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Autore: DolceZeref    09/07/2017    3 recensioni
Ed eccomi su questo fandom con la mia prima storia ad OC! Chi vi parla è un'amante dei Ranger e ha deciso di scriverci una fiction, che si ambienterà ad Almia.
La strada per realizzare il proprio sogno è dura, soprattutto se ci si mettono in mezzo numerose difficoltà, ma insieme ce la si cava sempre. Fra gli anni in Accademia e l'addestramento pratico, riusciranno i nostri giovani eroi a salvare i Pokémon?
Beh, spero di avervi incuriosito, ci vediamo dentro!
Dal prologo:
-Come fai a rilassarti sapendo che presto metteremo piede all'Accademia dei Ranger?!-
...
L'indomani sarebbe stato un nuovo giorno: il primo alla scuola tanto sognata e di una grandiosa avventura, più di quanto pensassero.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Svolte, fini e inizi

-Buongiorno, ragazzi! O meglio, team Accademia!- Il professor Catturio entrò nella piccola aula, salutando in maniera scherzosa gli studenti che parlavano elettrizzati, chi più chi meno, fra loro ed attirandone all'istante l'attenzione -La professoressa Mina ci aspetta fuori, seguitemi pure-

Il tempo di uscire tutti, di posizionarsi a semicerchio davanti ai due insegnanti e furono pronti per cominciare.

-Allora, come ben sapete siamo alle fasi conclusive di quest'anno scolastico e fra poco potrete ricevere i vostri diplomi, ma...-
-Finalmente diventiamo Ranger, era ora!-
-...ma prima dovrete andare a fare pratica al Centro della città vicina, ossia Vien-
-Ah, giusto- Zero fece una risata imbarazzata quando la professoressa lo corresse pazientemente ed abbassò il braccio che aveva fatto scattare in aria tipo Superman in volo, nascondendolo con fare innocente dietro la schiena. Per un attimo si era dimenticato del fatto che mancava ancora una parte del programma.
-Mi scusi, in che senso dovremo fare pratica?- chiese Candice, cercando di celare la sua curiosità ed eccitazione crescente dietro un tono in apparenza distaccato. Nonostante la sua propensione per lo studio e la teoria, non aspettava altro.
-Per due settimane dovrete stare, vivere al Centro di Vien insieme ai Ranger del posto per aiutarli come supporto nei lavori giornalieri, negli incarichi e nelle eventuali missioni; dovrete utilizzare tutte le conoscenze che avete acquisito in questi ultimi anni, comportandovi non come Allievi ma come veri e propri Ranger. Ormai siete preparati per far fronte a qualsiasi evenienza. Questa sarà la vostra prova decisiva per terminare i vostri studi, partirete questo pomeriggio e noi vi aspetteremo nell'atrio per accompagnarvi. I vostri compagni del primo anno saranno con voi soltanto all'andata, perché torneranno dopo aver conosciuto i Ranger di zona. E mi raccomando, ricordate di radunare le vostre cose e di preparare i bagagli necessari-

Dopo che ebbe concluso il suo discorso, calò un silenzio quasi totale, interrotto soltanto dal vento e dai versi dei Pokémon nelle vicinanze. La donna guardò a turno ciascuno dei suoi alunni, che la fissavano con occhi sgranati, aspettandosi una reazione qualsiasi.

-Cavoli...è...è fantastico, no? Fantastico!- esclamò Zero con foga, riassumendo in poche parole quello che tutti stavano pensando e rischiando di schiaffare le mani in faccia a quelli che gli stavano attorno da tanta era l'emozione.
-Sembri un ebete- gli fece notare Nara senza tante cerimonie, ma non con cattiveria.
-Potrei dirti la stessa cosa- replicò lui, abbassando le braccia che aveva alzato in segno di esultanza ed incrociandole sul petto. In effetti, avevano entrambi un sorriso stampato in faccia e non erano i soli a condividere quello stato d'animo.
-Bene, per oggi la lezione è finita. L'appuntamento per il pomeriggio è alle cinque nell'atrio, mi raccomando la vostra puntualità- disse Catturio, tentando di essere professionale, ma nascondendo un misto di felicità ed orgoglio. Stentava a credere che entro poco non sarebbe più stato l'insegnante di quei ragazzi.

