Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Eeureka    05/07/2017    0 recensioni
– [[ ĸyoυтen ; мιnι long ; ιnтroѕpeттιvo ]] [[ coмpleтa √ ]]
– [[ proвaвιle ooc ; ѕeqυel dι "тнe newѕтarт; dove rιcoмιncιare" ]]
Raggiungere l'età adulta non vuol dire trovare stabilità per l'intera vita. Ci saranno ancora dubbi, incertezze e cambiamenti. Continue esperienze dalle quali si può imparare qualcosa per crescere sempre un po' di più.
– daʟ тeѕтo: « Quindi è vero; qualcosa non va? » domandò inquieto.
« Più o meno » borbottò Kyousuke, appoggiando gli avambracci sulle cosce e ritrovandosi a tu per tu con lo sguardo del suo fidanzato. Si sentì in imbarazzo, si era promesso che non gli avrebbe lasciato vedere la sua agitazione, e credeva di essere bravo a tenere a bada i sentimenti; qualcosa doveva essere andato storto, perché in quell'istante si sentiva vulnerabile e trasparente.
« Okay, senti » esordì insicuro. Le parole si divertivano a saltellare sulla sua gola, a salire fino alla punta della lingua e a scappare indietro quando lui stava per liberarle. L'ansia era palpabile: stava condensando l'aria rendendola pesante e irrespirabile. « È una situazione... complicata. »[...]
"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Nuovo personaggio, Tsurugi Kyousuke, Tsurugi Yuuichi
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Newstart'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The Newstart: nuova vita.





23 Dicembre, 01:23 PM;

Quando Miyu stava per arrivare a credere che non avrebbe mai potuto vantare di avere amici veri, come quelli di cui si legge nei libri e che si vedono nei film prettamente di genere fantastico, la porta del locale si aprì e tutto cambiò.
Miyu aveva svariate amicizie, anzi; sarebbe stato preferibile definirle "conoscenze", perché al di fuori di Tenma non aveva mai instaurato un vero e reciproco sentimento di stima e di affetto con qualcuno. Quando chiacchierava con la gente non si sentiva quasi mai a suo agio e libera di mostrare appieno la sua personalità; ogni frase, gesto e sorriso, veniva ponderata con accuratezza e probabilmente le riusciva naturale solo grazie al corso di teatro che aveva frequentato alle medie.
Il suo hobby preferito ora era quello di importunare i clienti del Newstart, specie se suoi coetanei, mentre di tanto in tanto riusciva a legare qualche fittizia amicizia che nel corso di poco tempo si consumava come la cera di una candela.
Eppure, aver visto Yuuichi, il fratello del suo acerrimo nemico, varcare la porta del fast food, con un sorriso luminoso rivolto esclusivamente a lei, e dopo averlo seguito con gli occhi mentre le si avvicinava, era bastato per far fiorire un barlume di speranza.
« Ehi » disse lui, non appena arrivato a destinazione, senza stancarsi di tenere le labbra spiegate verso l'alto. Miyu ebbe un attimo di smarrimento iniziale, ancora non del tutto convinta che il ragazzo si stesse proprio rivolgendo a lei, dopodiché rispose prontamente con un: « Ehilà~ », il tono allegro e per nulla pregno del nervosismo che in realtà le stava formicolando lungo tutto il corpo.
« Kyousuke è all'università? » attaccò bottone lei, senza lasciare all'altro la possibilità e il tempo per farlo. La domanda le era sorta spontanea, e in quel momento poteva vantare un apparente così perfetta tranquillità che si sarebbe volentieri stretta la mano per congratularsi con se stessa. Non era mai stata una ragazza timida, il suo fare logorroico delle volte diventava il suo punto di forza.
« Già! Sono stato per la maggior parte del tempo a casa oggi, dopodiché ho fatto un giro e ora eccomi qua, come promesso al mio adorabile fratellino » la informò, miscelando le ultime due parole ad una risata, certo che se Kyousuke fosse stato lì lo avrebbe fulminato con uno sguardo all'istante.
Miyu, senza un vero motivo preciso, ridacchiò a sua volta. « Immagino che aspetti che lui arrivi per ordinare, no? » chiese, per impedire che venissero avvolti da un imbarazzante silenzio. Prima che Yuuichi le potesse rispondere Tenma uscì dalla cucina mentre reggeva due vassoi. Intercettò lo sguardo del maggiore degli Tsurugi e deviò il suo percorso verso i clienti per andare a salutarlo, dopodiché sparì fra i tavoli.
