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Autore: Ayumi Yoshida    13/06/2009    2 recensioni
Antonella strinse le labbra con gli occhi ridotti a due fessure e alzò un braccio teatralmente. E fu proprio Matias che guardò prima di incominciare il suo show.
Quella sera gli avrebbe fatto capire una cosa molto importante.

L'esibizione delle Divine la sera dell’ultimo atto della sfida per il musical secondo me.
Genere: Song-fic, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Matias Beltràn, Patricia Díaz Rivarola
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regina del dramma

by Ayumi Yoshida
Canzone: The Best Damn Thing - Avril Lavigne
I personaggi non sono miei - purtroppo! - e non sono utilizzati a scopo di lucro.

 

Let me hear you say hey hey hey
Alright, now let me hear you say hey hey ho

 

“Forza, ragazze! Mostriamo loro cosa sappiamo fare!”

Antonella ghignò piano e si mise al centro del palco, dove un solitario occhio di bue la investiva completamente con la sua luce giallognola.

Pia roteò gli occhi senza neanche cercare di nasconderlo, irritata: detestava quando la sua amica faceva in modo di trovarsi al centro dell’attenzione, cioè sempre. Non riusciva a fingere e a sopportare ancora la creatrice delle Divine, ma non poteva lasciare il gruppo: quello era il suo trampolino di lancio per il successo.

Fece un passo avanti e si mise anche lei in posizione, mentre Antonella godeva di ogni singolo viso della immensa platea della Pretty Land School of Arts: era la sera dell’ultimo atto della sfida per il musical contro le Popolari – rabbrividì soltanto a sfiorarne il nome con i pensieri – e c’erano proprio tutti. Genitori, parenti, amici: tutti erano accorsi per conoscere il nome dei vincitori.

Lo sguardo della ragazza si fermò in particolare sul fondo della platea, dove alcuni ragazzi bisbigliavano concitati: i membri del gruppo delle Popolari cercavano di rifinire all’ultimo momento i dettagli mancanti dell’esibizione.

Sfigati” sibilò acidamente a mezza voce, incanalando tutto l’odio che nutriva per loro tra le labbra. Tra di essi c’era anche Matias, come gli altri impegnato nella discussione, una mano sulla spalla di Patty.

Era passato molto tempo da quando Patty era entrata, non voluta, nella sua vita e si era messa tra lei e Matias, ma ancora non riusciva ad accettare che il ragazzo l’avesse mollata per andare con quella.

Antonella strinse le labbra con gli occhi ridotti a due fessure e alzò un braccio teatralmente. E fu proprio Matias che guardò prima di incominciare il suo show.

Quella sera gli avrebbe fatto capire una cosa molto importante.

“Let me hear you scream loud!” urlò con voce piena.

All’improvviso tutte le braccia sul palco si alzarono e le mani cominciarono a battere un ritmo assordante, unendosi a cori di “hey” e di “oh”.

La regina delle Divine prese a ballare un appassionato flamenco, battendo i piedi sul legno del pavimento così forte da far sembrare di volerlo sfondare.

Attraversò in questo modo l’intero palco in lunghezza, facendo ondeggiare la lunga gonna di velo dorato, e, giunta vicino al sipario, si fermò battendo forte le mani.

Guardò di nuovo tra il pubblico, buttando indietro la testa: Matias la stava guardando. Era riuscita a catturare la sua attenzione.

Batté di nuovo un piede sul pavimento e con un gesto fluido si scostò un ciuffo di capelli dalla fronte, regalando al pubblico sorrisi larghi e falsi. Poi, non appena la base musicale si diffuse nella sala, cominciò a cantare appassionatamente, guardando fisso Matias.

Il ragazzo aveva un’espressione imperscrutabile.

Dietro Antonella, ormai nell’ombra, gli altri membri del gruppo muovevano spalle e bacino a ritmo delle percussioni del brano.

 

Where are the hopes, where are the dreams
My Cinderella story scene
When do you think they'll finally see


La Divina oscillò il bacino piegandosi lievemente sulle ginocchia, poi ritornò salda sui piedi. Passò il microfono nell’altra mano e si avvicinò di più al ciglio del palco.

Portandosi una mano al petto, ritornò a guardare la platea.

Il suo sguardo si posò prima su sua madre Bianca, seduta in prima fila con le sopracciglia aggrottate e l’espressione sdegnata, poi di nuovo sul fondo della sala, dove Leandro e Carmen incoraggiavano i membri delle Popolari con grandi sorrisi.

Antonella sentì la rabbia montarle alla testa per la milionesima volta: quella Patty aveva rovinato non solo la sua vita, ma anche quella di sua madre, portandole via Leandro, che da quando era arrivata a Buenos Aires non faceva che pensare a lei.

La odiava profondamente, la disprezzava.

Patty le aveva portato via Matias, aveva spento tutte le sue speranze, fatto crollare miseramente i suoi sogni. Era riuscita a conquistarsi la fiducia di tutti in poco tempo, persino ad occupare un posto nel cuore del ragazzo, le aveva rubato la scena. Aveva profanato il suo happy ending e tutti i suoi piani.

Ma quella sera la sua scena e il suo happy ending se li sarebbe ripresi.

A tutti i costi.

That you're not not not gonna get any better
You won't won't won't you won't get rid of me never
Like it or not even though she's a lot like me
We're not the same

 

Lei era la migliore, la più brava nel canto e nel ballo, la più bella.

Lei aveva i vestiti più favolosi, i capelli sempre in piega, i denti e il trucco perfetti.

Lei era divina.

