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Autore: Kano_chan    07/07/2017    2 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Insomnia. Capitale regia del regno di Lucis, un anno dopo.

Selenis aprì piano le palpebre. La sua mente si riconnettè al mondo e il sogno che stava facendo si ritirò al pari di una marea, lasciandole solo una vaga impronta di paura. Negli ultimi mesi aveva imparato a convivere con quella, ben poco piacevole, sensazione che dovesse capitare qualcosa di brutto da un momento all'altro. Quella mattina però, il pensiero fu presto ricacciato indietro dalla sensazione di un dolce peso sulla schiena e la ragazza si voltò dall’altra parte.
Il viso placido di Gladio era a qualche centimetro dal suo e il braccio del giovane la circondava protettivo.

Selenis rimase con la testa affondata nel cuscino ad osservarlo per qualche minuto. L'ormai vecchia cicatrice, spiccava nitida sulla pelle ambrata dell'Amicitia, mentre una leggera barba gli coronava la mascella volitiva. Era bello da togliere il fiato, per usare una di quelle frasi fatte che tanto piacevano alle scrittrici di romanzi rosa; però in quel momento le venne spontaneo pensarlo.
Con delicatezza si sottrasse dal suo abbraccio e poi si chinò a lasciargli, da una spalla all'altra, una scia di baci sopra le righe scure del tatuaggio. Quando si tirò sù, Gladio la guardava con la coda dell’occhio e un sorriso sonnolento.

-    Buongiorno – lo salutò lei.
-    Lo è davvero! – replicò il ragazzo con voce roca – Che ore sono? – chiese subito dopo.
-    Non sei ancora in ritardo se è questo che vuoi sapere – rispose Selenis.
-    Bene – disse Gladio sbadigliando e alzandosi sui gomiti.
-    Però non devi poltrire più di tanto o finirai per esserlo – lo ammonì la ragazza.

L’Amicitia, per tutta risposta, ruotò appena la testa per guardarla e con una mossa fulminea l'afferrò per un braccio tirandola sotto di sé.

-    Cosa ti ho appena detto Gladio? – borbottò Selenis senza riuscire però a nascondere un sorriso.
-    Io non ho nessuna intenzione di poltrire, infatti  - replicò il ragazzo chinandosi ad un soffio dalla sua bocca.
-    È escluso – ribattè categorica la principessa un secondo prima di finire coinvolta in un bacio molto poco casto.

Per qualche istante fu in completa balia del ragazzo, finchè durante un secondo di pausa, riuscì a mettere una mano a coppa sopra la sua bocca.

-    Ero seria, alzati! – comandò prima di sgusciare via.

-    Quindi nemmeno una doccia assieme? – ci provò l'Amicitia.

Gladio si fermò a guardare la figura nuda di Selenis alla luce del mattino, e per l’ennesima volta rimase incantato.

-    No! – rise lei mentre si ri-infilava gli slip e la felpa del ragazzo – Sbrigati, io preparo la colazione – aggiunse dirigendosi fuori dalla camera.

L’Amicitia sospirò per l’occasione mancata e finalmente si decise ad alzarsi e ad andare in bagno. Ne uscì dieci minuti dopo indossando la divisa delle guardie di palazzo e si diresse in cucina, dove Selenis aveva già apparecchiato due posti sulla penisola e stava riempiendo i piatti con uova e pancetta.

-    Siano lodati i Sei per averti creata capace di cucinare! – esclamò il ragazzo sedendosi al suo posto.
-    Peccato che mi abbiano dato giusto quel tanto che mi permette di non morire di fame – replicò Selenis prendendo posto davanti a lui.
-    Di Ignis ce n’è uno solo dopotutto – sentenziò Gladio spezzando del pane caldo.
-    Credo che se fosse nato donna, avrei avuto un'acerrima nemica – sghignazzò la principessa afferrando la tazza di caffè.
-    Potresti non farmi pensare ad Ignis in versione gonnella? Mette i brividi – replicò il ragazzo con una smorfia – E comunque non ci sarebbe stata storia in tutti i casi – aggiunse mettendosi in bocca una forchettata di uova e beacon.
-    Ma che tenero! – rispose Selenis sorridendogli.
-    Parlavo di lui, avrei scelto lui... o in quel caso lei – ribattè Gladio, ritraendo di scatto la mano prima che questa venisse infilzata dalla forchetta che la principessa brandiva.
-    Ti voglio fuori da casa mia Amicitia!! – intimò lei guardandolo truce.
-    Eddai scherzavo! – corse ai ripari Gladio mettendosi a ridere – Cavolo! Sono in ritardo! – esclamò subito dopo quando l’occhio gli cadde sull’orologio.
-    Chiamami pure profeta – replicò tranquilla Selenis proseguendo la sua colazione.
-    Devo scappare! – disse il ragazzo alzandosi e dirigendosi verso l'ingresso.
-    Vorrei che venissi ad abitare qui –

Gladio si fermò, voltandosi verso la ragazza che, rossa in viso, cercava di nascondersi dietro la mug fumante.

