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Autore: Justice Gundam    03/07/2017    3 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 8 - La Sala del Sole


La vegetazione delle Paludi Granita si era fatta sempre meno fitta ed impenetrabile man mano che Touko e il gruppo di Heather e Shelly si avvicinavano alla loro destinazione, ma anche così, gli allenatori erano stati costretti a far uscire i loro Pokemon in modo che li aiutassero a farsi strada... La Beedrill di Shelly, in quel preciso momento, stava provvedendo a sfoltire un cespuglio cresciuto al punto tale da bloccare la strada, usando le sue braccia-lance per spezzare rami e falciare foglie finchè le dimensioni della pianta non furono ridotte ad un livello accettabile.

"Beedrill..." disse la Pokemon vespa con la sua voce penetrante e ronzante. Con un cenno della testa, segnalò ai suoi compagni di viaggio che la via era libera.

"Grazie, Beedrill... ormai dovremmo essere quasi arrivati a destinazione, non è vero?" rispose Shelly, dando una rapida occhiata al terreno. Ormai la terra fangosa della palude sembrava essersi solidificata del tutto, cosa di cui anche lo Skorupi che si era unito al gruppo si era accorto - il Pokemon scorpione zampettò rapidamente sul terreno di fronte al gruppo e si accorse di affondare un po' meno.

"Shelgon..." affermò lo Shelgon di Heather, tastando il terreno con una zampa.

"Sì, le rovine che stiamo studiando sono proprio qui attorno." affermò Touko. "Guardate, è qui che ci sono i reperti di cui vi parlavo."
Con un cenno del braccio, la ragazzina castana mostrò ai suoi accompagnatori i resti degli antichi edifici che si trovavano lì attorno. Piccoli templi, case dalle pareti in marmo e i resti di statue e colonne circondavano il gruppo di allenatori, e la loro magnificenza, nonostante fossero passati letteralmente secoli, era solamente accentuata dalle piante rampicanti e dagli alberi che erano cresciuti in mezzo ad essi. Tre membri della spedizione di cui faceva parte Touko si accorsero che la loro giovanissima compagna era tornata, assieme a degli ospiti interessanti, e misero temporaneamente da parte i loro studi per andare ad accoglierli.

"Touko, sei tornata! E vedo che alla fine hai trovato un po' di gente da queste parti!" affermò un uomo dai capelli corti e castani, dando un'occhiata al gruppo. "Oh... benvenuto, signor Nerone, non immaginavamo che avremmo avuto il privilegio di ricevere la visita di un Superquattro. E anche lei, signor Inventore, lieti di averla con noi."  

"E' un piacere per me!" affermò l'Inventore con entusiasmo, stringendo la mano in maniera forse un po' troppo estroversa. "E vedo che siete giustamente contenti di ricevere ungenio come me... tranquilli, tranquilli, non c'è bisogno di essere tanto ossequiosi! Per me non ci sono problemi!"
Chelle sospirò e si mise una mano sulla fronte come se stesse covando un feroce mal di testa! "La modestia è il suo punto di forza, eh?"

"Non per offendere, Chelle, ma non sei esattamente nella posizione di criticarlo..." rispose ironico Percy, per poi scansarsi con uno scatto velocissimo quando la ragazza dai capelli verdi tirò fuori un ventaglio di carta da dietro la schiena ecercò di suonarglielo sulla testa! "Oops! E non hai neanche una buona mira, lascia che te lo dica!"

"Lasciate perdere quei due, credo che sarà una scena a cui ci dovremo abituare..." mormorò Heather scuotendo la testa. "Ad ogni modo... il mio nome è Heather, e vengo da Reborn City. E lei è la mia migliore amica, Shelly. Siamo qui per partecipare al torneo di Pokemon di Tunod di quest'anno... e anche per mettere i bastoni tra le ruote al Team Fusione e al Team Rocket!"

"P-piacere di... conoscervi..." si presentò nervosamente Shelly, un po' imbarazzata davanti a tutta quella gente che la osservava. Anche se non era più ai livelli di una volta, ogni tanto si faceva ancora sentire quella parte di lei che si innervosiva al contatto con la gente. "Ecco... siamo qui... come ha detto la mia amica Heather... per darvi una mano con il Team Fusione!"

"E noi siamo contenti di poter contare su di voi." rispose un altro individuo, che dava l'impressione di essere il capo della spedizione - magro, con i capelli bianchi e gli occhiali, e l'aspetto di una persona istruita e razionale. "Ma... avete parlato anche del Team Rocket? Volete dire... l'organizzazione criminale di Pokemon che si trova a Kanto e a Johto?"

"Effettivamente sì, sembra che anche Giovanni, il capo del Team Rocket, sia interessato a Tunod. Ma faremo in modo che non riesca ad espandere la sua sfera di influenza anche qui, se è questo il suo piano." commentò Nerone. "Tuttavia... per comprendere meglio gli obiettivi del Team Fusione, avremmo bisogno di chiedervi che cosa esattamente stanno cercando di ottenere da voi. Potrei chiedervi di mostrarci quello a cui state lavorando?"

"Certo, per quello non ci sarà nessun problema, signor Nerone." affermò Touko, con un rapido movimento della testa per dire di sì. "Signori... credo anch'io che sarebbe una buona idea se il signor Nerone e il signor Inventore dessero un'occhiata a quello che stiamo studiando."

Il capo della spedizione non ebbe nulla da ridire in proposito. "Sì, comprensibile. Prego, seguiteci... il nostro campo base è qui a due passi, e vi potremo mostrare quello che abbiamo scoperto finora." affermò, prendendo la testa del gruppetto mentre tornavano alla base. In silenzio e con ordine, Heather, Shelly e i loro compagni e Pokemon si misero in fila e seguirono i ricercatori, impazienti di sapere un po' di più su cosa stesse succedendo in quello strano posto.

"Sko skorupi." disse il Pokemon scorpione, tenendo alzato il pungiglione per ogni evenienza. A quel punto, probabilmente si aspettava un'imboscata da parte del Team Rocket o del Team Fusione da un momento all'altro...


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"Grrrr... hai avuto proprio una bellissima idea a fare baruffa con quelle marmocchie, Jessie cara! Guarda come vi hanno ridotti!"

"Ah, sì? Beh, non mi sembra che a voi sia andata molto meglio! Quel tizio con lo Snorlax vi ha stesi come la biancheria!"

"Perchè voi vi siete attardati con quelle mocciose e non siete venute a darci una mano!"

"Ah, adesso ammetti che non ce l'avresti fatta comunque da sola, eh?"

Meowth aveva sentito abbastanza. Prima che Jessie e Cassidy potessero continuare a battibeccare inutilmente, il Pokemon felino fece un salto e sferrò un attacco Graffio che colpì le due ragazze del Team Rocket in faccia, tracciando tre belle linee rosse parallele sui loro volti!

