Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: SimbaCourage96    03/07/2017    0 recensioni
Kurt Hummel e Blaine Anderson sono novelli sposi e sono tornati a New York. Kurt frequenta la NYADA e Blaine andraà alla NYU.
Sono felici. Ma c'è una questione lasciata in sospeso e sarà Kitty Wilde a farla riemergere: Vorranno mai avere dei figli?
Uno li vuole al più presto e l'altro teme sia troppo presto
Pareri contrastanti li porteranno poi all'armonia di una decisione comune.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kitty Wilde, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Jessie/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Finalmente siamo arrivati all'ultimo capitolo.
Era già pronto da settimane, ma forse ci ho messo così tanto a pubblicarla perchè non volevo che finisse... sono molto affezionata a questa fan fiction :(
Comunque, come potete vedere, la cover di questo capitolo è anche la copertina della storia, manca solo Kitty, ma alla fine non è tato un personaggio così fondamentale, spero di coinvolgerla di più prossimamente ^^






Cap 11
 
Era come se, improvvisamente, il tempo si fosse fermato, soprattutto per Kurt e Blaine, le cui mani stavano per diventare bianche per quanto le stavano stringendo.

“Per noi, Katie Miller dovrebbe stare con… i signori Anderson-Hummel” disse uno dei giurati.

Per un attimo, i due sgranarono gli occhi, increduli di aver sentito chiaramente. SI guardarono e si girarono verso i loro amici. Santana e Brittany si abbracciarono e sorrisero verso i due ragazzi, Sebastian e Kitty applaudirono accanto a Thad e Rachel stava piangendo per la commozione mentre Jesse la stringeva a sé.

Vicino all’assistente sociale, che qualche mese prima era venuto a prendere Katie , c’era la bambina che si era alzata in piedi ed esultava

“Ok… Ordine!” Esclamò il giudice, battendo con il martelletto sul bancone un paio di volte.

Quando poterono uscire, Kurt andò subito da Rachel che lo abbracciò.

“Mi dispiace, non dovevo allontanarmi da voi così… ma temevo foste arrabbiati con me per il bambino.”

“Non potremmo mai essere arrabbiati con te, Rachel” la rassicurò Blaine, avvicinandosi al gruppo.

Rachel abbracciò anche lui.

“Sono qui per dirvi che quando vorrete, sarò disponibile a fare da madre al vostro bambino.”

“Sì, anche perché poi vorrei formare un nostro esercito di cantanti e ballerini.” Disse Jesse, sorridendo e baciando sulla guancia la moglie.

“Certo, Jesse, è ovvio, ma Rachel, io e Blaine ne abbiamo parlato e vorremo aspettare un po’, lui sta studiando per  diventare insegnante di musica e io ho le mie sfilate.”

“Oh… quindi non pensate di averne uno presto?”

“No, mi spiace.”  

“D’accordo ragazzi, prima di fare figli comunque anche noi vogliamo concentrarci sulla nostra carriera e Rachel sta frequentando ancora la NYADA quindi…”

“Sì, è meglio aspettare.” Rispose Blaine, per lui era stato più difficile decidere cosa fare, ma sapeva che era la cosa giusta.

“Papi! Papà!”

I due si voltarono e videro la bambina correre verso di loro e per poco non inciampò, se non fosse stato per Blaine che la sorresse in tempo.

“Ehi, non correre così veloce, altrimenti poi cadi” la riprese dolcemente il moro sorridendole.

“Ok, papà. Posso chiamarttiosì?”

“Ora si, piccola.” E la baciò sulla fronte.

Kurt si abbassò per accogliere tra le braccia Katie che lo strinse forte a sé.

“Papi, vengo casa!”

“Sì”

“Signori Anderson-Hummel… volevo chiedervi se era possibile salutare Katie.” Chiese il signor Miller avvicinandosi lentamente.

“Solo se Katie lo desidera” rispose cortesemente Blaine, alzandosi.

 “Piacere, Blaine” disse poi porgendogli la mano che venne stretta dal signore.

“Piacere di conoscerla.”

Katie si allontanò da Kurt e si avvicinò al nonno che si abbassò anche lui “Mi dispiace per come sia andata, piccolina, avrei voluto tenerti con me, ma capisco che non
saresti stata felice come lo sarai con i tuoi nuovi papà.”

Katie abbracciò forte l’uomo e lo baciò sulla guancia.

“Ti voglio bene, nonno.” Disse semplicemente e poi tornò da Kurt.

Il signor Miller si risollevò e ringraziò la coppia augurandogli tutto il bene possibile.

***

Negli anni successivi, Blaine studiò per diventare insegnante di musica alla scuola elementare, Kurt continuò ad avere successo e presto si fece un nome tra gli stilisti, le modelle e i modelli che volevano sfilare per lui e alcuni di essi lo corteggiavano persino, ma lui li respingeva sempre perché era più che felice e soddisfatto con suo marito.

“Katie, cosa ho detto?”

“Mmm… cucchiaio?”

“No, ti ho chiesto una forchetta” la corresse Kurt.

Anche Katie stava crescendo e da poco aveva cominciato la scuola elementare, infatti da poco aveva compiuto 6 anni. Andava d’accordo con i compagni di classe, si faceva rispettare, ma ultimamente aveva avuto problemi di comprensione e di attenzione e Kurt si preoccupò. Ne parlò con Blaine e decisero di rivolgersi ad una psicologa. SI trattava di dislessia, e malgrado la confusione iniziale sull’argomento, cominciò a migliorare grazie all’aiuto degli insegnanti e dei suoi padri che le rimasero accanto.