-    Qui? – ripetè il ragazzo interdetto.
-    O in un appartamento più grande, possiamo cam..-
-    Qui va benissimo! – la interruppe il giovane con gli occhi che brillavano – Anche se avrei dovuto chiedertelo io.. questo mi fa molto poco uomo – aggiunse aggrottando le sopracciglia.
-    Giuro di non dirlo a nessuno – sogghignò Selenis - e poi sono io quella che ha una casa sua al momento -
-    Perché questa proposta tutto d’un tratto? – chiese Gladio.
-    Se te lo stai chiedendo non era premeditata... – rispose la principessa – Ho solo pensato che sarebbe bello che le nostre mattine fossero sempre così – aggiunse con una punta di imbarazzo.

L’Amicitia sorrise, si avvicinò a Selenis e dopo averle fatto appoggiare la tazza sul tavolo, la baciò.

-    Sarebbe meraviglioso, non solo bello – asserì quando la lasciò andare.
-    Sei in ritardo – gli ricordò la ragazza con un sorriso a trentadue denti.
-    Merda! – imprecò il giovane dirigendosi di gran carriera verso l’ingresso – Più tardi ne riparliamo! Non vedo l'ora! – giubilò, facendo scoppiare a ridere Selenis prima che la porta si chiudesse.

Dei se lo amava! Era contenta di non aver tenuto a freno la lingua come suo solito; questa volta il risultato era stato stupefacente e non riusciva a smettere di sorridere come una scema. La prospettiva di vivere con Gladio la riempiva di eccitazione e timore messi assieme.
Come coppia erano più che collaudati ormai, e di sicuro non rischiava di avere brutte sorprese, ma la sua vita sarebbe cambiata e questo la spaventava un pochino.

Improvvisamente il campanello suonò, strappandola dai suoi pensieri.


-    Che si sarà dimenticato? – sospirò la ragazza avviandosi verso la porta – Scommetto che sono le chiavi vero? – disse aprendola.
-    Ehilà Chocobo girl!! –

Selenis sgranò gli occhi quando vide che fuori dall’uscio non c’era Gladio, bensì Nyx.

-    Per tutti i Siderei! Nyx! – esclamò lei abbracciandolo di slancio.

Non lo vedeva da più di due anni, e solo in quel momento capì quanto gli era mancato nonostante le frequenti chiamate.

-    Emh… Selis... Non indossi niente sotto, vero? –

La frase del militare congelò all'istante la principessa, che si ricordò del suo abbigliamento.

-    Maledizione! – esclamò, lasciandolo andare e correndo verso camera sua – Mettiti comodo! - gli gridò facendolo scoppiare a ridere.

Il militare non se lo fece ripetere due volte, e una volta varcata la soglia della sala da pranzo, approfittò del resto della colazione lasciata sul bancone.
Aveva appena finito l’ultimo sorso di aranciata, quando la ragazza si ripresentò vestita di tutto punto.

-    Il tuo nuovo taglio di capelli è un omaggio al sottoscritto per caso? – sorrise divertito Nyx osservando la capigliatura della ragazza.

Selenis aveva un lato della testa rasato, mentre i capelli restanti erano acconciati in una corposa e morbida treccia che le ricadeva sulla spalla opposta, chiusa dal fermaglio che i suoi amici le avevano regalato per il compleanno l’anno precedente.

