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Autore: BALTO97    09/07/2017    2 recensioni
Jensen e Jared sono una coppia , convivono e sono felici , il maggiore è un pilota di moto trial mentre il minore è un giovane cuoco già famoso. Jared occupato con il lavoro , non nota il malessere del compagno , finché un tragico evento lo obbligherà a rivedere le sue priorotà.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti !

Spero che stiate passando una estate fantastica ! e per chi , come me , sta affrontando la maturità , tanti auguri !

Piccolo avviso : è la mia prima j2 quindi vi prego di essere clementi e di perdonare eventuali errori .
Ringrazio che troverà il tempo di leggere e magari commentare , dandomi anche qualche consiglio J

( La storia è un’opera esclusivamente di fantasia e non rappresenta l’orientamento sessuale degli attori in questione )

Grazie e buona lettura :*
 
 
“Jared Tristan Padalechi

Un ragazzo che nonostante la giovane età si è distinto nel mondo della ristorazione ! il giovane di appena 24 anni ha aperto e gestisce da un anno il  “ wild eye”
Il locale ritenuto dalla critica moderno con un tocco e particolare per la scelta della cucina a vista e delle splendide fotografie raffiguranti animali da tutto il mondo in bianco e nero con solo gli occhi colorarti di vicinissimi colori  

se gli occhi sono le specchio dell’anima voglio che i miei clienti ,mangiando , vedano che un’anima colorati e vivace spicca anche da una foto in bianco e nero” queste le parole del giovane usate per spiegare la sua scelta.

è il primo ragazzo  che riceve così tante critiche positive e un premio così prestigioso nonostante la poca esperienza
Cuochi di tutto il mondo vogliono  conoscere e scoprire dove questo giovane talento prenda l’ispirazione  chiamandolo come ospite in show di cucina trasmessi anche oltre oceano .

si vocifera che il giovane prodigio stia pensando di aprire un altro locale sulle spiagge  sabbiose dalla California ! ma questo solo il tempo ce lo dirà”
 
Il giovane continuava a leggere e rileggere l’articolo seduto  sul bracciolo del divano nel suo appartamento a  due piani .
Non avrebbe mai pensato di riscuotere così tanto successo in così poco tempo.

Ripensava alla fatica fatta per studiare , ai turni di lavoro estenuanti per guadagnare un misero stipendio e pagarsi gli studi  e alle litigate con i genitori per la scelta della carriera , molto lontana dalle loro aspettative.  

“Hey fannullone !” la voce lo distolse dai suoi pensieri  facendolo  voltare verso il terrazzo dove , appoggiato alla porta-finestra  scorrevole , Jensen lo fissava con indosso solo un paio di pantaloncini blu

“devo preparare da solo il barbecue per stasera ?” domandò ironico sventolando in aria uno strofinaccio

“io preparo il tavolo e tu ti occupi della griglia giovane prodigio “ aggiunse sorridendo mentre citava l’articolo

