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Autore: Lady_Michi1    06/07/2017    10 recensioni
...Lei era lì con la sua arrogante bellezza...decise di svestire i panni dell' attendente, dell' amico, del fratello, un' unica occasione da cogliere e poi scomparire per sempre dalla sua vita...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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In occasione della messa in onda degli ultimi tragici episodi di Lady Oscar,
un tributo all' eterno amore tra Oscar ed Andre

Palazzo Jarjayes - Febbraio 1788

- " Andre, invece di perdere tempo a bere, porta il vassoio a madamigella Oscar ! " - 
ordinò contrita Nanny al nipote, tranquillamente bivaccato sulla sedia in cucina,
- " Vado nonna. " - 
sbuffò alzandosi di malavoglia Andre, prese il vassoio con la cioccolata calda e s' incamminò al piano superiore, ultimamente
gli pesava trovarsi solo con Oscar.
Gli era sempre più arduo mascherare i sentimenti dettati dal cuore e soffriva nel vederla perdutamente innamorata del Conte di
Fersen.
Era affascinante, di classe sociale elevata e di grande cultura, tutte le donne della Corte avevano un debole per lui seppur fosse 
chiaro che egli avesse occhi solamente per la Regina Maria Antonietta.
Non sono forse le imprese impossibili le più ambite e desiderate ?
Ed aveva tentato quell' impresa Oscar, entrare nel cuore di Fersen, ne era uscita sconfitta a tal punto da rinunciare al suo ruolo di
Colonnello della Guardia Reale, per non incombere in imbarazzanti incontri col bel Conte, sempre più presente a Versailles.
Andre aveva assistito inerme al  dolore del rifiuto, arrovellandosi per l' impossibilità di portarle conforto e ciò era dovuto unicamente 
al proprio rango che inesorabilmente lo relegava al solo ruolo di attendente.

La musica del pianoforte riempiva l' aria, una struggente melodia che da qualche settimana seguitava a suonare esprimendo tutta 
l' angoscia e l' insoddisfazione per il proprio essere.
Giunse alla porta e con misurata decisione bussò due volte, con discrezione varcò la soglia appoggiando il vassoio sul tavolino.
- " Ti ho portato la cioccolata Oscar, se non ti serve altro io mi ritiro. " - 
le disse come ogni sera, da anni, la medesima frase di circostanza che separava il nobile dal servitore.
- " Resta Andre, ti devo parlare. " - 
gli chiese spostando l' attenzione dal pianoforte, avvicinandosi a lui,
- " Ecco vedi, io ho deciso di vivere la mia vita come un uomo quindi non avrò più bisogno di te come attendente ! " - 
una frase secca, asciutta, che non dava scampo in un batter di ciglia lui veniva strappato al suo ruolo, allontanandosi definitivamente
dalla vita di Oscar,a causa del Conte svedese.
Si stava illudendo di cancellare gli ultimi avvenimenti semplicemente nascondendosi, fuggendo ad una realtà che l' aveva ferita,
seguitando nella menzogna che l' accompagnava da tutta la vita.
Andre con un ultimo accorato appello del suo cuore le disse : 
- " Per quanto tu possa fare, ricordati che una rosa sarà sempre una rosa ch' essa sia bianca o rossa ! Una rosa non sarà mai un lillà ! " - 
Oscar si voltò di scatto con gli occhi colmi di disappunto, con una semplice frase Andre aveva colto nel segno e messo a nudo tutta la
sua sofferenza dalla quale stava fuggendo e colta dalla rabbia, lo prese con ambedue le mani, per il colletto della camicia,
- " Cosa vorresti dire ? Che rimarrò sempre una donna vulnerabile per quanto possa fare ? " - 
gli gridò a pochi centimetri dal viso e lui decise di non infierire oltre mentre il suo cuore gridava tutto l' amore che provava per lei.
Forse sarebbe stato il loro ultimo incontro, lei era lì con la sua arrogante bellezza, il profumo di lavanda lo inebriava e per un momento
decise di svestire i panni dell' attendente, dell' amico, del fratello, un' unica occasione da cogliere e poi scomparire per sempre dalla sua vita.
Le bloccò le braccia affondando le labbra su quelle morbide ed inviolate di Oscar, un bacio disperato, uno solo, per il quale valeva la pena
di vivere, valeva la pena di morire.
La trascinò sul letto ed ammaliato dal calore del suo corpo e della sua bocca, pretese di più , insinuando la lingua cercando la sua umida
ed inesperta, stuzzicandola, inseguendola, compiendo giochi nuovi ed audaci ai quale Oscar rispose con ugual fervore.
Andre avvertì il corpo di lei divenire arrendevole, ammorbidendo il contatto e colto dalla sorpresa, si staccò dalla sua bocca guardandola 
con stupore,
Oscar aveva gli occhi lucidi ed il viso imporporato, lo guardava con lo stesso stupore ed imbarazzo, alzò la mano accarezzandogli il viso
sussurrando : 
- " Cosa vuoi dimostrare, che sono solo una donna e tu un uomo ? " - 
Andre prese il coraggio e le confessò :
- " No Oscar è solo il mio modo per dirti addio per sempre.Ti sono stato vicino per vent' anni ed ho provato dell' affetto per te, solo per te. 
Ti amo Oscar, credo di averti sempre amata. " - 
Oscar sgranò gli occhi mentre lacrime di felicità scendevano sul cuscino,
- " Davvero Andre ? Perchè non me l' hai mai detto ? " - 
gli chiese con dolcezza,
- " Perchè non posso aspirare a te, il mio rango inferiore non mi permetterebbe di chiedere la tua mano..." - 
rispose con sincerità,
- " È molto tempo che non ti vedo più solo come un fratello ma il tuo distacco non mi ha dato modo di sperare . Ho sempre pensato
non fossi interessato ad una come me : non sono del tutto un uomo ma neppure una donna ! " - 
confessò Oscar con tristezza,
- " Ma cosa dici Oscar ? Sei la donna più bella mai esistita ma...il Conte di Fersen ? " - 
- " Con lui cercavo di dimenticare te. " - 
affermò Oscar,
- " Amore mio. " - 
sorrise, ancora incredulo Andre e baciando nuovamente la donna, scivolò lungo il collo ed ostacolato dalla camicia, colto dalla bramosia
la strappò , seguitando il suo percorso lambendole i capezzoli inturgiditi.