Non come quella Patty, un cumulo di noia e di bruttezza agghiacciante.

Matias si sarebbe presto stancato di lei e sarebbe ritornato sui suoi passi, scegliendo l’unica ragazza adatta a lui, la regina dello spettacolo. Nel frattempo, Antonella avrebbe cercato di far scorrere più veloce il tempo.

Il ragazzo non si sarebbe mai sbarazzato di lei. La ragazza sarebbe diventata la sua ombra, avrebbe peggiorato le cose con Patty abbracciandolo, accarezzandolo, sfiorandolo, baciandolo, non abbandonandolo mai e manovrando le cose a suo piacimento.

Gli avrebbe dimostrato che stare con lei era il meglio, perché lui era il migliore e lei la migliore, e mostrato tutte le cose che con Patty non avrebbe mai potuto fare.

Avrebbe provato che lei e quella campagnola non avevano niente in comune, niente.

Perché Antonella era diversa da Patty, molto diversa.

Lei era divina; Patty, invece, era oscena.

In una parola, avrebbe fatto pagare molto caro a Matias l’abbandono.

And yeah yeah yeah I'm a lot to handle
You don't know trouble but I'm a hell of a scandal
Me I'm a scene I'm a drama queen
I'm the best damn thing that your eyes have ever seen

 

Un ghigno le nacque spontaneo sulle labbra, mentre muoveva le spalle e pianificava tutto nei minimi dettagli.

Aveva voglia di scoppiare a ridere ferocemente: Matias e la campagnola continuavano a chiacchierare, ignari, mentre lei progettava la loro fine.

Era estremamente divertente.

Caterina fissò interrogativa Pia, che ricambiò il suo sguardo con la stessa espressione. Non avevano mai visto Antonella ridere in quel modo sul palco.

Era fortemente irrispettosa dei pareri e dei sentimenti altrui, ma non era così stupida da attirarsi addosso le ire degli insegnanti proprio la sera dello spettacolo, sul palco.

Stava accadendo qualcosa.

Le due ragazze eseguirono una piroetta e, ferme sul palco, si concentrarono di nuovo sulla coreografia. Non potevano distrarsi per nessun motivo, quella sera.

Ne andava del loro onore.

Saltellando, la regina delle Divine ritornò su un lato del palco e chiuse gli occhi. Immediatamente un faretto rosso la riempì di luce, creando buio tutto attorno, sul palco e in platea.

Era arrivata al punto più vivo della canzone, che doveva interpretare a piena voce e senza incertezze per chiudere l’esibizione alla perfezione.

Fece un respiro e riattaccò, riaprendo gli occhi.

Cantava a voce altissima, alzando la tonalità della canzone ulteriormente ad ogni parola. La sua gonna dorata continuava ad oscillare sfiorando il pavimento.

Alcuni membri delle Popolari, con una smorfia, si portarono le mani alle orecchie: la voce di Antonella era ormai divenuta assordante e fastidiosa, anche a causa dell’eco prodotta dalla sala. Matias era uno di quelli.

La Divina se ne accorse, ma non riuscì ad irritarsi, anzi sogghignò ancora: il futuro prossimo le appariva splendido, ormai, e del presente non le importava affatto.

Matias era ad un passo da lei.

Per lui sarebbe diventata come la sua voce: fastidiosa, difficile da sopportare, ma comunque appiccicosa, per potergli stare sempre accanto e cominciare a rovinare il suo rapporto con Patty.

Poi avrebbe inventato qualche bugia, una delle sue a cui il ragazzo credeva sempre, l’avrebbe recitata con convinzione, avrebbe causato un casino così grosso da non poter essere più risolto e così il loro rapporto si sarebbe distrutto, dissolto.

“Dopotutto, io sono l’imperatrice della scena, la regina del dramma” pensò scrutando ancora il pubblico e rivolgendo a sua madre un sorriso furbesco. “Non ce nulla che non possa fare.”

Bianca ricambiò, distendendo finalmente i lineamenti del viso e concentrandosi completamente sull’ultimo assolo di sua figlia, la ragazza più avvenente e maligna dell’intero universo.

Antonella pronunciò l’ultima rima della sua canzone e dischiuse le labbra in un falso sorriso. Applausi cominciarono a scrosciare da ogni parte della sala; Matias ancora la guardava, l’espressione indecifrabile.

La Divina gli fece l’occhiolino e cominciò a sghignazzare.

La regina del dramma aveva finalmente completato il suo piano e nulla l’avrebbe più fermata.

*^*^*




Buon pomeriggio a tutti!
Sono nuova in questa sezione, ma spero di poter intervenire più spesso. Ormai mi sono appassionata a questa serie e non vedo l'ora di poter scrivere qualche altra cosa!
Riguardo la fic, avrei qualche nota: l'ho cominciata a scrivere qualche giorno fa, prima di vedere l'esibizione vera e propria a tutto ciò che è accaduto dopo, quindi l'ho immaginata in un modo del tutto diverso, come avete potuto leggere (ho cominciato a seguire Il mondo di Patty su Italia 1, quindi sono ancora un pò indietro).
Credo possa essere considerata più che altro come un "viaggio" nella testa di Antonella. Mi hanno sempre affascinato i personaggi come lei e mi piace molto analizzarli. Spero di esserci riuscita e spero anche che la fic possa esservi piaciuta almeno un pò ^^

Mi farebbe piacere ricevere dei pareri, positivi o negativi non importa, purché siano costruttivi. ^^

Un bacio, spero di rivedervi presto!
Ayumi




   
 
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