"Insomma, smettetela!" esclamò Meowth, mentre le due rivali si mettevano le mani sulla faccia lanciando delle comiche grida di dolore! "Se avete il tempo di scaricarvi addosso la colpa, ce l'avete anche per pensare ad un altro piano per scoprire cosa vuole il Team Fusione da questo posto!"

"Non è per essere pedante, ma... Meowth ha ragione. Non eravamo partiti con l'intenzione di fare uno scontro di Pokemon, ma soltanto per scoprire cosa si nascondesse di tanto importante da queste parti." rispose James. Avrebbe aggiunto che era stata Jessie ad iniziare, ma ci teneva alla sua integrità fisica.

"Okay, allora adesso quello che dobbiamo fare è cercare un altro modo di scoprirlo. Immagino che tentare di intrappolarli di nuovo non funzionerebbe, vero?" chiese retorico Butch massaggiandosi la testa. Sentiva ancora la botta che aveva ricevuto da parte di Primeape... "Quel tizio con lo Snorlax era a tutt'altro livello, accidenti a lui..."

"Giusto. Quindi, la nostra prossima mossa sarà architettare un modo per avvicinarci alle mocciose e spiarle senza che loro si accorgano di noi." affermò Meowth sfregandosi il mento. Un sorriso sornione apparve un istante dopo sul suo volto da felino, e il Pokemon parlante cominciò ad esporre la sua idea. "Beh, non è davvero un problema, se facciamo le cose con una certa accortezza! James, tu hai la tua Carnivine, vero?"

"Beh, certo, come sempre... ma non so se sarà brava ad avvicinarsi senza farsi vedere." affermò il ragazzo dai capelli azzurri, piuttosto interdetto. "Voglio dire, ogni volta che esce dalla sua Pokeball non riesce a fare a meno di... dimostrarmi il suo affetto..."

James rabbrividì comicamente al pensiero di come Carnivine mostrava il suo affetto - doveva essere un gioco del destino, che tutti i Pokemon Erba che aveva in squadra con sè dimostravano il loro affetto in maniera così entusiasta da diventare addirittura dannosa!

Jessie ci pensò su per un attimo. "Hmm... perchè non proviamo, James? Dopotutto, non ci perdiamo nulla." affermò. "Se riusciamo a scoprire qualcosa sul Team Fusione e sui loro progetti... allora avremo delle possibilità molto migliori di completare la nostra missione!"

James guardò la sua compagna di mille avventure (e soprattutto, sventure) con espressione pensosa. Allora non era stata una loro impressione. Per qualche motivo, Jessie stava prendendo molto sul serio la missione che Giovanni aveva loro affidato. Non era semplicemente desiderio di fare bene il suo lavoro... James non poteva dire di essere troppo intuitivo, ma si stava sempre più facendo l'idea che fosse qualcosa di personale per Jessie.  

"E va bene... immagino che a questo punto tanto valga fare questo tentativo." affermò James. "Vieni, Carnivine..."

James aveva fatto appena in tempo a terminare la frase, che una delle sue Pokeball si aprì di scatto, e da essa uscì la pianta carnivora che James aveva conosciuto e con cui aveva fatto amicizia quand'era bambino: era una pianta carnivora la cui "testa" era una sorta di trappola a scatto, composta da due parti divisa da una larga bocca dentellata. Sopra la bocca si trovavano un paio di occhi tondi dalle pupille minuscole, e il suo busto era composto da un fusto vegetale da cui uscivano due large foglie che facevano da braccia. Al posto dei piedi aveva liane di vari colori. Come da programma, la pianta carnivora si avvinghiò attorno a James e lo abbracciò affettuosamente - fin troppo per i gusti del malcapitato, il cui viso cominciò a diventare azzurro per la mancanza di ossigeno!

"Carrrrnivine!" esclamò entusiasta.

"Uuuuugh... apprezzo molto... l'affetto... ma avrei... bisogno di... dirti una cosa..." mormorò il ragazzo. Per fortuna, la pianta carnivora sciolse immediatamente il suo abbraccio soffocante e annuì in direzione di James, pronta ad eseguire i suoi ordini. "Ecco... avremmo bisogno di una mano per spiare quelle ragazzine che sono arrivate di recente qui nelle Paludi Granita. Dobbiamo scoprire esattamente cosa stanno studiando e perchè anche i nostri concorrenti del Team Fusione lo stanno cercando. Puoi darci una mano a scoprirlo, Carnivine?"

La pianta carnivora spalancò gli occhi, e la sua enorme bocca si spalancò in un'espressione di entusiasmo. "Vine, vine!" esclamò, quasi stesse chiedendo al suo allenatore dove lei dovesse andare per eseguire questo compito... e Cassidy e Butch si guardarono stupiti, chiedendosi se davvero potevano fidarsi di affidare un compito così delicato ad un Pokemon come quello...

"Devo ammettere che il nostro James è davvero in grado di stupirci, certe volte!" affermò Meowth con un cenno di approvazione mentre Carnivine dava l'impressione di stare preparandosi ad iniziare la missione. "Okay, James, ci affidiamo all'abilità della tua Carnivine. Spero che sia all'altezza."

"Carnivine!" esclamò la Pokemon dionea, sentendosi quasi offesa che qualcuno mettesse in dubbio la sua abilità.

Butch si massaggiò la testa, non del tutto sicuro che sarebbe andata bene... ma a quel punto, era un'idea migliore che semplicemente attaccare senza criterio, quindi decise che valeva la pena aspettare e vedere come sarebbe andata.

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"Ecco... questo è quello che siamo riusciti a determinare fino a questo momento." disse un membro della spedizione, svolgendo una serie di fogli riempiti di appunti sul tavolo attorno al quale stavano in piedi Heather, Shelly, Touko e i loro compagni di avventura. Le due bambine di Reborn diedero un'occhiata attenta a quello che c'era scritto su quei fogli, ma dovevano ammettere che non riuscivano a capire molto di quello che era stato annotato. Tutto quello che vedevano erano degli strani simboli che ricordavano geroglifici o rune, e che dovevano essere senza dubbio esempi dell'antica modalità di scrittura che era stata rinvenuta in quelle rovine.

"Quello che sappiamo per certo è che in questo luogo si riunivano dei culti religiosi che veneravano non solo Arceus, ma anche i tre Pokemon Drago da lui creati, ovvero Dialga, Palkia e Giratina." affermò il capo dei ricercatori. "Facendo qualche ricerca in più, abbiamo avuto modo di appurare che  in questo luogo si tenevano delle cerimonie religiose... eppure, per qualche motivo, abbiamo ragione di credere che ci sia qualcosa di più in questo luogo. Non si tratta solamente di un luogo di culto... a giudicare ai reperti che abbiamo trovato, possiamo dire con relativa certezza che qui si facevano degli esperimenti molto particolari."