-    Per niente caro il mio egocentrico! – rispose lei facendogli la linguaccia – Quando sono entrata nei Kingsglave ho capito di sembrare troppo una principessa e ho dovuto fare qualcosa – spiegò.
-    Anche l’anellino al sopracciglio fa parte di questa tua illuminazione? – domandò sarcastico il ragazzo.
-    No, mi piaceva – replicò Selenis con un ghigno toccando il piercing con l'indice – Tu piuttosto, cosa ci fai qui? –
-    Sono stato riassegnato – disse il miliare con un’alzatina di spalle.
-    Cosa, cosa, cosa? – esclamò la ragazza – E quando? –
-    L’altro ieri – rispose Nyx – Ho contravvenuto agli ordini mentre ero in missione e per punizione sono stato trasferito – raccontò.
-    Non ci posso credere! – commentò Selenis ridendo e sedendosi al bancone davanti l’amico – Sputa il rospo – lo incalzò.
-   Stavamo combattendo vicino a Rydielle ley e pensavamo di essere in vantaggio, ma l’Impero ha sfoderato un’arma che nessuno si aspettava di veder scendere in campo... – spiegò facendosi serio.
-    Che tipo di arma? –
-    Un deamon –
-    Che?! – Selenis era troppo stupefatta anche solo per articolare una frase.
-    Di quelli titanici per intenderci – annuì Nyx – ti giuro Selis di non aver mai visto una cosa simile – asserì – Fatto sta che il capitano ha ordinato la ritirata, ma Libertus è rimasto coinvolto in un crollo restando bloccato con una gamba sotto un masso – spiegò.
-    E tu sei andato in suo soccorso – proseguì per lui la principessa.
-    Esatto... – asserì Nyx puntandole l’indice contro.
-    Avrei fatto lo stesso al tuo posto – commentò Selenis.
-    Sì, beh, Drautos la pensa diversamente – replicò il militare con un sospiro.
-    E dove ti avrebbero riassegnato? – domandò la ragazza.
-    Qui –
-    Qui? –
-    Sì, qui alla capitale, a fare la guardia alla cittadella – disse Nyx con una smorfia.
-    Ma è magnifico! – esclamò Selenis – Cioè no, ma un po’ sì! – aggiunse facendo scoppiare a ridere il ragazzo – Quest’evento merita una celebrazione! – 
-    Del tipo? – Nyx corrugò la fronte, non era mai stato tipo da feste.
-    Una bella sfida! – rispose Selenis guardando il ragazzo negli occhi.
-    Pensi di potermi tenere testa solo perché adesso sei nei Kingsglave? – ribattè divertito il militare – Sei solo una cadetta, ricordatelo –
-    Mettimi alla prova, eroe – replicò lei con un sorriso feroce.
-    Bene, accetto! – assentì Nyx – Ma come in ogni sfida ci vuole un premio – aggiunse mentre si alzava.
-    Giusto! – concordò Selenis – Se vinco io mi regali uno dei tuoi Kukri –
-    Ancora con questa storia? Sono dodici anni che li vuoi! – ghignò il militare – E se vinco io? –
-    Puoi chiedermi qualsiasi cosa – replicò la ragazza chiudendo la porta dell’appartamento – basta che non siano favori sessuali – aggiunse.
-    Non ho proprio voglia di mettermi contro il tuo ragazzo, stanne certa – rise Nyx ricordando la figura massiccia che gli era passata accanto quella mattina mentre arrivava al portone del condominio.
-    Dovresti avere più paura di me – commentò la ragazza con un sorriso enigmatico.

L’arena per gli allenamenti dei Kingsglave era stranamente deserta quella mattina. L'edificio sorgeva un po’ scostato rispetto al resto del palazzo e quindi era raro che qualcuno ci capitasse per caso. Le grande arcate di pietra della struttura, si affacciavano su di uno spiazzo circolare ricoperto di sabbia e ghiaia; al centro di esso, sorgevano diverse torrette di altezze differenti usate per l'allenamento della proiezione. Quella pratica non era nuova a Selenis che, quando aveva iniziato il suo apprendistato, era stata una delle prime a padroneggiarla. Questo non tanto perché fosse più brava degli altri, ma semplicemente perché la magia risiedeva in lei come in qualsiasi altro membro della famiglia reale. Non aveva quindi alcuna necessità di attingere dalla forza del Re.

-    Non ti trattenere – disse la ragazza rivolta a Nyx.
-    Non mi era nemmeno venuto in mente di farlo – replicò lui, controllando che i suoi pugnali non incontrassero resistenza dentro le loro fodere.
-    Sì invece – ribattè Selenis, piegando appena la testa di lato e facendo schioccare il collo – Sono parecchio cambiata in questi anni – aggiunse.
-    Ah davvero, Chocobo girl? – sorrise Nyx.
-    Puoi giurarci – disse lei con un sorriso ferino facendo apparire una spada dal nulla e lanciandosi verso il militare.

Nyx attese fino all’ultimo; la mano dietro la schiena stretta attorno al manico del pugnale, per poi estrarlo e deviare il colpo della giovane.
Selenis si adattò al movimento, ruotando subito l’arma verso il fianco dell'avversario, ma di nuovo la lama venne intercettata. Nyx sfoderò anche l’altro coltello, avventandosi di punta alla spalla della principessa.
La ragazza, con uno sfarfallio blu, scomparve per un istante per riapparire qualche centimetro più a destra, fuori dalla portata del colpo. Nyx scattò allora all’indietro, distanziandosi dalla giovane e valutandone le mosse.
Selenis non aveva mentito quando gli aveva detto di essere cambiata, sicuramente lo era dal lato fisico. I suoi colpi si erano fatti precisi e decisamente potenti, aveva imparato ad usare la sua rapidità per incrementare la forza e il militare dovette complimentarsi mentalmente con il suo ragazzo per gli insegnamenti che le aveva impartito.
Selenis, nel frattempo, si era nuovamente lanciata verso Nyx, ma fu il turno del ragazzo di scomparire. La principessa fece giusto in tempo a frenare con un piede, facendo al contempo ruotare la lancia per fermare il pugnale che le era stato lanciato dall’alto.

-    Merda... – mormorò tra i denti quando il secondo Kukri la colse di sorpresa arrivando da sinistra.

Impegnata a concentrarsi sul primo, non aveva fatto caso agli spostamenti di Nyx, ma l’invocazione di uno scudo di cristallo impedì all’arma di colpirla.

