Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Horians    09/07/2017    1 recensioni
Jack, lo scapestrato spirito delle nevi, prima di essere uno spirito, una leggenda dei bambini, un simbolo dell'inverno, la raffigurazione stessa del divertimento, un tempo era stato anche lui un bambino, un figlio, un fratello.
E sopratutto era stato molto di più per una persona.
Una persona che per troppo tempo la sua memoria aveva dimenticato.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IMPORTANTE: Buonasera, volevo solo informare e avvertire coloro che in passato avevano già letto la mia ff. Sono sempre io, chiamata Violine_Xin nell'account precedente, quindi questa ff sottostante non è opera di plagio, solo che ho dovuto cambiare account. Putroppo il mio computer è stato vittima di hackeraggio e di conseguenza hanno avuto accesso a tutti miei social grazie alle password salvati sul pc, quindi per un periodo c'è stato un po' di scompiglio anche sul mio account di efp (mi aveva cancellato le storie, anche questa che sto ripubblicando, e pubblicate altre che non avrei mai scritto...) mi scuso per quelli che avevano recensito e salvato la fan fiction tra le seguite e preferite, ma giuro che non è colpa mia :((
Ho dovuto cancellare tutto, sia email, che fb ecc... sono rimasta leggemente demoralizzata e con gli esami e problemi vari non mi andava proprio di rimettermi a pubblicare storie, ma ora che ho risistemato tutto e sto più tranquilla mi è venuta una gran voglia di scrivere e ho pensato perché non riprovare? XD e quindi niente, buona lettura :)





PRIMO RICORDO

(Jack 6 anni-Elsa 9 anni)

 

La prima volta che la vide, Jack se lo ricordava bene. 

Come poteva dimenticare quella minuta fanciulla che riusciva con un semplice e fluido gesto, accompagnato da un sorriso disarmante a far sbocciare come un fiore una piccola gemma di ghiaccio nascosto nei suoi palmi?

Certo, ci mise più tempo del dovuto a realizzare che quel miracolo l’avesse realmente compiuto la pallida creatura con la chioma che gli ricordava il debole calore del sole invernale appena sorto.

Quando la bambina notò la silenziosa presenza dell’altro, si voltò allarmata e sorpresa, permettendo così al moretto di notare piccoli e deliziosi particolari, come le guance rosse per il freddo e l’altezzoso nasino all’insù, che fecero arrossire Jack involontariamente, sentendosi colto in fragrante nel fare qualcosa che forse non doveva. Sua madre gli ripeteva spesso la lista di cosa fosse educato e maleducato fare, nonostante non la ascoltasse mai, intuì che fissare di nascosto, ed insistentemente, una sconosciuta non apparteneva alla prima classe delle azioni.

-Buongiorno.- lo salutò educatamente la bambina chiudendo velocemente i palmi delle mani, nascondendo il suo delicato fiorellino di ghiaccio al sicuro.

-Ciao.- rispose impacciatamente Jack, decidendo di allontanarsi dalla sua postazione dietro  l’albero.  Una volta davanti alla fanciulla, notò con disappunto che, per quanto fosse esile e graziosa, era più alta di lui di una buona spanna, tuttavia nel mentre aveva recuperato tutta la sfacciataggine che lo caratterizzava e si presentò senza imbarazzo arrivando subito al punto -Io sono Jackson. Posso vedere quella stregoneria che hai appena fatto?-

-Non è una stregoneria.- replicò offesa la bambina stringendosi ancora di più i pugnetti al petto, assumendo immediatamente un atteggiamento sulla difensiva.

-Si insomma, il ghiaccio è cresciuto e poi è diventato un fiore, quella cosa lì.- spiegò imitando goffamente con le mani l’atto del sbocciare.

-Io non ho fatto niente.- continuò a negare la bambina, ma Jack essendo un bugiardo scapestrato esperto fiutò immediatamente la frottola, anche perché la biondina non era un granché a mentire, anzi ad essere sinceri non ne era proprio capace.  

Jack si grattò pensieroso la chioma scompigliata con una smorfia concentrata, elaborando con la sua testolina vivace un modo per convincere la ragazza a smettere di cercare di consumare con lo sguardo il masso alla sua destra e di mostrargli di nuovo quel trucchetto.

-Sai, ho un segreto, te lo dico solo se poi non lo dici a nessuno.- disse facendo  il misterioso, ottenendo l’effetto sperato visto gli occhi chiarissimi della fanciulla finalmente incontrarono i suoi -Anch’io so fare cose stranissime.- sussurrò abbassando il tono della propria voce -Riesco a dondolare con la testa in giù da un albero lo sai?- si vantò sperando di fare colpo con una delle sue mosse migliori, che a quell’età lo portava a  considerarsi un vero e proprio fenomeno.

-Come una scimmia?- sgranò gli occhi incredula la ragazza.

-Cos’è una scimmia?-

-Oh non lo sai? E’ un piccolo animaletto alto più o meno come quel masso. - indicò con un cenno del mento un masso coperto di neve mentre con una mano libera mimava l’altezza -Ha una faccia veramente strana e mangia tanta frutta. Era di un signore che commerciava con papà, quando è dovuto partire se l’è portato via perché dice che le scimmie odiano l’inverno.- 

-Sciocchezze, nessuno odia la neve.- 

-Io non dico sciocchezze.- si offese la piccola.