"Che tipo di... esperimenti?" chiese Percy dubbioso. "Stiamo pur sempre parlando di popolazioni che esistevano secoli, o addirittura millenni fa. Che tipo di esperimenti potrebbero aver fatto?"

"Beh... questo è quello che stiamo cercando di appurare." rispose Touko, dando un'occhiata di ringraziamento al suo Scolipede quando il millepiedi gigante portò alcuni reperti, tenendoli abilmente in equilibrio su un delle sue lunghe antenne. La ragazzina castana accarezzò il suo Pokemon Coleottero/Veleno su un fianco, ricevendo da esso un'espressione di gioia e fierezza. "Grazie mille, Scolipede! Posso sempre contare su di te!"

"Scolipede!" esclamò il Pokemon millepiedi. Shelly si avvicinò a lui e cominciò a coccolarlo, e Scolipede drizzò le antenne e spalancò gli occhi in un'espressione di imbarazzo!

"Vedo che la tua amica è molto entusiasta quando si tratta di Pokemon Coleottero, Heather!" commentò divertita Touko, e la bambina dai capelli fucsia alzò gli occhi al cielo. "Comunque, come stavo dicendo... ecco, questo è un reperto molto importante. Osservatelo bene..."
Nerone si sfregò il mento e annuì lentamente mentre dava un'occhiata a quell'oggetto particolare. Sembrava essere un coccio di ceramica di forma regolare - troppo regolare perchè potesse trattarsi di un pezzo di qualcosa che si era rotto - sul quale era scritto qualcosa in alfabeto Unown, anche se erano caratteri talmente piccoli che si faceva molta fatica a leggerli senza una lente di ingrandimento.

"Beh... non conosco molto l'alfabeto degli Unown, ma sono al corrente che quelle strane creature sono legate a luoghi di grande importanza, dove si sono manifestati i poteri di qualche Pokemon Leggendario." affermò.

L'Inventore annuì. "Questo vuol dire che... effettivamente coloro che sono vissuti a quel tempo potrebbero aver cercato di fare qualcosa di molto particolare con il potere degli Unown. Permettetemi di fare una prova..." affermò. Prese il suo traduttore simultaneo e lo avvicinò alla tavoletta di ceramica, passandolo sopra di esso in modo che potesse leggere ogni cosa.

"Hm? Dice che... la sua invenzione può funzionare anche con quello, signor Inventore?" chiese Chelle con un certo stupore. La sua Chikorita le si arrampicò sulla spalla, curiosa di vedere come funzionava... e una voce metallica provenne da quello strano strumento, che leggeva e traduceva in tempo reale quello che era scritto sulla tavoletta.

"Al levare del sole, abbiamo eseguito nuovamente il rituale nella Sala del Sole." disse il traduttore simultaneo. "Simo riusciti ad ottenere risultati imprevisti. Gli dei stanno con noi. Riusciamo a vedere ciò che sta oltre la conoscenza che abbiamo. Ma questo potere può essere pericoloso. Non deve finire nelle mani delle persone sbagliate."

"Non è proprio chiarissimo quello che vogliono dire... ma lo è abbastanza da far capire che chiunque abbia messo su questo posto aveva motivo di temere che il potere ad esso legato venisse abusato." commentò Percy tenendo in braccio il suo Cyndaquil.

"La Sala del Sole, eh?" chiese retoricamente Shelly, distraendosi dalle coccole che stava facendo a Scolipede e a Skorupi. "Questo sì che potrebbe essere un elemento utile. Sapete per caso quale sia? Mi piacerebbe andare a dare un'occhiata..."

"Sko... rupi?" affermò il piccolo Pokemon scorpione, anche lui non del tutto sicuro di quello che stava sentendo.

"Che cosa pensi, Shelly? Che da quelle parti ci sia ancora un filo che possiamo seguire per capire cosa veniva fatto qua attorno?" chiese Heather accarezzando il suo Shelgon.

Shelly fece un cenno con la testa. "Considerando quanto poco ne sappiamo di quello che sta accadendo... credo che sarebbe una buona idea seguire ogni pista disponibile, per quanto possa sembrare fragile o distante la connessione." affermò, stupendosi da sola nel fare tutto questo discorso senza balbettare nè nostrare paura, Accidenti, se era cambiata da quando Vera e i suoi compagni l'avevano incontrata - una bambina fragile ed emotiva che si faceva prendere dal panico al primo cenno di battaglia o di confronto, e che permetteva ad Heather di metterle i piedi in testa.

I membri della spedizione sembrarono pensare per qualche istante all'idea di Shelly, e uno di loro, che sembrava in ogni caso deciso ad andare fino in fondo, si offrì di accompagnarli. "Hmm... e va bene, immagino che non sia esattamente una cattiva idea. E va bene, ma solo sotto stretta sorveglianza. Non vorrei mai che accadesse qualcosa di imprevisto, e voi vi troviate in fronte ad una situazione pericolosa." affermò. "Quindi... va bene, daremo un'occhiata a questa Sala del Sole. Credo di sapere quale sia, in ogni caso."

"Il che è una buona cosa, visto che stavo giusto per chiedere se sapevamo dove fosse questo posto..." commentò Chelle con un certo sollievo. Se non, altro, non si stavano gettando nella mischia senza pensare.

Touko annuì, sentendosi ansiosa di scoprire qualcosa di più su quel mistero. "Va bene... tenete pronti i vostri Pokemon più riposati, non si sa mai quando ci attaccheranno quelle canaglie del Team Fusione... o quel branco di farlocchi del Team Rocket." affermò. "Chelle, Percy... mi raccomando, voi che avete cominciato da poco come allenatori, cercate di non fare nulla di impulsivo, e non mettetevi a combattere contro un avversario che non siete sicuri di poter battere."

"Sì, certo, lo sappiamo benissimo. Guarda che non sono diventata un'allenatrice di Pokemon per farmi umiliare." ribattè seccamente Chelle. Il fatto che (a parte l'Inventore) lei e Percy fossero gli allenatori meno forti di quel gruppetto, malgrado Heather e Shelly fossero più giovani, le dava non poco fastidio.
L'Inventore, invece, non sembrava badare troppo a questo dettaglio, e anzi appariva più che pronto a soddisfare la propria curiosità. "Su, su, non te la prendere, ragazza mia. Sono sicura che la nostra Touko non voleva mancarvi di rispetto." affermò. "Sta solo dicendo che con questi pericoli in giro, è meglio essere prudenti."

"Lo sappiamo, signor Inventore. Sappiamo qualcosa, noi due, di cosa significa essere prudenti." affermò Heather. "Detto questo, anch'io sono abbastanza curiosa di vedere cosa si nasconde dietro questo mistero. Shelly, tu e i tuoi Pokemon, siete pronti?"

