologia, e cominciò la Caccia. I primi bersagli erano i clan più isolati, ed i draghi solitari più famosi. Poi iniziammo ad attaccare anche le tribù più grandi, fino ad arrivare all’assalto finale a Galenstein, la città che avevano fondato come punto d’incontro tra le loro stirpi, e tutti i loro alleati, discepoli, e compagni di altre razze.” Deglutisco. In qualche modo me lo aspettavo però…
“…Città? Non solo le loro stirpi, ma anche i loro clan non erano sempre stati divisi ed indipendenti?”
“…Questo è un altro dei motivi che ci hanno spinto ad un gesto simile. Grazie agli scambi con le altre culture, la loro civiltà si stava sviluppando fin troppo. Fu la paura di quel che sarebbe potuto nascere da quell’unione a spingere molti ad agire, sebbene l’evento scatenante sia stato un altro… comunque.” Riprende fiato.
“Le nostre armate avevano preso abbastanza confidenza durante la campagna, ed essendo in schiacciante superiorità numerica avremmo dovuto essere in netto vantaggio, e invece… fu una vittoria di Pirro. La loro città venne distrutta, e molti civili, e la maggior parte dei loro combattenti vennero eliminati… ma anche noi subimmo perdite spaventose. Alla fine, riuscimmo nel nostro intento: li facemmo ritirare in luoghi remoti, da cui ancora oggi sembrava che non sarebbero più usciti… questo fino ad alcuni giorni fa.” …sono senza parole. In quanto diavola nobile, sono ben consapevole dei metodi usati dalla nostra specie per tirare avanti, però…
Sentire un rapporto così dettagliato su una cosa simile…
Ripenso a Lathian. Lo conosco da tre anni, ha frequentato quotidianamente il nostro club per oltre un mese, e si è sempre dimostrato gentile e disponibile.
I suoi sorrisi, le sue battute… servivano solo a mascherare l’odio e la rabbia che provava verso di noi.
A volte Koneko diceva di avere l’impressione che fossimo osservati, soprattutto durante i nostri contratti… immagino fosse lui o un suo eventuale partner che raccoglieva informazioni sugli sviluppi dei nostri metodi di lavoro.
…mi sento stanca.
Il pensiero di doverlo affrontare in battaglia, non mi piace per niente. E non solo perché a quanto pare è dannatamente forte: piuttosto perché, nonostante ci siamo dati la regola di non affezionarci alle altre specie, ormai mi ero abituata alla sua presenza.   
“Rias.” Mio fratello mi sta guardando con aria tranquilla.
“Qualunque minaccia per l’Inferno, dovrà prima vedersela con me. Non permetterò a nessuno di farti del male.” Annuisco piano.
…non posso fare altro che affidarmi a mio fratello e a Dante? Di certo non potrei mai chiedergli di uccidere colui che ha salvato la vita sua, e della sua più cara amica…
Sospiro. Devo diventare più forte, non ho intenzione di lasciare ad altri questo problema.
“Onii-sama… mentre aspettiamo che la cena sia pronta, ti dispiacerebbe darmi una mano in una cosa?” lui sorride.
“Qualunque cosa per la mia sorellina.”
 
 
[Dante]
 
