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Autore: Flaxx    05/07/2017    0 recensioni
Aria conosce una figura nuova, collegata solo per la conoscenza del padre, professore della Hollis. Greg, questo è il suo nome, si presenta forse in maniera non corretta alla giovane ragazza, data la figura di A, che si presenta, in apparenza, incapucciata, ma diventa quasi amichevole, soprattutto per la riparazione immediata, anche se non del tutto perfetta della sua macchina. Questa persona ha un lato interessante per la ragazza.
Genere: Generale, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aria Montgomery, Byron Montgomery
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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LE AMICIZIE ARIA A VOLTE POSSONO ESSERE NON COMPRESE

La vita era sempre un vero mistero per Aria, e le macchine.La sua macchina era sempre imperfetta, anche se aveva quell'odore, di quel profumo per abitacolo, che sapeva di qualcosa come un albero canadese, anche se in quel momento sentiva qualcosa di diverso, il suo motore stava affumicando. Macchina spenta, morta del tutto. Era davanti a quell'orribile spettacolo, quasi quasi si aspettava che il suo 'stalker', A, si mostrasse con un messaggio, al cellulare oppure da qualche parte. Ezra era non rintracciabile, oltre che non voleva farsi trovare, soprattutto dal padre. Vide una figura incapucciata notarla. Corse verso di lei, Aria aveva paura che fosse un ladro o che cosa. Appena era vicino a lei notava solo una bocca da un cappuccio, in testa.
-Problemi con la macchina? -
-No- era diffidente a guardarlo la ragazza.
-Posso guardare? Credo di poter aiutare. - Una cosa interessante era, per il ragazzo, un tatuaggio, che la ragazza notò, alla gamba. Era come un numero, di qualcosa.
-Non serve.-
Neanche a sentire l'ennesimo no che il ragazzo guardò l'interno dove c'era il motore, sapeva bene dove guardare. - Un bel guaio, questi modelli sono difettosi.-
-NOn mi serve un parere da uno sconosciuto. - Era cocciuta la ragazza castana mentre notava che stava ancora toccando qualcosa.
-Grazie per la comprensione. Io saprei come evitare di chiamare il carro attrezzi e farle spendere soldi, ma tanto vale. -  Si mosse fuori dal campo visivo del portewllo anteriore della macchina, era come scocciato di quel comportamento, da parte della ragazza. Aria controllò il portafogli, non aveva tanto, in quel momento, pagare quel servizio era difficile.
-Mi scuso. Può veramente aiutare?-
-Non una persona che mi tratta male.-
-Sto chiedendo scusa - a volte il lato 'bambinesco' di Aria usciva fuori a difendere e difendersi dagli altri.
-E va bene. - Prese degli attrezzi, iniziando a lavorare sul motore, era veramente bravo a toccarlo per riparare il riparabile. Dopo un po' indicò di aprire piano il gas, macchina funzionante. - Ecco fatto. Stia attenta a non premere troppo sull'acceleratore, la riparazione è parziale, il motore non potrà andare al massimo della potenza. Le consiglio di controllare presto la macchina se potrà.-
Una cosa di quella persona, che si stava muovendo, era che come era arrivato, stava andando via.
-Come posso ringriaziarla?- Doveva ammetterlo, quel ragazzo, capiva dalla statura e l'età, era stato bravo.
-Nulla. Si figuri.-
-Almeno un caffè.-

Dopo un po' parcheggiato il mezzo, al tavolino fuori la ragazza era lì con quella figura che, scappucciata, mostrava un volto ribelle, anche se aveva dei capelli che ogni tanto sembravano drizzarsi come fili.
-Devo ammettere che la macchina ha ripreso a funzionare. - Aveva un volto familiare, qualcosa che aveva visto da qualche parte. - Mi ricordi qualcuno. -
Il Ragazzo ci pensò. - Anche tu. mi ricordi il professor Montgomery, hai lo stesso taglio di occhi. -
-E' mio padre.-   
-Poche volte mi fanno fare il corso di tuo padre.-
Aria era incuriosita da quella figura, meccanico, anche simpatico. -Come mai ti metti quel cappuccio in testa? - Osservava i suoi capelli corvini leggermente curvi sul finale.
-Odio farmi vedere in faccia. Ho un brutto passato, insomma, non tanto orribile, ma non facile. Ho fatto a botte più volte, per motivi anche futili, per lo più perchè mi stuzzicavano.-
Un ribelle, particolare. La ragazza si sentiva sempre osservata, mentre prendeva da bere con quel volto amichevole.
-Per la macchina dici che dovrò controllarla tanto bene? Mi costerà tanto?-
-Occhio e croce motore più contatti ma mai dire null'altro. A volte questi errori portano conseguenze anche per il resto della macchina, anche se per poco. Ti direi un meccanico che conosco bene, ma di recente non sta passando una bella vita, tra ospedale per la vista o altro. -
-Tu non potresti?- Aria preferiva persone che conosceva a sconosciuti, soprattutto contando le parole, non tanto belle, del ragazzo.
-Difficile. Ti darei il mio numero però dovrei vedere cosa faccio. -
-Va bene.-
Alla fine Greg, aveva detto il suo nome, diede quel suo numero poi andando a pagare quello che avevano preso. Aria osservò il cellulare, un messaggio. Aprì la busta del suo cellulare, fredda quando vide che era un messaggio di A:

'Il tuo nuovo amico sembra simpatico. Un vero peccato che ad accompagnarsi di cattive persone si diventa tali.                 
                                                                         A'


Chiuse il messaggio vedendo Greg arrivare col conto pagato.
-Ho fatto io. Tanto noj mi importa di non spendere.-
-Non dovevi. - Tra il messaggio e la verità Aria non capiva, anche se si sentiva da tempo osservata. Un breve saluto alla macchina andando via. Lo vide rimettersi quel suo cappuccio, quando era di strada, sentendo il motore comunque funzionare. A stava sbagliando, anche se l'aveva visto poco. Capiva che le apparenze erano strane e a volte mentivano.
   
 
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