Il giovane si alzò , oltrepassò il tavolo della sala e raggiunse il suo coinquilino da 5 mesi nonché compagno da 2 anni, 2 fantastici anni .
Si erano conosciuti all’inaugurazione del locale d uno dei soci di Jared , durante i festeggiamenti uno stronzo stava cercando di fare il duro prendendosela con due ragazzi che erano li a divertirsi  , il giovane aveva provato a cacciarlo ma questo si era ribellato e stava per colpire Jared con un pugno sul viso se un ragazzo biondo non si fosse messo in mezzo iniziando a fare a botte.
Il biondo con due calci degni di karate kid mise al tappeto lo stronzetto dicendo “e vedi di non fari più vedere , gli stronzi come te non li vogliamo ” guadagnandosi l’applauso di tutti i presenti
Jared , durante la serata, aveva già notato il ragazzo e gli era sembrato subito carino , anzi molto carino.
Tra la confusione che si creò dopo,  lo porse di vista ,lo  cercò nel locale guardandosi freneticamente in giro finche qualcuno non lo afferrò per la spalla costringendolo a girarsi
“cercavi me” esclamò il ragazzo con un radioso sorrido
“si … cioè … io no …. Volevo … insomma” balbettava Jared che trovandosi davanti  quegli occhi verdi smeraldo , il sorriso perfetto e i capelli appena stropicciati si sentì debole e inferiore
“tranquillo , io sono Jensen Ross Ackles” si presentò tendendogli la mano
“ si … Jared … Jared Padalechi” si sentì uno stupido , Jared, doveva cercare di riprendere il controllo
“è tutta sera che ti osservo … forse per questo che mi sono preso un pugno per te” rise l’altro , anche se pareva un tantino imbarazzato , pulendosi con la manica della camicia il labbro sanguinante
“mi dispiace” sussurrò il ragazzo abbassando lo sguardo imbarazzato
“fatti perdonare offrendomi un birra . ti và ?”
Jared a quella richiesta sorrise.
“si , certo”
Si sedettero in un tavolino appartato e iniziarono a parlare , parlarono del ristorante appena aperto di Jared e il giovane gli confessò che non era  facile gestire un’attività alla sua età da solo , non aveva l’appoggio dei suoi genitori che avrebbero voluto che diventasse un avvocato .
Jared non ne aveva mai parlato con nessuno , ma con Jensen si sentiva bene , quasi al sicuro . fu sorpreso anche di vedere come Jensen si aprì con lui , gli confessò che sua madre lo aveva abbandonato quando era piccolo e che lui era cresciuto nella scuola militare dove il padre , il tenente Ackles , lavorava come istruttore per le nuove reclute,  era li che aveva imparato a combattere .
Gli disse che a 20 anni se n’era andato per inseguire io suo sogno , diventare un campione di motocross , aveva già vinto dei discreti titoli ed era finto su qualche rivista . ma il suo segno era riuscire a vincere il campionato del mondo.
A fine serata si salutarono , il biondo fu un po’ freddino , congedandosi con un semplice “beh , ci vediamo” poi era salito sulla moto ed era sgommato via sotto gli occhi di Jared che per non avergli chiesto il numero si diede dell’idiota per tutta la notte , e sarebbe andato avanti per giorni , se non fosse che la sera dopo nel parcheggio , finito il servizio serale al ristorante, si ritrovò il biondo appoggiato alla sua moto che lo aspettava .
Non riuscì di evitare di sorridere come un ebete, Jensen in tuta da cross era davvero bello.
“ieri ho dimenticato di darti questo” disse il maggiore avvicinandosi imbarazzato e sorridendogli porgendogli un bigliettino
Il giovane ancora sorpreso , lo aprì e vi lesse una serie di numeri .
“sai … nel caso tu volessi fare ancora due chiac” ma fu interrotto dalla braccia di Jared che lo circondarono dalla schiena
“anche io ho una cosa per te” detto ciò il giovane avvicinò le labbra alle sue e si baciarono , prima delicatamente  , quasi timorosamente , poi con decisione le loro lingue  iniziarono a danzare ed a esplorare la bocca dell’altro.
Il  maggiore gemette leggermente quando i denti del cuoco  strinsero leggermente la parte ancora gonfia e dolorante del labbro. Jared , capito il dolore dell’altro , allentò la presa finendo fronte contro fronte .

Osservando il pilota e ripensando al loro primo incontro sorrise poi  lo raggiunse mentre mirava il sorriso a 32 denti che il biondo aveva sul suo viso illuminato dalla luce del tramonto di maggio

“tranquillo” disse circondandogli la vita con le braccia e dandogli un bacio stampo

“ della griglia mi occupo io … mentre tu” continuò lasciandogli languidi baci sul collo

“rimani qui a torso nudo … mia dolce ispirazione” concluse tornado a stuzzicare con i denti le labbra del biondo torturando quella piccola cicatrice che gli ricordava il loro incontro,  mentre il maggiore gemeva stretto nell’abbraccio del cuoco

Il loro abbraccio attirò l’attenzione di cani che si alzarono dalla cucce iniziando a saltare sulla gambe del loro padrone , Jared spostò un braccio dalla schiena dell’altro e lo posò sulla testa di Kika  
“buoni belli, papà è occupato” disse ridendo e stringendo ancora più forte a sé l’altro con il  braccio

Anche Jensen rise tenendo sempre le braccia  attorno al collo del  giovane

“dovremmo preparare …  gli altri arriveranno tra poco ” brontolò l’altro contro il suo collo

“io starei così per sempre” rispose l’altro stringendolo .