-    La magia non vale! – esclamò Nyx, riapparendo a qualche metro di distanza e recuperando entrambi i pugnali.
-    Nemmeno usare i Deamon in battaglia, ma non credo che quelli di Nifelheim usino questi riguardi nei tuoi confronti – replicò Selenis cambiando di nuovo arma e afferrando uno spadone a due mani.
-    Avanti allora, saputella, fammi un po’ vedere! – la provocò Nyx, piegando appena le ginocchia e tenendo saldamente entrambi i pugnali davanti a sé.
-    Preparati a confezionarmeli in un bel pacco regalo! – riabattè lei con un cenno del capo verso le armi.

Nyx sorrise divertito al suo indirizzo e nello stesso istante entrambi scattarono in avanti.
Selenis passò rapidamente in rassegna le possibili mosse che il ragazzo avrebbe compiuto, preparando una contromisura per ciascuna di esse.
Questa volta era certa di batterlo... se nonchè, proprio in quel momento, il mondo oscillò e scomparve.

Fu, come al solito, la questione di un battito di ciglia. Una visione sbiadita e fugace, di una figura inginocchiata in mezzo alle macerie che pian piano scompariva in flutti di cenere sospinta dal vento mentre il sole le sorgeva alle spalle. L’istante successivo, Selenis si ritrovò con la punta del Kukri di Nyx a solleticarle la gola. Il ragazzo sorrideva, seppur incerto.

-    Temo che dovrai aspettare di avere qualche anno in più per avere questi pugnali – la canzonò, facendo un passo indietro e abbassando l’arma.
-    Non ti batterò mai! – sbuffò Selenis, cercando di dissimulare il suo stato d’animo e il tremore alle mani.
-    Se ti può consolare sei migliorata moltissimo, non hai nulla da invidiarmi – riprese Nyx seguendola sugli spalti dove si misero a sedere.
-    Non abbastanza mi sa... Che ne dici se tornassimo ad allenarci assieme? – propose Selenis dopo aver preso una lunga sorsata di acqua dalla bottiglietta che si era portata dietro, ed essersene rovesciata un po’ sulla testa accaldata.
-    Non penso di aver più nulla da insegnarti – replicò il militare.
-    Invece credo di poter ancora imparare qualcosa da te – ribattè la ragazza – e poi mi mancano i nostri pomeriggi – aggiunse con un sorriso nostalgico.
-    Sarò ben lieto di farlo allora, impegni permettendo – acconsentì Nyx.
-    Non ti terranno per molto fermo qui, fidati – commentò Selenis facendo dondolare le gambe oltre il bordo degli spalti – C’è bisogno di persone come te sul campo di battaglia –
-    Può darsi... – replicò Nyx – In effetti sì – aggiunse ridendo.
-    Che stupido! – sentenziò Selenis dandogli una manata sulla spalla – Forza, è il momento di riscuotere il tuo premio! Cosa vuoi chiedermi? – domandò sorridendogli.

La ragazza si aspettava che l’amico se ne uscisse con qualche battuta o qualche richiesta completamente assurda, invece la sua faccia divenne improvvisamente seria mentre si voltava a guardarla.

-    Promettimi di non farti consumare dall’odio – disse.
-    Cosa..? – mormorò Selenis confusa.
-    Speravo che in questi anni la scintilla della vendetta fosse scomparsa dal tuo sguardo, ma non è così – spiegò Nyx – Vedo l’incendio che sta divampando in te e mi preoccupa – disse – Mi preoccupa che ti possa consumare, quindi promettimi che non ti farai inghiottire dal tuo odio per l’Impero – concluse.

Selenis lo guardò per qualche istante stralunata. Le parole di Nyx corrispondevano alla verità, dalla prima sillaba fino all’ultima. L’astio che era maturato in lei a seguito di ciò che l’Impero aveva fatto alle persone a cui voleva bene, a volte sembrava soffocarla.. Nonostante questo però, non riusciva a lasciarlo andare.

-    Nyx, io devo fare giustizia. – rispose la principessa – Nifelheim deve pagare, il generale Glauca deve pagare – proseguì con forza – ma ti prometto che non perderò di vista le cose per me importanti solo per soddisfare il mio desiderio di vendetta – concluse addolcendo lo sguardo.
-    Bene.. può bastare – assentì Nyx con un sospiro, ben sapendo che chiederle di abbandonare i suoi propositi sarebbe stato impossibile da parte sua e soprattutto ipocrita – Ah! Quasi dimenticavo, ho una cosa per te –

Il ragazzo si alzò in piedi, frugando nella tasca posteriore dei pantaloni.

-    Il tuo compleanno è passato ormai, ma ci tenevo che lo avessi – riprese facendo dondolare davanti alla ragazza un ciondolo.
-    Per me? –

Selenis allungò la mano e Nyx le lasciò cadere la collana nel palmo. La principessa se la rigirò tra le dita. Attaccato ad un cordino di pelle, c’era un ciondolo dall’inconfondibile forma di Chocobo. La pietra di cui era fatto era nera come il carbone.

-    Ho trovato un pezzo di onice durante una perlustrazione, e vicino a Lestallum c’era un orafo che mi ha detto come lavorarlo – spiegò il ragazzo.
-    Lo hai fatto tu? – esclamò stupita lei.