 
Sono arrivato a casa, dopo una giornata carica di tensione e pensieri oppressivi. Il discorso con Rias mi ha tirato un po’ su, ma sono comunque stanco morto. Una volta superata la soglia, sento degli strani rumori.
Gemiti, intensi e ripetuti. Femminili per la precisione.
Chiudo lentamente la porta, e muovendomi il più in silenziosamente possibile, raggiungo la cucina. La fonte di questi rumori inconfondibili è proprio sopra il tavolo.
…Il mio portatile. Vicino ad esso un bicchiere colmo di succo all’ananas, e diversi snack.
Seduta di fronte invece, Xenovia. Sta fissando attentamente lo schermo, che mostra quello che è molto chiaramente un video hard.
Non. Ci. Posso. Credere.
Un momento, sta anche… prendendo appunti?!?
“…Ciao Dante. Com’è andata a scuola?” ripone foglio e penna, e mette il video in pausa.                                     
“…………………..prima di questo, c’è qualcosa che devo assolutamente sapere, per la mia pace mentale. Cosa accidenti stai facendo?!?” lei inarca le sopracciglia.
“Non è ovvio? Apprendo conoscenze che mi torneranno utili in futuro.”
………………..le chiederei se è seria, ma guardandola in faccia capisco già che posso risparmiare il fiato.
“Fin qui c’ero arrivato… ma perché hai deciso di focalizzarti proprio su queste conoscenze?”
“…oggi sono andata ad incontrare Rias Gremory. Essendo colei che gestisce questo territorio, è ovvio che debba avere il suo permesso per risiedere qui. Ed abbiamo parlato. Lei mi ha chiesto cosa avevo in mente di fare, ma io… non ne avevo proprio idea. Perciò le ho chiesto cosa facesse lei oltre a supervisionare quest’area, e quali fossero le sue aspirazioni.” Allora Rias non stava scherzando… non del tutto almeno, visto che fortunatamente non avverto traccia di youki in Xen.
 “…Abbiamo parlato a lungo, tanto dal farle perdere almeno un’ora di lezioni… dovrò farmi perdonare per questo… ed alla fine ho ottenuto dei preziosi consigli. Secondo lei ora che non ho più nessuno da cui prendere ordini, dovrei provare le gioie della vita ricercando i piaceri che la mia strada di esorcista mi ha negato. Ora sono iscritta alla Kuoh Academy…” *punta un dito su un uniforme femminile appesa all’attaccapanni*
“…e ho tutta l’intenzione di fare quanto ha detto. E cosa si dice che dia piacere agli esseri umani più del sesso?”
...Dio Santissimo, dammi la forza.
“Ugh.” Mi prendo la testa dolorante tra le mani.
“…tutto bene, Dante?” le faccio un cenno affermativo, quindi inizio a fare dei respiri profondi.
Però… pensandoci bene… ha una sua logica.
“…comunque Rias ha detto che al suo cavallo farebbe comodo una partner con cui incrociare le lame, quindi per ora ripagherò la sua gentilezza allenandomi insieme a Yuuto.”  Annuisco sovrappensiero, a corto di parole. Davvero, che dovrei dirle su ciò che sta facendo?
Che è contro la moralità?
Che non dovrebbe vedere certe cose prima dei diciott’anni?!
A stupirmi è più che altro che riesca a guardare una cosa simile nonostante appena un paio di giorni fa—
No. Ormai la conosco, e so che quando trova qualcosa che la turba e che non riesce a superare con i suoi modi di fare, lo archivia e procede per la sua strada, tenendone conto fino a quando non potrà fare qualcosa a riguardo.
Che sia per questo che ha puntato proprio a qualcosa di simile? 
In ogni caso…
“Quando hai imparato ad usare il pc, e a navigare in rete?”
“Ti ho visto usarlo diverse volte, e una di quelle mi hai costretto pure a vedere uno dei tuoi film.” ah, già. La penitenza per l’unica volta che ero riuscito a batterla in qualcosa. La morra cinese.
“Inoltre ho chiesto a Rias qualche dritta anche su quello, sebbene mi abbia consigliato di navigare solo in siti tra i tuoi preferiti, almeno finche non imparo ad usare gli antivirus…”
?!?
Che vuol dire? In che modo i preferiti sono legati con l’antivirus… un momento!!! Ora che guardo bene, il video proviene proprio da…
Avvampo.
RIAAAAAS!!!!!!!!!
“Ok, direi che per oggi può bastare. Ora preparo la cena, se vuoi darmi una mano lo apprezzerei. Continueremo questo discorso più tardi.” Lei annuisce, quindi spegne il pc.
“Ah… ti sarei anche molto grato se non parlassi agli altri dei miei gusti su… quei siti. Sai, sarebbero informazioni riservate…” lei alza le spalle.
“Se ci tieni tanto. Comunque, cosa prepariamo?”
Dunque, vediamo…
 