Yuuichi restò per un po' fermo a fissare le spalle del castano, poi si ricordò del quesito di Miyu.
« Sì, credo che dovrebbe arrivare a momenti. Solo che... Beh, non mi va di stare seduto tutto solo ad aspettarlo, quindi mi chiedevo se ti andava di fare quattro chiacchiere... Ovviamente se non sei troppo occupata con il lavoro. »
Neanche le sue eccelse abilità da attrice riuscirono a mascherare il rossore che si espanse per le sue gote. Miyu deglutì, colta di sorpresa. Non accadeva spesso che qualcuno le domandasse di chiacchierare, in genere era lei a proporlo alla gente.
Comunque di lavoro da fare non ne aveva, a quell'ora c'era ancora poca gente, sebbene mancasse poco prima che i tavoli si riempissero. Ma fintanto che non era così... Perché non approfittarne?
« Sicuro! Vuoi che ci sediamo? » chiese sentendosi terribilmente idiota subito dopo. Che fine aveva fatto la naturalezza, l'autocontrollo e la tranquillità? Era bastata una proposta così innocente e genuina da parte di quel ragazzo che non si stancava mai di sorridere per spazzare via ogni tentativo di mascherare il suo stato d'animo?
Yuuichi annuì, dopodiché andarono a sedersi in uno dei tanti tavoli.
« Okay! Grazie mille per aver accettato la mia proposta! » la ringraziò mentre prendeva posto di fronte a lei, ora anche lui con le guance picchiettate di rosso. La situazione, beh, era imbarazzante e non lo si poteva negare: ad occhi maliziosi sarebbe parso che Yuuichi ci stesse provando con Miyu, sebbene in realtà lui desiderasse solo un po' di compagnia e non avesse altri fini. Ma era impossibile che tutto quello non risultasse almeno un po' equivoco, e con una leggera vergogna provò ad immaginare che pensieri si stesse facendo di lui la ragazza.
« Non avrei sopportato di restare qui seduto da solo ad aspettare. Sarei sembrato un po' idiota » si affrettò a giustificarsi, prima che un'altra delle sue calde risate riempisse l'aria.
« Nah, dai, non è vero » contestò per rassicurarlo. « Tuo fratello lo faceva sempre quando ancora non st-- si era riappacificato con Tenma » gli rivelò, senza ammettere però che la considerava realmente una cosa strana: insomma, in quanti andavano ad un fast food da soli? Specialmente chi ci veniva per studiare?
Miyu si ricordò che era proprio quello il motivo per cui aveva cominciato a infastidire Kyousuke. Era stata intrigata da quella presenza bizzarra che più volte entrava ed usciva dal locale in completa solitudine. Lo vedeva sempre solitario, di ritorno dall'Università a mangiare lì con un libro in mano, che studiava perennemente e si interrogava sull'identità misteriosa di quel ragazzo.
Era così che aveva attaccato bottone la prima volta, e poi la seconda, e poi la terza fino a divenire la petulante rompi scatole che veniva definita oggi.
« Kyousuke? Kyousuke veniva qui da solo? »
« Già. Cioè, penso per questione di comodità e per la poca voglia di cucinare. Tornava dall'Università e si sedeva in quel tavolo laggiù - e indicò l'oggetto che era strategicamente posizionato in modo da essere quasi nascosto e, per caso, più isolato dagli altri tavoli -, aveva sempre dappresso un libro e lì si metteva a leggere e studiare mentre aspettava il proprio ordine, mentre mangiava, e anche dopo o prima di chiedere il conto » rivelò, col suo fare logorroico. Avrebbe semplicemente potuto fare un cenno del capo e annuire, rispondere con un mero "si" o altro, ma era una chiacchierona e le era parso giusto far saggiare ogni dettaglio anche a Yuuichi.
Nella sua mente si profilò l'immagine del diretto interessato che la accusava di essere un’impicciona che si faceva sempre i fatti degli altri e che poi spettegolava in giro tutte le informazioni che accumulava e per un attimo si chiese se non fosse davvero così dato quel che aveva appena detto a Yuuichi. Liquidò la questione con sé stessa con un’alzata di spalle.