Gli studenti annuirono e sorpassarono i due, avviandosi verso il grande edificio. Pure loro, d'altra parte, dovevano approfittare al massimo di quella mezza giornata disponibile. Non che fosse l'ultima volta che avrebbero visto l'Accademia, ma forse sarebbe stata l'ultima in qualità di Allievi.

***

-Prima di concludere, vorrei darvi alcune informazioni di servizio. Oggi pomeriggio vi recherete nella città di Vien per conoscere i Ranger del posto, l'appuntamento è alle cinque nell'atrio, mentre da domani e per le prossime due settimane farete lezione insieme ai professori Mina e Catturio, dato che tutti voi, nessuno escluso, avete deciso di diventare Ranger-

In seguito alla comunicazione dei due professori, gli alunni del primo anno di entrambe le classi, che fino ad un momento prima avevano la testa sulle nuvole, tornarono con i piedi per terra e si risvegliarono dai loro sogni ad occhi aperti. Non che la scuola non gli piacesse, al contrario, era una delle migliori, ma in quegli ultimi giorni, quando ormai le vacanze estive erano alle porte, si respirava una calma tale che la voglia di stare seduti a dei banchi volava via.
In realtà, gli insegnanti si erano accorti del loro calo di attenzione e, date le circostanze, lo capivano, quindi avevano semplicemente facendo dei riassunti degli argomenti trattati nei mesi precedenti, considerando che comunque avevano sempre lavorato al massimo in ogni occasione. Proprio per questo motivo, avevano dato la notizia solo una decina di minuti prima che finisse la lezione.

Nel momento in cui suonò la campanella, i giovani si levarono dalle sedie, sgranchendosi le gambe, e poterono andare al piano di sopra a pranzare, consci che le lezioni dei prossimi giorni li avrebbero fatti ulteriormente migliorare.

***

Maggio. Erano passati mesi da quando erano ripresi i corsi: le temperature si erano alzate con l'avvento della primavera, sugli alberi erano spuntate nuove foglie verdi e tanti fiori colorati erano sbocciati. Certo, la regione di Almia era conosciuta per il suo clima generalmente freddo, ma nelle stagioni calde si stava molto bene, tralasciando i luoghi in cui le condizioni atmosferiche erano agli estremi.

Quella mattina un bel sole splendeva nel cielo azzurro e libero dalle nuvole, in cui volavano molteplici tipi di Pokémon volanti. L'incipit perfetto per dare inizio ad una nuova esperienza, infatti il pomeriggio stesso si avrebbe dato il via ad una svolta decisiva nella vita dei nostri piccoli eroi.
Come l'anno precedente, gli studenti sarebbero andati a Vien per incontrare i vari membri del Centro, poi quelli più grandi sarebbero rimasti per svolgere delle esercitazioni in vista del diploma, mentre gli altri sarebbero tornati all'Accademia per partecipare a delle determinate lezioni relative alla specializzazione scelta: Ranger, assistente o meccanico. Insomma, l'unica cosa da fare era sperare andasse tutto per il verso giusto.

***

I tavoli adibiti ai pasti erano pieni zeppi di cibo, stoviglie, posate, bicchieri e tovaglioli. Quando gli studenti del primo anno sbucarono dalla rampa di scale, quelli del secondo avevano appena finito di mangiare e stavano andando nelle camerate a prepararsi per le due settimane seguenti. Di conseguenza, dato che erano in pochi, i nuovi arrivati decisero di comune accordo di sedersi ad un unico tavolo per restare insieme e, magari, conoscersi più a fondo.