Dopo altri tre anni, i due coniugi decisero che era il momento ideale per avere un bambino loro, anche perché ormai Katie era grande e li avrebbe potuti anche aiutare.

Rachel era più che felice di aiutarli, era riuscita anche a portare a termine il musical a cui lei e Jesse stavano lavorando.

Fu così che nove mesi dopo, nacque Tracy Anderson-Hummel. Tutti parteciparono alla festa di benvenuto per la piccola: Burt, Carole, Pam, Cooper, i vecchi amici del Glee, Will, Emma, i loro figli e addirittura Sue Sylvester.

“Mami! Lucy non mi lascia in pace!” Esclamò Javier, figlio di Santana e Brittany, correndo verso l’ispanica. Il bambino aveva i capelli castani  e gli occhi di un azzurro magnifico. Santana diceva sempre che era la fotocopia di Brittany, ma aveva anche preso dal padre, Kurt Anderson-Hummel.

“E’ ovvio che non ti lasci in pace, tesoro! Sei un bellissimo principino” gli disse Santana, arruffandogli un po’ i capelli, che lui rimise in ordine in fretta e furia,  e quello era uno dei comportamenti che aveva preso dal padre, l’essere sempre in ordine, e Santana lo trovava adorabile.

“Ma, mamma, io sono piccolo e lei ha detto che vuole sposarmi e avere figli con me!”

Brittany sorrise e gli sistemò la maglietta tirandola verso il basso “Ascolta, sii gentile con lei e dille che non sei ancora pronto, magari tra 10 anni.”

“Britt, ne avrà 16 a quel punto”

“E quindi? Quinn è rimasta incinta alla stessa età, è perfetto”

“Nono, querido, tu potrai mettere incinta una ragazza solo quando avrai 30 anni.”

“okay, mami” disse il bambino un po’ confuso e tornò da Lucy.

Intanto Katie era accanto alla sorella e le continuava a porgere il suo mignolo e quando lei lo afferrava, lo toglieva subito per ridarglierlo.

“Katie, lascia in pace tua sorella.” Disse Blaine avvicinandosi.

“Ma papà, Tracy si diverte.” Rispose lei sorridendo.

“Ma deve dormire un po’, altrimenti poi non fa dormire noi.”

“Tanto si sveglierà lo stesso e anch’io non dormirò… non mi bastavate voi due, ora devo sopportare anche i suoi pianti…” disse lei sospirando.

Blaine arrossì e afferrò la figlia per scompigliarle i lunghi capelli biondi.

Katie scoppiò a ridere e cercò di divincolarsi, ma Blaine l’abbracciò e la baciò sulla testa.

“Ti voglio bene, piccola.”

“Non sono più tanto piccola, ma anch’io ti voglio bene.”

“Aww, siete adorabili” commentò Kurt, commosso.

“Papi, papà è solo mio!” Scherzò Katie, saltando sulla schiena di Blaine, che per poco non perse l’equilibrio, e baciandolo sulla guancia.

“Ehi, peste, papà è mio” rispose divertito Kurt che baciò Blaine sulla bocca.

“Com’è che sei sempre conteso, Blaine?”

“Ehi, Bas, io non mi lamento, due degli amori della mia vita mi hanno appena dato un bacio. A proposito, Thad dov’è?” disse tenendo forte Katie che aveva appoggiato la guancia sulla sua spalla.

“Oh, sarà ancora in bagno con Charlotte, le serviva un cambio.”

“Non ci credo che hai messo la testa apposto.”

“Già, non me lo ricordare.”

“La Mangusta si è pentita?”

“Per niente, checca.”

Blaine disse a Katie di coprirsi le orecchie, tanto la teneva lui quindi poteva staccarle un attimo dalle sue spalle.

Andarono avanti a punzecchiarsi finchè il marito di Sebastian non tornò con la piccola e lui cominciò a coccolarla con tanto amore.

“Ok, Katie, scendi dalla schiena di tuo padre, non lo voglio gobbo perché deve tenere il tuo peso.”

“Ma se sono un chiodo!”

“Pesi comunque, principessa.” Confermò Blaine.  

Katie scese e andò da nonno Burt e nonna Carole, mentre Kurt e Blaine osservarono le loro bambine e tutti i loro cari.

“Siamo così fortunati ad avere tutte queste persone che ci vogliono bene” disse Kurt, cingendo la vita di Blaine.

“Già, ma la più importante è qui, accanto a me, e nulla me la porterà via” rispose Blaine guardandolo e aspettando che anche l’altro lo guardasse.

Poi si baciarono e in quel momento si isolarono dal mondo.

Avevano tutto ciò che desideravano, dei lavori appaganti, una famiglia unita e felice, delle persone che amavano e che li sostenevano in tutto e avevano l’un l’altro su cui fare affidamento. Sarebbe stato così per sempre, Kurt e Blaine, Blaine e Kurt. Lo era sempre stato, da quel giorno sulle scale della Dalton.
 
 
FIne


Spero che questa fanfiction vi sia piaciuta, era la prima che scrivevo su Klaine, e voglio scriverne altre da pubblicare quindi, alla Prossima!
Francesca
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: SimbaCourage96