« Kyousuke? Qui? Tutto solo? Solo proprio ogni volta? » domandò allarmato e Miyu si limitò ad annuire. Yuuichi fissò il posto prediletto dal fratello, lo stesso in cui quest'ultimo lo aveva trascinato il giorno prima quando erano venuti a mangiare al locale. Si profilò nella sua mente la scena descritta da Miyu, gli vennero i brividi e fu colto da un improvviso senso di tristezza che si annidò nel suo stomaco e ci restò per il resto della conversazione.
Possibile che suo fratello in un anno non si fosse fatto nessun amico? Okay, era sempre stato un suo problema quello di non essere particolarmente socievole, ma... Gli amici non gli erano mai mancati, aveva avuto spesso la fortuna di trovare persone che lo accettavano per quel che era e con cui man mano imparava ad aprirsi.
Yuuichi ripensò al litigio tra Tsurugi e Tenma alla fine delle medie e si chiese se quello non fosse stato un motivo che aveva portato Kyousuke ad innalzare e fortificare la barriera che lo circondava. Possibile che quel litigio lo avesse segnato tanto profondamente? Come poteva credere che si trattasse di una semplice discussione stupida come gli era stato raccontato?
Miyu si accorse dello sguardo velato dalla tristezza di Yuuichi e cercò subito di rimediare. « Io ci ho provato a fare amicizia con lui, ma non è proprio andata come speravo. » Lo disse con un po' di disagio, fissando da sotto il tavolo le punte dei suoi piedi muoversi con nervosismo.
Il motivo per cui si era avvicinata a Kyousuke era per mera curiosità: una curiosità insolita che provava da sempre nei confronti delle persone, e che la spingeva a cercare di insinuarsi nella loro vita per conoscerle e analizzarle meglio. Le piaceva confrontare aspetti e caratteri differenti, e Kyousuke era senza dubbio l'individuo più strano mai incontrato fino a quel punto. Come avrebbe potuto non invadere il percorso della sua esistenza bizzarra? Inoltre, appena lo aveva visto solo, aveva compreso quanto triste si potesse sentire - del resto anche lei era nella stessa situazione - e aveva provato quasi seriamente a instaurare un rapporto di amicizia per compensare alla mancanza di compagnia di entrambi. I suoi tentativi però alla fine erano falliti tutti quanti, e aveva sempre più iniziato ad avvicinarsi a Kyousuke semplicemente per prenderlo un po' in giro e fargli, anche se non nel modo più corretto, comunque un po' di compagnia deridendolo. Non lo faceva per cattiveria, voleva solo vederlo reagire una volta tanto, non sopportava di vederlo passivo dinanzi ad ogni avvenimento della sua vita.
Questo finché non le si era presentata l'occasione perfetta: l'arrivo di un ragazzino al locale che diceva di aver giocato in passato alle medie alla Raimon Jr hight (coincidenza con una delle informazioni che era riuscita a estrapolare dalle conversazioni con Kyousuke). Tenma era un ragazzo allegro e solare, che però covava dentro di sé una certa tristezza.
Insomma, Miyu aveva modo di risolvere due problemi in una sola volta. Però non poteva ancora saperlo che i due si conoscessero, Miyu non sapeva che di lì a poco avrebbe visto i pezzi di una vita passata e distrutta saldarsi nuovamente fra loro. Scoprire che Kyousuke e Tenma si conoscevano già era stato sensazionale.
« E invece dopo essersi riappacificato con Tenma? »
Miyu cominciò a sentirsi un’informatrice e si rese conto che sapeva davvero più cose di quelle che doveva sapere. Il fatto che osservasse così tanto le persone era disturbante... Anche se Yuuichi non sembrava averci fatto caso, troppo preoccupato per il fratello.
« Ha continuato a venire dopo l'Università, ma molto più frequentemente per vedere il suo "amico" » calcò volutamente la parola ma si sentì poco soddisfatta di non ritrovarsi addosso un’occhiataccia da Kyousuke. « i libri li guardava sempre meno e sembrava più sorridente » disse. « E qualche volta mi è capitato anche di vederlo con altra gente, credo che fossero compagni di squadra di Tenma. » rivelò. E il fatto che sapesse anche di più di tutto ciò sconvolse anche lei.
Yuuichi si rasserenò, e tornò a sorridere luminoso come prima.