Sbarazzati degli ultimi indumenti, fecero aderire i corpi nudi e quando la mano audace di Andre raggiunse il piacere umido di Oscar, fu 
estasi per entrambi.
- " Fermami adesso Oscar oppure non riuscirò più a farlo. " - 
le sussurrò trai baci roventi,
- " Non fermarti Andre, rendimi tua moglie, sono tua. " - 
al suono di quelle parole Andre non riuscì a trattenersi affondando le labbra tra le pieghe segrete pronte per accoglierlo e quando in 
Oscar esplose l' orgasmo, Andre scivolò dolcemente in lei infrangendo per sempre quel limite imposto dai loro ranghi differenti.
Stanchi ed abbracciati stretti sul letto sfatto, Andre le accarezzava i capelli morbidi posandole teneri baci.
- " Perdonami se ti ho provocato dolore, sai è stata la prima volta anche per me. " - 
Oscar piacevolmente sorpresa alzò la testa guardandolo dritto negli occhi,
- " Ma com' è possibile ? Sei un uomo molto bello, tutte ti ammirano a Versailles. " - 
- " Te l' ho detto Oscar, ho sempre solo amato te, non avrebbe avuto senso stare con altre. " - 
affermò sorridendo ed Oscar, in tutta risposta lo strinse a sè.
- " Andre non lasciarmi mai, fuggiamo insieme ! Qui in Francia non ci permetterebbero di amarci alla luce del sole. " - 
gli propose Oscar,
- " Ma il tuo nuovo incarico ? E la Regina ? " - 
le chiese stupito,
- " Nulla avrebbe senso senza di te, desidero solamente vivere la mia vita accanto a te e se ciò mi renderà un disertore, ne sarà valsa 
la pena ! " - 
affermò risoluta.
- " Oscar amore mio non immagini quanto mi confortino le tue parole, temevo di doverti perdere. " - 
le sussurrò Andre tra le lacrime,
- " Andre ti amerò per sempre, per sempre ! " - 


Dedicata alla mia cara amica L_863 


 
   
 
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