Stiamo sparecchiando la tavola, quando il telefono inizia a squillarmi. Lo prendo ed esco nel balcone.
“Pronto.”
“Ciao Dante… tutto bene?”
“Salve anche a lei Don Vincent, qui va tutto bene. Più o meno…”
“Specifica “meno”, ragazzo.”
“…Xen è… beh, diciamo che si sta riprendendo incredibilmente in fretta, ma si comporta in modo a dir poco assurdo. Non sono certo di riuscire a starle dietro, fino ad ora sono riuscito a malapena a badare a me stesso…” lo sento sbuffare.
“Quella ragazza è tosta, sa già badare a se stessa… semplicemente ha bisogno di un punto di riferimento ora che le sue motivazioni sono venute meno. Non è necessario che tu le faccia da guida: credo che le sarai più d’aiuto continuando a starle accanto come hai fatto fino ad ora, limitandoti a qualche consiglio. Da quanto mi hai detto, quella Gremory è una diavola di buon cuore… se ti assicuri che non le vengano strane idee, potrebbe essere lei a darle una mano.”
…in effetti i consigli che le ha dato sono sensati.
“Può essere… ma è davvero qualcosa che un prete come lei dovrebbe suggerire?” lui ridacchia.
“Sono prete solo formalmente. Ho lasciato la Chiesa dopotutto, ho accettato di mantenere questa facciata solo per evitare noie con i detentori di SG ed armi sacre che vengono qui in cerca di aiuto… e per mantenere i contatti che avevo quando ero vescovo. A tal proposito, l’incenso che mi avevi chiesto l’ho spedito stamattina, dovrebbe arrivarvi a breve. Però lei cosa farà fino a quando non avrà imparato il giapponese? Non sarebbe bello se passasse tutti i giorni chiusa in casa…”
“Mi sono fatto spedire da un esperto un gingillo che simuli il Language dei diavoli reincarnati. L’Incenso di Babele per ora le sarà necessario solo per gli scritti, in particolare i kanji. Se ricorda questi ultimi mi hanno fatto dannare, Padre.”  
“Ah, già. Anche usandolo, ci hai messo comunque quasi un mese per impararli. Comunque, veniamo al motivo per cui ti ho chiamato. È fatta: il programma è attivo.” Rimango zitto per un po’.
“…Dante, ci sei?”
“…Sì, ci sono. Quindi non rischieranno di finire nel mirino di qualche entità soprannaturale?”
“Impossibile… per i diavoli ed i caduti hanno cessato di esistere, e ha effetto anche su altre entità. Sei sicuro di quel che hai fatto? Non avresti voluto rivederli un ultima volta?”
“………..No. Quelle lettere sono state un addio più che appropriato… ogni altro contatto non potrà  che metterli in pericolo. La ringrazio per essersene occupato.” Stavolta è lui a rimanere in silenzio.
“…Glielo ho già detto l’altra volta, ma sono davvero dispiaciuto di averla esclusa in quest’ultimo periodo. Dopo tutto quella che ha fatto per me, non avevo il coraggio di—“
“Ed io ti ho già detto che va tutto bene, la tua è stata una reazione assolutamente normale. Anzi, mi avrebbe stupito il contrario. Detto questo, temo di doverti salutare: il tempo a mia disposizione è terminato. Spero di riuscire a sentirvi e magari anche incontrarvi ancora, ma in futuro temo che sarò davvero molto impegnato. Arrivederci Dante,  salutami Xenovia.”
“Certo… arrivederci Padre.” Mette giù.
…Direi che il capitolo umano della mia vita è ufficialmente chiuso. Resta da vedere quanto mi allontanerò da ciò che ero…
 
 
 
1 Ki: energia vitale presente in ogni creatura vivente. È regolato dai sette chakra, e scorre all’interno dei meridiani(tsubo).
2 Touki: tradotto approssimativamente, “spirito combattivo”. È la manifestazione concreta dell’energia vitale di un essere al di fuori del corpo. Usato solitamente in combattimento, può fungere da protezione o potenziamento, sebbene i suoi usi siano molti di più. È una trovata originale dell’autore, sebbene anche in molte altre opere si possa trovare qualcosa di simile (è chiaramente ispirato al ki).
3 Adamantio: metallo proveniente da alcuni meteoriti dotato di una resistenza e durezza impareggiabile.
4 Mithral(o Mithril): metallo incredibilmente leggero, ma ugualmente molto resistente.
 
 
NdA
 
Salve a tutti, dopo una breve pausa sono pronto a riprendere la pubblicazione.
Continuano le rivelazioni riguardanti le new entry scagliose (e non solo), e posso assicurarvi che d’ora in poi in ogni capitolo sarà presente almeno una sezione a loro dedicata.
Inoltre si manifestano le conseguenze dovute allo scontro con Kokabiel, anche con l’entrata in scena del caro Sirzechs. Come potrete immaginare, sarà costretto a darsi da fare di più rispetto all’originale.  
Infine, ha ufficialmente inizio la convivenza tra Dante e Xenovia. Sarà molto intensa per entrambi…
Bene, spero di riuscire a pubblicare l’intero vol4 senza ulteriori blocchi.
Alla prossima!
 
 
 
   
 
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