"Skor skorupi!" esclamò lo Skorupi che aveva seguito Shelly fin da poco dopo il suo ingresso in quel luogo misterioso.
La piccola entomologa cercò di consigliargli prudenza. "Sono contenta che tu voglia accompagnarmi, piccolo Skorupi. Ma cerca di non spingerti troppo oltre, okay? Ho come l'impressione... che ci stiamo andando a ficcare in qualche guaio."

"Comunque vada, ci penserò io a darvi una mano, se ce ne sarà bisogno." commentò Nerone. "Come Superquattro di Tunod, è mio dovere fare sì che eventuali minacce alla sicurezza del mio paese e dei suoi abitanti siano neutralizzate quanto prima."

"La ringraziamo ancora per il suo aiuto, signor Nerone." affermò l'Inventore, tenendo pronto il suo traduttore simultaneo. Aveva l'impressione che gli sarebbe stato utile per sapere qualcosa di più di quanto stava accadendo in quel luogo così misterioso.

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Come molti avevao giustamente ricordato, il pericolo poteva nascondersi dietro ogni angolo in quel luogo oscuro... e infatti, non troppo lontano da dove il gruppo di Heather e SHelly stava discutendo, un gruppetto di uomini del Team Fusione si muoveva con destrezza e segretezza nel profondo della foresta di mangrovie, avvicinandosi al campo base e alle rovine.

"Okay, ragazzi... questa volta non dobbiamo sbagliare, ricordatevi che è in questo posto che troveremo quello che ci serve per il progetto del Team Fusione." disse una recluta femminile, tenendosi accanto al suo Pokemon, una Miltank dall'aspetto mite ma con un'espressione decisa nello sguardo. "Ricordatevi che è quella Touko la minaccia più grande. Dobbiamo cercare di neutralizzarla il prima possibile, prima che possa mandare in campo qualcuno dei suoi Pokemon."

"Ma senza farle del male, se possibile." ribattè un altro membro della misteriosa organizzazione. "Usare metodi un po' coercitivi potrebbe essere necessario, ma non dobbiamo esagerare. Non ci farebbero certo una buona pubblicità."

"Rio..." esclamò un Lucario che viaggiava assieme al gruppetto di reclute, portandosi un dito davanti al muso per dire di non parlare a voce troppo alta. Non era il caso di farsi scoprire proprio in quel momento, e soprattutto non era il caso che qualcuno che si fosse trovato lì attorno sentisse quali erano i piani del Team Fusione.

"Giusto... scusa, Riolu." disse una recluta maschile, che doveva essere l'allenatore del piccolo Pokemon Emanazione. "Dobbiamo essere più silenziosi. Il campo base di quel gruppo di intriganti dovrebbe essere qui vicino. Se li cogliamo di sorpresa, non sarà difficile neutralizzare quella Touko... e da lì in poi, il resto dovrebbe essere in discesa."

"Non abbassare la guardia. Hai sentito i rapporti che ci hanno fatto i nostri compagni, vero?" chiese un altro degli individui vestiti di arancione. "Un gruppo di allenatori provenienti da Ciocolina ha attaccato le nostre avanguardie ai bordi della Palude Granita e li ha messi in fuga. A quanto pare c'erano due allenatori novizi, due bambine provenienti da un posto sconosciuto, e un allenatore davvero formidabile."

"Sì, questo l'ho sentito..." affermò una delle donne del Team Fusione. "Ma non sarà certo questo a fermarci! Si tratta semplicemente di pensare ad un piano d'attacco efficace, e attaccarli di sorpresa prima che possano mandare in campo i loro Pokemon. Saranno anche degli allenatori molto abili, ma se non riescono a far uscire i loro Pokemon, sono delle persone come tutte le altre."

"Okay, d'accordo... ma ora, facciamo silenzio e vediamo di avvicinarci senza farci notare, okay?" rispose una delle reclute che aveva parlato per prima. La vegetazione cominciava a diradarsi, e si intravedevano alcuni antichi edifici in rovina, e alcune colonne infrante. Il terreno, inoltre, stava diventando più stabile, mostrando ciò che restava di una strada fatta di piastrelle di marmo ricoperte di muschio. "Ormai ci dovremmo essere... restiamo all'erta, e teniamoci pronti ad attaccare."

"Riolu?" esclamò il Riolu che viaggiava con il gruppo, drizzando le orecchie. Aveva sentito qualcosa, ed era pronto a scommettere che si trattava dei ragazzi che stavano cercando. "Rio rio! Riolu!"

"Hm? Guardate, mi sembra che Riolu abbia sentito qualcosa!" affermò una delle reclute. Il Pokemon Lotta fece un cenno con la testa e indicò una stradina che si addentrava nel sito archeologico, segnata da un paio di colonne ricoperte di edera.

"Rio!" continuò il piccolo Pokemon Emanazione. Il sentore che ci fosse qualcosa di strano da quella parte si faceva sempre più forte, e lo spingeva a seguire quella direzione. Il resto del Team Fusione seguì la piccola guida, sperando di non cacciarsi in qualche guaio...
Pochi secondi dopo che il Team Fusione ebbe lasciato la zona, un lieve fruscio si levò da alcune fronde che costeggiavano la stradina improvvisata... e la Carnivine di James emerse prudentemente da un cespuglio, tenendo lo sguardo fisso sulla strada che le reclute del Team Fusione avevano preso...

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Heather, Shelly, Percy e Chelle si guardarono attorno con espressione meravigliata nel momento in cui il piccolo gruppo di amici varcò le soglie della cosiddetta Sala del Sole. Non c'era bisogno di molta fantasia per immaginaria che in quella stanza, centinaia e centinaia di anni prima, si dovevano essere svolti dei riti molto importanti per le popolazioni che avevano costruito quel luogo: anche se ora restavano solo delle rovine, non avevano perso tutto della maestà del tempo.

Heather entrò per prima nella stanza, stando attenta a dove metteva i piedi. Il pavimento era composto da delle grandi, massicce mattonelle di marmo bianco, che le ingiurie del tempo non erano ancora riuscite a intorbidire del tutto, e si vedevano ancora, appese ai muri della stanza, delle rappresentazioni artistiche, bassorilievi e mosaici che conservavano ancora buona parte del colore e della spettacolarità di tanto tempo prima. Alla parte opposta della stanza si trovava una sorta di meridiana, il cui quadrante era composto da delle strane rune, probabilmente delle stilizzazioni di oggetti e concetti importanti per l'antica civiltà che aveva costruito tutto questo... e il soffitto a volta era tenuto sollevato da delle robuste colonne intagliate. Ai lati della meridiana, le ragazzine di Reborn videro due statue che rappresentavano Dialga e Palkia... ma subito sotto la meridiana, c'erano altre due statue, una delle quali sicuramente rappresentava Giratina. Tuttavia, la quarta statua rappresentava un Pokemon che nessuna delle due ricordava di aver mai visto sui loro libri: si trattava di un gigantesco leone dalla criniera folta, con un muso pronunciato circondato da dei lunghi spuntoni, il corpo agile e muscoloso, e una coda lunga e sottile terminante in una sorta di ciuffo.    