« Capisco, ne sono lieto. Sai, Tenma era molto importante per lui. Sono quasi sempre stati grandi amici. » disse, con gratitudine.
« Sì, lo so, e si vede quanto i due tengano l'uno all'altro. » anche questa volta scandì per bene ogni parola, alludendo al vero rapporto che c'era tra Matsukaze e il minore degli Tsurugi, ma Yuuichi sembrò non notare nulla di sospetto né farsi domande.
« In compagnia di ragazze non l'hai mai visto, eh? » chiese invece ridendo. E Miyu rise a sua volta per poi rispondere con la più pura verità e un'espressione incredibilmente seria. « No, mi spiace. » E presto capirai anche il perché, pensò, ricordandosi del fantomatico piano attuato da Kyousuke da quando Yuuichi era arrivato a Tokyo. Poi, per non dare l'impressione di sapere troppo (anche se Yuuichi non si era accorto di tutto quel che aveva provato a insinuare) spiegò: « Se uscisse con una ragazza certamente non la porterebbe qui, dato la scarsa opinione che ha di me... »
Si finse più triste di quello che era sperando che Yuuichi la consolasse e le donasse attenzioni. Anche se da un lato c'era da sempre rimasta male sul serio per gli epiteti con cui la definiva Kyousuke, dall'altro lato ormai cominciavano a non farle più effetto.
« Oh, beh... » cominciò Yuuichi, guardandola sinceramente dispiaciuto « Mi dispiace davvero. E, non voglio assolutamente giustificarlo per questo, ma Miyu, tu mi sembri una buona osservatrice » quella frase le fece un po' male « quindi, forse avrai notato che mio fratello, beh... Non è proprio la persona più socievole del mondo. Si chiude spesso in sé stesso e ci vuole un po' per entrare in simbiosi con lui. Se ti può consolare sono certo che presto gli passerà. Anzi, sono sicuro che non pensa davvero quel che dice. »
Miyu annuì inespressiva. Nessuna di quelle parole la confortò, solo quando alzò gli occhi e vide il sorriso sincero di Yuuichi si sentì un po' meglio.
« Sì, lo penso anch'io » disse senza crederci neanche un po'.
Yuuichi la faceva sentire a suo agio, anche fin troppo, poiché era una persona estremamente gentile. Era anche un buon ascoltatore, proprio come lei, e Miyu si chiese per un attimo se fossero simili anche sotto un altro aspetto: se anche lui come lei recitasse da così tanto tempo da far apparire ogni sorriso naturale e sincero. In quel caso, però, Yuuichi si era cucito addosso un personaggio migliore del suo, sicuramente meno insopportabile.
Lo guardò negli occhi per qualche secondo, e arrivo alla conclusione che no, non era possibile che lui stesse recitando. Lui era davvero così, per questo era migliore di lei.

.


***


23 Dicembre, 02:07 PM;

La giornata prima era stata una delle più difficili della sua vita. Kyousuke si aspettava che l'arrivo di suo fratello gli avrebbe richiesto tanto impegno... Ma non credeva così tanto.
Da mattina a sera non avevano fatto altro che andare da un luogo a l'altro, a gironzolare per la città, e quando erano finalmente rientrati tra le mura di casa era scoppiata una discussione con argomento il futuro di Kyousuke: sul perché quest'ultimo stesse studiando medicina anziché giocare a calcio.
Insomma, per essere il primo giorno passato assieme, come inizio non c'era male: solo la giornata più pesante che avesse mai affrontato prima. E il fatto che si trattasse solo della prima su tante altre lo portava a una precoce crisi di nervi.
E neanche la seconda giornata era partita molto bene. A colazione c'era stato il silenzio totale, interrotto solo di tanto in tanto da Yuuichi che cercava – e falliva – di attaccare bottone. Dopodiché nulla. Essendo finito il weekend Kyousuke doveva recarsi all'università; e così aveva fatto, lasciando suo fratello solo a casa dicendogli che poteva fare quel che voleva e che si sarebbero incontrati per pranzo al Newstart.
Kyousuke si sentiva in colpa per aver abbandonato per mezza giornata suo fratello, come se avesse lasciato in mezzo alla strada un bambino piccolo e gli avesse detto di cavarsela da solo da lì in poi. Sebbene fosse un paragone del tutto scorretto, l'aspirante medico aveva ancora impressa nella mente l'immagine di uno Yuuichi indifeso, sulla sedia rotelle, che era stato lontano da una vita "normale" in cui passeggiare per la città è all'ordine del giorno per troppo tempo.