Una spinta più forte delle altre da parte dei cani li fece ridere l’uno contro l’altro , si diedero un altro bacio sulle labbra e si staccarono , Jensen entrò in casa

“prendo le cose per la tavola” disse, poi improvvisamente sussultò  quando la mano di Jared gli arrivò dritta sul fondoschiena dandogli una  pacca .

“hey !!” si girò tra l’adirato e il divertito

Jared rise mettendo le mani in segno di resa
“è stato Lucky ” rispose non riuscendo a trattenere un sorriso

“bene” disse il biondo rigirandosi  salendo i tre gradini che lo portavano nell’elegante e attrezzata cucina

“vorrà dire che stanotte coccolerò lui” aggiunse sapendo che con quella affermazione avrebbe fatto infuriare il compagno , infatti sentì il suo sguardo bruciagli la schiena e la sua voce  borbottare

“provaci e  metto tè sulla griglia”
Il giovane si mise al lavoro e accese il barbecue della terrazza , adorava mangiare fuori e fare la griglia per i suoi amici o anche solo per Jensen , per questo quando aveva preso casa aveva fatto costruire un terrazzo  coperto con un barbecue incastrato nel muro con tanto di piano da lavoro e minifrigo .

Tagliò la carne e la condì nella bacinella , mentre i cani gli picchiavano dentro per ricevere un po’ di coccole o , molto più probabile, una costina o una bistecca.

Il campanello suonò e entrambi iniziarono ad abbaiare correndo in casa precipitandosi verso la porta,

“buoni basta” disse aprendo il cancello sotto.

Pochi minuti dopo l’ascensore , che portava direttamente in casa , suonò e Jared andò ad aprire sorridendo ai suoi ospiti
“Misha Richard entrate ” quasi urlò abbracciando stretto il moro dagli occhi blu.

“piano gigantor” rise tra le sue braccia

“ciao zio Jay ” disse Richard che con qualche manovre uscì dall’ascensore con il passeggino

Jared con il sorriso stampato in volto si sporse e slacciò le imbragature che circondavano il piccolo
“eccolo qui il mio funghetto” disse sollevando in aria il suo “nipote adottivo” ricevendo in cambio dal piccolo Noa un sorriso e un verso di felicità , il giovane lo sollevò facendolo girare e ridere divertito .

“hey finalmente” urlò la voce di Jensen da sopra le scale , con i capelli bagnati di chi è appena uscito dalla doccia con indosso un maglia e un paio di Jeans  sorrideva appoggiato a braccia incrociate sul corrimano.

“credevamo che ci avreste dato buca” rise scendendo le scale 
“e perderci la cucina d Jared … mai” rispose Richard intendo e togliere  la felpa al suo piccolo che rideva e strattonava la maglia di Jared

Misha andò incontro al biondo , si sorrisero e abbracciarono come due fratelli , ciò fece sorridere gli altri due che li guardavano ; il loro essere così uniti  all’inizio aveva provocato non poche gelosie,  soprattutto da parte di Jared , ma con il tempo aveva capito che Misha e Jensen erano cresciuti  insieme , affrontato l’adolescenza e tutti i problemi ad essa legati sempre uniti.  

Si amavano , ma non come Jensen amava Jared o Misha  Richard , ma come due persone che comprendono i dolori e le gioie dell'altro , un amore più platonico che li connette in un modo quasi sovrannaturale .