***

I cinque presero a turno una porzione della pietanza presente, potendo cominciare a pranzare con tranquillità. Non dovevano nemmeno sbrigarsi, impensierirsi o sbattersi per il pomeriggio, tanto il loro era un viaggio di andata e ritorno immediato.

Ad un certo punto Leo si sentì tirare l'orlo del pantalone e lasciò perdere per un attimo il suo piatto, notando Turtwig che cercava di attirare la sua attenzione. La sorella, seduta alla sua sinistra, si girò verso il Pokémon e sorrise, mentre l'amico trotterellava soddisfatto in direzione della sedia vicina.
Si accorsero solo all'ultimo di Lidia che, davanti a loro, li fissava con il capo inclinato da un lato e il viso corrucciato, come se stesse cercando di risolvere chissà quale enigma. I due si immobilizzarono di colpo, mille domande che gli frullavano in testa, incapaci di reagire. Poi un angolo della bocca della ragazza si incurvò all'insù e lei ristabilì l'espressione giocosa che la contraddistingueva, intanto che Rita scuoteva la testa divertita. Inutile dire che i gemelli erano più confusi di prima.
-Ok, avete vinto, non riesco a sostenere quegli sguardi- disse alzando le mani in segno di resa -Però c'è da ammettere che siete proprio buffi. E un po' strani, oserei aggiungere-
-Lidia!-
La chiamata in causa si voltò verso la sua amica, che tentava con cocciutaggine di mantenere un'aria da rimprovero. Le sarebbe riuscito pure bene, se non si fosse arresa quasi subito. Decise comunque di non farla arrabbiare, dato che le poche volte che succedeva le conseguenze non erano mai buone: -Sì, sì, ho capito-
Amber osservò l'intera scena con le sopracciglia inarcate, pensando che se avessero continuato così i Bidoof che bazzicavano nell'Accademia avrebbero fatto in tempo a spazzolare i loro piatti senza essere notati. Forse avrebbe potuto addirittura farci uno schizzo, le piaceva molto l'idea.
-A proposito- disse Leo, prendendo la parola -Già da domani faremo lezione insieme, vero? Magari ci consegneranno uno Styler-
-Sarebbe fantastico!- esclamò entusiasta Luna con gli occhi che le brillavano, ormai dimentica dell'imbarazzo iniziale.
-Volete ad ogni costo divenire Ranger, eh?- Amber si pentì di aver aperto bocca subito dopo che ebbe l'attenzione di quattro persone su di sé e finse indifferenza, concentrandosi soltanto sui due.
Il ragazzo si limitò a guardarla e a mostrarle un sorrisetto furbo, invece la gemella la scrutò per qualche secondo, tormentandosi una ciocca di capelli, prima di risponderle: -Beh, sì. Decisamente sì- "Dovessimo anche superare le più ardue fatiche, ci riusciremo" avrebbe voluto aggiungere.
-Comunque sia, sono felice del fatto che abbiamo scelto la stessa cosa. Significa che diventeremo Ranger insieme!- disse Rita, rivolgendosi ai compagni, agli amici, seduti al tavolo, che ricambiarono con dei sorrisi sinceri.
In seguito continuarono il pranzo conversando su vari argomenti, molti dei quali riguardanti i Ranger e cose simili.

Quando ebbero finito, presero diverse direzioni: Lidia e Rita si diressero nel dormitorio, mentre i rimanenti tre si avviarono giù dalle scale. Amber, poi, andò fuori a disegnare, al contrario dei gemelli che svoltarono a destra ed entrarono in biblioteca.

***

Era inusuale che i due, soprattutto nel pomeriggio, decidessero di restare all'interno dell'edificio, invece che uscire per visitare qualcosa o per stare semplicemente a parlare sui gradini. Però, quel giorno era il posto perfetto per rintracciare ciò che cercavano. Inoltre, in giro non c'era nessuno.