Mentre era all'università non aveva smesso di pensare a lui, e spesso gli erano sorti impertinenti dubbi come "ma riuscirà ad arrivare al Newstart?" ,"E se si perde?" ,"E se è ancora stanco per ieri?".
E anche mentre meccanicamente si dirigeva al locale, non riusciva a far prendere alla sua mente una direzione diversa da quella. Non era mai stato il tipo da farsi tante paranoie, neanche su persone a cui teneva come suo fratello: che fossero lo stress e la stanchezza a giocargli brutti scherzi?
I suoi pensieri cessarono solo quando varcò la soglia del fast food, e il tintinnio del campanellino lo costrinse a tornare nel mondo reale.
Alla ricerca di risposte ai suoi dubbi, la prima cosa che fece fu guardarsi attorno, ma, non appena i suoi occhi incrociarono la figura di Yuuichi, si sentì tutt'altro che rassicurato.
Kyousuke si ritrovò ad osservare una scena spiacevole ed irritante. Storse il naso, mentre le sue sopracciglia si corrugarono, alla vista di Miyu che chiacchierava allegramente con suo fratello.
Nella sua mente aveva immaginato che mandare Yuuichi da solo al Newstart equivaleva a tanti pericoli di diversa gravità... Ma a quanto pareva proprio il peggiore non lo aveva considerato. Non osò immaginare di cosa i due stessero parlando, e quante verità intime sulla sua vita Miyu fosse riuscita ad estrapolare dalle labbra di suo fratello.
Deglutì. Non poteva lasciare che continuassero così.
Ma si poteva sapere per quale motivo le persone che più gli erano care dovevano fare amicizia con la ragazza che meno sopportava in assoluto?
Stava per dirigersi direttamente da loro, quando una zazzera castana gli sbucò davanti.
« Kyoucchan! » Urlò Tenma prima di gettargli le braccia al collo per stringerlo in uno dei suoi abbracci soffocanti e che avevano sempre il potere di coglierlo così tanto di sorpresa da arrivare a farlo spaventare. Kyousuke si ritrovò ad ansimare per un po', ma quando ritrovò le forze allontanò subito il ragazzo da lui.
« Tenma! » urlò a sua volta. Solo che il suo non era affatto un modo per ricambiare il saluto o un esclamazione di gioia; era un tono di rimprovero quello che aveva usato.
Non che fosse arrabbiato con Tenma perché lo aveva abbracciato, anzi, i suoi abbracci gli erano mancati moltissimo (sebbene non li ricevesse da solo due giorni e neanche), ma... Era appena stato distolto da una faccenda molto urgente per colpa del castano.
Tenma lo squadrò con aria dispiaciuta e occhi colpevoli, poi chiese: « Tutto bene, Kyousuke? » con una nota di perplessità.
Si aspettava di ricevere una risposta, ma questo non accadde. Ebbe giusto il tempo di osservare l'espressione corrucciata del suo ragazzo guardare in qualche punto che lui non riusciva ad identificare, prima che Kyousuke andasse spedito verso zona dei tavoli.
« Oh » gli uscì dalle labbra non appena si accorse che, precisamente, il suo Tsurugi si dirigeva dove erano seduti Miyu e Yuuichi a chiacchierare.
Si mise a correre dietro al suo ragazzo.
« Eddai, non puoi prendertela con Miyu per tutto. Non sta facendo niente di male! » gridò afferrando il blu per la manica. Quest'ultimo si focalizzò sul viso di Tenma giusto il tempo per lanciargli un occhiataccia, prima di riprendere il suo cammino.
Matsukaze sospirò disperato, poi seguì Kyousuke.

***


Proprio quando stavano per cambiare argomento, i due si dovettero fermare per via del viso imbronciato che comparì di fronte al loro tavolo.
« Kyousuke! » lo salutò allegro Yuuichi, sorvolando sull'espressione per niente pacifica che suo fratello aveva in volto.
« Ehilà! » disse Miyu, sorridendo come se fosse felice di vedere un amico.
