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Autore: Starsshine    09/07/2017    0 recensioni
Una bugia può cambiare una storia d'amore?
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera!

Dopo tanto, tantissimo tempo arriviamo all'ultimo capitolo di questa storia. Scritta di getto, si è trasformato in qualcosa in cui ho messo dentro tutta me stessa, la mia fantasia, i Mars, il cinema, i telefilm, i libri, esperienze non vissute in prima persona, ma, fatte mie.

Vi ringrazio dalla prima all'ultima persona per aver letto, commentato, commossi e divertiti insieme a questi personaggi. Grazie!

Alla prossima fan – fic!

Buona lettura!

Federica xD


 

Ringraziai ancora una volta la parrucchiera mentre saliva in macchina.

“Sarai una sposa meravigliosa! Mandami le foto mi raccomando!” urlò mentre percorreva il vialetto davanti casa in macchina.

Sorrisi, chiusi la porta di casa e mi guardai attorno. Regnava il silenzio, che da lì a poco sarebbe svanito con l'arrivo di mamma, Vicki, Sidney e Nadia.

Presi l'iPhone e lasciai che dai piccoli autoparlanti uscisse “At Last” di Etta James, presi il vestito dall'ometto, lo strinsi a me ed incominciai a muovermi a ritmo della canzone.

“Cosa ci fai con il vestito in mano?”

Mi voltai verso la voce femminile che aveva parlato.

Spensi la musica e le guardai.

“Volevo vederlo mamma” sorrisi.

Mi sedetti sul divano

“Non vedo l'ora di sposarmi e mi chiedo se questa sensazione è normale, se la prova anche Shannon e se anche lui non vede l'ora di vedermi camminare lungo la navata.”

Le mie confidenti si sedettero attorno a me.

“Anche lui proverà la tua stessa sensazione. Sarà emozionato e spaventato.” rispose Nadia emozionata dall'idea di vedermi camminare lungo la navata.

“Secondo voi sarò una buona moglie?”

Tutte e tre strinsero le loro mani attorno alle mie.

“Come mai ci chiedi questo?”

“Perché ho paura di non esserlo”

“Piccola mia... Sarai una bravissima moglie e madre.” rispose mia madre.

“Lo spero.”

“Ehi... vuoi tirarti indietro?” chiese Vicki.

“No! E' solo che...”

“E' solo che...?” dissero all'unisono.

Strinsi il vestito e sospirai.

“Sono incinta... L'ho scoperto ieri sera e la cosa mi spaventa più del matrimonio. Ho già perso un bambino e non voglio perderne un altro.”

Mi voltai verso le quattro

“Sei incinta?”

“Sì”

“Di quante settimane?”

“Due.”

“Shannon lo sa?”

“Vi prego ragazze l'interrogatorio il giorno del mio matrimonio no.... Comunque no. Non lo sa ancora.”

Mi buttarono le braccia al collo.

“Ragazze vi prego il vestito! Rischio di rovinarlo!”

Scoppiarono a ridere e si staccarono da me lasciandomi respirare.

“Non ci importa del vestito, ci importa invece di starti vicino. Oggi e per sempre saremo le tue sentinelle, confidenti, amiche e sorelle.”

“Siete meravigliose... Grazie”.

Trattenni a stento le lacrime e mi voltai verso mia madre che non aveva ancora detto nulla da quando avevo dato la lieta notizia.

“Mamma? Non dici nulla? Stai bene? Non sei felice? Ti renderò nonna.”

Mi abbracciò e scoppiò a piangere.

“ Ti voglio bene piccola mia”

“Ti voglio bene anch'io”.

Mi staccai da mia madre.

“Bene mentre voi vi asciugate le lacrime, io vado a vestirmi.”

“Vuoi una mano?”

“No grazie Vicki, voglio farlo da sola.

Entrai nella mia stanza, appoggiai il vestito sul letto, mi avvicinai allo specchio, alzai la maglietta e osservai la mia pancia, appoggiai la mano ed incominciai ad accarezzarla.

“Piccolino oggi la tua mamma si sposa, tra qualche ora anche il tuo papà appoggierà la mano dove in questo momento la tiene la mamma e ti prometto che farò anzi faremo di tutto per proteggerti, per farti crescere forte e sano, però tu devi prottermi che starai dentro di me per tutti i nove mesi, okay?”

 

 

Qualche ora dopo.

 

Mio padre mi prese sotto il braccio.

Respirai profondamente più e più volte.

Respirai un'altra volta, cercando di trattenere la nausea che sembrava aumentare ad ogni respiro.

Respirai profondamente, dalla navata sentii echeggiare “ I Am You” dei Depeche Mode.

“Sei pronta?”

Mi voltai verso mio padre.

“Io... Aspetta ancora un secondo”

Sciolse la presa.

Mi appoggiai la mano sulla pancia.

“Piccolino mio ti prego non far stare male la mamma oggi, ti prego, ti prego, ti prego.”

Respirai un'altra volta e la nausea si sembrò scemare per pochi secondi.

“Va bene nonno possiamo andare”.

“Nonno?”

Mi riprese il braccio, lo intrecciò al suo e strinse leggermente.

“I Am You” continuò a suonare, mentre mio padre continuava a ripetere a bassa voce la parola “nonno”.

Alzai gli occhi dalle mio scarpe ed incontrai lo sguardo di Shannon sorridente.

“Mamma mia, Shannon è bellissimo”

“Come nonno? Sto per diventare nonno?”

Sul mio viso comparse a sua volta un sorriso. Shannon aveva quel dannato potere di farmi sorridere anche quando mi faceva arrabbiare.

Arrivammo davanti a lui, mio padre mollò la presa e guardò Shannon.

“Sto per diventare nonnno, quindi abbi cura di loro.”

Shannon mi prese per mano.

“Che bello! Sta per diventare... COSA?”

Mi voltò di scatto verso di me.

“Se lui sta per diventare nonno, vuol dire che io...”

Scoppiai a ridere.

“Sto per diventare papà?”

“Sì”

Mi abbracciò, si chinò poi verso la mia pancia e lasciò una serie di baci sul ventre.

Si rialzò in piedi, mi guardò dritto negli occhi e mi baciò.

“Sei bellissima e questo è il regalo più bello di tutta la mia vita”.

Appoggiammo le nostre mani sulla pancia.

“Ti amo Sara”.

“Ti amo Shannon”.

 

 

 

- FINE-

 

   
 
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