Nonostante la sagoma fosse stata intagliata piuttosto grossolanamente, la pietra era lucida e il risultato davvero bellissimo.

-    Sul fronte capita di avere dei momenti morti – rispose Nyx facendo spallucce.
-    Non so cosa dire.. – disse la principessa commossa – E' splendida – aggiunse, afferrando la mano che il ragazzo le porgeva e tirandosi in piedi.
-    Sono felice che ti piaccia – replicò il giovane mentre lei se la metteva al collo.
-    Grazie Nyx –

Selenis abbracciò l’amico e in quel momento sentì gli occhi riempirsi di lacrime. La cosa la lasciò interdetta, perchè non riusciva a dire se fossero lacrime di gioia o di dolore. Una strana sensazione l’aveva pervasa, lasciandola piuttosto scossa.

-    Non pensavo di farti emozionare così – scherzò Nyx quando la ragazza si scostò asciugandosi le lacrime.
-    Sei sempre il solito! – lo rimbeccò lei con un sorriso.
-    Ora temo di doverti salutare – continuò il giovane infilandosi la giacca dell'uniforme – Devo presentarmi alla cittadella per cominciare il mio incarico – disse storcendo appena il naso.
-    Sono sicura che sarai più che all’altezza del compito – sghignazzò la principessa.
-    Spiritosa... – replicò lui – Se ti va possiamo vederci domani sera al 7th Heaven – le propose – Sono sicuro che anche Libertus sarà felice di rivederti – aggiunse.
-    Sì, mi farebbe molto piacere – assentì la ragazza.
-    Allora a domani, Chocobo girl –
-    Ciao Nyx –

La principessa sollevò una mano in segno di saluto, per poi si portarsela al petto dove il suo nuovo ciondolo faceva bella mostra di sé. Provava l’impulso di avvertire Nyx, di metterlo in guardia... ma su cosa nemmeno lei sapeva dirlo.

**

-    Ci voleva proprio! –

Selenis alzò le braccia al cielo stiracchiando la schiena e poi si chiuse la porta alle spalle. Aveva approfittato della sua vecchia stanza a palazzo per darsi una rinfrescata. La lunga doccia che si era concessa le era servita, sia a lavare via il sudore dello scontro con Nyx, sia per cercare di ritrovare una certa lucidità dopo quell’ennesima visione. Purtroppo però non era granchè servita all'ultimo scopo, e la ragazza continuava a sentirsi tutto meno che tranquilla.
Decisa quindi a tornare verso casa per mettersi a leggere qualcosa che potesse distrarla, mentre percorreva uno dei corridoi che davano sul cortile interno, notò i suoi quattro amici di ventura fermi a parlottare tra loro all’ombra di un grande pioppo.
Prompto gesticolava eccitato come suo solito mentre gli altri annuivano e ridevano.

-    Ma non avete niente da fare voi quattro? – esordì Selenis quando si fu avvicinata.

La sua apparizione produsse un certo cambiamento inaspettato nell’umore generale. Il ragazzo biondo smise di ridere, Noct sfuggì lo sguardo di Selenis, Gladio assunse un’aria tesa mentre Ignis si aggiustò gli occhiali diventando imperturbabile.

-    Oh oh..- mormorò la giovane – Cos’è successo? – domandò preoccupata.

Ne seguì un lungo silenzio e un rapido scambio di sguardi tra i ragazzi. Selenis sbuffò irritata e Noct, Prompto e Gladio sospirarono sollevati quando la principessa si rivolse direttamente a Ignis.

-    Iggy? – lo interpellò semplicemente.

Il ragazzo si gratto la fronte prima di prendere la parola.

-    Abbiamo avuto un'udienza con il Re – disse.
-    Cosa? Tutti e quattro? – esclamò Selenis stupita guardando il ragazzo biondo, il quale annuì.

Prompto era l’unico senza alcun legame con la famiglia reale, tranne che per l’amicizia con Noctis, ed era quindi abbastanza strano che il Re lo avesse convocato ufficialmente.

-    Cosa vi ha detto? – proseguì la ragazza oscurandosi.
-    Stamattina presto si è presentato a Palazzo il cancelliere di Nifelheim – raccontò Ignis, facendo sgranare gli occhi di Selenis dallo stupore – è venuto a portare al Re le condizioni per la resa di Insomnia – continuò.
-    Condizioni? – ripetè la giovane confusa.
-    Sì. – confermò Gladio
-    Dovranno essere consegnate tutte le terre ancora sotto il dominio di Lucis, eccezione fatta per la capitale che potrà mantenere la sua autonomia – spiegò Ignis incrociando le braccia al petto – Inoltre, il nostro Noct dovrà convolare a nozze con sua Grazia Lunafreya – aggiunse.
-    Che senso ha? – disse Selenis riuscendo finalmente a ritrovare parola.
-    Non ne abbiamo la minima idea – ammise Noctis corrugando la fronte.
-    Cos’ha deciso il Re? – chiese ancora.
-    Di accettare, a quanto sembra – mormorò Prompto.