Kyousuke sapeva però che quel falso sorriso aveva il mero scopo di farlo arrabbiare ancora di più. Avrebbe voluto iniziare ad urlare contro tutto e tutti, ma il suo carattere composto e il contegno che gli rimaneva glielo impedirono. Senza contare che le facce innocenti dei suoi obbiettivi lo avrebbero fatto apparire come un esaurito mentale.
« Ehi » si limitò a dire mettendoci più entusiasmo che poteva. La cosa positiva fu che non risultò atono e apatico, la cosa negativa fu che con quel tono di voce rivelò la sua stizza.
Miyu soffocò una risata e gli sorrise di nuovo, ma stavolta con malizia. Kyousuke la odiò ancora di più.
Yuuichi e Tenma assistettero alla scena con sguardi perplessi.
D'un tratto Miyu si alzò di colpo dal tavolo. « Bene! » urlò a gran voce, mostrando un improvviso eccesso di felicità che, Kyousuke lo sapeva, non preannunciava nulla di buono.
« Yuuichi, tuo fratello è arrivato! Ti lascio a lui~ » disse sorridendo educatamente al suo interlocutore.
« Grazie mille per la compagnia Miyu, mi ha fatto piacere chiacchierare con te! » fece Yuuichi, prima che la ragazza si potesse allontanare. Kyousuke cercò di calmare la rabbia con una serie di respiri profondi.
« Davvero? Aaaw~ ne sono davvero felice! Magari potremo sentirci ancora! » nel dirlo, Miyu, sebbene fosse rivolta a Yuuichi, guardò con la coda dell'occhio Kyousuke. « Che ne diresti... » e fece una lunga pausa, intenta ad osservare le reazioni dell'aspirante medico. « Se ci vedessimo qualche volta? Anche questo pomeriggio, o quando vuoi, cioè-- » Si mise una mano davanti alla bocca e guardò di lato vagamente imbarazzata. In realtà la mano era per coprire il sorriso divertito e di scherno con il quale stava guardando Kyousuke. E quest'ultimo indossava un'espressione più che epica: qualcosa che ricordava il suo sguardo irritato misto a quello incredulo, ma decisamente più marcato, tanto da farlo apparire come qualcuno in prossimità di perdere il controllo e iniziare ad urlare.
Eppure il ragazzo si limitò a fare un grande e profondo respiro per darsi una calmata, pregando con gli occhi Yuuichi affinché non accettasse l'invito.
« C-Cioè... » continuò Miyu imbarazzata - e questa volta lo era davvero, dato che la risposta di Yuuichi ci stava mettendo un po' troppo ad arrivare. « Sempre se vuoi, e sempre se questo non ti porta via tempo prezioso che potresti trascorrere con tuo fratello. »
Kyousuke alzò gli occhi al cielo. Quanto poteva essere falsa e ipocrita quella ragazza?
« Ma sì, certo! Perché no? »
« Cosa? » urlarono all'unisono Kyousuke e Tenma.
« Fantastico! » esclamò invece Miyu, prima di rendersi conto di essere risultata fin troppo felice. Sì, era felice che Yuuichi avesse accettato la sua proposta, ma lo era per diversi motivi, tra cui quello di essere riuscita ad irritare Kyousuke era il meno importante.
« Anche questo pomeriggio dovrebbe andare bene! » disse Yuuichi. « Cioè, se a te non dispiace Kyousuke. Così potrai dedicati allo studio » concluse. E se non lo avesse fatto con espressione più che sincera Kyousuke sarebbe stato tentato di chiedergli se lo stesse prendendo in giro. Okay che aveva bisogno di rimettersi in pari con lo studio, ma era pronto ad accettare un altro brutto voto anziché lasciare suo fratello tra le fauci di Miyu. Di quella ragazza proprio non riusciva a fidarsi. Più e più volte gli aveva dato dimostrazione del suo essere di tutto fuorché una brava persona. Agiva per compiacere gli altri e per compiacere se stessa, faceva di tutto per sentirsi amata, mai esitando a coprirsi il viso con maschere che non le appartenevano.
« Già. Allo studio. » Miyu calcò particolarmente quelle parole. Kyousuke non ne comprese il motivo.
« Oppure potresti allenarti con me! » si insinuò Tenma. Kyousuke gli lanciò un'altra occhiataccia.
Osservò le persone che lo circondavano, soffermandosi con orrore sui sorrisi caratteristici che indossavano: Miyu era divertita, Tenma entusiasta e Yuuichi sinceramente felice.