Misha era un medico ed era l’amico equilibrato che riusciva a calmare Jensen , e il biondo era la parte divertente e spericolata della coppia .
Richard ,invece , era uno scrittore di libri per bambini ; si erano conosciuti in pronto soccorso , Misha faceva tirocinio e Richard si era presentato  con un amo infilato nella mano ; trascorsero la notte a parlare e quando il moro finì il turno l’altro si offrì di portarlo a casa.

5 anni dopo Misha era medico di ruolo , Richard aveva pubblicato una collana di libri per bambini  figli di coppie gay , ed soddisfatti  ed euforici uscivano dall’agenzia per adozioni con un piccolo fagottino di appena 3 mesi  in braccio, il loro tanto atteso Noa.

Andarono subito nell’attico di Jared , dove aveva iniziato a convivere da 2 mesi con Jensen ; come se fosse  naturale, appena usciti dall’ascensore ,  Misha tolse il piccolo dalla carrozzina e lo  mise tra le braccia del biondo , il maggiore si illuminò cullando dolcemente quel cosino che dormiva tranquillo con il ciuccio in bocca .

“benvenuto piccolo campione … sei fortunato hai due papà fantastici ! anzi di più!”

Sorrise mirando i due uomini che , con gli occhi lucidi , sorridevano.

“ma dov’è il nipotino più bello del mondo ? ” esclamò il biondo pizzicando le gambe paffute del piccolo che rise scalciando appena .

Il campanello suonò nuovamente
“deve essere Kim …  o Celeste” disse Jensen andando ad aprire .

Le ragazze arrivate insieme entrarono e salutarono tutti con baci e abbracci

Kim era un psicologa che conosceva Jensen da quando era ragazzino , era divorziata e con 2 figlie adolescenti.  3 se contiamo anche Jensen , dato che ogni volta che c’era un problema il ragazzo si riferiva a lei come se fosse la mamma che non aveva mai avuto.  Celeste invece era coetanea di Jared , si erano conosciuti alla scuola alberghiera , passavano così tanto tempo insieme che la gente pensava che fossero una coppia ; scoprirono in  seguito che non solo Jared era gay , ma che lo era anche Celeste .

“benvenute ragazze” le salutò affettuosamente il giovane .

Dopo gli abbracci, le coccole al piccolo e le carezze ai cuccioli di casa che si sentivano parecchio offesi dato che nessuno li guardava ,  uscirono tutti sull’ampia terrazza dove il barbecue era caldo e il tavolo era apparecchiato e ricco di aperitivi , pizzette , patatine , mini panini e snack vari.

Jared andò subito ad occuparsi della carne , amava cucinare da sempre , ma da quando aveva incontrato Jensen cucinare , specialmente per lui , era ancora più bello.

Lo amava e se fosse stato per lui avrebbe sempre voluto tenere il maggiore vicino.
Jared  non amava molto il lavoro del compagno. Sapevo quanto Jensen amasse correre in moto e adorava il sorriso che decorava il bellissimo viso del compagno quando eseguiva un salto acrobatico perfetto o batteva un record  , ma era un’attività pericolosa che aveva già provocato parecchie cadute al ragazzo , mai niente di grave , ma comunque vedere i graffi , le  escrezioni ei  lividi bluastri che campeggiavano sul corpo di Jensen e dovergli  spalmargli  la crema , per quanto eccitante fosse massaggiare quei  muscoli marcati ,   il respiro del giovane si bloccava quando sentiva Jensen gemere per il dolore , sentiva lo stomaco iniziare a fargli male e gli occhi bruciare .

Facendo crescere ancora di più l’odio verso Jeffrey , il preparatore di Jensen , detestava come l’uomo inveiva contro il maggiore quando sbagliava a saltare o atterrava male .

Quando andava a vederlo agli allenamenti spesso era sul punto di prendere a pugni l’uomo , ma era stato fermato dal biondo che gli chiedeva di lasciar perdere  e che Jeffrey era severo solo per spronarlo a fare meglio .

“hey bello” lo richiamò celeste andandogli vicino avvicinandogli una tartina alla bocca e imboccandolo , dato che il giovane aveva entrambe le mani occupate a girare la carne sul fuco.