-Non ci credo, tutti gli animali amano il freddo, come le renne, le alci, i lupi, gli orsi e...e...- cercò di ricordarsi altri esempi corrucciando la fronte -e...i salmoni...e comunque sei una bugiarda.-

-Non è vero.- ribadì stizzita -Io non mento.-

-E invece si, anche prima l’hai fatto. Ti ho visto benissimo fare quella roba lì con il ghiaccio.-

La bambina si ammutolì questa volta, arrossendo fin sulle punte delle orecchie.

-Oh andiamo, che ti costa farmelo vedere.- si lamentò il bambino.

-Non posso. I miei genitori mi hanno proibito a mostrarlo a degli estranei.- confessò la biondina.

-Ma io non sono un estraneo. Io sono Jack, mi sono già presentato ricordi? Tu chi sei invece?-

-Elsa.-

-Bene Elsa, ti prometto che i tuoi genitori non sapranno mai che tu mi hai fatto vedere quella magia. Ora me lo fai vedere? Per favore, per favore, per favore.- insistette con voce petulante.

-Io..non credo che sia giusto, non voglio mentire ai miei genitori.-

-Non è mentire, è un semplice segreto tra me e te. Nessuno lo saprà mai.- sorrise con la sua migliore espressione persuasiva -Te lo giuro su..sui miei pattini nuovi.- disse speranzoso anche se leggermente tentennante riguardo alla promessa, come se potesse pentirsi da un momento all’altro nell’aver messo in palio i suoi preziosi pattini.

-E va bene.- si arrese Elsa rilassando i suoi pugnetti, mostrando il piccolo fiorellino trasparente con i riflessi arcobaleno. Si concentrò un secondo e subito scie di neve cominciarono a condensarsi intorno alle sue piccole mani ghiacciate andando a raddoppiare i boccioli di ghiaccio intorno al fiorellino originale.

Jack con gli occhi sgranati, non si concedeva un battito di ciglia per non perdersi nemmeno un fiocco di quello spettacolo ammaliante -Uao! Ma è fantastico!- non la smetteva di sorridere eccitato -Me lo insegni? Come fai? Ma è veramente ghiaccio?-

-Non lo so, da quel che ricordo c’è sempre stato la neve, non ricordo come lo creavo, appariva quando volevo, poi un giorno all’improvviso riuscii persino a dar forma agli oggetti che avevo in mente. Guarda.- disse inginocchiandosi nella neve con un largo sorriso, lasciandosi trascinare dall’euforia del moretto -Il primo pupazzo che feci era un coniglietto.- raccontò affondando le mani nella neve accumulato nell’ultimo mese, cominciando a modellare un abbozzo con due palle di neve -Avevo visto una mattina un coniglio delle nevi mentre fuggiva per nascondersi nella tana, sembrava cosi morbido e carino che lo volevo assolutamente accarezzare, ma per quanto lo cercai non riuscii proprio a catturarlo, allora papà mi aiutò a crearne uno con la neve. Non ricordo come feci, ma appena finimmo quello prese vita.- Jack si abbassò quasi subito aiutandola a plasmare quell’ammasso niveo cercando di richiamare alla mente l’immagine più carino che aveva di un coniglio.

-Direi che può andare.- ammirò soddisfatta la bambina. 

Prima che Jack potesse chiedere cosa doveva fare ora, con un semplice gesto delle mani, quelle che avrebbero dovuto essere le orecchie del coniglietto si tesero.

Elsa quasi scoppiò a ridere di fronte all’espressione incredula del suo nuovo amico quando il muso della palla di neve cominciò a tremare, ma riuscì a trattenersi grazie alle rigorose lezioni di galateo alle quali era stata sottoposta fin da piccola.

-Ma..ma..ma  si è mossa, per tutte le renne con i nasi rossi, non ci posso credere!-

Elsa rise di gusto vedendo la velocità dello scorrere delle emozioni sul volto di Jack quando il coniglietto fece i primi passi.

-Elsa, dove sei?! Elsaaa!-

Sentendo il richiamo il coniglietto si accasciò immediatamente sul manto bianco, che ricopriva la terra sotto le sue zampette. Era come se con il piccolo animaletto se ne fosse andato anche tutta la magia del momento facendo quasi dubitare al bambino dello spettacolo che aveva appena assistito.

-Tesoro! Rispondi, dobbiamo andare. Elsaaa.- Richiamò la grave voce maschile di poco fa.

-Io credo...di dover proprio andare ora. Mi sono divertita Jack.- disse Elsa sorridendo contenta mentre si alzava lisciando il mantello spiegazzato e completamente zuppo ai bordi.

-Possiamo giocare ancora?- chiese speranzoso il bambino alzandosi anche lui.

Elsa non rispose subito, ma sorrise -Forse.- gli prese la mano e pose con delicatezza i piccoli fiori di melo -Questo te lo regalo. Ciao Jack.-

-Ci vediamo.- rispose immediatamente, ma Elsa si era già incamminata.

 

Quando Jack tornò a casa, si munì di particolare premura a nascondere il suo piccolo tesoro dagli raggi, seppur tiepidi, del sole. Trovò un bel posticino sotto un albero, in mezzo alla neve, adombrato dalle radici circostanti. Ad ogni intervallo regolare di tempo fuggiva a controllare che fosse ancora nella stessa posizione da come l’aveva lasciato e che la neve non l’avesse coperto troppo. Continuò con questo strano via vai per tutto il pomeriggio, alimentando la curiosità dei familiari, finché non calò il buio e la madre gli proibì di mettere il naso fuori dalla porta.

 

Nonostante ciò, due giorni dopo il fiore si sciolse.

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Horians