« Non posso crederci » rivelò esasperato mettendosi le mani tra i capelli. Quella situazione poteva diventare più contorta e complicata di così?



***

23 Dicembre, 02;34 PM.

« Si può sapere che ti salta in mente?! » proruppe Kyousuke entrando nella cucina del locale di seguito a Miyu, come se ne avesse avuto il permesso e facesse parte dello staff, ignorando completamente il cartello appostato davanti alla porta che recitava a caratteri cubitali "Vietato l'accesso". Proprio per questo non era mai entrato lì prima d'ora, ma adesso necessitava urgentemente di scambiare quattro chiacchiere con la ragazza, e una volta che Yuuichi se n'era andato in bagno gli era parsa l'occasione perfetta per farlo.
Alcuni dipendenti intenti a cucinare lo guardarono storto, ma lui se ne fregò e proseguì diritto fino ad afferrare la spalla della ragazza per farla voltare.
Miyu aveva un sorriso più sgargiante del solito. « Mh? Dici a me? Non riesco proprio a capire di che tu stia parlando~ » disse facendo spallucce.
Kyousuke delle volte aveva degli istinti omicidi e tendenze violente verso il genere umano, ma riusciva sempre a sopprimere tutto. Proprio mai aveva trovato qualcuno capace di farlo arrabbiare tanto. E, insomma, lui era fidanzato con Tenma, il ragazzo certamente meno silenzioso e più rompipalle della storia. Gli avrebbero dovuto dare un premio per la sua pazienza, soprattutto per essere riuscito a resistere alla voglia di urlare in faccia a Miyu i peggiori insulti.
« Oh, non fare la finta tonta. Lo sai di cosa sto parlando. Diamine, perché ci provi con mio fratello? La vuoi piantare o no di cercare di simpatizzare con le poche persone con cui mi trovo bene? SMETTILA di approfittare della gentilezza degli altri. »
Miyu sentì qualcosa raschiarle la gola, un groppo che le impedì di parlare. Le sue guance si fecero calde, perse il sorriso e tutta la sicurezza, e alcune lacrime iniziarono a solleticargli gli occhi.
« Kyousuke, sai una cosa? Sei davvero un deficiente! » Fu il suo turnò di urlare, ignorando gli sguardi sconvolti e confusi che stavano lanciando loro i ragazzi che lavoravano in cucina.
« Io provo ad aiutarti e tu-- »
« Aiutarmi? Come diamine pensi di aiutarmi così? Divertendoti ad incasinarmi la vita? » Fu l'ultima frase urlata da parte di Kyousuke, che, accortosi di come si stava comportando si fermò di colpo. Calò il silenzio, ma non aveva intenzione di chiedere scusa, non ne aveva il motivo.
« Okay, sì. » Miyu prese un profondo respiro. « È vero, la tua espressione in quel momento era esilarante, ma non l'ho fatto solo per quello » rivelò, dandosi una calmata anche lei.
« Pff. Certo, come no. E perché l'avresti fatto? Sentiamo? » domandò Kyousuke con un sorrisetto scettico.
Miyu, alla vista di ciò, si riempì di nuovo di rabbia.
« Forse così potrai finalmente dedicarti un po' a Tenma? Non so se ti rendi conto che il piano che hai elaborato non ha un cazzo di senso, e che l'hai fatto solo stare male senza motivo. Sei tu che hai incasinato la vita a lui, non io a te. Lui non ti avrebbe buttato fuori casa se fosse successo qualcosa del genere! E se io distraggo Yuuichi tu avrai un po' di tempo da passare col tuo ragazzo per farti perdonare come si deve » concluse, con tutta l'ira che aveva trattenuto dentro di sé da tempo. Ma non pianse, il suo orgoglio non glielo permise. Miyu con quel rimprovero semplicemente si vendicò per tutti gli epiteti negativi che le erano stati attribuiti, reclamando di essere accettata così com'era dal mondo.
Kyousuke non trovò nessun modo per controbattere.








{{ blaterazioni. }
Ci si avvicina alla fine, e Miyu e Kyousuke al solito vanno d'amore e d'accordo(?)
Poca KyouTen questa volta, ma mi farò perdonare con il prossimo capitolo.♥
Spero che la storia vi stia piacendo, e ringrazio chi sta continuando a seguirla!
Saluti,
Eeureka
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Eeureka