"Woooow... questo posto è davvero impressionante!" esclamò Percy dopo qualche secondo di stupore mentre seguiva il resto del gruppo all'interno della grande sala. "Quindi è qui che veniva condotto questo... rituale di cui abbiamo sentito parlare?"

"Certo, se io fossi una maga o cose del genere, non mi dispiacerebbe come posto per fare i miei incantesimi..." scherzò Touko. "Comunque... sì, questa è la Sala del Sole di cui avete sentito parlare. Anche qui vediamo delle statue dei Pokemon Drago leggendari di Sinnoh... assieme ad un altro Pokemon Leggendario di cui non sappiamo assolutamente nulla."

La ragazzina castana indicò la statua del Pokemon leone con lo sguardo, e l'Inventore annuì lentamente mentre esaminava la rappresentazione con palpabile, per quanto trattenuto, entusiasmo. "Sì, sì, lo vedo... non ricordo di aver mai visto questo Pokemon da nessuna parte, sui libri che ho studiato. E ne ho letti un bel po'..." affermò lo scienziato. "Signor Nerone, lei ha qualche idea di cosa possa essere questo Pokemon?"

"Detto sinceramente... no, non ne ho la più pallida idea." affermò il Superquattro, dopo aver esaminato a sua volta la statua con estrema attenzione. "Posso solo dire che si tratta di un Pokemon Leggendario di un altro continente, ma di chi si tratti esattamente... non lo so proprio."

"E non è il solo... avete visto le pareti?" commentò Chelle, indicando un mosaico un po' sbiadito sulla parete  alla sinistra dell'ingresso. In effetti, anche lì era rappresentato qualcosa che nessuno di loro aveva mai visto prima - anche se le figure erano stilizzate, Heather e Shelly riconobbero la figura di Dialga che sembrava stare combattendo contro alcuni Pokemon più piccoli dall'aspetto misterioso e un po' inquietante. A guardarli così, sembravano delle meduse fluttuanti, ma certamente non erano dei Tentacool o dei Tentacruel...

"E quei Pokemon cosa sono?" chiese Shelly, avvicinandosi al mosaico con un pizzico di esitazione. "Sembrano... delle meduse, ma non credo di averli mai visti prima..."

"Non lo sappiamo..." disse uno degli archeologi. "Ora capite come mai questo posto ha un valore archeologico inestimabile? Qui abbiamo scoperto delle cose che potrebbero aggiungere un tassello molto importante alla storia del nostro mondo, e se riuscissimo a decifrare tutti questi indizi nella maniera corretta... beh, vedete anche voi che le possibilità che si aprirebbero davanti a noi sarebbero immense!"

"Certo... scoprire qualcosa di più sulla storia del nostro mondo ci permetterebbe di comprendere meglio anche la nostra situazione attuale. E chissà, magari anche scoprore qualche potenziale pericolo ed evitarlo in futuro." affermò Touko.

Chelle sbuffò, rimettendosi a posto i capelli con un gesto della mano. "Certo che la fate un po' lunga... va bene, sono dei reperti archeologici molto importanti, ma addirittura così importanti?" affermò. "Per me state sopravvalutando tutto questo... io non vedo che ruderi e macerie."
"Ma la storia che sta dietro a questi... ruderi e macerie... potrebbe essere molto importante!" insistette Shelly.

Heather si avvicinò alla statua del Pokemon leone, e la toccò delicatamente con una mano, non volendo danneggiarla. Ritrasse rapidamente la mano quando sentì come una scarica di energia attraversarle il braccio, quasi che in quella statua fosse rimasto un accenno dell'energia magica usata negli antichi rituali. "Ah! Beh... io... devo dire che sono d'accordo con la mia amica Shelly. Chissà cosa si potrebbe scoprire da questi posti! Tra l'altro... se il Team Fusione vuole a tutti i costi sapere di più di questo posto, vuol dire che ha una sua importanza!"

"Vero... non farebbero tutta la confusione che stanno facendo se non fossero sicuri che qui c'è qualcosa di molto importante." disse Percy, ora completamente assorbito dalle rappresentazioni sulle pareti. In una, si vedevano quattro maestosi Pokemon simili a giganteschi uccelli da preda che volavano in cerchio attorno ad un'isola... e in un'altra, si vedevano delle persone che inserivano qualcosa in una statuetta antica dagli occhi grandi e dalla testa tonda. O forse stavano prelevando qualcosa da essa, era un po' difficile dirlo...

Chelle sbuffò e appoggiò la schiena ad un muro, immaginando che ci sarebbe voluto un po' di tempo per riprendere il loro cammino verso la Lega Pokemon di Tunod. Lo Skorupi che aveva seguito la piccola Shelly per tutto quel tempo, decidendo che era il caso di lasciare che la sua nuova amica si guardasse attorno per bene - la bambina dai capelli violetti si era quasi del tutto immersa nello studio di quei magnifici reperti, e non sembrava in grado di prestare troppa attenzione a quello che le succedeva attorno.

Il Pokemon scorpione restò un po' in disparte ad osservare il gruppo che riprendeva a studiare la Sala del Sole, in particolare la statua di quel misterioso Pokemon leone che si trovava sotto la meridiana... e si voltò verso Chelle, che restava ferma accanto alla porta d'ingresso con le braccia conserte e un'espressione annoiata. Lei era l'unica che sembrava non condividere l'entusiasmo generale per quella scoperta sensazionale.

"Skorupi?" chiese Skorupi, avvicinandosi incuriosito alla ragazza dai capelli verdi, che si distrasse dalla sua meditazione, e guardò il simpatico Pokemon scorpione che le si avvicinava zampettando. Sembrava preoccupato per lei, qasi volesse chiederle come mai non si sentisse a suo agio in quel posto così affascinante.

"Hm? Ah, sei tu." disse la ragazza dai capelli verdi. "Tu vai pure con gli altri, io aspetto qui. Non mi ha mai interessato molto la storia... sinceramente, non vedo cosa ci possa essere di tanto interessante nel passato, quando è il futuro la cosa più importante."

"Ma tu guarda cosa sto facendo... mi metto a parlare con un Pokemon che non è neanche mio." si rimproverò Chelle. Skorupi piegò la testa da un lato e ripetè il proprio nome con voce raschiante... ma non ebbe il tempo di dire altro prima che le sue zampette avvertissero delle vibrazioni nel terreno. Erano molto deboli, e un normale essere umano non avrebbe certo potuto avvertirle... ma lo stesso non si poteva dire di un Pokemon Coleottero.

"Sko?" esclamò allarmato, sbattendo gli occhi. Le vibrazioni si stavano facendo più intese... gli sembrava evidente che, chiunque o qualunque cosa le stesse provocando, si stava avvicinando rapidamente. E forse non aveva esattamente buone intenzioni... poteva trattarsi del Team Fusione! "Skorupi, skorupi! Skorupiiii!"