Luna volò verso lo scaffale di libri con tema "Storia dell'Accademia", mettendosi in punta di piedi per leggere i titoli dei tomi che stavano nei ripiani in alto: aveva intenzione di trovare qualche informazione sulla costruzione della Stele del Patto, se aveva ragione per carpirne qualsiasi segreto sarebbe bastato spostarla dalla sua postazione. Suo fratello si fermò appena ebbe messo piede nella stanza e si grattò la testa con fare arrendevole, lanciandosi un'occhiata dietro quando sentì la porta scricchiolare, preannuncio dell'arrivo di Turtwig che non aveva mancato di seguirli.

Come avevano saputo a lezione, a partire dalla mattina successiva avrebbero cambiato professori per un po'. Questo significava che avrebbero cominciato a migliorare le loro conoscenze sull'utilizzo dello Styler, sulla cattura e sull'eliminazione dell'ostacolo. Guarda caso, con ogni probabilità serviva l'aiuto di un Pokémon e presto avrebbero ricomposto il puzzle che tentavano di mettere insieme da tempo.

Ad un certo punto sul viso di Luna si formò un'espressione di vittoria e tirò fuori il libro che era la causa di tanto giubilo.
-Vieni, Leo!- lo chiamò, poggiando il volume su un tavolo.
Il sopracitato si avvicinò svelto, accostandosi alla sorella, e realizzò quello che lei aveva già capito: -Ottimo-

***

Alle cinque spaccate del pomeriggio gli studenti si fecero trovare pronti nell'atrio, dove i professori Mina e Catturio li aspettavano per accompagnarli a Vien. Leo inarcò un sopracciglio alla vista dello zaino di Zero, dal quale spuntavano varie cose da tutte le cerniere aperte, ed il proprietario replicò con una scrollata di spalle, come per spiegare che aveva fatto il più possibile ma alla fine si era arreso.
Dopo aver controllato che i membri del gruppo fossero presenti e non mancasse nessuno all'appello, gli insegnanti fecero cenno di andare e partirono. Tsukiko, poco prima di oltrepassare il cancello che segnava il limite della scuola, riuscì a salutare Cyndaquil, con il quale aveva intrecciato una bella amicizia nei mesi precedenti.
Pur con calma, comunque, arrivarono in città abbastanza presto e senza perdere pezzi, con grande sollievo dei due adulti.

***

-Salve a tutti!- esordì Catturio nel momento in cui fece la sua entrata nel Centro, con gli alunni al seguito, attirando l'attenzione dei Ranger.
-Chi si rivede!- rispose Brando dal centro della stanza -Hai portato nuovi giovani Allievi, eh? Piacere di conoscervi, io sono Brando!- aggiunse rivolgendosi direttamente agli interessati, o almeno a quelli che non aveva ancora incontrato.
-È il capo di questo posto- spiegò la professoressa Mina.
Dopodiché, vennero presentati anche gli altri componenti della squadra: Luana, la meccanica Elena, l'operatrice, Ilario e Darren. Elena, fra l'altro, non smise nemmeno per un secondo di smontare e rimontare un piccolo oggetto elettronico nelle sue mani.
-Va bene, credo sia tempo di tornare. Vi affido i ragazzi, mi raccomando!- concluse Catturio alla fine.
-Intesi- rispose Brando, facendo un segno di saluto.
Come da accordo, gli studenti del secondo anno rimasero al Centro, mentre quelli del primo tornarono al collegio insieme agli insegnanti. Purtroppo, non sapevano cosa sarebbe accaduto dopo.


Spazio dell'autrice
Bentornati e bentrovati! Mi dispiace di avervi fatto aspettare per un capitolo del genere, ma non posso farci niente. In ogni caso, vi prego di dirmi cosa ne pensate.
Grazie mille a tutte le persone che recensiscono!
Ci sentiamo fra due settimane!

P.s. Alla fine il nome dell'insegnante è diventato ufficialmente prof. Aermo
   
 
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