Selenis fu sorpresa ma neanche tanto. Suo zio era una persona lungimirante, che doveva aver valutato bene cos’era meglio fare, soprattutto alla luce delle notizie sui fronti di guerra.

-    Cos’altro? –

Selenis li guardò tutti uno per uno: di sicuro non era per quello che i suoi amici sembravano così restii a parlare.

-    Mio padre pensa che sia meglio che io incontri Luna fuori da Insomnia, ad Altissia per la precisione… - prese la parola Noctis - Dovremmo... partire domani… – disse.
-    Non ci voglio credere! –

La principessa ricollegò in un secondo tutti i pezzi.

-    Non ci sto! – esclamò partendo di gran carriera alla volta del palazzo.
-    Selis! – le gridò dietro Gladio inutilmente.

Le cose erano chiare: Noctis sarebbe partito per Altissia e gli altri lo avrebbero accompagnato, ma lei non era stata convocata, ergo, sarebbe dovuta rimanere alla capitale.

“ Non può farmi questo!” pensò con rabbia mentre procedeva alla volta della sala del trono “ Non può pretendere che io resti qui, non…”

La ragazza interruppe il pensiero quando il Re in persona si materializzò in lontananza.

-    Zio! – lo chiamò la giovane dirigendosi verso di lui.
-    Selis, stavo giusto venendo da te – esordì Regis – e ti prego calma il tuo livore – aggiunse.
-    Come? – balbettò la principessa presa in contro piede.
-    Tuo padre aveva lo stesso incedere quando era in collera con me – spiegò l’uomo con un sorriso – Avanti, accompagnami –

Selenis affiancò lo zio che procedeva lentamente sul pavimento scintillante della reggia. Il tutore alla gamba destra produceva un rumore metallico ad ogni passo, e sembrava costargli un’immensa fatica.

-    La barriera ti sta richiedendo troppi sforzi – mormorò la ragazza prendendolo sotto braccio.
-    È il mio compito, che sia gravoso o meno lo devo assolvere – replicò Regis accogliendo con sollievo quell’aiuto – Grazie – aggiunse stringendo appena la presa.
-    Di cosa mi volevi parlare? – proseguì la principessa.
-    Immagino che Noctis e i suoi amici ti abbiano già informata di cosa sia successo – cominciò Regis.
-    Sì –
-    E della mia decisione di mandare Noct ad Altissia per incontrare Lunafreya – proseguì l’uomo.
-    Infatti, ed io ti cercavo proprio per questo motivo – disse la ragazza –  Non puoi chiedermi di restare ad Insomnia! – sbottò.
-    Ed io non ti voglio chiedere di farlo – replicò il Re.

Selenis voltò appena la testa, guardandolo confusa e fermandosi improvvisamente costringendo così l’uomo a fare altrettanto.

-    Io ho bisogno che tu vada con Noct, Selis – disse il sovrano guardando la nipote negli occhi – avrà bisogno del tuo aiuto e quel momento non tarderà ad arrivare – aggiunse Regis.
-    Cosa stai dicendo zio? – chiese interdetta la ragazza.

Regis aveva appena aperto la bocca per risponderle, quando una voce lo chiamò.

-    Sua maestà, è ora –

Clarus si fece loro incontro con sguardo teso.

-    Arrivo – rispose il Re, che abbandonò il sostegno della nipote per fronteggiarla.

-    Vai con loro Selis, proteggi Noct – le disse – So che la tua carriera nei Kingsglave è appena cominciata, ma ora ho bisogno che tu stia al suo fianco – proseguì – e ancora una cosa – aggiunse afferrando la mano sinistra della ragazza – non perdere questo anello per nulla al mondo, difendilo ad ogni costo! – 
-    Zio, non capisco… - mormorò la principessa.
-    Ci sarebbe voluto più tempo..- sussurrò Regis – ora devo andare Selis –

L’uomo sorrise un’ultima volta alla nipote per poi voltarsi e seguire Clarus.
La ragazza rimase immobile in mezzo al corridoio ora deserto. Le parole di suo zio l’avevano lasciata scossa, sembrava quasi che stesse temendo il peggio.
Ma non era possibile, giusto? Per quale motivo sarebbe dovuto andare storto qualcosa? 

Selenis tornò sui propri passi accarezzando con il pollice la liscia superficie della pietra incastonata nell’anello. Un'altra cosa che non capiva..
Che cosa mai poteva avere di speciale? Suo padre non gliene aveva mai parlato, anche perché era un ricordo di sua madre.. non aveva nulla a che fare con l’anello dei Lucis. Era tutto così confuso...

La ragazza, raggiunto nuovamente il cortile, sollevò la testa guardando verso i suoi amici ancora fermi dove li aveva lasciati. Proprio in quel momento Pompto si accorse di lei e alzò un braccio intimandole di sbrigarsi.