"Ah? Ma che fai, Skorupi? Che ti prende tutt'a un tratto?" chiese Chelle, allarmata dall'improvvisa eccitazione del Pokemon Coleottero/Veleno. Le esclamazioni acute del Pokemon attirarono l'attenzione anche degli altri allenatori e degli archeologi, e Skorupi puntò una delle sue chele verso il corridoio da cui erano entrati.

"Sko, sko! Skorupi!" esclamò, per poi zampettare rapidamente accanto a Shelly e mettersi in guardia con le chele sollevate. Shelly, riconoscendo al volo il modo di fare del Pokemon, capì che Skorupi li stava avvertendo di qualcosa di importante.

"Skorupi..." mormorò la bambina dai capelli color lavanda. "Che succede? Sta arrivando qualcuno?"

"Mi sembra evidente..." affermò Heather. La piccola Domadraghi guardò Skorupi per avere conferma, e vide che il Pokemon scorpione annuiva freneticamente. "Quanto scommettiamo che si tratta del Team Fusione?"

"Non ci voleva... ma come hanno fatto a scoprire questo posto?" affermò Touko, afferrando rapidamente una Pokeball. Chelle, Percy e Nerone si schierarono rapidamente, pronti ad accogliere qualsiasi malfattore facesse il suo ingresso nella Sala del Sole. Adesso si cominciavano a sentire dei passi sempre più veloci che provenivano dal corridoio...

Nerone corrugò la fronte, e gli archeologi allarmati si piazzarono dietro il gruppo dei loro difensori. "Restate dietro di noi, signori. Posso dire con abbastanza sicurezza che saremo in grado di catturarli." affermò.

"Quindi, dobbiamo fare in modo che non tornino a comunicare quello che hanno scoperto, giusto?" affermò Touko. "Catturarli tutti e portarli alle autorità."
Il Superquattro specializzato in Pokemon Buio annuì rapidamente. "Esatto... se anche uno solo torna alla base, potrà comunicare agli altri la posizione della Sala del Sole." affermò. "Questo non possiamo permetterlo."

"Non sarà un problema!" esclamò Heather dandosi un pugno sulla mano con fare deciso. "Non ce ne lasceremo scappare nemmeno uno! Shelly, sei con me, vero?"

"S-sì, Heather!" rispose Shelly, ancora un po' intimorita dal carattere forte della sua migliore amica. Ora i passi li sentivano anche loro... e il primo ad entrare nella sala fu uno scagnozzo vestito di arancione, accompagnato da un piccolo Riolu dall'aspetto inoffensivo, da un Mankey e da un possente Primeape!

"Rio, rio!" esclamò il piccolo Pokemon Emanazione, indicando la meridiana e le statue dei Pokemon Leggendari che si trovavano vicino ad essa. Altri uomini del Team Fusione stavano arrivando, facendo irruzione nella Sala del Sole accompagnati dai loro Pokemon.

"Fermi tutti! Nessuno si muova! In nome del Team Fusione, siamo qui per impadronirci di questi reperti!" esclamò la recluta che era entrata per prima. Un Absol dal mantello candido si piazzò accanto a lui, mostrando la sua minacciosa lama in modo da far capire al gruppetto di difensori che stavano facendo sul serio.

"Restate fermi dove siete, e nessuno si farà male." affermò una recluta femminile. Un Machop e un Timburr si erano schierati accanto a lei, il secondo dei quali bilanciava facilmente una grossa trave di legno sulle spalle come un'arma improvvisata.
Ben lungi dal farsi intimorire da simili improvvisate - del resto, lei ne aveva viste, di cose più minacciose - Touko alzò gli occhi al cielo come esasperata.

"Seriamente? Tutto qui quello che riuscite a fare?" affermò la giovane Eroina della Verità. Con un gesto quasi casuale della mano, tirò fuori una Pokeball e la lanciò. L'Absol di prima scattò rapidamente verso Touko, nel tentativo di fermarla... ma la sfera si aprì in tempo, e da essa uscì l'elegante Lilligant di Touko, che si piazzò tra la sua allenatrice e il Pokemon Buio, e scagliò rapidamente un attacco Energipalla: la sfera di energia smeraldina apparve con un lampo tra le mani della Pokemon floreale e sfrecciò verso il bersaglio, colpendolo in pieno e sbalzandolo indietro. "Adesso, ragazzi! Fate uscire i vostri Pokemon!"

"Ricevuto!" esclamò Heather. "Vibrava, Druddigon! Fate vedere di cosa siete fatti!"

"Vibrrrrrrava!" esclamò il Pokemon formicaleone. Atterrò agilmente davanti alla sua allenatrice e spalancò le sue grandi ali, parandosi davanti al nemico, mentre il possente Druddigon abbassava la testa e strisciava una zampa contro il terreno, pronto alla lotta.

"Ariados! Scyther!" esclamò Shelly, lanciando altre due Pokeball.

Heather sbattè gli occhi stupefatta quando una gigantesca e fiera mantide religiosa verde con artigli simili a falci uscì dalla Pokeball, esclamando il proprio nome con voce penetrante. "Scyther?" chiese la bambina dai capelli fucsia.

Shelly si sfregò la nuca imbarazzata. "Beh... ho pensato che fosse l caso di far fare un po' di moto anche a lui..." rispose.

"Scyther!" esclamò il Pokemon mantide, sferrando un paio di fendenti a vuoto per poi gettare uno sguardo di intesa alla sua allenatrice.

Nerone annuì con approvazione vedendo il piccolo esercito di Pokemon apparso davanti al Team Fusione, e fece uscire a sua volta un Pokemon, ritenendo che sarebbe stato più che sufficiente. "Bene... immagino che sia giusto che anch'io facciala mia parte." commentò con tranquillità. "Houndoom, vieni a me!"

"DOOOOOOOOM!" Il terrificante cane apparve accanto al Superquattro, gettò indietro la testa e proruppe in un lungo ululato, poi mosse la sua coda a freccia e si acquattò sul terreno, la bocca circondata da lingue di fuoco scarlatto.

"Impressionante..." affermò Chelle, affiancata dalla sua Chikorita e dalla sua Spritzee. "Ancora non riesco a credere che i Pokemon di un Superquattro siano così tanto più forti dei nostri..."

"Chiko..." affermò Chikorita scuotendo la testa. Un Timburr nemico si avvicinò di scatto, cercando di coglierla di sorpresa e colpirla con la sua trave di legno, ma la graziosa quanto battagliera Pokemon d'Erba reagì di scatto, balzando via dalla traiettoria dell'arma che si schiantò rumorosamente sul pavimento di marmo. Con un movimento della testa, Chikorita usò un attacco Foglielama e scagliò una raffica di foglie taglienti contro il piccolo Pokemon Lotta, che fu costretto ad usare la sua trave per  difendersi come poteva. Riuscì a parare almeno in parte l'attacco, ma alcune delle foglie lo raggiunsero comunque, facendolo barcollare.