“grazie” bofonchiò a bocca piena , lei sorrise leccandosi le dita sporche di pomodoro

“hey !”  li richiamò Jensen avvicinandosi e allargando le braccio per chiedere spiegazioni

“avevo fame” si giustificò il giovane masticando ancora ;

il biondo non si fece bastare questa scusa ,si avvicinò e gli si parò davanti  a braccia incrociate
“prima mi dai un pacca sul culo e incolpi il cane ,  ora ti fai imboccare da Celeste ! se vuoi farmi incazzare ci stai riuscendo benissimo” disse restando serio , ma i suoi occhi da furbetto lo tradirono.

La ragazza , capita la situazione , si voltò ridendo e tornò dagli altri,

“cos’hai da dire per discolparti Padalecki ?” continuò abbassando il viso per non mostrare il sorriso che gli stava nascendo sulle labbra , proprio non ci riusciva ad essere severo con Jared .

“io … ” parlò Jared girandosi , abbassando la fiamma del barbecue , controllando la carne e posando le pinze , poi si rigirò e veloce afferrò per i fianchi tirandoselo vicino

“adoro quando sai geloso … diventi adorabile” continuò il giovane poi, abbracciando stretto, lo baciò oltrepassando le barriera delle sue labbra e andando a stuzzicargli il palato , che sapeva essere il punto perfetto per far gemere il suo compagno

“hey Jay se la carne si brucia perché sei troppo occupato a sbaciucchiarti me la paghi” urlò la voce di Richard dal tavolino , tutti risero facendo sorridere anche i ragazzi.

La serata passò tranquilla tra risate e racconti di storie divertenti ,Jared parlò anche del suo progetto di scrivere un libro di cucina , poi tra i cani che richiedevano attenzioni e il piccolo Noa che si rifiutava di stare nel passeggino il tempo volò

“allora Jens , pronto per la gara di qualifica di sabato ?” gli chiese Misha in un momento di tranquillità , dopo esseri accertato che Jared non ci fosse dato che sapeva che il giovane non approvava completamente il lavoro della’altro ,e da quando erano andati a convivere questo lato iper protettivo di Jared si era fortificato.

Il maggiore certo aveva i suoi spazzi e non si sentiva affatto soffocare , ma appena starnutiva o faceva un colpo di tosse il giovane era già lì pronto con il termometro e il numero del medico in caso di bisogno.

“sono in ansia Mish”
Confessò il biondo sistemando i piatti nella lavastoviglie

“questa è la gara di qualificazione , se passo avrò tutta l’estate per preparami per la semifinale e la finale che si terranno a settembre , ma se non dovessi passare io … io non lo” frustrato gettò malamente lo straccio nel lavandino

“hey amico” disse il moro avvicinandosi
“ti conosco da quando abbiamo 16 anni , e so che quando Jensen Ackels vuole una cosa ,  lui la ottiene sempre” continuò alzando leggermente la voce ed euforico
Sorrisero entrambi , Misha gli diede qualche pacca sulla spalla come quando erano ragazzi

“grazie Mish, non so cosa farei senza di te”
Stavano ancora parlando tra loro quando Jared entrò in casa di corsa

“jay che succede ? dove vai?” chiese notando che il compagno si stava mettendo la giacca

“scusami mi hanno chiamato dal ristorante , hanno bisogno di me, ma giuro che non sto via molto” rispose il minore mortificato per dover lasciare i suoi amici e soprattutto Jensen

“ma Jared mi avevi detto che stasera saresti rimasto con noi … con me” il tono del maggiore era deluso e affranto mentre scendeva la scale e lo raggiungeva vicino alla porta

“Lo so” Jared si chiuse la lampo e prese la chiavi
“scusami prometto che non ci impiego molto, poi staremo insieme tutta la notte”anche Jared era triste di doverlo lasciare , nella testa si ripeteva che si sarebbe fatto perdonare

“a dopo , scusami” concluse aprendo la porta per poi allungarsi verso il maggiore e dargli un veloce bacio sulle labbra , bacio che il biondo non ebbe nemmeno il tempo di assaporare .
“ti amo” lo salutò , Jared, chiudendo la porta.

