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Autore: Miravel0024    07/07/2017    0 recensioni
Shima x Rin
Rin è insicuro riguardo alla sua relazione con Shima, dubita di essere abbastanza per il più grande e ciò lo rende geloso e scostante.
Questa introduzione fa piuttosto schifo me ne rendo conto, ma non saprei come altro riassumerla 😅
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Renzou Shima, Rin Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Rin e Shima stavano insieme ormai da qualche mese e Rin non era mai stato più felice. Eppure c'era una vocina nella testa, piccola e fastidiosa, che gli impediva di godersi appieno la loro relazione.
Non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero di non essere abbastanza per lui. Ancora non riusciva a comprendere perché Shima, che era sempre andato dietro alle ragazze, si fosse messo con lui. Nonostante il tempo trascorso insieme, gli capitava ancora di temere che fosse tutto uno scherzo, forse anche perché Shima non gli aveva ancora detto il fatidico "Ti amo".

Stava diventando paranoico e fin troppo geloso, aveva accumulato una quantità di insicurezza tale che ogni minima cosa lo faceva scattare, ogni volta che vedeva Shima con una ragazza sentiva un vuoto nel petto e un forte senso di inadeguatezza pervaderlo.
E in seguito non riusciva a non far trasparire il disagio e la tristezza che provava, ritrovandosi ad evitare il più grande finché questo non riusciva a bloccarlo, solitamente in camera di uno dei due, per poi riempirlo di coccole fino a quando non riusciva a fargli tornare il sorriso.
E Rin in quei momenti sentiva l'amore che provava verso Shima crescere a dismisura, avrebbe voluto che il tempo si fermasse in modo da restare in quel modo per sempre. In quei momenti non c'era nessuna vocina molesta, nessuna ragazza perfetta, nessuna insicurezza… c'erano solo loro due.
Ogni  volta Shima cercava di convincerlo a spiegargli cosa gli fosse preso, ma Rin ogni volta minimizzava il tutto, sentendosi uno stupido per quei pensieri, che quando stava tra le sue braccia scomparivano come le ombre alla luce, solo che Rin si scordava sempre che le ombre non scompaiono mai del tutto, si limitano a ritirarsi nell'oscurità in attesa.
Alla fine, come tutti i problemi lasciati in sospeso, anche questo divenne troppo grande da nascondere.
Rin stava tornando al dormitorio, quando passando vicino a una delle tante viuzze del campus, non vide Shima in compagnia di una ragazza davvero carina, era piccola con i lunghi capelli biondi legati in una elaborata treccia e le gote arrossate, era palese che si stesse dichiarando al più grande.
Shima sembrava incredibilmente a disagio, non lo aveva mai visto così. Non potè fare a meno di pensare che quella ragazza sarebbe stata perfetta accanto al suo Shima.
Si voltò e a capo chino torno sui suoi passi, non sapendo che Shima l'avesse scorto di sfuggita mentre si allontanava e che avesse rifiutato gentilmente, ma con una certa fretta i sentimenti della ragazza solo per poter correre il più in fretta possibile da lui, ben conscio delle insicurezze del proprio ragazzo, nonostante questo si fosse sempre rifiutato di parlargliene.

Rin si era appena chiuso in camera con l'intenzione di restarci per il prossimo paio di giorni, consapevole che Yukio fosse fuori per una missione e non avrebbe potuto fargli una ramanzina, ma proprio mentre stava per buttarsi sul letto sentì bussare alla porta.
Per un momento contemplò l'idea di fare finta di niente, ma quando la persona dietro alla porta prese a bussare con più insistenza dovette arrendersi e aprire.
Appena giró la chiave nella toppa la porta si spalancò e si ritrovò steso a terra bloccato dal corpo di Shima che gli si era gettato addosso, stritolandolo nella sua presa.
Rin gli passò automaticamente una mano tra i capelli rosati.
- Non che mi dispiaccia, ma a cosa devo tutto ciò? - Ridacchiando gli posò un bacio tra i capelli e in risposta Shima strofinò il volto contro l'incavo del suo collo, si sentiva già molto meglio. Rimaserò in quella posizione per un po' finché Shima non si mise seduto portando Rin con se.
- Non voglio che tu sia triste. - Lo disse guardandolo negli occhi con un'intensità tale da farlo tremare.
- Non capisco di cosa stai parlando, sto benissimo Shima.- Non riusciva a guardarlo in faccia, non voleva farlo preoccupare con le sue stupidaggini.
- Smettila di mentirmi Rin. Lo so che c'è qualcosa che non va. E voglio parlarne. Non ti permetterò di fuggire anche sta volta, ho già fatto questo errore troppe volte. - Gli teneva il volto tra le mani obbligandolo a guardarlo. Aveva uno sguardo triste e preoccupato, non poteva continuare a mentirgli.
Le lacrime iniziarono a scendere senza che potesse fare niente per fermarle.
- Io non lo so. È  solo che non riesco a fare a meno di essere tremendamente geloso di ogni ragazza con qui parli. So che può sembrarti stupido, ma sono terrorizzato all'idea che tu possa capire che una qualsiasi di quelle ragazze sarebbe molto meglio di me… io non voglio perderti Shima. - Rin si ritrovò stretto tra le forti e rassicuranti braccia del più grande che stava piangendo a sua volta.
- Stupido, non potrei mai preferire una di loro a te. Tu sei speciale, nonostante tutta la merda che hai dovuto subire nella tua vita continui ad andare avanti a testa alta e con positività, sei sempre allegro e non ti fai abbattere da niente e nessuno. È questo che mi ha fatto innamorare di te, il tuo essere forte e gentile allo stesso tempo è il tuo non arrenderti mai, anche nelle situazioni più disperate. Nessuno è come te.- Dopo qualche istante di completo silenzio Shima allontanò leggermente Rin, in modo da poterlo guardare in volto e capire cosa stesse pensando. L'espressione dell'altro era a dir poco luminosa, sembrava che gli avessero aperto la testa e inserito una palla da discoteca. Rin gli gettò le braccia al collo premendo le labbra contro le sue in un dolcissimo bacio.
- Dillo di nuovo. - Sussurro contro le sue labbra.
- Che cosa? - Shima sembrava non volerlo più lasciare, lo stringeva a se mentre gli ricopriva il collo di baci e leggeri morsi.
- Che mi ami, ridillo. - Quelle parole lo fecero arrossire di botto, nella foga del momento non si era accorto di avergli finalmente detto di amarlo. Erano mesi che ci provava senza successo, nonostante non sembrasse era molto timido, ed era la prima volta che provava dei sentimenti di quella portata e il pensiero di esprimerli ad alta voce gli aveva sempre fatto venire le ginocchia molli, non poteva credere di essere riuscito a dichiararsi così di getto.
Rin lo guardava con uno sguardo da cucciolo bisognoso che lo fece sciogliere perciò, nonostante l'imbarazzo che tornava a farsi sentire, lo guardò in quei pozzi blu che aveva al posto degli occhi e ripete le fatidiche parole.
- Ti amo Rin, non puoi neanche immaginare quanto io ti ami. - L'espressione gioiosa che gli rivolse il suo demonietto fu qualcosa di impagabile, l'avrebbe ripetuto all'infinito solo per poter godere di quella visione in eterno.
Finalmente le ombre erano scomparse definitivamente non avendo più oscurità in cui rintanarsi.
Tornarono a baciarsi dolcemente e con il cuore più leggero, consci che il peggio era passato, ma che in futuro avrebbero dovuto superare molti altri problemi che avrebbero messo alla prova il loro amore.
   
 
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