Il Sandshrew di Percy, nel frattempo, stava affrontando un Torchic del Team Fusione - i due Pokemon avevano rapidamente ridotto le distanze e stavano ingaggiando un frenetico duello: il Pokemon di Terra superò la guardia dell'avversario e mise a segno un attacco Graffio, poi usò un attacco Turbosabbia per scagliargli della polvere negli occhi. Il pulcino fiammeggiante emise un verso di rabbia e disappunto, ma reagì rapidamente, e fu in grado di colpire Sandshrew con un attacco Beccata che lo lasciò stordito per mezzo secondo... ma il Pokemon armadillo si riprese rapidamente e, come se il breve momento di dolore lo avesse risvegliato, si scagliò con ancora più decisione contro il nemico.

"Continua così, Sandshrew! Usa il tuo attacco Magnitudo!" esclamò il ragazzo dai capelli bicolore. Il Pokemon simile ad un armadillo piantò le unghie nel terreno e creò una piccola scossa sismica, ma il Torchic nemico riuscì ad evitare il grosso del colpo saltando di lato e poi scagliando un attacco Braciere, sotto forma di una fiammella danzante che avrebbe raggiunto Sandshrew al fianco destro, se quest'ultimo non si fosse rapidamente acquattato sul terreno. "Ora rispondi con Velenospina!"

Con un'espressione decisa e quasi feroce, Sandshrew flettè i muscoli e scagliò un aculeo velenoso contro Torchic, colpendolo ma non riuscendo ad iniettargli il veleno. I due esordienti se la stavano cavando bene... ma sapevano fin troppo bene che era soltanto perchè i loro compagni stavano tenendo abada i membri più esperti del Team Fusione, e oltre a questo avevano un Superquattro e tre allenatrici esperte dalla loro parte.
Il Scyther di Shelly eseguì un poderoso attacco Forbice X, volando ad alta velocità contro un Poliwhirl del Team Meteora, e poi sferrando un doppio colpo con le sue braccia-falci, disegnando una forma ad X in aria sopra il suo avversario, che sgranò gli occhi incredulo e poi si abbattè al suolo senza più forze. Un membro del Team Fusione, cercando di approfittare della confusione, cercò di sgattaiolare in mezzo ai combattenti e raggiungere la meridiana e le statue dei Pokemon Leggendari... ma non riuscì a sfuggire allo sguardo acuto dello Ariados della piccola entomologa, che si voltò rapidamente verso di lui.

"Ariados!" esclamò per intimargli l'altolà. La recluta si voltò allarmata verso il ragno gigante ma non rallentò... ed Ariados reagì con prontezza, scagliando un getto di seta appiccicosa che raggiunse lo scagnozzo e lo invischiò contro il muro con un'esclamazione di disappunto!

"Ah! B-bravo, Ariados!" si congratulò Shelly. "Non... non avevo proprio visto quella canaglia..."

"Stai attenta, Shelly! Questi arrivano dappertutto!" esclamò Heather. "Druddigon, attacca con Sgranocchio! Vibrava, non farli passare! Ostruiscigli il cammino con Rocciotomba!"

Il Pokemon Grotta non ci pensò su due volte e attaccò un Weepinbell del Team Fusione, afferrandolo con i suoi denti e scaraventandolo via conro altri due avversari! Un altro Weepinbell mandò a segno un attacco Acido che raggiunse il drago ad un fianco, strappandogli un ringhio di dolore quando il liquido urticante bruciò le sue squame. Vibrava gettò uno sguardo apprensivo al suo compagno, ma vide che Druddigon riprendeva a combattere senza problemi, e scagliò una raffica di rocce che atterrò con fragore davanti ad un gruppo di uomini del Team Fusione ed impedì loro di avvicinarsi alle statue.

"Brave! Continuiamo così!" esclamò Touko, la cui Lilligant stava tenendo a bada un paio di Pokemon del Team Fusione, un Misdreavus e un Emolga. La Pokemon floreale eseguì uno spettacolare attacco Petalodanza, creando un vortice di petali rosa che travolse i due avversari, scaraventandoli via. Emolga riuscì a rialzarsi scrollando la testa, ma Misdreavus non fu altrettanto resistente e cadde a terra privo di sensi.
Nerone annuì, osservando il suo Houndoom che affrontava senza alcuna difficoltà un Primeape, un Gastrodon e un Ferrothorn. Il mostruoso dobermann prese fiato e scagliò un potente attacco Lanciafiamme dalle sue terribili fauci, travolgendo i Pokemon avversari e mandandoli a terra! Il Gastrodon nemico resistette abbastanza a lungo da tentare un attacco Pantanobomba, e scagliò una sfera di acqua e fango contro lo Houndoom del Superquattro, ma quest'ultimo si scansò facilmente, facendo in modo che la bomba di fango si schiantasse sul terreno.

"Non lasceremo che il Team Fusione si impadronisca di questo posto." affermò Nerone. "Houndoom, adesso usa Boato!"

"Hound... hound... DOOOOOOOOM!" ululò il Pokemon Buio/Fuoco, mostrando le zanne e accendendo i suoi occhi di luce scarlatta! Alcuni dei Pokemon che si stavano avvicinando ebbero qualche ripensamento e si ritirarono... e anche una delle reclute strinse i denti per la paura!

Nel frattempo, lo Spritzee di Chelle se la stava vedendo con un avversario che lo stava impegnando più del previsto - lo stesso Riolu che aveva permesso al Team Fusione di raggiungere quella stanza si era parato davanti a lei e lo stava costringendo ad una frenetica difesa. Con un fendente quasi troppo veloce per essere seguito, Riolu mandò a segno un Attacco Rapido che fece barcollare il folletto mascherato, e lo costrinse ad indietreggiare ed agitare freneticamente le ali in un tentativo di difesa...

"Rio!" esclamò Riolu, cogliendo un'apertura nella difesa dell'avversario. Il suo pugno destro si illuminò di una tenue aura argentata, e il piccolo Pokemon Emanazione sferrò un potente attacco Pugnoscarica che scaraventò a terra Spritzee. Chelle strizzò un occhio e strinse i denti rabbiosamente, sapendo che gli attacchi di tipo Acciaio erano tra i pochi punti deboli dei Pokemon Folletto...

"Presto, Spritzee, rispondi con Assorbibacio!" esclamò stringendo un pugno davanti a sè. Spritzee si riprese con abbastanza rapidità dal suo stordimento e si avvicinò a Riolu con uno scatto, baciandolo sulla fronte con il suo lungo naso. Il pokemon Emanazione si irrigidì in un'espressione di sorpresa e dolore, e dei nastri di energia rosata partirono dal suo corpo e si trasferirono a quello di Spritzee, facendogli recuperare parte dell'energia che aveva perso. Riolu riuscì a staccarsi appena in tempo e si mise in guardia, mentre Spritzee si librava in volo ed eseguiva un altro attacco. "Adesso usa Echeggiavoce, Spritzee!"