-    Allora? Sei riuscita a fare irruzione nella sala del trono? – la prese in giro Gladio con un fondo di rimprovero nella voce.
-    Non ne ho avuto bisogno – rispose Selenis fermandosi vicino a Ignis – l’ho incrociato per strada e..-
-    E?!!! – esclamò Prompto interrompendola.
-    E domani parto con voi – replicò lei con un sorriso.
-    Evvai! –

Il ragazzo biondo saltò sul posto gettando un pugno in aria, mentre Noct le mise una mano sulla spalla sorridendole. La notizia che sua cugina li avrebbe accompagnati, lo aveva rasserenato ulteriormente. Gladio e Ignis accolsero la notizia con più pacatezza e da parte dell’Amicitia con una certa preoccupazione.

-    Come mai ha deciso di parlartene in privato? – domandò Ignis con sguardo indagatore.
-    Per via del mio impegno nei Kingsglave credo.. devo interromperlo e quindi… - Selenis lasciò la frase in sospeso sperando vivamente che il ragazzo non proseguisse con le domande.
-    Peccato però.. – soggiunse Noctis – proprio adesso che stavate per andare a convivere – disse con un sorriso sornione dandole di gomito.
-    Gliel'hai già detto!! – esclamò Selenis arrossendo e squadrando Gladio piccata.
-    È la prima cosa con cui ci ha salutati stamattina – rise Prompto – Voi due fate proprio sul serio! – commentò guadagnandosi una manata sulla schiena da parte di Gladio.
-    Credo che i festeggiamenti dovranno essere rimandati allora – disse Ignis divertito.
-    Iggy ti prego, non ti ci mettere anche tu! – mormorò sconsolata la principessa.
-    Uh! Selis! Prima ho avuto un’idea geniale, ma questi tre me l’hanno bocciata subito! – intervenne Prompto parandosi davanti alla ragazza.
-    E a buona ragione! – replicò Noct scuotendo la testa.
-    Ti prego non ricominciare... – borbottò Gladio.
-    È così terribile? – chiese la principessa guardando di sbieco Ignis che si limitò ad alzare le spalle.
-    Assolutamente no! – disse il ragazzo biondo mettendo il broncio.
-    Certo… - commentò sarcastico l’Amicitia – perchè indossare tutti quanti la stessa maglietta per il viaggio è proprio un'ottima idea! – disse sarcastico.
-    Io avevo pensato ad un foulard – replicò Prompto - Avere qualcosa che ci unisce! Tipo un tatuaggio, ma meno drastico! -
-    Molto virile – sentenziò Noctis inarcando le sopracciglia.
-    Come idea può essere carina – rispose invece Selenis, guadagnandosi un’occhiata allibita da tre dei quattro ragazzi.
-    Visto?! - esclamò trionfante Prompto.
-    Però avrei un’idea un po’ più discreta – aggiunse la principessa con un sorriso furbo.
-    Di bene in meglio…- mormorò Gladio.

***
Un paio d'ore più tardi.


-    Ammetto che è stata una trovata piuttosto geniale – esordì Ignis.


I cinque ragazzi si fermarono davanti al negozio di calzature da cui erano appena usciti.

-    Sei la migliore Selis! – proruppe Prompto sollevando la suola delle sue nuove scarpe.
-    Allora? Vi siete ricreduti? – disse la ragazza rivolgendosi in particolare a Gladio e Noctis.
-    Sì, decisamente – commentò il cugino prendendola per le spalle.
-    Niente male – si limitò a dire l’Amicitia divertito.

I ragazzi indossavano ciascuno un paio di scarpe dalla suola rossa scarlatta. Selenis aveva adocchiato quel negozietto di periferia qualche tempo prima, che produceva artigianalmente quelle particolari calzature. Prompto se n’era uscito con un paio di camperos, Gladio aveva optato per un paio di stivali da motociclista, Ignis indossava un paio di scarpe più classiche in vernice, e la scelta di Noctis era ricaduta su dei pratici anfibi al polpaccio. Selenis invece, guardava soddisfatta i suoi stivali, stretti sotto al ginocchio con le stringhe rosse come la suola.

-    Ora abbiamo tutti qualcosa di uguale che però non ci fa sembrare una boy band – disse la ragazza soddisfatta.
-    Meno male che ci sei tu! – sospirò sollevato Noctis guadagnandosi un'occhiata indispettita da Prompto - Che ne dite se adesso andiamo a mangiare qualcosa, vista l'ora? - propose.
-    Qui vicino c’è un locale carinissimo che fa degli hamburger favolosi!  - disse Prompto incamminandosi.
-    Avevo giusto un certo languorino – assentì Gladio battendosi una mano sullo stomaco.
-    E cena sia – concordò Ignis.

Selenis si mise a seguire i suoi amici che chiacchieravano dell’imminente partenza. Ad essere sincera era eccitata quanto loro alla prospettiva di un viaggio fuori dalla capitale. Certo, c’erano molti pericoli là fuori, ma il porto di Galdin era vicino e il traghetto li avrebbe portati direttamente ad Altissia.
L’autonomia, seppur controllata, che la città di Accordo aveva ottenuto dei confronti dell’Impero, avrebbe garantito loro un soggiorno relativamente tranquillo e poi, la prospettiva di rivedere di nuovo la sua amica d’infanzia riempiva il cuore di Selenis di gioia. Gioia che veniva però appena adombrata dalle parole che il Re le aveva rivolto qualche ora prima.