Kim e Misha che avevano assistito a tutto si guardarono preoccupati
“hey Jensen” lo richiamò la donna , angosciata per  il ragazzo che aveva visto crescere da quando era arrivata all’accademia militare e un bambino di
4 anni gli aveva raccontato che la sua mamma era sparita e che lui ora viveva con li con papà
“vieni c’è la torta” disse cercando di fare leva sulla golosità del ragazzo
“torta ! tu mi leggi nel pensiero” rispose ridendo Jensen e girandosi verso i suoi amici .

Jred nel frattempo era arrivato al ristorante,come sempre pieno ,  dove avevano avuto un problema con un’infornata di pezzi di filetto , il giovane si mise ai fornelli sotto lo sguardo adulatorio di tutti e clienti che appena lo avevano visto entrare si erano voltati e di sollievo dei suoi collaboratori;
tra un piatto e l’altro Jared si lasciò prendere la mano iniziando a servire un tavolo dopo l’altro , ridendo con gli altri cuochi e ricevendo i complimenti dalla sala.

Stava finendo di guarnire un dolce quando il suo aiuto cuoco gli disse

“Jared  noi abbiamo finito di pulire e ora andiamo , a domani!”

“come andate ! di già !” esclamò il ragazzo confuso
“Jared la sala è vuota e poi sono le 3” gli rispose l’latro ragazzo
Il giovane guardò l’orologio e si sentì sprofondare , erano le tre passate e lui era li da più di 4 ore .
“o no” disse togliendosi il grembiule e recuperando la giacca

“che succede ?” gli domando l’altro andandogli dietro
“ avevo promesso a Jensen che avremmo passato la notte insieme” disse uscendo in giardino e avvicinandosi alla macchina
“potete stare insieme domani mattina” propose innocentemente il ragazzo
“no , jensen alle 6 a gli allenamenti” concluse frustrato accendendo il motore e partendo veloce.

In macchina si ripeteva che questa volta Jensen si sarebbe infuriato
“altro che torno subito ! sono passate 3 ore , Jens mi mangerà vivo” pensava
“glielo avevo promesso” nella testa vedeva il viso sconsolato del maggiore quando era uscito

Arrivato a casa aprì lentamente la porta per non fare rumore , i cani non gli corsero incontro e pensò che fossero sul terrazzo nelle loro cucce , in realtà quando entrò vide che il soggiorno era illuminato dalla luce della televisione , Jared cautamente si spogliò e avvicinò al divano.

Jensen dormiva tranquillo con indosso la sua di seta che avevano comprato in india l’anno prima, kika dormiva tranquilla sulle gambe e lucky era sdraiato sull’isola .

Il minore sorrise trovando quella scenetta tenere e innocente, certo avrebbe voluto svegliare il maggiore a forza di baci , e scusarsi per il ritardo e l’averlo lasciato , ma guardano l’ora e sapendo che Jensen si sarebbe dovuto alzare presto decise di lasciarlo dormire. Prese la coperta e gli coprì il busto , tanto le gambe erano già coperta dal cane che non dava alcun segno di volersi alzare dal suo giaciglio; sorrise accarezzandogli la testa ringraziandola mentalmente di aver fatto compagnia al compagno poi , cercando di far sempre meno rumore possibile , si sdraiò accanto al biondo , il movimento del divano lo fece gemere dal disappunto ma il minore vi porse rimedio accarezzandogli la fronte e passandogli le dita tra i capelli corti, Jensen sorrise rilassandosi , lo stesso fece Jared sdraiandosi con il busto sul poggia schiena e le gambe distese , continuando a coccolare il suo ragazzo si lasciò cullare dalla calma e dalla tranquillità , abbandonò i sensi di colpa e si addormentò pensando che si sarebbe fatto e perdonare. 
  
   
 
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