Con un'acuta esclamazione, il Pokemon Profumo aprì il suo lungo becco e scagliò una scarica di onde sonore contro Riolu, che si scansò appena in tempo eseguendo un'agile capriola all'indietro, mentre attorno a loro la battaglia infuriava. Il Team Fusione cercava di penetrare la barriera che gli allenatori avevano formato, ma i loro sforzi, per quanto stessero mettendo alla prova i difensori, si stavano rivelando inutili.

"Incredibile... il Team Fusione sta indietreggiando!" esclamò uno degli archeologi. Druddigon sferrò un attacco Codadrago che scaraventò via un Weepinbell del Team Fusione, costringendolo a tornare nella sua Pokeball. Vibrava era un po' più in difficoltà, visto che un Bibarel del Team Fusione lo stava tenendo sotto tiro con un attacco Acquagetto, ma riuscì a reggere e replicò con Dragospiro, costringendo il grosso castoro in difesa.

L'Inventore annuì impressionato quando lo Houndoom di Nerone mise ko un Ambipom nemico con un singolo attacco Sgranocchio. "Già... nemmeno io mi aspettavo che fossero così in gamba." rispose. "Hanno sconfitto senza problemi la postazione di guardia del Team Fusione che impediva l'accesso alla Palude Granita, e anche un gruppetto di impiastri che ci avevano teso un agguato lungo la strada."

"Dobbiamo mandare via il Team Fusione... ma state attenti adove mandate i vostri attacchi, potreste danneggiare qualcosa!" esclamò Nerone.


Heather annuì seriamente. "Non si preoccupi, signor Nerone, manderemo via queste canaglie prima che possano fare danni." affermò. Con rabbia e decisione, la bambina dai capelli fucsia gettò uno dei suoi sguardi feroci alle reclute... e diiverse di loro videro così tanta furia negli occhi di una bambina di dieci anni che ne rimasero intimoriti. "Fatevi avanti, Team Fusione! Saremo lieti di darvi ciò che meritate!"

"C-così fai paura, Heather..." affermò Shelly con un gocciolone di sudore sulla fronte. Il suo Scyther parò l'attacco di uno Swellow nemico che cercava di schaffeggiarlo con le ali, e si preparò a scagliare un contrattacco... quando notò che stava accadendo qualcosa alla sua allenatrice!

"Scyther?" esclamò la mantide religiosa, indietreggiando un po' per evitare un contrattacco dello Swellow nemico. Una tenue aura di luce bianca si era accesa attorno al corpo di Shelly, che stava cominciando a diventare traslucido, come un fantasma! Anche la piccola esperta di Pokemon Coleottero sembrava essersene accorta, e si stava guardando allarmata... così come tutti i presenti!

"Shelly? Shelly, che succede? Stai... stai diventando..." cominciò a dire Heather, prima di guardarsi per istinto e accorgersi che la stessa cosa stava capitando a lei! Anche lei stava emanando quella strana aura di luce, e stava rapidamente perdendo consistenza... "Ah! Ma... ma cosa... sta succedendo anche a me! Che diamine significa?"

"Heather! Shelly! Ma cosa sta..." esclamò allarmata Touko. La sua Lilligant emise un'esclamazione allarmata e indicò le statue, attorno alle quali brillava la stessa aura misteriosa che aveva avvolto le due bambine! Gli occhi di Dialga e Palkia rilucevano di un'innaturale bagliore argentato, mentre il Pokemon leone sconosciuto sembrava quasi fremere... "Che significa? Guardate le statue! Cosa stanno... cosa succede?"

"Non... non ne ho idea! Anche il Team Fusione sembra non saperne nulla!" esclamò Nerone. In effetti, anche i malfattori erano molto sorpresi e stavano indietreggiando. Solo il Riolu che stava affrontando lo Spritzee di Chelle sembrava capire qualcosa... anche se non tutto, vista la sua espressione dubbiosa!

"Heather! Heather, che sta succedendo? Aiutami..." esclamò Shelly quasi in panico, correndo verso la sua migliore amica e tendendole la mano. Heather agì d'istinto e si protese verso Shelly... ma un attimo prima che potessero raggiungersi, le due bambine scomparvero davanti agli occhi attoniti del loro gruppo e del Team Fusione, e i Pokemon che stavano lottando si separarono e guardarono attoniti il punto in cui erano scomparse.

"Che cosa... è successo?" si chiese Nerone dopo un attimo di stupore. Il suo Houndoom guardò di nuovo verso le statue dei Pokemon eggendari. Poteva giurare di aver visto una strana luce risplendere attorno ad esse per un istante... come se fossero vive!

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Per un attimo, Heather non capì più niente. Il mondo attorno a lei era scomparso, sostituito da un vortice inimmaginabile di luci, suoni e colori che non avevano nulla a che fare con la realtà a cui era abituata. Per un istante, la bambina dai capelli fucsia ebbe la sensazione di vedere delle figure simili a meduse fluttuanti che le volteggiavano attorno... e poi, guardando alla propria destra guidata dall'istinto, riuscì a vedere una massiccia figura che incombeva su di lei, un umanoide dai muscoli sovrasviluppati con una mostruosa testa da insetto...
Heather distolse lo sguardo con un moto di spavento... e venne accolta da una vista ben più gradevole, quella di Shelly che si protendeva spaventata verso di lei, muovendole labbra senza dire nulla! Heather fece un passo in avanti e abbracciò la sua migliore amica per tranquillizzarla... e un attimo dopo, il folle gioco di luci e colori cessò di colpo, e le due bambine caddero in ginocchio su un terreno umido e coperto di muschio!

"Shelly!" esclamò Heather. "Shelly, che succede? Stai bene, vero?"

"Io... io... sto... sto bene... H-Heather..." balbettò Shelly, abbracciando Heather di rimando. "Ma... ma cosa... cos'è successo? Non... non siamo più nella sala... del Sole..."

"Di... di cosa stai parlando?" esclamò Heather, sentendo l'aria calda e umida delle paludi sulla pelle. Per un attimo, la piccola domatrice di draghi ebbe l'impressione di trovarsi ancora nella Paludi Granita... ma questa impressione svanì subito quando si rese conto che lei e Shelly erano state in qualche modo teletrasportate in una fitta foresta di mangrovie! Era un ambiente buio ed umido, una foresta di piante di palude dalle ampie radici che affondavano in un terreno fangoso e ricoperto di muschio... sicuramente un ambiente molto diverso dalle Paludi Granita!

"E questo... questo... che posto è?" mormorò Heather, alzandosi in piedi e aiutando Shelly a fare lo stesso. "Come ci siamo finite?"

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CONTINUA...            
     
          
 
 
   
   
 

  
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