-    Allora? Cosa ti ha detto "veramente" il Re? –

Selenis sollevò lo sguardo, accorgendosi solo in quel momento di essere stata affiancata dai due membri più anziani del gruppo.

-    Mi ha pregata di stare accanto a Noct – rispose la  principessa, guardando le spalle del ragazzo mentre discuteva con Prompto.
-    Credevo volesse impedirti di partire – commentò Gladio.
-    Anche io.. – concordò la principessa – ha detto che avrà bisogno del mio aiuto, molto presto – aggiunse pensierosa.
-    Cosa voleva dire? – chiese Ignis corrugando la fronte.
-    Non ne ho la minima idea – replicò la ragazza con un sospiro – mi ha anche messa in guardia dal perdere l’anello di mio padre – disse mostrando la pietra ai due ragazzi.
-    È strano… - asserì Gladio grattandosi una guancia – Ha mai manifestato qualche potere? – domandò.
-    No, mai – rispose Selenis – Era di mia madre, non fa nemmeno parte dei gioielli della corona – raccontò.
-    Credo che ci sia molto di più dietro alle decisioni del Re – sentenziò Ignis serio.
-    Lo penso anche io – concordò la principessa – vorrei solo sapere cosa ci aspetta – aggiunse preoccupata.
-    Siamo insieme, affronteremo qualsiasi cosa – fu il semplice commento di Gladio.

Selenis annuì, ma sperava che non dovesse accadere nulla di male.



Campeggio dell'autrice:

Buongiorno ragazzi!!

I'm back! Ora mi devo solo riprendere dalla fine prematura delle ferie xD
So di essermi fatta attendere, ma mi auguro di avervi ripagati con questo capitolo ^^
Era l'ultimo per quanto riguarda il "prequel" della trama vera e propria, questo vuol dire che il prossimo venerdì i nostri amici partiranno per la loro avventura.
Spero che il quadretto famigliare Selis/Gladio vi sia piaciuto ^^ Cerco sempre di renderli molto easy quando interagiscono, che mi pare molto più nel loro carattere.
Selenis ha avuto in tempismo perfetto nel chiedere a Gladio di convivere... temo che dovranno aspettare un bel pò...
Chi desiderava il ritorno di Nyx invece, credo sia stato accontentato e chi desiderava un pò più di carne al fuoco anche xD Le visioni di Selenis sono tornate, ed è abbastanza palese che riguardino lo scontro finale tra Nyx e Glauca/Drautos. Ovviamente però la ragazza non ne ha la minima idea... Se ve lo state chiedendo, sì, questo è stato l'ultimo incontro tra i due... mi auguro vivamente di aver reso l'importanza di questo personaggio nella mia fic.
Chissà se sono riuscita a stuzzicare la vostra curiosità con la storia dell'anello... per quale ragione è così importante? Sarà collegato a quello del Re, o no?
Prima o poi queste domande troveranno una risposta, ma dovreste aspettare ancora un pò ;) E no, non centra niente Sauron tanquilli! xD
Ho fatto anche qualche accenno in più sul look di Selis e mesi fa ho cercato di fare uno schizzo veloce >///< Sono abbastanza felice del risultato, ma giudicate voi xD
Non è la classica "principessa", diciamo che è in netta contrapposizione con Luna!
Se preferite mantenere la vostra idea mentale di come sia fatta Selenis vi capisco benissimo, e quindi non mi offendo se preferite non cliccare su questo link: Selenis
Spendo ancora due paroline su Episode Prompto e per farlo senza spoilerare, userò il carattere in bianco.Se volete leggere le mie considerazioni vi basta quindi evidenziare il testo ^^
Ep. Prompto:
Oh mamma mia.... questo era un Dlc con i contro cazzi, passatemi il termine! Mi è piaciuto tantissimo, anche come gameplay, molto più di quello di Gladio se devo essere sincera! Poi la storia di Prompto mi ha letteralmente conquistata! Sapevo già che Vestrael fosse il suo padre biologico (grazie alla genealogia presente nella guida cartacea) però pensavo fosse nato da una donna.. un pò allo stile Sephiroth per intenderci. Invece scoprire che è nato in laboratorio è stato.. wow!
Senza contare il breve trailer di presentazione di Episode Ignis... Dio che ansia! Il rumore degli occhiali in frantumi poi mi ha spezzato il cuore! Riassumendo: bello, bellissimo!
Grazie tantissime a tutti i Lettori che si fanno sempre più numerosi! A chi recensisce, in particolare a Yui_505 per essersi unita al club xD Grazie anche a chi mi ha aggiunta tra le storie seguite: Yui_505 e Haven!

Per venerdì prossimo tenete i bagagli pronti, che si parte per Hammerhead ;)

Un abbraccio,
Marta

p.s. Il bar 7th Heaven è una chiara citazione a... ma cosa ve lo dico a fare?! xD
  
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